Sono passati 3 mesi dall' inizio della stagione del ripido sul Terminillo (vedi report http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=89131&highlight=terminillo) , siamo stati impegnati a sciare con gli impianti, ma è ora di tornare a salire.
Ed eccoci che finalmente ritorniamo al Terminillo: un gruppetto di agguerriti skiers e solo 2 tavolari.
Si parcheggia al rifugio Sebastiani, la strada SP10 nel periodo invernale è aperta fino a qui...e si capisce bene il perchè! (tanto per geolocalizzare il punto: https://goo.gl/maps/31vHNDxGQZ32 )
Raggiungiamo la base dei canali per capirne meglio lo stato.
Saliamo quindi in vetta al Terminillo per il canale dell' Orsacchiotta, esposizione est e 45/50/55 gradi, e si perchè i canali da scendere sarebbe sempre meglio salirli prima per capire il tipo di neve, non avendo nessun feedback a riguardo.
All'uscita del canale
Qualche minuto di riposto e first track per me, l'ingresso non è dei piu' agevoli ma con la piccozza riesco a calarmi e ad appoggiare la tavola sulla neve.
I primi metri sono verticali, altro che 50 gradi, mi sembrano molto di piu' ma la neve è perfetta e tiene.
Seguono poi tutti gli altri.
Ma il canale ben presto finisce, è ora di risalire in vetta passando ora per il canale centrale molto piu' tracciato !
In vetta al Terminillo 2216mt, con il Terminilletto 2105mt in primo piano e il rifugio Massimo Rinaldi e in secondo piano il Terminilluccio 1870mt con l'agglomerato dell' Aeronautica Militare (dove arriva anche la funivia e la seggiovia quadriposto degli impianti sciistici di Pian dei Valli).
Foto di rito in vetta
Adocchiamo un canale, sempre esposizione est, che dal rifugio Massimo Rinaldi porta nella valle del Sole, c'è già una traccia di discesa. Ma prima approfittiamo per scendere dalla vetta nella valle degli Angeli, per un canale ad ovest.
In parallelo
Al primo pianoro della valle degli Angeli ci separiamo. Noi 2 tavolari, poichè questa volta siamo senza splitboard, preferiamo tornare indietro e salire alla sella del Cavallo per riconquistare la vetta del Terminillo o del Terminilletto. Gli altri compari tireranno curve a non finire fin giu al rifugio Le Fosse, per poi ripellare e tornare in vetta.
Ora il canalino adocchiato è molto piu' invitante, la strada sarà faticosa, una cresta affilata ci porterà dopo vari sali e scendi fino al Terminilletto. Ma come si sa, una vita piatta è una vita monotona. Si va a destra.
Vorrei spendere due parole su questo cucuzzolo. Tempo fa funzionava una seggiovia monoposto, ormai dismessa ma non smantellata. Non oso pensare alle possibilità di freeride se solo questo impianto fosse ancora funzionante. C'era una pista (la Nordica) che sulla cresta scendeva verso gli impianti di Pian dei Valli e tante possibilità di discese freeride verso est, ovest, e nord. Peccato veramente.
Foto di rito su questo balcone panoramico su Lazio e Abruzzo e si ricala. (sullo sfondo da sx Terminillo, Laga e a dx il Gran Sasso).
Come sempre ottimo firn, ma come la pendenza diminuisce e cambia l'esposizione nella valle del Sole ecco la collazza. The end per noi due, facciamo l'autostop che all'ora di pranzo si rivela una vera impresa e fortunatamente torniamo al rifugio Sebastiani dove avevamo lasciato le auto.
I nostri compari skiers finalmente risalgono dalla valle degli Angeli e ricompaiono sulla sella del Cavallo, loro ritorneranno in vetta al Terminillo e scenderanno di nuovo il canale dell' Orsacchiotta. Qualcuno sceglierà un ingresso diverso (la mattina era duro) ...
The end
Se avete avuto voglia e tempo di guardare tutte le foto e siete arrivati fin qui giu' a leggere finisco per scrivere qualche elucubrazione.
Per me è un onore e un piacere girare con persone che sanno il fatto loro in montagna, che hanno fatto la storia del ripido in centro Italia, c'è solo da imparare. Probabilmente questa è stata un'occasione piu' unica che rara, una giornata tra amici e nuove conoscenze, un connubio perfetto di meteo e neve, condizioni quasi sempre impossibili da trovare ed avere insieme. Probabilmente la vita ci riserva sempre degli attimi di cui dobbiamo approfittare e godere fino in fondo. Domani è un altro giorno e chiunque potrà dimenticarti e seguire il proprio "carpe diem". Forse penso l'amicizia in modo diverso ma non per tutti è cosi'.
E' stata una bella giornata, speriamo ce ne siano altre. Questo report è per fissare nel tempo un ricordo, un momento, un attimo della nostra vita e per valorizzare una montagna, la "montagna di Roma" augurandomi che possa risorgere agli arbori di un tempo.
Testo di Marco. Foto di Marco, Luca D., Luca S.
Partecipanti: Marco e Luca in snowboard; Adriano, Fabrizio, Luca er ragazzino, Fabio, Enrico, Giulio in sci.
Ed eccoci che finalmente ritorniamo al Terminillo: un gruppetto di agguerriti skiers e solo 2 tavolari.
Si parcheggia al rifugio Sebastiani, la strada SP10 nel periodo invernale è aperta fino a qui...e si capisce bene il perchè! (tanto per geolocalizzare il punto: https://goo.gl/maps/31vHNDxGQZ32 )
Raggiungiamo la base dei canali per capirne meglio lo stato.
Saliamo quindi in vetta al Terminillo per il canale dell' Orsacchiotta, esposizione est e 45/50/55 gradi, e si perchè i canali da scendere sarebbe sempre meglio salirli prima per capire il tipo di neve, non avendo nessun feedback a riguardo.
All'uscita del canale
Qualche minuto di riposto e first track per me, l'ingresso non è dei piu' agevoli ma con la piccozza riesco a calarmi e ad appoggiare la tavola sulla neve.
I primi metri sono verticali, altro che 50 gradi, mi sembrano molto di piu' ma la neve è perfetta e tiene.
Seguono poi tutti gli altri.
Ma il canale ben presto finisce, è ora di risalire in vetta passando ora per il canale centrale molto piu' tracciato !
In vetta al Terminillo 2216mt, con il Terminilletto 2105mt in primo piano e il rifugio Massimo Rinaldi e in secondo piano il Terminilluccio 1870mt con l'agglomerato dell' Aeronautica Militare (dove arriva anche la funivia e la seggiovia quadriposto degli impianti sciistici di Pian dei Valli).
Foto di rito in vetta
Adocchiamo un canale, sempre esposizione est, che dal rifugio Massimo Rinaldi porta nella valle del Sole, c'è già una traccia di discesa. Ma prima approfittiamo per scendere dalla vetta nella valle degli Angeli, per un canale ad ovest.
In parallelo
Al primo pianoro della valle degli Angeli ci separiamo. Noi 2 tavolari, poichè questa volta siamo senza splitboard, preferiamo tornare indietro e salire alla sella del Cavallo per riconquistare la vetta del Terminillo o del Terminilletto. Gli altri compari tireranno curve a non finire fin giu al rifugio Le Fosse, per poi ripellare e tornare in vetta.
Ora il canalino adocchiato è molto piu' invitante, la strada sarà faticosa, una cresta affilata ci porterà dopo vari sali e scendi fino al Terminilletto. Ma come si sa, una vita piatta è una vita monotona. Si va a destra.
Vorrei spendere due parole su questo cucuzzolo. Tempo fa funzionava una seggiovia monoposto, ormai dismessa ma non smantellata. Non oso pensare alle possibilità di freeride se solo questo impianto fosse ancora funzionante. C'era una pista (la Nordica) che sulla cresta scendeva verso gli impianti di Pian dei Valli e tante possibilità di discese freeride verso est, ovest, e nord. Peccato veramente.
Foto di rito su questo balcone panoramico su Lazio e Abruzzo e si ricala. (sullo sfondo da sx Terminillo, Laga e a dx il Gran Sasso).
Come sempre ottimo firn, ma come la pendenza diminuisce e cambia l'esposizione nella valle del Sole ecco la collazza. The end per noi due, facciamo l'autostop che all'ora di pranzo si rivela una vera impresa e fortunatamente torniamo al rifugio Sebastiani dove avevamo lasciato le auto.
I nostri compari skiers finalmente risalgono dalla valle degli Angeli e ricompaiono sulla sella del Cavallo, loro ritorneranno in vetta al Terminillo e scenderanno di nuovo il canale dell' Orsacchiotta. Qualcuno sceglierà un ingresso diverso (la mattina era duro) ...
The end
Se avete avuto voglia e tempo di guardare tutte le foto e siete arrivati fin qui giu' a leggere finisco per scrivere qualche elucubrazione.
Per me è un onore e un piacere girare con persone che sanno il fatto loro in montagna, che hanno fatto la storia del ripido in centro Italia, c'è solo da imparare. Probabilmente questa è stata un'occasione piu' unica che rara, una giornata tra amici e nuove conoscenze, un connubio perfetto di meteo e neve, condizioni quasi sempre impossibili da trovare ed avere insieme. Probabilmente la vita ci riserva sempre degli attimi di cui dobbiamo approfittare e godere fino in fondo. Domani è un altro giorno e chiunque potrà dimenticarti e seguire il proprio "carpe diem". Forse penso l'amicizia in modo diverso ma non per tutti è cosi'.
E' stata una bella giornata, speriamo ce ne siano altre. Questo report è per fissare nel tempo un ricordo, un momento, un attimo della nostra vita e per valorizzare una montagna, la "montagna di Roma" augurandomi che possa risorgere agli arbori di un tempo.
Testo di Marco. Foto di Marco, Luca D., Luca S.
Partecipanti: Marco e Luca in snowboard; Adriano, Fabrizio, Luca er ragazzino, Fabio, Enrico, Giulio in sci.