Eggìà, pensavo di fare la bella e complici i prezzi da bassissima stagione in Sardegna invece che da altissima stagione in montagna a Pasqua, nonchè complice la morosa che non ama la neve, ho detto inizio col windsurf invece che finire collo snowboard.
Un po' anche devo dire che ormai il fuoripista per me è sintomo di solitudine dato che non mi segue più nessuno, e fra slavine e multe minacciate, dicevo meglio non correre rischi.
DICEVO...
Già perchè la prevista perturbazione col classico maestrale sabato puntuale arriva, Io mi metto la muta in camera al Windsurf Village di Porto Pollo e mi fiondo sopravvento all'Isola dei Gabbiani, tavola piccola...
Per farla breve non mi curo di controllare perchè c'è poca gente da quella parte, e per evitare di scadere addosso agli scogli dell'isola, dico vabbè dai la oltrepasso fuori nella baia e rientro sottovento, dove c'è la maggioranza dei surfisti.
Peccato che a nord dell'isola c'è una serie di scogli affioranti, allora dico mi allungo un po', ma una volta che sono in posizione per rientrare il vento è molto forte e non riesco nemmeno dopo molti tentativi a risalire sulla tavola (tecnicamnte a fare la partenza dall'acqua dato che è una tavola "sinker").
Mi guardo intorno e non c'è assolutamente nessuno, nemmeno in lontanza! L'isola dei Gabbiani non è nemmeno vicina, ma anche lì il lato nord non ha che rocce, nessuna casa o persona in vista. Dopo altri tentativi mi siedo per riposare più o meno a cavalcioni sulla tavola (non sostiene essendo appunto sinker), confesso che il panico sale e faccio due volte il segnale internazionale di soccorso con le braccia, è onestamente grido aiuto... Nulla.
Sono nella parte aperta della baia, davanti all'isola di Spargi, è se pure non in mare aperto sono egualmente in una situazione a dir poco spiacevole, fa freddo, in acqua non hai ore di autonomia tale e quale sotto una slavina, e se non diesco a rientrare nella baia la prima sponda sottovento è l'isola della Maddalena, qualcosa come 6-7 km distante. Ma poi so bene che il groppo di nuvole che sta arrivando da ovest scatenerà una piccola bufera (cosa puntualmente avvenuta più tardi) con venti fortissimi...
Confesso che il pensiero qui ci lasci le penne mi è stato ben presente per parecchio a quel punto. Immagino che chi sia stato preso da una slavina avrà provato la stessa consapevolezza.
Poi ho provato a cazzare di più la vela, ho avvertito che il vento calava leggermente e ce l'ho messa tutta, riuscendo a ripartire e fare brevi tratti verso la baia e la salvezza, ore dopo. Sono finito in fondo e risalito su un pontiletto e su delli scogli, la sera mi troverò un alluce con un ematoma gigante e sospetta frattura (rìadiografie da fare e stagione sospesa)... Puntualmente la temuta buriana si scatena, taci che vedendola avevo smontato tutto, certo che se ero ancora in acqua...
Confesso che ritornando nell'appartamento l'abbraccio con la morosa è stato molto diverso dal solito
Insomma riflettevo che tanti ci prendono di mira sulla neve e ci trattano come criminali se mettiamo una tavola (vabbè anche due) in neve fresca, ma poi gli sport nella natura sono tutti pieni di situazioni-simil-slavina o valanga che dir si voglia e alla fine o te ne stai a giocare a bocce oppure l'unica è ragionare ed evitare errori, ma non smettere di vivere, che per noi significa surfare (vabbè +sciare).
Un po' anche devo dire che ormai il fuoripista per me è sintomo di solitudine dato che non mi segue più nessuno, e fra slavine e multe minacciate, dicevo meglio non correre rischi.
DICEVO...
Già perchè la prevista perturbazione col classico maestrale sabato puntuale arriva, Io mi metto la muta in camera al Windsurf Village di Porto Pollo e mi fiondo sopravvento all'Isola dei Gabbiani, tavola piccola...
Per farla breve non mi curo di controllare perchè c'è poca gente da quella parte, e per evitare di scadere addosso agli scogli dell'isola, dico vabbè dai la oltrepasso fuori nella baia e rientro sottovento, dove c'è la maggioranza dei surfisti.
Peccato che a nord dell'isola c'è una serie di scogli affioranti, allora dico mi allungo un po', ma una volta che sono in posizione per rientrare il vento è molto forte e non riesco nemmeno dopo molti tentativi a risalire sulla tavola (tecnicamnte a fare la partenza dall'acqua dato che è una tavola "sinker").
Mi guardo intorno e non c'è assolutamente nessuno, nemmeno in lontanza! L'isola dei Gabbiani non è nemmeno vicina, ma anche lì il lato nord non ha che rocce, nessuna casa o persona in vista. Dopo altri tentativi mi siedo per riposare più o meno a cavalcioni sulla tavola (non sostiene essendo appunto sinker), confesso che il panico sale e faccio due volte il segnale internazionale di soccorso con le braccia, è onestamente grido aiuto... Nulla.
Sono nella parte aperta della baia, davanti all'isola di Spargi, è se pure non in mare aperto sono egualmente in una situazione a dir poco spiacevole, fa freddo, in acqua non hai ore di autonomia tale e quale sotto una slavina, e se non diesco a rientrare nella baia la prima sponda sottovento è l'isola della Maddalena, qualcosa come 6-7 km distante. Ma poi so bene che il groppo di nuvole che sta arrivando da ovest scatenerà una piccola bufera (cosa puntualmente avvenuta più tardi) con venti fortissimi...
Confesso che il pensiero qui ci lasci le penne mi è stato ben presente per parecchio a quel punto. Immagino che chi sia stato preso da una slavina avrà provato la stessa consapevolezza.
Poi ho provato a cazzare di più la vela, ho avvertito che il vento calava leggermente e ce l'ho messa tutta, riuscendo a ripartire e fare brevi tratti verso la baia e la salvezza, ore dopo. Sono finito in fondo e risalito su un pontiletto e su delli scogli, la sera mi troverò un alluce con un ematoma gigante e sospetta frattura (rìadiografie da fare e stagione sospesa)... Puntualmente la temuta buriana si scatena, taci che vedendola avevo smontato tutto, certo che se ero ancora in acqua...
Confesso che ritornando nell'appartamento l'abbraccio con la morosa è stato molto diverso dal solito
Insomma riflettevo che tanti ci prendono di mira sulla neve e ci trattano come criminali se mettiamo una tavola (vabbè anche due) in neve fresca, ma poi gli sport nella natura sono tutti pieni di situazioni-simil-slavina o valanga che dir si voglia e alla fine o te ne stai a giocare a bocce oppure l'unica è ragionare ed evitare errori, ma non smettere di vivere, che per noi significa surfare (vabbè +sciare).
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