Se aiuto il soccorso alpino e combino un casino?

Lo spunto per questa riflessione mi e' venuto dopo che quest'anno ben due volte mi e' stato richiesto dai soccorritori di "dare una mano" mentre una terza volta (sempre quest'anno) non c'era il soccorso alpino di mezzo.

Episodio 1

Salendo in seggiovia con amico noto un soccorritore in azione a bordo di un muro di una pista nera (sotto rifugio .F alle Coronelle-Carezza).
Pista deserta e scendendo questo mi fa segno (pensavo mi dicesse di andare piu' piano), mi fermo e mi accorgo che e' da solo mentre ha già imbarellato nel toboga un signore.
Sta tenendo il toboga e non puo' prendere gli sci piantati in verticale nel bordopista altrimenti parte il toboga in discesa libera.
In tedesco (che io non capisco) mi fa capire se posso tenere il toboga mentre lui si riprende gli sci: ovviamente dico di si anche perché secondo me e' li fermo da parecchio tempo in attesa che qualcuno lo aiutasse.
La pista e' molto pendente, spesso ghiacciata e il signore nel toboga bello pesante... comincio a pensare :

a) come mai questo e' da solo? Come ha fatto a imbarellarlo da solo su questa pendenza?
b) se faccio un errore questo parte a 100kmh come un bob in pista olimpica!!!

Si rimette gli sci e mi chiede se posso tenere la corda posteriormente scendendo per aiutarlo a frenare sempre in tedesco...
La corda e' ghiacciata e arrotolata sotto gli scarponi dell'infortunato. Gli chiedo in inglese (che non capisce) e a gesti se posso alzare i piedi dell'infortunato e mi dice di si.
Sendiamo con il mio amico che porta lo zaino del soccorso ( e quando glielo passo sembra che pesi un quintale!!) e arriviamo giu' facendo un bel pezzo lungo alla stazione di partenza, saluti grazie ecc ecc

(L'infortunato per quanto ho visto poteva essere anche morto (non credo) perché era immobile, maschera da sci sugli occhi non ha emesso un lamento o suono, non ho visto respiro... Non gli ho parlato perché non volevo interferire col soccorso oltre al fatto che il dubbio che non fosse vivo o cosciente ce l'ho ancora).

Il secondo episodio lo riporto prossimamente, perché adesso devo scappare (a soccorrere nessuno...)

Se non fossi riuscito a tenere il toboga, l'infortunato se non era già morto, lo diventava.
E a me cosa sarebbe successo?
 
^^
:shock::shock::shock: :shock::shock::shock: Ma stai scherzando vero? Dimmi che non è vero:PAAU
 
Ma in tutti i comprensori in cui io abbia mai sciato in altoadige il Soccorso Piste viene fatto dai Carabinieri e/o Polizia (o più raramentw Guardia di Finanza) che in motoslitta+toboga vanno a recuperare gli infortunati.

Il soccorso alpino non c'entra nulla col soccorso piste.
 
è stato venduto a tranci ai mercati generali.. (cit.)

comunque il perchè è sempre uno ed uno solo.. massimizzazione dei profitti.. il personale mancante per l'azienda è un risparmio.. per l'utenza è un grosso rischio..

S.kifosi S.cimmiati U.niti per lo stagionale di cittadinanza..
 
Ora mi viene in mente che in alcuni comprensori c'é anche la Croce Bianca che collabora per il soccorso piste con le forze dell'ordine.
E si tratta di volontari, cioè non professionisti.
 

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comunque il perchè è sempre uno ed uno solo.. massimizzazione dei profitti.. il personale mancante per l'azienda è un risparmio.. per l'utenza è un grosso rischio...
ma che c'entra?!?! :shock:

nel racconto dice che il soccorritore parlava solo tedesco, era oltralpe?
concordo che non si sta parlando di soccorso alpino.
 
Ora mi viene in mente che in alcuni comprensori c'é anche la Croce Bianca che collabora per il soccorso piste con le forze dell'ordine.
E si tratta di volontari, cioè non professionisti.
mi autoquoto per aggiungere che, se si tratta di volontario della croce bianca, legalmente penso stia allo stesso livello di gambadilegno.
sono persone comuni volenterose di aiutare il prossimo che si iscrivono alla croce bianca e previa un breve corso di addestramento vanno a prestare servizio a turno.
naturalmente non vengono pagate. ma, se in servizio, indossano divisa e sono riconoscibili.
 
ma che c'entra?!?! :shock:

nel racconto dice che il soccorritore parlava solo tedesco, era oltralpe?
concordo che non si sta parlando di soccorso alpino.

ma no.. a me non interessa chi sia intervenuto..

lì ci dovrebbe essere, a svolgere il proprio compito, personale qualificato ed in numero adeguato a svolgere in sicurezza l'attività.. poi se il gestore stipula "cumparanze" con volontari qualificati e/o vari ed eventuali è un'altro discorso..

tu gestore devi garantire la sicurezza dell'infortunato.. e tutto per risparmiare su un paio di persone.. e certo.. sarebbero andati in perdita..
 
tu gestore devi garantire la sicurezza dell'infortunato.. e tutto per risparmiare su un paio di persone.. e certo.. sarebbero andati in perdita..
di nuovo.. che c'entra?!?!?
se era all'estero? se era sulle dolomiti ed era delle forze armate?
ma che ne sai del perchè era da solo! e hai già sputato su un gestore che manco sai chi sia! non sai nemmeno se era italiano!
 
mi autoquoto per aggiungere che, se si tratta di volontario della croce bianca, legalmente penso stia allo stesso livello di gambadilegno.
sono persone comuni volenterose di aiutare il prossimo che si iscrivono alla croce bianca e previa un breve corso di addestramento vanno a prestare servizio a turno.
naturalmente non vengono pagate. ma, se in servizio, indossano divisa e sono riconoscibili.

Se si tratta di Croce Bianca, Croce Rossa ecc ecc sono sì volontari, ma hanno l’obbligo d’intervento anche se fuori servizio; sono laici cioè non equiparati a personale medico nelle prestazioni ( non possono fare diagnosi,non possono applicare cateteri, non possono intubare ecc ecc. ) ma devono intervenire al fine di stabilizzare il paziente ove e quanto possibile per poterlo avviare il prima possibile al pronto soccorso più vicino. Le cosa anomale della descrizione sono almeno 3 : 1) il toboga deve essere usato da due persone 2) il personale formato opera almeno sempre in coppia perché talune manovre di soccorso le si fa solo ed esclusivamente in due 3) strano che l’operatore non parlasse neanche una parola di italiano( se siamo in Alto Adige capisco un problema con lessico complesso, ma non capire parole base mi sembra alquanto improbabile) . A me appare molto nebuloso il tutto..e poi a valle nessuno ha redatto un verbale d’intervento? Ancora più nebbia. Tanti, troppi dubbi.
 
Per tornare alla domanda iniziale, rispondendo, se fosse successo qualcosa all'infortunato (speriamo che non fosse morto), la persona che è intervenuta volontariamente per aiutare avrebbe potuto essere 'coinvolta', così come può accadere a tutti coloro che sono titolati ad effettuare gli interventi di soccorso sulle piste da sci.

Al di fuori delle piste da sci, sulle strade, questo può accadere anche a tutti gli operatori delle varie Croci (rossa, blu, bianca, azzurra, etc.), che però hanno anche l'obbligo di effettuare gli interventi di soccorso.
 
Se si tratta di Croce Bianca, Croce Rossa ecc ecc sono sì volontari, ma hanno l’obbligo d’intervento anche se fuori servizio; sono laici cioè non equiparati a personale medico nelle prestazioni ( non possono fare diagnosi,non possono applicare cateteri, non possono intubare ecc ecc. ) ma devono intervenire al fine di stabilizzare il paziente ove e quanto possibile per poterlo avviare il prima possibile al pronto soccorso più vicino. Le cosa anomale della descrizione sono almeno 3 : 1) il toboga deve essere usato da due persone 2) il personale formato opera almeno sempre in coppia perché talune manovre di soccorso le si fa solo ed esclusivamente in due 3) strano che l’operatore non parlasse neanche una parola di italiano( se siamo in Alto Adige capisco un problema con lessico complesso, ma non capire parole base mi sembra alquanto improbabile) . A me appare molto nebuloso il tutto..e poi a valle nessuno ha redatto un verbale d’intervento? Ancora più nebbia. Tanti, troppi dubbi.

Allora i tre punti evidenziati da Sperem sono i tre dubbi che ci siamo posti anche io e il mio amico, soprattutto i primi due.

Non mi sono chiesto chi fosse il soccorritore perché era in divisa (purtroppo non ho guardato distintivi o patacche ) e non essendo sicuramente carabiniere o poliziotto ho dato per scontato che fosse del soccorso alpino.
Probabilmente allora si trattava di Croce Bianca (la divisa mi pare fosse bianca e rossa). Aveva uno zaino quadrato tipo quelli da agonisti che pesava un'enormità' (tanto che ha chiesto al mio amico di portaglielo giù) che presumo contenesse il DAE e materiale di primo soccorso.

Non parlava e non capiva l'italiano. Secondo me neanche l'inglese. Il mio amico sapeva un po' di tedesco ma alla fine abbiamo comunicato un po' con tutto (inglese italiano tedesco e soprattutto gesti).

Non so se l'imbarellamento l'abbia eseguito da solo, se l'ha fatto e' stato un fenomeno anche se dipende dalla eventuale collaborazione del ferito. La responsabilità' che si e' preso comunque e' incredibile.

Arrivati giu' ci ha fatto capire che non servivamo più.
Come ho scritto nel post d'inizio eravamo in Italia (comprensorio sciistico di Carezza).
 
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