Scarpa Alien RS vs Salomon S/Lab X-Alp vis-a-vis

verbier61

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Missione: raccontare come vanno le attrezzature più innovative sul mercato, possibilmente in comparazione diretta. Per gli scarponi ci siamo inventati da un paio di inverni il sistema del “vis-a-vis” (uno scarpone su un piede, uno differente sull’altro) e siamo convinti che funzioni proprio bene, anche perché alcuni tester che stimiamo hanno deciso di usarlo con ottimi risultati.
Abbiamo scelto questi due scarponi da sci alpinismo perché rappresentano a nostro parere i due modelli più innovativi nel segmento maggiormente in evoluzione. Scarpe molto leggere (intorno al kg), ottime per le pelli e le gite più impegnative, sempre e comunque in grado di guidare gli sci che vanno ora per la maggiore, tra 80 e 95 al centro. In questo segmento fino a ieri i nostri riferimenti erano Dynafit TLT6 (rigorosamente performance, con gambetto in carbonio) e Scarpa F1 evo, provati entrambi più volte vis-a-vis con risultati di sostanziale pareggio sia in salita che in discesa. Ora TLT6p è stato sostituito da TLT7, che serve un piede molto più largo, e la conglomerata Amer (Salomon/Atomic/Arc’teryx) ha lanciato i due modelli/fratelli Arc’teryx Procline e Salomon S/Lab X-Alp che sembrano una evoluzione raffinata del vecchio TLT6p. Scarpa ha invece deciso di prendere il suo modello più leggero e corsaiolo (Alien) e di lavorarci con fibre composite iniettate per renderlo più accessibile e all-round. Per quel che abbiamo potuto provare, proprio Scarpa Alien RS e Salomon S/Lab X-Alp sono in questa fascia gli scarponi più azzeccati di questo inverno. Ma come vanno?

Prima occhiata: S/Lab è uno scarpone tradizionale, con due ganci, molto innovativo nel gambetto che è costruito con due geniali ali laterali indipendenti che consentono un movimento molto più ampio del solito della caviglia sui traversi. Alien non sembra neanche più uno scarpone da sci, non ha ganci ma cavi per chiudere il gambetto e sullo scafo inferiore un sistema a boa regolato da un largo pomello, già visto e apprezzatissimo sullo Scarpa F1. Due progetti molto diversi.

Peso: Basta prenderli in mano, si nota subito che Alien pesa 900 e S/Lab un paio di etti in più (1150). Ai piedi la differenza non si nota immediatamente, ma è chiaro che è destinata a fare una certa differenza in salita.

Dimensioni: S/Lab è un paio di mm più lungo, e un cm più basso (270 vs 280).

Calzata e rimozione dal piede: Tanti tra gli scarponi da alpinismo più moderni sono veramente complicati da calzare, e S/Lab non fa eccezione. Più alto è il collo del vostro piede, più complicato sarà metterli e levarli. Eccezione a questa regola sono i TLT7 che entrano in un attimo e – piacevolissima sorpresa- anche gli Alien.

Camminata: fasciano entrambi splendidamente, ai massimi livelli di sempre, e al mio piede non fanno male in alcun punto anche senza bootfitting. Il sistema boa dell’Alien è geniale, la regolazione della fasciatura è millimetrica e completamente avvolgente, punti il pomello al punto giusto e ti dimentichi di tutto. A gambetto aperto nel bene (appoggio) e nel male (attriti) con S/Lab hai sempre e comunque la sensazione di indossare una scarpa alta, con Alien hai invece la sensazione di indossare una scarpa bassa. Valutando la rullata, nel mio caso vince sempre per fluidità la scarpa indossata sul piede destro: significa che ho il piede sinistro storto e che con ogni probabilità i due scarponi rullano ugualmente bene…

Salita con le pelli: Alien ha un range-of motion leggermente superiore, derivato probabilmente da un progetto nato per le competizioni dove questa libertà di allungare la gamba può fare la differenza. S/Lab eredita dal fratello Procline il gambetto articolato che permette una libertà di piega della caviglia sui traversi senza precedenti. Va però detto che la differenza con Alien è quasi impercettibile, perché una volta aperto il suo gambetto nella grandissima maggioranza delle situazioni non lo senti più.
Passaggio da walk a ski e viceversa: La mancanza di ganci di Alien rende tutto più veloce. Con S/Lab in chiusura bisogna assicurarsi sempre che le ali del gambetto siano ben allineate, e ci va un po di attenzione.

Discesa con sci: Ho fatto il test con uno sci da 88 al centro, l’ottimo Scott Superguide, in condizioni variabili da duro a firn e da ricongelato a crosta. Premesso che ero molto prevenuto sulla possibilità di uno scarpone da 900 grammi di sciare come uno di 1150 (la massa sul piede resta a mio parere uno dei punti fondamentali per guidare con facilità sul duro uno sci con un minimo di struttura), dico subito che Alien scia sorprendentemente bene: fluido e pastoso come il fratello più carnoso F1, sorprende soprattutto per la risposta nell’appoggio posteriore, dove da una grandissima sicurezza. S/Lab scia proprio come il precedente gold-standard TLT6p: preciso, molto stabile sulla diagonale, senza torsioni, rigido. Se si vuole spingere è sicuramente più preciso di Alien, ma è anche meno modulabile, il carbonio stampato del gambetto genera (come in Vulcan e TLT6p) un inevitabile effetto “muro”. Detto questo, qualche mese fa ho provato gli S/Lab con un paio di vecchi gotama da 105 ai piedi, e finchè la neve era morbida sono andati più che bene.

Conclusioni: Due veri gioielli, senza ombra di dubbio ai vertici della categoria per innovazione e prestazioni. Alien è più leggero e più pastoso in discesa, con S/Lab potete spingere un po’ di più in discesa sul duro e magari usare sci più larghi. Chapeau ai due progettisti.

foto qui: https://www.facebook.com/milanomontagna/posts/1296382230462526
 
Stavo aspettandolo con ansia questo paragone!
Ottimo, direi che il mio futuro quiver perfetto di scarponi da skialp sono alien rs e maestrale rs nuovo
 
Dovendo valutare il cambio dei tlt6P test molto interessante! Grazie Verbier!:B:
Andranno provati, ma comunque considerando che ultimamente i tlt mi danno dei problemi a livello dei malleoli interni, quali pensi potrebbero andare meglio in tal senso tra i due a livello di calzata?
 
Stavo aspettandolo con ansia questo paragone!
Ottimo, direi che il mio futuro quiver perfetto di scarponi da skialp sono alien rs e maestrale rs nuovo

Che è esattamente il mio set-up :)

Ciao! mi permetto di aggiungere qualche parere sugli Alien dal momento che questa è la seconda stagione che ne sono felice possessore.
Il mio set-up sci 'freetouring' è composto da tre sci e due scarponi, ai due estremi leggero/veloce e pesantuccio/largo, rispettivamente Alien RS + Salomon X-ALP 170 e dall'altra Maestrale RS + Corvus freebird 175. A metà Salomon MTN 95 montati col vecchio ATK RT con piastre, che mi permettono quindi di spostare la talloniera e lo posso usare sia con i maestrale (neve difficile, uscite brevi) che con gli Alien (gite lunghe).

Lo scarpone in taglia 26 pesa 705g lo scafo (che però ho fatto fresare, si sarà alleggerito un pochino?) e 195g la scarpetta. 900equalcosa grammi per piede in sostanza.

In camminata è magnifico, ottima escursione, pari a uno scarpone da gara quasi, pur rimanendo meno 'libera' la caviglia a causa della scarpetta più strutturata. Rispetto a qualunque altro scarpone 'pellabile' usato fino ad ora (tanti! Vulcan, Freedom RS, Maestrale, Salomon MTN, ZeroG...Atomic da gara skialp li escludo) siamo su un altro pianeta su ogni fronte per quanto riguarda la salita. Calzata dell'avampiede molto tecnica, stretta ma non eccessivamente costrittiva (ho la pianta larga). Anche senza ramponare su ferrate e roccia mi son sempre trovato molto bene e con una buona sensibilità.
Unica pecca: la ghetta. È impermeabilissima e non entra una goccia di acqua, ma i miei piedi sono bagnati lo stesso perché non esce nemmeno la condensa e ci sudo che è una meraviglia. Prossimamente poterò le scarpette dall'esorcista.

Per quanto riguarda la discesa invece lo scorso anno ho capito una cosa: non contano tanto lo sci o lo scarpone, ma il sistema (per molti, sarà una cosa già ovvia immagino). Voglio dire che uno sci di per sé 'bellissimo' con sopra attacco e scarpone che non gli trasmettono i giusti impulsi, patirà molto, e viceversa. Gli Alien su un 190 da 110 al centro, putrelloso magari, non andranno bene voglio dire.
Messi nel loro ambiente, ossia sul duro con sci non sopra gli 80mm, e in linea di massima sempre sotto i 100mm (con i Salomon 95 penso di essere ai limiti) sono semplicemente meravigliosi.
La scarpetta è sottile, e le ossa del piede spesso 'sentono' lo scafo in maniera inaspettata per chi usa in genere roba più strutturata, ma passato un certo periodo di 'conoscenza' piedi-scarpone si capisce come muoversi, ed il problema non si presenta più.
La chiusura boa+cordino con monoleva posteriore è efficacissimo e non mi ha mai tradito. Il flex è bello pastoso e pieno, come mai mi sarei aspettato da uno scarpone così leggero. Le arretrate (atterraggi piccoli cliff, per esempio) sono morbide e ben contenute dall'ottimo gambetto posteriore (mi piacciono molto i gambetti alti) ma l'avampiede stretto non è gentilissimo sulle unghie dei piedi.
È uno scarpone che premia molto la sciita pulita. Direi che sciando puliti anzi non ha quasi limiti sullo sci giusto, anche paragonato a roba più tosta.

Oggi stesso ci ho fatto una gita da 1800m D+ con i Salomon da 95mm, ho camminato benissimo in salita con gli sci sullo zaino, ho pellato che è un piacere e in discesa non ho mai rimpianto i Maestrale, nonostante la neve mista.

Sul ripido ecco...la leva che fanno con uno sci da 95mm potrebbe farli vibrare un po'se non è bello morbido, e bisogna starci bene sopra. Non ho ancora provato questa combo.

Conclusione: sono i miei scarponi preferiti.


Per qualsiasi curiosità, son qua
Ciao!
 

.

@Verbier61:
Solo un paio di domande a margine.
Noi = tu e chi?
Cosa intendi con "fibre composite iniettate"?

Grazie in anticipo.
 
Che è esattamente il mio set-up :)

Ciao! mi permetto di aggiungere qualche parere sugli Alien dal momento che questa è la seconda stagione che ne sono felice possessore.
Il mio set-up sci 'freetouring' è composto da tre sci e due scarponi, ai due estremi leggero/veloce e pesantuccio/largo, rispettivamente Alien RS + Salomon X-ALP 170 e dall'altra Maestrale RS + Corvus freebird 175. A metà Salomon MTN 95 montati col vecchio ATK RT con piastre, che mi permettono quindi di spostare la talloniera e lo posso usare sia con i maestrale (neve difficile, uscite brevi) che con gli Alien (gite lunghe).

Lo scarpone in taglia 26 pesa 705g lo scafo (che però ho fatto fresare, si sarà alleggerito un pochino?) e 195g la scarpetta. 900equalcosa grammi per piede in sostanza.

In camminata è magnifico, ottima escursione, pari a uno scarpone da gara quasi, pur rimanendo meno 'libera' la caviglia a causa della scarpetta più strutturata. Rispetto a qualunque altro scarpone 'pellabile' usato fino ad ora (tanti! Vulcan, Freedom RS, Maestrale, Salomon MTN, ZeroG...Atomic da gara skialp li escludo) siamo su un altro pianeta su ogni fronte per quanto riguarda la salita. Calzata dell'avampiede molto tecnica, stretta ma non eccessivamente costrittiva (ho la pianta larga). Anche senza ramponare su ferrate e roccia mi son sempre trovato molto bene e con una buona sensibilità.
Unica pecca: la ghetta. È impermeabilissima e non entra una goccia di acqua, ma i miei piedi sono bagnati lo stesso perché non esce nemmeno la condensa e ci sudo che è una meraviglia. Prossimamente poterò le scarpette dall'esorcista.

Per quanto riguarda la discesa invece lo scorso anno ho capito una cosa: non contano tanto lo sci o lo scarpone, ma il sistema (per molti, sarà una cosa già ovvia immagino). Voglio dire che uno sci di per sé 'bellissimo' con sopra attacco e scarpone che non gli trasmettono i giusti impulsi, patirà molto, e viceversa. Gli Alien su un 190 da 110 al centro, putrelloso magari, non andranno bene voglio dire.
Messi nel loro ambiente, ossia sul duro con sci non sopra gli 80mm, e in linea di massima sempre sotto i 100mm (con i Salomon 95 penso di essere ai limiti) sono semplicemente meravigliosi.
La scarpetta è sottile, e le ossa del piede spesso 'sentono' lo scafo in maniera inaspettata per chi usa in genere roba più strutturata, ma passato un certo periodo di 'conoscenza' piedi-scarpone si capisce come muoversi, ed il problema non si presenta più.
La chiusura boa+cordino con monoleva posteriore è efficacissimo e non mi ha mai tradito. Il flex è bello pastoso e pieno, come mai mi sarei aspettato da uno scarpone così leggero. Le arretrate (atterraggi piccoli cliff, per esempio) sono morbide e ben contenute dall'ottimo gambetto posteriore (mi piacciono molto i gambetti alti) ma l'avampiede stretto non è gentilissimo sulle unghie dei piedi.
È uno scarpone che premia molto la sciita pulita. Direi che sciando puliti anzi non ha quasi limiti sullo sci giusto, anche paragonato a roba più tosta.

Oggi stesso ci ho fatto una gita da 1800m D+ con i Salomon da 95mm, ho camminato benissimo in salita con gli sci sullo zaino, ho pellato che è un piacere e in discesa non ho mai rimpianto i Maestrale, nonostante la neve mista.

Sul ripido ecco...la leva che fanno con uno sci da 95mm potrebbe farli vibrare un po'se non è bello morbido, e bisogna starci bene sopra. Non ho ancora provato questa combo.

Conclusione: sono i miei scarponi preferiti.


Per qualsiasi curiosità, son qua
Ciao!

Una domanda.
Hai fatto delle modifiche allo scarpone?
XLMountain proponeva, credo l'anno scorso, un Alien RS con una scarpetta ancora più di corpo (se non ricordo male...) e un Booster strap.
Per la scarpetta non saprei... per il Booster è davvero un intervento a costo basso, che secondo me esalterebbe ancora di più le caratteristiche sciatorie.
 
Mercoledì proprio in zoan cortina parlavo con un russo che li usava(presi a nolo per una settimana) e diceva di essere impressionato da come andavano bene(li usava con sci da 96). E lui non era piccolo.
 
Una domanda.
Hai fatto delle modifiche allo scarpone?
XLMountain proponeva, credo l'anno scorso, un Alien RS con una scarpetta ancora più di corpo (se non ricordo male...) e un Booster strap.
Per la scarpetta non saprei... per il Booster è davvero un intervento a costo basso, che secondo me esalterebbe ancora di più le caratteristiche sciatorie.


Ciao! Personalmente no, a parte un leggerissimo Bootfitting sui malleoli interni (precisamente zona scafoide) lo scarpone è così come esce dallo scatolone. Ho letto di varie modifiche fattibili, ci sono anche un paio di articoli online, ma ho preferito non toccarli. Alla fine mi trovo molto bene così. Forse un booster ci starebbe, ma non ne sento il bisogno :)
 
@Verbier61:
Solo un paio di domande a margine.
Noi = tu e chi?
Cosa intendi con "fibre composite iniettate"?

Grazie in anticipo.

noi = io e me
fibre composite iniettate è quel che descrive scarpa, immagino ci siano fibre (vetro? carbonio? entrambe?) co-iniettate con i polimeri. Essendo processi industriali se vuoi maggiori lumi è meglio se chiedi a loro.

PS. A distanza di tempo l'Alien RS resta uno scarpone superlativo in relazione al peso
 
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