Ciao a tutti
Report un po' emozionale per me.. ad Agosto (anni 49) mi sono distrutto un ginocchio (frattura scomposta del piatto tibiale) in kite..conseguente operazione,
stampelle, riabilitazione etc. etc. .. a dicembre i miei compagni di sciate mi dicono noi prenotiamo il nostro weekend in Utah padri e figli a fine febbraio.. tu che fai?
al momento ancora zoppicavo visibilmente, non in grado di correre e con una gamba molto piu' debole dell'altra.. ma in fondo si vive una volta sola.. ok, prenoto poi si vedra'..
il fisioterapista mi dice che ce la posso fare, al massimo scia mio figlio io sto nella hot-tub.. febbraio arriva.. sono migliorato, ma ancora zoppico, ancora non corro e ancora
una gamba e' piu' debole dell'altra..
ok mi compro un bel tutore don-joy, mi porto un bel tubone di arnica, i fidi panterra
e si parte...staremo a vedere..
arriviamo a Park City.. inverno un po' avaro di neve, ma arriviamo sotto fitta nevicata..ok siamo pronti, click click
(nota: la cosa che fa piu' male e' spingere per entrare nell'attacco, non so perche' ma e' cosi'), siamo in cima alla prima seggiovia.. si scende che succedera'?
ok vi giuro per tutta la mattina che mi veniva da piangere.. per sciare, sciavo (male) ma di testa stavo ancora peggio.. freno tirato a mille, paura su ogni gobbetta, doloretti ad ogni curva,
ovviamente solo in pista, ovviamente solo sul battuto..per la prima volta in vita mia non vedevo l'ora di fermarmi a pranzo (io di solito il pranzo la salto a pie' pari).. allungo il pranzo piu' che posso,
medito mestamente che la mia carriera di sciatore e' finita, penso a cosa fare nei prossimi due giorni e negli anni che mi restano (meditazione? bocce?).. usciamo dal ristorante, nevica forte,
i miei compari dicono accorciamo la giornata rientriamo, io pienamente d'accordo (di solito se non chiudo l'ultimo impianto non sono contento) siamo all'ultima pista della giornata pronti per rientrare in albergo alle 2 (mai fatto)..
ed all'improvviso vedo, murdoch peak aperto... murdoch peak consiste in un hike (camminata) di circa 500m, bella impiedi, che da accesso a un sacco di fuoripista..una voce dentro di me dice, ci devi provare, un'altra dice sei un pazzo, manco riesci a sciare in pista.. ma senza neanche capire come mi sento dire io vado su, chi viene?
tutti mi guardano straniti, scuotendo la testa..mio figlio ed un amico decidono di seguirmi (piu' per baby sitting che altro, porelli entrambi con gli sci da gara..)..
l'hike e' veramente brutale, sotto raffiche di vento a 60 kmh, -10c, e neve in faccia
ci mettiamo piu' di 45 mins..
ma quando siamo in cima, esce il sole e l'adrenalina scorre..
e la ricompensa e' questa, mezzo metro di pow pow.. un po' pesantina ma sempre pow pow!
sapete quei momenti in cui la montagna ti entra dentro e ti cambia il modo di vedere le cose?
behh insomma uno di quei momenti.. e da li tutto e' cambiato.. (questo mi insegna quanto e' importante la testa).. certo ancora non sono al 100% ma mi sono accorto che tante cose le posso ancora fare..
che sciare in pow-pow e' meglio per le ginocchia che sciare in pista, e che si dai ancora qualche saltino lo posso fare, che i doloretti puoi anche fare finta di non sentirli...
ed il secondo e terzo giorno si puo' tornare a divertirsi e ad andare in fuoripista come si e' sempre fatto.. (spettacolare il cartello nella foto sotto.. il traverso e' un pochino piccante!)
certo sui moguls e fra gli alberi vado un po' piu' piano di prima (non che prima fossi Candide), ma per divertire mi diverto eccome.. eppoi a fine del terzo giorno, ciliegina sulla torta,
seconda traccia su un'apertura fra gli aspen rimasta, miracolosamente, vergine e dolcissima, anche sul ginocchio..
il grazie piu' grosso va a mio figlio perche' senza di lui non ce l'avrei fatta
ski on my friends, ski on!
Report un po' emozionale per me.. ad Agosto (anni 49) mi sono distrutto un ginocchio (frattura scomposta del piatto tibiale) in kite..conseguente operazione,
stampelle, riabilitazione etc. etc. .. a dicembre i miei compagni di sciate mi dicono noi prenotiamo il nostro weekend in Utah padri e figli a fine febbraio.. tu che fai?
al momento ancora zoppicavo visibilmente, non in grado di correre e con una gamba molto piu' debole dell'altra.. ma in fondo si vive una volta sola.. ok, prenoto poi si vedra'..
il fisioterapista mi dice che ce la posso fare, al massimo scia mio figlio io sto nella hot-tub.. febbraio arriva.. sono migliorato, ma ancora zoppico, ancora non corro e ancora
una gamba e' piu' debole dell'altra..
ok mi compro un bel tutore don-joy, mi porto un bel tubone di arnica, i fidi panterra
e si parte...staremo a vedere..
arriviamo a Park City.. inverno un po' avaro di neve, ma arriviamo sotto fitta nevicata..ok siamo pronti, click click
(nota: la cosa che fa piu' male e' spingere per entrare nell'attacco, non so perche' ma e' cosi'), siamo in cima alla prima seggiovia.. si scende che succedera'?
ok vi giuro per tutta la mattina che mi veniva da piangere.. per sciare, sciavo (male) ma di testa stavo ancora peggio.. freno tirato a mille, paura su ogni gobbetta, doloretti ad ogni curva,
ovviamente solo in pista, ovviamente solo sul battuto..per la prima volta in vita mia non vedevo l'ora di fermarmi a pranzo (io di solito il pranzo la salto a pie' pari).. allungo il pranzo piu' che posso,
medito mestamente che la mia carriera di sciatore e' finita, penso a cosa fare nei prossimi due giorni e negli anni che mi restano (meditazione? bocce?).. usciamo dal ristorante, nevica forte,
i miei compari dicono accorciamo la giornata rientriamo, io pienamente d'accordo (di solito se non chiudo l'ultimo impianto non sono contento) siamo all'ultima pista della giornata pronti per rientrare in albergo alle 2 (mai fatto)..
ed all'improvviso vedo, murdoch peak aperto... murdoch peak consiste in un hike (camminata) di circa 500m, bella impiedi, che da accesso a un sacco di fuoripista..una voce dentro di me dice, ci devi provare, un'altra dice sei un pazzo, manco riesci a sciare in pista.. ma senza neanche capire come mi sento dire io vado su, chi viene?
tutti mi guardano straniti, scuotendo la testa..mio figlio ed un amico decidono di seguirmi (piu' per baby sitting che altro, porelli entrambi con gli sci da gara..)..
l'hike e' veramente brutale, sotto raffiche di vento a 60 kmh, -10c, e neve in faccia
ci mettiamo piu' di 45 mins..
ma quando siamo in cima, esce il sole e l'adrenalina scorre..
e la ricompensa e' questa, mezzo metro di pow pow.. un po' pesantina ma sempre pow pow!
sapete quei momenti in cui la montagna ti entra dentro e ti cambia il modo di vedere le cose?
behh insomma uno di quei momenti.. e da li tutto e' cambiato.. (questo mi insegna quanto e' importante la testa).. certo ancora non sono al 100% ma mi sono accorto che tante cose le posso ancora fare..
che sciare in pow-pow e' meglio per le ginocchia che sciare in pista, e che si dai ancora qualche saltino lo posso fare, che i doloretti puoi anche fare finta di non sentirli...
ed il secondo e terzo giorno si puo' tornare a divertirsi e ad andare in fuoripista come si e' sempre fatto.. (spettacolare il cartello nella foto sotto.. il traverso e' un pochino piccante!)
certo sui moguls e fra gli alberi vado un po' piu' piano di prima (non che prima fossi Candide), ma per divertire mi diverto eccome.. eppoi a fine del terzo giorno, ciliegina sulla torta,
seconda traccia su un'apertura fra gli aspen rimasta, miracolosamente, vergine e dolcissima, anche sul ginocchio..
il grazie piu' grosso va a mio figlio perche' senza di lui non ce l'avrei fatta
ski on my friends, ski on!