Corto raggio: diverse interpretazioni

WellnessGourmet

Well-known member
In rete si trovano interessanti video sugli ultimi due Interski (2011 e 2015), mi piacciono molto in particolare quelli della scuola Canadese.

Qui il corto raggio nelle diverse interpretazioni delle varie scuole, molto interessante perché indicano anche gli sci utilizzati.


Una cosa che avevo notato già anni fa è che il corto raggio come lo facciamo noi (italiani), lo facciamo solo noi.

Ci sarebbero molte cose da dire, ma prima mi piacerebbe capire voi cosa ne pensate.
Se ne avete già parlato chiedo scusa, io ho fatto una piccola ricerca nel forum senza trovare nulla in merito...

Andrea
 
Ne avevamo parlato altroché....ma in questo forum regna diffusa l'idea che la scuola italiana sci sia la migliore al mondo..punto.
Anche se tutto il mondo ha commentato negativamente il corto della Ceccarelli , per noi era il migliore.....Comunque, se vogliamo riprendere le osservazioni io sono d'accordo.....
 
Il mio preferito resta McGlashan. Sfrutta molto bene la deformazione dello sci e il suo raggio stretto, assieme al cambio in assorbimento opposto alla spiccata distensione degli italiani, per disegnare un corto ben condotto e soprattutto molto “resistente” alle asperità del pendio di prova. Asperità che invece gravano parecchio sul corto italiano più spazzolato e verticale, e quindi sensibile da questo punto di vista.
 
Per quanto riguarda il corto tutto il mondo punta a farlo più rotondo e carvato possibile, andando a caricare lo sci prima possibile e chiudendo la curva il meno possibile per esaltare la rotondità. Per esaltare questa cosa usano ormai praticamente tutti lo sci da slalom.

Tuttavia anche i pochi che hanno lo sci lungo in realtà cerca rotondità e carvata, con risultati direi abbastanza disastrosi (vien fuori una curva piuttosto larga che non ha né arte né parte, nessuno è in grado di usare il piede per fare la magia, peccato per la pista arata, mi piacerebbe vederli su pista liscia). Questa è una cosa molto interessante, a mio parere. Cioè che anche chi non ha gli sci adatti cerchi comunque un corto che sfrutta di più la geometria dello sci e meno il piede. Sostanzialmente solo noi interpretiamo il corto con tanta chiusura, tanto uso del piede, senza sfruttare la geometria dello sci. Sostanzialmente il nostro corto sarebbe più o meno uguale se fatto con qualunque tipo di sci.

Il risultato dal punto di vista estetico è a mio parere molto meno spettacolare, meno dinamico, meno rotondo... Insomma meno.

Dal punto di vista tecnico invece ritengo che il nostro corto abbia il suo perché e credo che sia giusto tenerlo così, perché è un corto che ha una precisa funzione, cioè l'utilizzo in qualunque condizione di pista, soprattutto sul ripido, e che puoi fare con qualunque sci, anche con un GS FIS. E poi lo facciamo solo noi ;)

Però la distensione veramente marcata, soprattutto della Ceccarelli, non mi piace per niente, poi lei la gestisce molto bene, ma rimango dell'idea che chi la critica lo fa con cognizione di causa perché quel movimento, parafrasando HH, è inutile e porta solo a sbagliare se non lo sai gestire al meglio. Come può uno venirmi a dire che la distensione non si fa più? Dopo aver dimostrato una distensione che più distensione non si può? Ah, non è distensione, ora si chiama "estensione"... A posto così. ;)

Si potrebbe tuttavia pensare di introdurre addirittura un'altra curva, il corto carvato, con gli sci da slalom, perché comunque contiene degli elementi peculiari di quel tipo di curva, cambio in assorbimento in primis. Coreani in cattedra, con i loro bastoni da fondo e il culo sulle code. Ma quanto danno spettacolo? ;) Le risate che ci siamo fatti al corso maestri guardando i video del 2011...

PS: gli austriaci dal 2011 al 2015 hanno fatto un salto di qualità spaventoso. I dimostratori nel 2015 erano veramente bravi.

In generale, e questo vale sia per il 2011 che per il 2015, io credo che i nostri siano un po' dei leoni in gabbia, gli altri sembra che vengano giù per dare spettacolo, noi ingabbiati nei nostri schemi posturali da rispettare rigorosamente...

Andrea
 
Anche senza SL non gli viene male :shock:
https://youtu.be/n8v8ZZi2znU
Però perdonami se io vengo a lezione da te e tu provi a farmi fare quello io la velocità sul ripido quando la controllo? Nella prossima vita forse... Il nostro è un male necessario. Ah e secondo me di recente ho visto maestri ed istruttori che lo fanno mooolto meno pilotato di quello classico italico.

Per quanto riguarda il corto tutto il mondo punta a farlo più rotondo e carvato possibile, andando a caricare lo sci prima possibile e chiudendo la curva il meno possibile per esaltare la rotondità. Per esaltare questa cosa usano ormai praticamente tutti lo sci da slalom.

Tuttavia anche i pochi che hanno lo sci lungo in realtà cerca rotondità e carvata, con risultati direi abbastanza disastrosi (vien fuori una curva piuttosto larga che non ha né arte né parte, nessuno è in grado di usare il piede per fare la magia, peccato per la pista arata, mi piacerebbe vederli su pista liscia). Questa è una cosa molto interessante, a mio parere. Cioè che anche chi non ha gli sci adatti cerchi comunque un corto che sfrutta di più la geometria dello sci e meno il piede. Sostanzialmente solo noi interpretiamo il corto con tanta chiusura, tanto uso del piede, senza sfruttare la geometria dello sci. Sostanzialmente il nostro corto sarebbe più o meno uguale se fatto con qualunque tipo di sci.

Il risultato dal punto di vista estetico è a mio parere molto meno spettacolare, meno dinamico, meno rotondo... Insomma meno.

Dal punto di vista tecnico invece ritengo che il nostro corto abbia il suo perché e credo che sia giusto tenerlo così, perché è un corto che ha una precisa funzione, cioè l'utilizzo in qualunque condizione di pista, soprattutto sul ripido, e che puoi fare con qualunque sci, anche con un GS FIS. E poi lo facciamo solo noi ;)

Però la distensione veramente marcata, soprattutto della Ceccarelli, non mi piace per niente, poi lei la gestisce molto bene, ma rimango dell'idea che chi la critica lo fa con cognizione di causa perché quel movimento, parafrasando HH, è inutile e porta solo a sbagliare se non lo sai gestire al meglio. Come può uno venirmi a dire che la distensione non si fa più? Dopo aver dimostrato una distensione che più distensione non si può? Ah, non è distensione, ora si chiama "estensione"... A posto così. ;)

Si potrebbe tuttavia pensare di introdurre addirittura un'altra curva, il corto carvato, con gli sci da slalom, perché comunque contiene degli elementi peculiari di quel tipo di curva, cambio in assorbimento in primis. Coreani in cattedra, con i loro bastoni da fondo e il culo sulle code. Ma quanto danno spettacolo? ;) Le risate che ci siamo fatti al corso maestri guardando i video del 2011...

PS: gli austriaci dal 2011 al 2015 hanno fatto un salto di qualità spaventoso. I dimostratori nel 2015 erano veramente bravi.

In generale, e questo vale sia per il 2011 che per il 2015, io credo che i nostri siano un po' dei leoni in gabbia, gli altri sembra che vengano giù per dare spettacolo, noi ingabbiati nei nostri schemi posturali da rispettare rigorosamente...

Andrea
 
Secondo me ha ragione Andrea il corto all'italiana deve esistere perché si fa con tutti i tipi di sci alla stessa maniera è una curva che si fa col piede vogliamo lasciarla almeno una? Vi piace l'altra ok ci sta con sci corti diamogli un nuovo nome corto sugli spigoli ok i tempi cambiano mettiamone una nuova di curva. Direi però non con sci lunghi perché viene fuori una roba che non ha senso. Teniamole entrambe.
 
Per punizione mi son letto tutte le 26 pagine di thread ;)
Ora vado a letto però!
Molto interessanti i commenti (come sempre), e sono anche contento di aver introdotto qui una considerazione relativamente "nuova".

In effetti dal punto di vista tecnico i nostri dimostrano un livello superiore, tuttavia rimane il fatto che una tecnica superiore dovrebbe anche essere più spettacolare, ma evidentemente all'occhio dell'inesperto (e mi ci metto dentro) non lo è. A questo punto la domanda sorge spontanea: ma se gli altri venissero giù per dimostrare una tecnica perfetta e non per essere spettacolari (e quindi più pianino), siamo sicuri che non riuscirebbero a farlo?

Notte.

Andrea

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Guardando meglio la spettacolarità nasce dal fatto che lui sbatte gli sci di qua e di là ma il baricentro rimane più o meno sempre in linea. Questo comporta grande dinamicità ma basso dispendio energetico. Fare quella roba è più facile che fare il nostro corto. Questo non significa che lui non sarebbe capace, se ci si mettesse...

Nel nostro corto noi (quelli buoni, cioè LORO) trasliamo moltissimo a destra e a sinistra, il baricentro fa tanta strada e il dispendio energetico è molto superiore (lavoro = forza x spostamento). L'accelerazione e quindi la forza che servono per far spostare la massa dello sciatore sono molto difficili da creare e da gestire. È una tecnica probabilmente di derivazione agonistica perché nello slalom non basta sbattere gli sci di qua e di là, se la porta non è a portata di gambe ci devi portare anche il baricentro, "là".
La "performance" nello sci è accelerazione della massa dello sciatore, che richiede forze notevoli, grande atleticità e grande tecnica per crearle e gestirle.
Nel campo libero è uguale, solo che non ci sono porte né cronometri quindi chi viene giù dritto "sembra" più performante e spettacolare.

Quindi ripensando a tutti i discorsi letti nel thread del 2015 hanno ragione gli uni a dire che la tecnica è più raffinata, e gli altri a dire che un a un turista interessa più il corto australico, che è meno faticoso e pure più facile.

Che dite? 'na cagata? ;)

PS: puoi fare tranquillamente quella sciata anche sul ripido, basta spazzolarla di più.

Andrea





Anche senza SL non gli viene male :shock:
https://youtu.be/n8v8ZZi2znU
Però perdonami se io vengo a lezione da te e tu provi a farmi fare quello io la velocità sul ripido quando la controllo? Nella prossima vita forse... Il nostro è un male necessario. Ah e secondo me di recente ho visto maestri ed istruttori che lo fanno mooolto meno pilotato di quello classico italico.
 
Ultima modifica:
È interessante notare come i canadesi quando commentano noi e gli sloveni esordiscono con "race oriented".
Sottinteso: "che ci sei venuto a fare qui? Non siamo in coppa del mondo".
Allora se proprio vogliamo fare i fighi diamo a Schieppati uno sci da slalom FIS e facciamogli tirar giù quattro pieghe à la Gross.
E diamo uno scietto alla Ceccarelli e facciamogli fare questa roba qua (se ci riesce ;) ):

Tanja Poutiainen (che dimostra da dove arriva il nostro corto raggio e se vogliamo anche il medio)
https://www.youtube.com/watch?v=ajFLMs5K5LE

Manny
https://www.youtube.com/watch?v=D6Wuih39nBg

Tina Maze (full gas ;) )
https://www.youtube.com/watch?v=Zi179wKs9cs

Concludendo (in attesa delle vostre opinioni), mi pare di capire che la scuola italiana interpreta la sciata in campo libero come una sciata agonistica "disciplinata", inquadrata in uno schema posturale fatto di estrema disciplina. Un esercizio tecnico di altissimo livello, ma spettacolare solo se giudicato da un palato fine.
Gli altri la interpretano in modo diverso. Quindi non è che noi siamo meglio o peggio, interpretiamo lo sci in modo diverso.
Perché non credo che si possa sostenere che gli austriaci o i francesi o gli svizzeri, se volessero, non riuscirebbero a fare quel che fanno i nostri istruttori. Di atleti con i piedi per farlo ne hanno a centinaia.

Io ricordo gli istruttori austriaci nel 2011 sciare come robot con una scopa in culo. Mi pare che loro la lezione l'abbiano capita, forse noi ancora no?

Andrea


 
Ciao Wellness,

Per punizione mi son letto tutte le 26 pagine di thread ;)
giù per dimostrare una tecnica perfetta e non per essere spettacolari (e quindi più pianino), siamo sicuri che non riuscirebbero a farlo?

penso proprio di si

Guardando meglio la spettacolarità nasce dal fatto che lui sbatte gli sci di qua e di là ma il baricentro rimane più o meno sempre in linea. Questo comporta grande dinamicità ma basso dispendio energetico. Fare quella roba è più facile che fare il nostro corto. Questo non significa che lui non sarebbe capace, se ci si mettesse...
Che dite? 'na cagata? ;)

in realta' McGlashan e compagni fanno anche la versione in cui c'e' piu' spostamento destra-sinistra pero' io non sono in grado di andare nel tecnico piu' di cosi' magari altri... ah e c'e' un video di un suo "compagno" mi pare JF Beaulieu che spiega come "giochi" con la massa-parte-alta (pero' non lo trovo).

PS: puoi fare tranquillamente quella sciata anche sul ripido, basta spazzolarla di più.

Il mio punto era che LUI lo fa anche sul ripido, mi pare abbia detto il nome della pista su cui ha girato questo e che fosse molto ripida (e mi pare spazzoli poco:shock:)
https://www.youtube.com/watch?v=Vci-EZmrM2Y
ma che io (inteso come turista-argentoide) e' piu' sicuro se spazzolo (e se va bene piloto). Poi a me personalmente manco mi viene in mente di provarci se vedo ripido :PAAU. Nella didattica non italiana cosa fanno con i turisti-argentoidi come me gli dicono di prendersi degli SL mettersi sugli spigoli faccia in giu' su un muro anche non estremo e via? In pratica fanno selezione naturale, chi rimane vivo prosegue :D

ciau
 
Nella didattica svizzera il corto raggio è insegnato tale e quale a quello italiano, perché carvare sul ripido è roba per pochi. Più che altro qui dentro tendiamo a confondere „tecnica per passare la selezione agli archi“ con tecnica sciistica tout court. A volte ho letto cose del tipo „non è un corto raggio perché non è largo una striscia di gatto“. Se hai un fisico normale sul ripido ripido scendi in mezza striscia di gatto e sul meno ripido te ne concedi anche una e mezza carvando un pelo di più. La menata degli archi è comprensibile per un esame, ma noi in genere sciamo con concetti più fluidi e continui di curva.
 
Allora, dal punto di vista tecnico la differenza evidente è il cambio in retrazione di HH (a tratti sembra lui) contro la nostra distensione.
Entrambe hanno pro e contro nell'agonismo, comunque gli agonisti sanno fare entrambe e usano entrambe a seconda delle situazioni.

Noi scegliamo di dimostrare la distensione nella sciata didattica, loro la retrazione. Sono scelte, dettate da cosa non saprei.

Nella didattica non italiana cosa fanno con i turisti-argentoidi come me gli dicono di prendersi degli SL mettersi sugli spigoli faccia in giu' su un muro anche non estremo e via?

Devi avere una strategia per il controllo della velocità. Ci sono due strade.

La prima è quella agonistica: entrata in slide e poi "tagli". Ma così non dai l'idea della rotondità. Ti diranno "scii di traverso". E tu risponderai: "esticazzi?"

La seconda è quella delle curve condotte, ovvero sugli spigoli ma con un 10-20% di piede, se hai sensibilità puoi fare curve rotonde similcarvate con controllo della velocità un po' dove ti pare. Sciata che io chiamo "da maestrino". Figata, ma difficile. Io ho passato le selezioni solo dopo aver affinato (un minimo) questa capacità.

Prima ero solo un carvatore pazzo, della serie se sai solo mettere lo sci sugli spigoli e non hai affinato né l'una né l'altra strategia vai avanti finché reggi e poi esplodi.

Andrea



Ciao Wellness,



penso proprio di si



in realta' McGlashan e compagni fanno anche la versione in cui c'e' piu' spostamento destra-sinistra pero' io non sono in grado di andare nel tecnico piu' di cosi' magari altri... ah e c'e' un video di un suo "compagno" mi pare JF Beaulieu che spiega come "giochi" con la massa-parte-alta (pero' non lo trovo).



Il mio punto era che LUI lo fa anche sul ripido, mi pare abbia detto il nome della pista su cui ha girato questo e che fosse molto ripida (e mi pare spazzoli poco:shock:)
https://www.youtube.com/watch?v=Vci-EZmrM2Y
ma che io (inteso come turista-argentoide) e' piu' sicuro se spazzolo (e se va bene piloto). Poi a me personalmente manco mi viene in mente di provarci se vedo ripido :PAAU. In pratica fanno selezione naturale, chi rimane vivo prosegue :D

ciau
 
La prima è quella agonistica: entrata in slide e poi "tagli". Ma così non dai l'idea della rotondità. Ti diranno "scii di traverso". E tu risponderai: "esticazzi?"

sul corto non credo di averlo mai visto fare

La seconda è quella delle curve condotte, ovvero sugli spigoli ma con un 10-20% di piede, se hai sensibilità puoi fare curve rotonde similcarvate con controllo della velocità un po' dove ti pare. Sciata che io chiamo "da maestrino". Figata, ma difficile. Io ho passato le selezioni solo dopo aver affinato (un minimo) questa capacità.

Spero di vederla al prossimo Interski fatta dagli italiani. Credo di averlo visto fare (e anche su ripido). Penso sia la massima interpretazione contemporanea del raggio corto nostrale. In alcuni momenti sembra quasi che stiano facendo una curva piu' ampia (prima della massima o giu' di li') poi pero' risolvono ma non lasciano le code andare via per i cavoli loro le tengono/trattengono/tirano (e si vede anche sulla neve delle volte lasciano dei binari "tratteggiati"). E poi vanno meno su e giu' di come si vede nel 2015 all'Interski. Si ma anche questo lo dici a me argentoide e io che ci fo'? E' come cagare su una margherita :D

Prima ero solo un carvatore pazzo, della serie se sai solo mettere lo sci sugli spigoli e non hai affinato né l'una né l'altra strategia vai avanti finché reggi e poi esplodi.
la terza via al controllo della velocita' non e' male se sei giovine :old: , oppure se c'e' un pianoro dopo il ripido HIHIHI diventa piu' facile
 
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