madflyhalf
Skifoso assolato che fa l'aperitivo
Sono i giorni più freddi dell'anno!
Sì ma CHE anno??
L'anno più caldo di sempre. Tanto è SEMPRE l'anno più caldo di sempre.
Bene, partendo nei giorni della merla da una grigia pedecollina-padana accompagnati da ogni tipo di uccello (tutti uccelli col becco, sia chiaro!), rimanendo in una grigissima valle del Reno per tutta la durata del viaggio o quasi, andiamo a mettere il naso fuori dalle nuvole giusto all'altezza di Lizzano in Belvedere...
Per scoprire che:
1) la pressione è altissima!
2) la neve è durissima (e pochissima)
3) la giornata è bellissima
4) la gente è tantissima (ma come al solito, non si sa dove si vada a rintanare)
L'orripilante, romantico, altopressorio, mare di nubi: stupendo agli occhi, ma non alle vie respiratorie!
La vetta del Corno alle Scale 28 gennaio 2018
La neve è poca, e alcune piste sono chiuse ahimè per ragioni di sicurezza: troppo vegetate anche per noi appenninici duri e puri, abituati ad accarezzare i piccoli faggi che crescono IN MEZZO alle piste
In più mettici la solita, quest'oggi affollata, gara della domenica e...
Ti fucileresti quando vedi i parcheggi pieni quando arrivi. Eppure almeno metà delle macchine sono escursionisti (oggi tanti, per fortuna muniti di piccozza e ramponi e NON come la scorsa settimana di ciaspole = 3 interventi del SAER in una giornata solo qui). Tanti bambini e famigliole che svernano e pascolano al sole (potrebbero però farlo FUORI dalle piste).
Così trovi affollamenti esagerati alle 10 di domenica mattina!
Le piste in alto sono ben battute, ma la neve è davvero poca, la pista Campetti (che scende sulla destra della seggiovia) è lunga ora 100m, poi confluisce nella Tomba
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Che a sua volta, per non rendere obbligatorio il passaggio sul muro decisamente tosto sopra il rifugio le Rocce, si infila in una specie di half-pipe naturale lungo qualche centinaio di metri, più friendly per i tanti principianti che affollano queste piste alte e assolate.
Affollano?
La sorpresa è l'intelligenza dei gestori che hanno deciso invece che micragnare sul gasolio, di stendere TUTTA la neve possibile della pista Tomba. Ne consegue uno dei più imponenti carving-paradise appenninici, forse il più largo qui nell'Appennino settentrionale
Non fosse la neve davvero dura che a metà mattina cede a tocchetti e sassetti, c'era da sfracellarsi le gambe per ore e ore.
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Così alla fine abbiamo praticamente sciato solo qui! Al sole, con poca gente, ogni tanto fino giù al Cavone per goderci 7 minuti di risalita sulla Nascivera vecchia come il cucco e bella come Grace Kelly!
Ecco la discesa, da cima a fondo, l'ultima di questa mattinata, e comunque rigorosamente DOPO tigellone speck e fontina che mi ha saziato per i prossimi 12 anni.
Condizioni di aprile: piste vetrate fino alle 12.00 poi qualcosa cede, ma il fondo è molto duro. Copertura nevosa di aprile... oscena. Serve materia prima.
Lo Sgrat-sgrat delle lamine oggi l'ha fatta da padrona.
Ma va bene così.
Sì ma CHE anno??
L'anno più caldo di sempre. Tanto è SEMPRE l'anno più caldo di sempre.
Bene, partendo nei giorni della merla da una grigia pedecollina-padana accompagnati da ogni tipo di uccello (tutti uccelli col becco, sia chiaro!), rimanendo in una grigissima valle del Reno per tutta la durata del viaggio o quasi, andiamo a mettere il naso fuori dalle nuvole giusto all'altezza di Lizzano in Belvedere...
Per scoprire che:
1) la pressione è altissima!
2) la neve è durissima (e pochissima)
3) la giornata è bellissima
4) la gente è tantissima (ma come al solito, non si sa dove si vada a rintanare)
L'orripilante, romantico, altopressorio, mare di nubi: stupendo agli occhi, ma non alle vie respiratorie!
La vetta del Corno alle Scale 28 gennaio 2018
La neve è poca, e alcune piste sono chiuse ahimè per ragioni di sicurezza: troppo vegetate anche per noi appenninici duri e puri, abituati ad accarezzare i piccoli faggi che crescono IN MEZZO alle piste
In più mettici la solita, quest'oggi affollata, gara della domenica e...
Ti fucileresti quando vedi i parcheggi pieni quando arrivi. Eppure almeno metà delle macchine sono escursionisti (oggi tanti, per fortuna muniti di piccozza e ramponi e NON come la scorsa settimana di ciaspole = 3 interventi del SAER in una giornata solo qui). Tanti bambini e famigliole che svernano e pascolano al sole (potrebbero però farlo FUORI dalle piste).
Così trovi affollamenti esagerati alle 10 di domenica mattina!
Le piste in alto sono ben battute, ma la neve è davvero poca, la pista Campetti (che scende sulla destra della seggiovia) è lunga ora 100m, poi confluisce nella Tomba
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Che a sua volta, per non rendere obbligatorio il passaggio sul muro decisamente tosto sopra il rifugio le Rocce, si infila in una specie di half-pipe naturale lungo qualche centinaio di metri, più friendly per i tanti principianti che affollano queste piste alte e assolate.
Affollano?
La sorpresa è l'intelligenza dei gestori che hanno deciso invece che micragnare sul gasolio, di stendere TUTTA la neve possibile della pista Tomba. Ne consegue uno dei più imponenti carving-paradise appenninici, forse il più largo qui nell'Appennino settentrionale
Non fosse la neve davvero dura che a metà mattina cede a tocchetti e sassetti, c'era da sfracellarsi le gambe per ore e ore.
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Così alla fine abbiamo praticamente sciato solo qui! Al sole, con poca gente, ogni tanto fino giù al Cavone per goderci 7 minuti di risalita sulla Nascivera vecchia come il cucco e bella come Grace Kelly!
Ecco la discesa, da cima a fondo, l'ultima di questa mattinata, e comunque rigorosamente DOPO tigellone speck e fontina che mi ha saziato per i prossimi 12 anni.
Condizioni di aprile: piste vetrate fino alle 12.00 poi qualcosa cede, ma il fondo è molto duro. Copertura nevosa di aprile... oscena. Serve materia prima.
Lo Sgrat-sgrat delle lamine oggi l'ha fatta da padrona.
Ma va bene così.
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