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Motivazione strana, letta così.
Mi leggerò di nuovo la triste storia
Ma precedenti di questo tipo se ne erano già letti, non è una novità in assoluto. Direi una triste conferma.
Motivo per il quale nel topic specifico "Fuoripista?....ti porto io!" commentai l'elevato rischio legale in caso d'incidente.
Qui l'aggravante è legata al ruolo istituzionale del Cai e degli Istruttori , tra l'altro credo a titolo di rimborso alla sezione ma un minimo di pagamento avviene.
sono due cose diverse questa di pila e quella del "ti porto io", qui è penale perchè è stata staccata una valanga, e puoi essere anche con il tuo migliore compare di sempre, verrai indagato comunque, poi c'è il civile con il quale i parenti dei deceduti o i feriti che si son salvati ti fan causa, che è il problema che nasce dal "ti porto io"
ho riletto la storia, e la sentenza mi pare giusta, non capisco cosa ossa c'entrare l'imperizia, visto che erano tutti istruttori...booo
Stai facendo casino...
Legalmente, si applica "imperizia" all'operato, non alla preparazione dell'operatore.
Quando ho fatto il corso bagnino, mi hanno spiegato:
- imprudenza: esci e anneghi anche te
- imperizia: esci, sbagli manovra, e annega lui
- negligenza: vedi che sta annegando e ti giri dall'altra parte
Una nota: imperizia costituisce reato penale solo nelle figure preposte (=formate e retribuite) ad un determinato compito. Come nel caso del bagnino.
Se da privati cittadini trovate uno che sta annegando, tentate di salvarlo e non ci riuscite per "imperizia", NON É REATO PENALE.
Quindi i giudici hanno equiparato gli istruttori ad un professionista, una guida in sostanza.
grazie, così mi è più chiaro
come hai capito, lo associavo l'imperizia al fatto di fare qualcosa per il quale non si è titolati/adeguatamente preparati
ed è il motivo per cui se si accompagna un gruppo con il cai è meglio non essere titolati, così la colpa ricade sul presidente che ti ha ritenuto idoneo![]()
Preciso un attimo.
La responsabilitÃ* per i reati omissivi impropri deriva dal principio stabilito dal secondo comma dell'art. 40 del codice penale:
Il bagnino ha il dovere di impedire che il bagnante anneghi, se non ci riesce per imprudenza/negligenza/imperizia risponde del reato di omicidio colposo (ecco, diciamo che come esempio di negligenza sarebbe meglio un "tizio sta affogando ma il bagnino non l'ha visto perchè ci stava provando con una cliente", perchè se se ne accorge e decide di non intervenire sconfiniamo nel dolo).Non impedire un evento, che si ha l'obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo.
Un privato cittadino che non riesce a salvare un bagnante in difficoltÃ* non corre rischi non tanto perché non ha una preparazione specifica, ma perchè non ha alcun obbligo giuridico di impedire l'evento. Manca quella che in diritto si chiama "posizione di garanzia".
Tra parentesi, questo ovviamente non vuol dire che il cittadino può girarsi dall'altra parte, perchè esiste comunque il reato di omissione di soccorso.
Quando agli istruttori CAI direi che non c'è dubbio sul fatto che durante un corso gli istruttori assumano una posizione di garanzia nei confronti degli allievi. Da questo punto di vista non è che la sentenza stabilisca un principio "rivoluzionario": se mai si può discutere sul merito.
Per quanto riguarda le gite tra amici la situazione può essere altrettanto pericolosa, soprattutto se si decide di accompagnare un neofita.
Come si legge in diversi articoli "per lÂ’assunzione di una posizione di garanzia non basta essere il più esperto, ma è necessario che il soggetto abbia ottenuto, seppur tacitamente, lÂ’incarico di guidare i componenti del gruppo, i quali, trovandosi in una situazione di inesperienza e incapacitÃ* rispetto allÂ’attivitÃ* intrapresa, abbiano deciso di svolgerla proprio in considerazione della presenza di una persona capace al loro fianco (investita di poteri di guida, cura e direzione)."
Le parole di Torti
https://www.loscarpone.cai.it/pila-u...che-sconcerta/
Ti rispondo sul caso specifico del bagnante: anche se sei Thorpe, nessuno puó accusarti di imperizia o negligenza se hai fatto ció che la legge impone a qualsiasi privato cittadino che passasse di lí: chiamare chi é preposto ovvero formato, preparato (e incidentalmente retribuito) per intervenire. Ovvero 118, bagnino, pompieri...
Il caso "esperto" che porta amico "inesperto" in montagna é MOLTO diverso.
Non si tratta di due persone che si incontrano per caso lungo una gita, ma sono due che si sono cercati e organizzati. Nella misura in cui la gita é di un livello tale che il principiante non é in grado di svolgerla in autonomia, si configura un rapporto di accompagnamento.
Esattamente come nel caso guida-cliente.
Non si configura il reato di esercizio indebito della professione di guida perché manca la retribuzione...
Ultima modifica di Matteo Harlock; 26-02-2021 alle 02:12 PM.
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