Teo
maestro di skilift
visto che è stata chiusa la discussione, e non ho ben capito perchè visto che tra i tanti 3d di questo forum stava venendo fuori qualche post interessante, mi riallaccio a questo intervento di @gigiotto98
http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=88568&page=8&p=1953119&viewfull=1#post1953119
Io non so da quanto tempo tu non scii in qualche comprensorio dell'ovest, io ci vivo e vedo quanto lavoro viene fatto... se quel che scrivi poteva avere senso 20/25 anni fa, ora come ora l'innevamento è pratica comune e non sono rari i comprensori, anche di medie dimensioni, ad essere coperti al 100% con l'innevamento.
1 - si spara quando si può senza ritegno, l'anno scorso hanno comprato pure acqua per riempire i bacini per garantire un perfetto innevamento in condizioni critiche... certo è che se non ci sono le condizioni per sparare, non spari ne in piemonte ne in trentino...
2 - ti assicuro che ormai in tutte le alpi non manca nulla a livello di infrastrutture per l'innevamento
3 - Qua non rispondo nemmeno perchè è un ragionamento senza ne capo ne coda... non so se stai parlando dell'anas che tappa i buchi nelle autostrade o di innevamento artificiale
Oggi, un buon manto è dato da tre fattori:
PREPARAZIONE DEL TERRENO - sfalci, sistemazione a mezzo scavatore di eventuali avvallamenti e costruzione dei canali di drenaggio, e quando è possibile si bagna per far gelare il terreno prima della nevicata... quest'anno a causa di incendi e siccità ad esempio non è stato possibile farlo
PREPARAZIONE DEL FONDO - di norma si aspetta una prima nevicata, in modo da cingolare il primo strato e poi comunciare a sparare, che ci sia neve naturale o meno, per favorire la formazione di un substrato duro e compatto che faccia da isolante del terreno e base stabile su cui poter aggrappare i successivi strati, che siano naturali o artificiali
BATTITURA - stiamo spesso a parlare di innevamento, cosa che ripeto, ormai è gestita totalmente da centraline elettroniche che attivano i sistemi quando ci sono le condizioni ottimali e li spengono quando si rischia di sparare acqua, ma la vera arte è quella del gattista, infatti sono pochi i gatti con i sistemi di autolivellamento a GPS e tanto sta ancora alla competenze tecniche e alla conoscenze del territorio degli operatori... Un gattista bravo, quando cambia location, e per location intendo anche solo il settore all'interno di un comprensorio, ci mette almeno 3 mesi, quindi più di mezza stagione, per arrivare a battere alla perfezione....
Scrivo tutto questo perchè uno dei miei più cari amici lavora da quasi 20 anni per Snowmakers, tra le tre più importanti aziende di innevamento al mondo... e sentire che gli innevamenti cambiano da regione a regione è un'assurdità, visto che gli impianti vengono settati da loro, con le stesse competenze, in tutto il mondo... figuriamoci se cambia qualcosa da est o ovest delle alpi
http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=88568&page=8&p=1953119&viewfull=1#post1953119
Infatti, la tecnologia aiuta moltissimo. Ma senza una mano esperta ad aiutare la tecnologia non ottiene i risultato migliori.
Come ho detto all'ovest la neve artificiale e' usata solo come rattoppo. Le conseguenze sono
1 si spara sempre quando e' troppo tardi e si deve fare tanta neve in condizioni non ideali. Ciò significa fare neve più bagnata, o non fare neve a sufficienza
2 non investono a sufficienza, ciò significa che non hanno cannoni a sufficienza, pompe a sufficienza, bacini a sufficienza. Risultato le poche macchine che hanno, spesso antiquate ed a controllo manuale ( =tecnologia antiquata) devono fare più neve di quanto sarebbe opportuno, e quindi la fanno bagnata. La neve bagnata quando rigela diventa marmorea
3 dato che la stendono subito, invece che lasciarla riposare qualche giorno, proprio perché hanno fretta di tappare i buchi, il cristallo non e' gelato in profondità, ma solo lo strato superficiale p, ed all'interno c' è ancora acqua. Come un uovo. Appena la tacchi il guscio s spacca e libera acqua, che infradicia la neve.
Queste sono errori che all'est si tende a non fare più, perché si preparano le piste da 0 per tempo. Si inizia a sparare un mese prima dell'apertura e durante questo mese ci si assicura di preparare le piste per tutto l'inverno. Capito la differenza? Guarda le webcam.
Io non so da quanto tempo tu non scii in qualche comprensorio dell'ovest, io ci vivo e vedo quanto lavoro viene fatto... se quel che scrivi poteva avere senso 20/25 anni fa, ora come ora l'innevamento è pratica comune e non sono rari i comprensori, anche di medie dimensioni, ad essere coperti al 100% con l'innevamento.
1 - si spara quando si può senza ritegno, l'anno scorso hanno comprato pure acqua per riempire i bacini per garantire un perfetto innevamento in condizioni critiche... certo è che se non ci sono le condizioni per sparare, non spari ne in piemonte ne in trentino...
2 - ti assicuro che ormai in tutte le alpi non manca nulla a livello di infrastrutture per l'innevamento
3 - Qua non rispondo nemmeno perchè è un ragionamento senza ne capo ne coda... non so se stai parlando dell'anas che tappa i buchi nelle autostrade o di innevamento artificiale
Oggi, un buon manto è dato da tre fattori:
PREPARAZIONE DEL TERRENO - sfalci, sistemazione a mezzo scavatore di eventuali avvallamenti e costruzione dei canali di drenaggio, e quando è possibile si bagna per far gelare il terreno prima della nevicata... quest'anno a causa di incendi e siccità ad esempio non è stato possibile farlo
PREPARAZIONE DEL FONDO - di norma si aspetta una prima nevicata, in modo da cingolare il primo strato e poi comunciare a sparare, che ci sia neve naturale o meno, per favorire la formazione di un substrato duro e compatto che faccia da isolante del terreno e base stabile su cui poter aggrappare i successivi strati, che siano naturali o artificiali
BATTITURA - stiamo spesso a parlare di innevamento, cosa che ripeto, ormai è gestita totalmente da centraline elettroniche che attivano i sistemi quando ci sono le condizioni ottimali e li spengono quando si rischia di sparare acqua, ma la vera arte è quella del gattista, infatti sono pochi i gatti con i sistemi di autolivellamento a GPS e tanto sta ancora alla competenze tecniche e alla conoscenze del territorio degli operatori... Un gattista bravo, quando cambia location, e per location intendo anche solo il settore all'interno di un comprensorio, ci mette almeno 3 mesi, quindi più di mezza stagione, per arrivare a battere alla perfezione....
Scrivo tutto questo perchè uno dei miei più cari amici lavora da quasi 20 anni per Snowmakers, tra le tre più importanti aziende di innevamento al mondo... e sentire che gli innevamenti cambiano da regione a regione è un'assurdità, visto che gli impianti vengono settati da loro, con le stesse competenze, in tutto il mondo... figuriamoci se cambia qualcosa da est o ovest delle alpi