martino4race
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Domenica mi viene voglia di calpestare un po' di neve e così preparo lo zaino e lunedì mattina alle 5 parto da casa con l'idea di salire il Mangart concatenando la Via Italiana e la Via Slovena, volevo partire dal parcheggio sopra al rifugio Koca na Mangrtskem Sedlu dal lato sloveno per evitarmi il dislivello dai Laghi di Fusine al Bivacco Nogara, ma dopo un oretta e mezza di macchina arrivo oltre confine e trovo al strada che sale al rifugio chiusa.. con tanto di cartello stradale sbarrato in rosso e un divieto di accesso...... 
Decido al volo di cambiare destinazione e la scelta ricade sul sentiero Ceria Merlone, lungo percorso di cresta e cengie che collega i gruppi del Montasio e del Fuart, così scendo da Cave del Predil a Sella Nevea attraverso un bellissimo bosco in condizioni autunnali alle prime luci dell'alba e salgo ai Piani del Montasio
Partenza dal parcheggio dei Piani del Montasio dove c'è solo un altra macchina con un gruppetto di sloveni che salgono con calma e che supero nel breve tratto che porta al rif. di Brazzà, da li si sale con lunghe svolte il sentiero che porta alla Cima di Terrarossa, che non si raggiunge deviando al bivio a dx in direzione della forca de lis Sieris, da qui inizia ad esserci un po' di cavo qua e là e tra canalini e rocce gradinate di raggiunge la cresta del Foronon del Buinz al cui termine si vede il bellissimo bivacco dedicato a Luca Vuerich che si raggiunge percorrendo la cresta.
Sosta per fare delle foto e mangiare, in una mezz'oretta arriva anche la comitiva di sloveni che mi offre un caffè caldo, loro volevano tornare da dove erano saliti, io li saluto e inizio a scendere in direzione di sella Buinz dove la presenza di neve inizia ad essere consistente, vedo una traccia che prosegue sulla cengia che va verso il Medeon del Buinz e una che scende dritta a sud verso la strada che riporta ai Piani, proseguo e vedo che gli sloveni hanno cambiato idea e stanno proseguendo anche loro, vista la neve e l'esposizione delle cengie che ho davanti decido di mettere i ramponi, nel frattempo vedo gli sloveni che non essendo attrezzati ripiegano per la traccia che porta a valle
Da qui il percorso diventa un attimo più impegnativo vista l'esposizione e la neve che in tarda mattinata ormai stava iniziando a mollare.. x fortuna non ce n'era molta.. proseguo con cautela verso Forca La Val per il bellissimo tratto di cengia che passa sotto la cima della Puartàte, da li scendendo incontro alcuni ragazzi sempre sloveni che erano saliti a Punta Plagnis dal Corsi e mi dicono che la mattina avevano provato a salire dalla forc. Lavinal dell'Orso ma vista la troppa neve sul lato nord hanno usato in salita il sentiero (non segnalato) che da forc. Cregnedul scende per lunghi tornanti verso il bosco che sovrasta casere Cregnedul, vista l'ora tarda decido di scendere da li ed evitarmi l'ultimo tratto di cengie e il lungo rientro dal passo degli Scalini.
Arrivato alla Casere Cregnedul inizio la lunga risalita per la rotabile delle malghe che sale ai piani del Montasio, dove dopo un po' scrocco un passaggio ad un camion che saliva all'altipiano e mi evita gli ultimi noiosi chilometri per mulattiera ...
Forse uno dei più bei percorsi di cengia della regione, reso ancora più suggestivo dalla totale solitudine e dalla neve che imbiancava le zone più alte, facendolo d'estate salvo l'esposizione in alcuni tratti non presenta particolari difficoltà, con la neve impone il massimo dell'attenzione, c'è del cavo nei punti più esposti ma non ho usato il set da ferrata che avevo nello zaino, picca e ramponi invece molto utili x affrontarlo in sicurezza in queste condizioni
Enjoy Julian Alps
ps: ieri leggo questo articolo.. bene.. ma non benissimo..

https://udine.diariodelweb.it/udine/articolo/?nid=20170930_451993



Decido al volo di cambiare destinazione e la scelta ricade sul sentiero Ceria Merlone, lungo percorso di cresta e cengie che collega i gruppi del Montasio e del Fuart, così scendo da Cave del Predil a Sella Nevea attraverso un bellissimo bosco in condizioni autunnali alle prime luci dell'alba e salgo ai Piani del Montasio

Partenza dal parcheggio dei Piani del Montasio dove c'è solo un altra macchina con un gruppetto di sloveni che salgono con calma e che supero nel breve tratto che porta al rif. di Brazzà, da li si sale con lunghe svolte il sentiero che porta alla Cima di Terrarossa, che non si raggiunge deviando al bivio a dx in direzione della forca de lis Sieris, da qui inizia ad esserci un po' di cavo qua e là e tra canalini e rocce gradinate di raggiunge la cresta del Foronon del Buinz al cui termine si vede il bellissimo bivacco dedicato a Luca Vuerich che si raggiunge percorrendo la cresta.














Sosta per fare delle foto e mangiare, in una mezz'oretta arriva anche la comitiva di sloveni che mi offre un caffè caldo, loro volevano tornare da dove erano saliti, io li saluto e inizio a scendere in direzione di sella Buinz dove la presenza di neve inizia ad essere consistente, vedo una traccia che prosegue sulla cengia che va verso il Medeon del Buinz e una che scende dritta a sud verso la strada che riporta ai Piani, proseguo e vedo che gli sloveni hanno cambiato idea e stanno proseguendo anche loro, vista la neve e l'esposizione delle cengie che ho davanti decido di mettere i ramponi, nel frattempo vedo gli sloveni che non essendo attrezzati ripiegano per la traccia che porta a valle




Da qui il percorso diventa un attimo più impegnativo vista l'esposizione e la neve che in tarda mattinata ormai stava iniziando a mollare.. x fortuna non ce n'era molta.. proseguo con cautela verso Forca La Val per il bellissimo tratto di cengia che passa sotto la cima della Puartàte, da li scendendo incontro alcuni ragazzi sempre sloveni che erano saliti a Punta Plagnis dal Corsi e mi dicono che la mattina avevano provato a salire dalla forc. Lavinal dell'Orso ma vista la troppa neve sul lato nord hanno usato in salita il sentiero (non segnalato) che da forc. Cregnedul scende per lunghi tornanti verso il bosco che sovrasta casere Cregnedul, vista l'ora tarda decido di scendere da li ed evitarmi l'ultimo tratto di cengie e il lungo rientro dal passo degli Scalini.












Arrivato alla Casere Cregnedul inizio la lunga risalita per la rotabile delle malghe che sale ai piani del Montasio, dove dopo un po' scrocco un passaggio ad un camion che saliva all'altipiano e mi evita gli ultimi noiosi chilometri per mulattiera ...

Forse uno dei più bei percorsi di cengia della regione, reso ancora più suggestivo dalla totale solitudine e dalla neve che imbiancava le zone più alte, facendolo d'estate salvo l'esposizione in alcuni tratti non presenta particolari difficoltà, con la neve impone il massimo dell'attenzione, c'è del cavo nei punti più esposti ma non ho usato il set da ferrata che avevo nello zaino, picca e ramponi invece molto utili x affrontarlo in sicurezza in queste condizioni
Enjoy Julian Alps

ps: ieri leggo questo articolo.. bene.. ma non benissimo..



https://udine.diariodelweb.it/udine/articolo/?nid=20170930_451993
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