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Ultima modifica di otaku; 21-12-2017 alle 09:49 AM.
A meno che non hai in mente di tenerla fino a fine vita secondo me ci perdi sempre, fra 3-4 anni se la vuoi cambiare ci saranno vetture tecnologicamente molto più avanzate e di conseguenza l'usato avrà un valore molto basso.
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per uso prettamente cittadino le auto piú adeguate escludendo particolari esigenze sono dei segmenti A e B; di questi segmenti l´elettrica di maggior successo, nonché attualmente la piú venduta in Europa é la Zoe, prodotta con la stessa piattaforma, sistema di produzione CMF (Common Module Family) e stabilimento della Clio e della nuova Micra, vicino a Parigi
commercializzata da fine 2012 se ne possono trovare di usate in buone condizioni e prezzi interessanti tali da renderla economicamente conveniente in rapporto a quanto offre; presupponendo che si possa disporre di una ricarica privata o comunque presso il posto di lavoro il motore piú efficiente quanto a rendimento ed economia di acquisto é il Q90
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con range cittadino sono giá in uso ma sono ovviamente ancora una nicchia, ci si stá arrivando anche per trasporti a lunga portata ed il risparmio energetico ed in manutenzione sará molto piú consistente che non per le auto; per questo mese era stata annunciata la presentazione di quello di Tesla ed altri sono in sviluppo
é una scelta prettamente finanziaria, il vantaggio del noleggio é un immobilizzo di capitale inferiore iniziale a scapito di un costo superiore nel tempo, di fiscalitá, oltre a ció lo vedo concepito prevalentemente per dare sicurezza all´acquirente sulla durata delle batterie ma che non trovo particolarmente interessante
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ansia morbosa direi e pertanto da non appagare
il riassunto del tuo curriculum lo hai fornito a chi l´ha richiesto, non é di mio interesse e visti i diversi richiami degli altri utenti a rientrare in topic bellamente ignoranti per esibirlo ne desumo pure che tu ne sia fiero, buon per te; tuttavia a me interessano solo le argomentazioni esposte (intrisecamente solo quando veramente interessanti), in questo caso, come avevo giá fatto notare, immediatamente individuate come alquanto interessate ben prima dell´esibizione del curriculum e le conoscenze di persone
continuando con le mezze veritá fai notare la quota delle rinnovabili in Europa quando invece io ho precisato anche di stati particolarmente ricchi di petrolio https://en.wikipedia.org/wiki/Solar_...n_Saudi_Arabia, ma d´altronde chi si aspetta obiettivitá dopo una tale presentazione lavorativa https://www.cnbc.com/2017/01/12/arab...lar-power.html
per il resto che ¨chiedi¨ direi che non é neanche indirettamente legato con l´oggetto del topic, visto che vi é una certa intransigenza (giustamente capibile) anche per gli argomenti indirettamente off topic (come produrre l´energia elettrica per fare funzionare le auto elettriche) soprassederei
Ora dico la mia. Ho fatto un poco di conti e le auto elettriche, per quanto siano interessanti, almeno in Italia e buona parte del mondo non possono ridurre la produzione di CO2.
Il motivo e' semplice. La produzione di energia elettrica e' fondamentalmente di due tipi. Da fonti rinnovabili e da fonti non rinnovabili.
Le fonti rinnovabili sono principalmente solare, idroelettrico ed eolico.
Per questi tipi di impianti vi e' un costo capitale iniziale piuttosto elevato, ma un costo marginale di generazione prossimo allo 0. Detto in parole semplici la realizzazione dell'impianto costa abbastanza denaro, ma una volta realizzato il suo utilizzo costa assai poco.
Invece la produzione da fonti non rinnovabili, principalmente gas, petrolio e carbone, ha costo d'impianto più bassi, ma costo marginale di produzione piuttosto elevato. Detto in parole semplici se fai andare la centrale consumi carburante, che costa. Se invece la tieni spenta non consumi carburante e quindi hai poche spese.
Quindi quando la rete nazionale necessità di corrente la domanda viene colmata innanzitutto da fonti rinnovabili, perché il loro costo marginale e' prossimo allo 0. Detto in parole semplici la produzione da fonti rinnovabili va sempre al massimo delle possibilità. Per cui dagli impianti esistenti non e' possibile spremere un solo kWh in più di quello che già viene prodotto.
La parte restante della domanda invece viene colmata da fonti non rinnovabili e dalle importazioni, che per semplicità di ragionamento consideriamo essere non rinnovabili per gli stessi motivi di cui sopra.
Premesso questi fatti ora immaginiamo di sostituire un milione di auto a gasolio con un milione di auto elettriche.
Ci saranno in giro un milione di auto a gasolio in meno che consumano carburante, ma in cambio ci saranno un milione di auto elettriche che necessitano di corrente elettrica.
Date le premesse quel milione di auto elettriche, quando attaccate alla spina, aumentarranno la domanda di energia elettrica che non può che essere coperta esclusivamente da un incremento di utilizzo delle centrali da fonte non rinnovabile.
Ora sappiamo che un motore a gasolio non e' molto efficiente. Intorno al 30% di efficienza. Però l'energia e' direttamente sul mezzo
Ma quanto e' efficiente invece la filiera dell'energia elettrica?
Le migliori centrali a gas arrivano al 60% di efficienza. Ma questa energia ancora non e' arrivata al motore elettrico.
Deve essere trasformata, trasportata, ritrasformata due o tre volte, raddrizzata, accumulata nelle batterie ed infine l'energia delle batterie può essere usata dal motore elettrico. Ogniuno di questi passaggi non e' esente da perdite di energia, facilmente verificabile misurando il calore che ogniuno di questi apparecchi produce. Faccendo un poco di ricerche ho scoperto che prima di arrivare all'albero motore si finisce per perdere circa la metà dell'energia prodotta. In particolare un 10% circa si perde al raddrizzamento ed un altro 15% nei cicli di carico e scarico delle batterie. Ma anche il trasporto sugli elettrodotti, i motori elettrici etc.
Senza dimenticare anche il maggior peso delle auto elettriche, che finisce per incidere non poco sull'efficienza.
Per cui, ai fini della CO2, le auto elettriche non sono molto meglio di quelle a gasolio.
Tra l'altro questo calcolo lo ha fatto anche il governo di Singapore, che ha ritenuto considerare la Tesla S un'auto che causa la maggior produzione di oltre 200g di CO2 per ogni km percorso. Peggio di una Panamerao Audi A7 diesel per capirci.
Per concludere le auto elettriche possono ridurre la produzione di CO2 solo se utilizzate in posti dove la griglia ha un eccesso di produzione di energia da fonti rinnovabili. Non ci sono molto posto al mondo. A mente mi vengono Quebec, British Columbia, Islanda, Paraguay e pochi altri.
Ultima modifica di gigiotto98; 15-09-2017 alle 03:44 AM.
Gigiotto, non ho fatto i conti ma le tue considerazioni sembrano plausibili.
Tuttavia, per completezza, dovremmo considerare altri due aspetti.
Il primo è che si sposta la produzione di energia, e dunque di inquinamento, fuori dai centri abitati con evidenti vantaggi per quanto riguarda la qualità dell'aria.
Il secondo è che le centrali elettriche credo siano più efficienti, oltre che nella produzione di energia, anche nella gestione degli scarti della combustione portando quindi a un minore inquinamento a parità di carburante utilizzato.
Quindi se è vero che non ci sarebbe un effettivo risparmio sul carburante, è anche vero che ci sarebbe probabilmente comunque un vantaggio dal punto di vista ambientale.
Tesla,li avete visti i conti?
vola si in borsa...ma i conti...sono......![]()
se quella che fino a pochi anni fa era da considerarsi poco piú di una start up si mette a costruire la piú grande fabbrica al mondo ed investire pesantemente in ricerca e sviluppo, a comprare una ditta che fornisce automazione a diversi altri costruttori auto storici, non c´é da stupirsi che con una strategia cosí aggressiva vengano meno gli utili per ricompensare gli azionisti, ma ció non é certo indice che l´azienda vada male: sta investendo sul proprio futuro
come si suol dire ride bene ...
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é Panasonic a produrre le batterie su specifiche Tesla e solo dalla fine dello scorso anno il nuovo formato 2170, la produzione solo di queste procede nella Gigafactory mentre Tesla realizza il pacco batterie e l´auto
Sì sono d'accordo, i conti di Tesla non andrebbero guardati ad oggi.
Secondo me - non è una critica! - siamo un pò annebbiati o confusi dalla visione di start-up web che sono diventate super aziende in pochi anni con bilanci stellari... semplicemente (è riduttivo questo termine) perchè avevano costi ed investimenti iniziali abbastanza o molto bassi in termini di strumenti, di tecnologie e di personale. Tesla è una casa costruttrice vera e propria, il che già comporta investimenti onerosi, e porta avanti un discors tecnologico innovativo, il che comporta investimenti ancora più onerosi.
Quindi io continuo ad aspettare. Fisker si bruciò, capiremo solo vivendo se Fisker era "troppo avanti" oppure Tesla sarà stata più brava.
esistono studi che calcolino quanta energia elettrica servirebbe in piu a livello mondiale in caso di conversione totale del parco auto circolante?
sono curioso di capire di che ordine di grandezza parliamo. cioe' quante centrali e di che tipo si dovranno costruire?
saluti
Io invece mi chiedo una cosa...
Poniamo che veramente nel giro di 15-20 anni la vendita di auto elettriche diventi maggioritaria in tutto il mondo, non solo in Norvegia, Svizzera, Singapore o posti simili, che rappresentano il nulla rispetto al totale del mercato dell'auto mondiale.
Poniamo che con un mix di energie rinnovabili, nucleare a fusione e altre tecnologie che non producono molti gas serra si riesca a produrre sufficiente energia elettrica in più per soddisfare l'enorme domanda.
Poniamo che parallelamente si costruisca tutta l'infrastruttura necessaria per trasportare e permettere a miliardi di automobilisti elettrici di rifornirsi.
Tutto questo, dalla conversione di un'intera industria dalla combustione interna all'elettricità, dalla ricerca scientifica necessaria per rendere le tecnologie alternative efficienti fino alla costruzione dell'infrastruttura, dall'aumento di produzione di energia elettrica fino alla sua distribuzione, costerebbe miliardi e miliardi e miliardi.
Tutti soldi che qualcuno dovrà pagare...
Chi li pagherà? Ma gli acquirenti delle auto elettriche, ovviamente!
Ma a quel punto petrolio e gas, consumati in minor quantità, costeranno molto meno. Te li tireranno dietro...
Ecco che improvvisamente un motore a combustione con le tecnologie anti-inquinamento disponibili tra 15 anni, potrebbe essere molto più conveniente, in termini di costi di esercizio di uno elettrico...
Come sempre saranno le motivazioni economiche a prevalere, non le balle ambientaliste e le teorie moraleggianti.
Se l'auto elettrica, considerati TUTTI i costi connessi, inclusi quelli ambientali, sarà economicamente più efficiente, trionferà, altrimenti avremo diverse tecnologie per diversi tipi di utenze e diversi livelli di ricchezza e sviluppo, come peraltro accade già per qualunque altro prodotto.
magari fossero le motivazioni economiche della collettivitá e non quelle dei portatori d´interesse! magari (ma é ben lontano dal succedere) si valutassero TUTTI i costi connessi inclusi quelli ambientali e della sanitá pubblica!
la realtá é che i costruttori storici malvedono l´elettrico perché cambia il loro modello economico: temono l´accelerazione del passaggio da costruttori ad assemblatori, da venditori di auto a fornitori di servizi di mobilitá ed il cambiamento crea incertezza, c´é il rischio di essere il Nokia della situazione; i costruttori cercano di evitare che le loro auto a carburante abbiano concorrenza dei loro modelli elettrici per cui differenziano ulteriormente l´offerta con dotazioni e caratteristiche costruttive che aumentantano i costi delle auto elettriche (vedasi ad esempio la costruzione CFRP per i modelli BMW i) e che gli early adopters paghino di piú per avere qualcosa di nuovo, ma quando un nuovo marchio come Tesla prende loro fette importanti nei segmenti lussuosi, quelli su cui le auto hanno maggiori margini, allora si cerca (palesemente in modo tardivo) di correre ai ripari e cosí sará anche quando i cinesi proporranno anche qui le loro autovetture elettriche a prezzi piú popolari
e quindi poi si cerca di riparare ma senza abbandonare (per ora) i vecchi e cari endotermici: nel gruppo Volkswagen dopo il dieselgate con il cambio di presidente, il graduale cambiamento di rotta, con il nuovo CEO che lamentava le forti resistenze interne che ritenevano autolesionistiche le nuove scelte quando ad inizio anno avevano annunciato l´investimento di 9 miliardi di Euro per l´elettrico ed ora di altri 70 miliardi (dichiarano 80 modelli elettrificati dal 2025 e 300 dal 2030)
Mercedes vuole offrire una versione elettrica di ogni modello disponibile dal 2022
Jaguar aggiungerá un motore elettrico su tutte le loro auto dal 2020 e cosí anche per Volvo dal 2019
BMW offritá veicoli elettrici anche senza costruzione CFRP e quindi con prezzi un pó piú simili agli analoghi modelli a carburante, la X3 completamente elettrica nel 2020, 25 veicoli elettrificati dal 2025 con range fino a 700 km NEDC (circa 500 reali), 12 completamente elettrici, la Mini elettrica dal 2019
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a livello politico s´incentivano le fonti fossili e le briciole alle rinnovabili, la scelta é fin troppo facile, i cambiamenti creano malumore ed opposizione, poche sono le persone sufficientemente informate e la maggior parte dei commenti letti qui ne sono la conferma
perfino in Norvegia dove hanno avuto il coraggio di fare qualcosa per non restare dei fossili (come i carburanti) ci sono state e continuano forte opposizioni interne
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