Se ci pensi qualsiasi pianta che viene coltivata al solo scopo di essere fumata, è uno spreco, che sia tabacco, canapa o coca. Discorso simile per luppolo, orzo, vite, grano e altri prodotti destinati alla produzione di alcolici, che pure non sono un alimento utile alla nostra nutrizione, quindi se ne potrebbe fare a meno. Non fumo e non fumerò mai, ma non sono esente dal discorso, perché comunque amo i vini e i distillati da vite o vino, e moderatamente anche la birra (anche se meno del vino).
Però, se siamo onesti con noi stessi, coltivazioni intensive di tabacco, di vite o orzo da birra e non da alimentazione, producono inquinamento agricolo non necessario.
Il problema della coltivazione non è l'intensività, sinceramente in europa e dove di norma si coltiva vite e frumento, non hai giungle o ambienti particolarmente preziosi da preservare... personalmente trovo una colossale vaccata anche tutta la faccenda dell'olio di palma...
Il problema sta nel COME coltivi, l'impatto ambientale lo danno i fertilizzanti e i trattamenti antitutto, cosa di cui la viticoltura ha avuto grande responsabilità nel passato recente (lavoro nel mondo del vino).
Se vai in langa, non c'è collina che non sia tempestata di vigne, ma non si può certo dire che sia uno scempio ambientale, rovinano certamente più l'ambiente le nuove megacantine che le vigne...
La crescita di agricoltura biologica darà nei prossimi anni i suoi risultati, un intervento più cosciente e meno incentrato alla numerica e più verso la qualità a 360° (qualità dell'uva ma anche dell'ambiente di coltivazione) potrerà in futuro dei benefici per tutti...
Conosco meno il mondo del tabacco... quanto alla canapa, è una pianta spontanea che non richiede interventi dell'uomo, cresce come un qualsiasi arbusto selvatico e anzi, in questi anni la reintroduzione della canapa industriale in italia sta portando benefici, è una pianta che assorbe meno dal terreno rispetto ad altre colture e che è già usata efficacemente come coltivazione di rotazione per rigenerare la terra, inoltre non richiede alcun trattamento.
Quando l'uomo coltiva la terra, difficilmente può fare danni, i pochi casi, specie nei paesi tropicali, di deforestazione per agricoltura, sono rari, è molto più grave la deforestazione per allevamento o peggio per urbanizzazione.
In italia il problema non sussiste, se non quello idrico, avremmo molti terreni incolti da poter coltivare recuperando il territorio e non vessandolo, ma in molti casi, specie al centrosud, manca l'acqua per farlo...