TEDOSIT
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TREVISO Prendi un gruppo di quindicenni con qualche neurone in più della media, un po’ sognatori e un po’ smaniosi di cavalcare il mondo che li circonda; prendi un professore di matematica con sette vite, una delle quali passata all’Università; prendi una scuola bene della città con il coraggio di sperimentare una didattica alternativa. Nel pentolone del Collegio Pio X di Treviso c’è giù tutto e rimescolato per un’ora e mezza alla settimana con un pizzico di «matematica creativa» ha dato vita a sei/ sette progetti degni di una trama da fumetto. Fantastici eppure ancorati a canoni di vero design industriale.
Uno di questi è diventato addirittura un brevetto: lo scarpone da sci senza ganci. Depositato giovedì primo giugno dal professor Gianni Mazzonetto alla Camera di Commercio di Treviso, il brevetto porta la firma di due ragazzini di note famiglie industriali: Tobias Benetton (figlio di Alessandro e Debora Compagnoni) e Nicolò De’ Longhi (figlio di Fabio). L’idea è tutta loro. In fondo qual è il primo fastidio che si frappone tra il piccolo sciatore, magari principiante, e la pista? Ingessare i piedi cercando leve improbabili per chiudere gli scarponi. «Abbiamo pensato a uno scarpone semplice – raccontavano sabato Niccolò e Tobias, occhi svegli e profondi – che elimini le complessità meccaniche perché i ganci già ti fanno perdere la voglia. Sotto la suola c’è un plantare che si abbassa con il peso del corpo e a quel punto dei cavetti interni scattano, si stringono e chiudono le parti mobili dello scarpone».
http://corrieredelveneto.corriere.i...i-aziende-gia-interessate-2401648671826.shtml
Chissà, anche il sogno resta lo scarpone comodo e performante... (io sono ancora fermo al miraggio del nava ski system, tanto per dire).