Nordica Enforcer 93

Roberto Viglino

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La recensione potrebbe essere telegrafica: l’Enforcer 93 è uno sci da pista che si guida come uno sci da fuoripista. Stop. Scio più che posso fuori pista, meglio ancora se con neve fresca e profonda e quindi con sci da più di 120 sotto il piede. Se le condizioni o gli amici però mi obbligano alla pista con solo magari qualche breve escursione fuori… che fare? Beh, l’Enforcer 93 ha questa caratteristica: togli i Magic J, i Bent Chetler o qualsiasi altro sci enorme, metti l’Enforcer e non cambia nulla: nel senso che è come se il tuo fattone si fosse messo a marciare bene in pista. Tutto qui. Se vogliamo essere più analitici, aggiungiamo: ha un raggio di 16 abbondante, il che vuole dire che se lasci fare a lui tira curvoni appena più stretti del gigante, ma con molto facilità stringe bene il raggio e fa la sua figura se vuoi fare una serpentina a bordo pista, tiene molto bene sul ghiaccio, non gli importa nulla della neve primaverile e dei suoi accumuli, come delle piste molto rovinate (le piste tirate come un biliardo le trovi solo in Italia), a 100 km/h è un po’ instabile (ma quante volte ci vai? e se ci vai spesso, puoi sempre prendere la misura più lunga). Nonostante il rocker inizi abbastanza presto non ha chatter. L’inizio curva è fulmineo e la coda è perfetta: la senti sempre, ma non aggancia mai. La caratteristica che più si apprezza è la sensazione di naturalezza e intuitività. La sua leggerezza sotto il piede e il bilanciamento ottimale lo cogli subito, ma è a fine giornata che vien voglia di benedirlo. Non sono un frequentatore di snow park, ma credo che per queste ultime doti possa dire la sua anche nei salti. Ogni dosso in pista è comunque un’occasione per notevoli elevazioni e facili 180°. Fatto è che sciando dalle 9,00 alle 16,00 senza pausa non stanca un cittadino (pur allenato) sessantenne come me. E fuoripista? Fa il suo dovere: non è un mostro di galleggiamento in fresca; la spatola è piuttosto morbida, quindi su nevi dure o molto tracciate, magari con canaloni e accumuli, devi venire a patti col terreno, ricamare un po’ le traiettorie, cosa non troppo difficile perché gira in un fazzoletto. Ma se sei abituato a devastare e passare sopra qualsiasi accumulo di neve dura spaccandolo in due (come fa la spatola dei Moment Belafonte o Jaguar Shark), ti devi rassegnare a cambiare guida. Non so dire sulla crosta perché, grazie al cielo, non ne ho trovata.
Quindi per chi è adatto? Per tutti quelli che non hanno voglia, scendendo dai fattoni, di ricominciare a imparare a sciare. A chi scia per mestiere: addetti alle piste, sicurezza, forze dell’ordine e quant’altro che hanno bisogno di uno sci costruito bene (che duri), che renda meno faticoso il lavoro, vada dappertutto senza fare scherzi e magari siano giovani o comunque abituati a sci larghi. Adatto per gli stessi motivi a maestri che magari intendano far fare anche qualche escursione fuori pista agli allievi.
A chi non è adatto? A tutti quelli che cercano uno sci specialistico: è ovvio che lo Stoeckli da gigante tira i curvoni meglio, che il Rossignol da speciale è più reattivo e che quando c’è mezzo metro di fresca il Bent Chetler è meglio. Questo è e rimane un all mountain, ben sapendo che in questa categoria rientrano sci fra loro diversissimi.
Questo è uno sci costruito bene, divertente, facile, ma che può accompagnare anche lo sciatore esperto senza tradire. Ovviamente la lunghezza è da scegliere secondo uso e stazza. Io sono 182cm per 85 kg e ho preso il 177cm. L’impressione è che l’Enforcer 93 abbia più “sostanza” del fratello maggiore e quindi, come si dice, scii un po’ più lungo.
Ho testato anche il Volkl Kendo (molto simile) che mi è sembrato un poco meno intuitivo. Mio figlio ha testato sia Enforcer 93 che Blizzard Brahma ricavandone l’idea di una qualche superiorità dell’Enforcer in pista e del Brahma fuori pista. Realisticamente credo siano tre sci ottimi e vicini fra loro, soprattutto realizzati avendo in mente quale sia il loro compito: ripeto, aiutare a sciare in pista che è abituato allo sci largo.
 
Se non ricordo male, questo sci ha vinto per 2 anni consecutivi i test di una notissima rivista americana ...
quindi ... sarei mooolto curioso di provarlo ma, ai test a cui ho partecipato non c'era.

Ps. era il modello 100 il plurivincitore ... ma leggendo qua e la anche il 93 ha un "ottima" reputazione ...
piú pistaiolo (ovviamente...) e piú veloce nel cambio spigolo ...
 
Ultima modifica:
Attacco

Salve
la tua recensione mi piace e conferma ciò che penso di questo sci ti chiedo che attacco marker trovi più indicato per questo sci, per semplificare te con che attacco della marker lo abbineresti.
Grazie
stefano
 
La recensione potrebbe essere telegrafica: l’Enforcer 93 è uno sci da pista che si guida come uno sci da fuoripista. Stop. Scio più che posso fuori pista, meglio ancora se con neve fresca e profonda e quindi con sci da più di 120 sotto il piede. Se le condizioni o gli amici però mi obbligano alla pista con solo magari qualche breve escursione fuori… che fare? Beh, l’Enforcer 93 ha questa caratteristica: togli i Magic J, i Bent Chetler o qualsiasi altro sci enorme, metti l’Enforcer e non cambia nulla: nel senso che è come se il tuo fattone si fosse messo a marciare bene in pista. Tutto qui. Se vogliamo essere più analitici, aggiungiamo: ha un raggio di 16 abbondante, il che vuole dire che se lasci fare a lui tira curvoni appena più stretti del gigante, ma con molto facilità stringe bene il raggio e fa la sua figura se vuoi fare una serpentina a bordo pista, tiene molto bene sul ghiaccio, non gli importa nulla della neve primaverile e dei suoi accumuli, come delle piste molto rovinate (le piste tirate come un biliardo le trovi solo in Italia), a 100 km/h è un po’ instabile (ma quante volte ci vai? e se ci vai spesso, puoi sempre prendere la misura più lunga). Nonostante il rocker inizi abbastanza presto non ha chatter. L’inizio curva è fulmineo e la coda è perfetta: la senti sempre, ma non aggancia mai. La caratteristica che più si apprezza è la sensazione di naturalezza e intuitività. La sua leggerezza sotto il piede e il bilanciamento ottimale lo cogli subito, ma è a fine giornata che vien voglia di benedirlo. Non sono un frequentatore di snow park, ma credo che per queste ultime doti possa dire la sua anche nei salti. Ogni dosso in pista è comunque un’occasione per notevoli elevazioni e facili 180°. Fatto è che sciando dalle 9,00 alle 16,00 senza pausa non stanca un cittadino (pur allenato) sessantenne come me. E fuoripista? Fa il suo dovere: non è un mostro di galleggiamento in fresca; la spatola è piuttosto morbida, quindi su nevi dure o molto tracciate, magari con canaloni e accumuli, devi venire a patti col terreno, ricamare un po’ le traiettorie, cosa non troppo difficile perché gira in un fazzoletto. Ma se sei abituato a devastare e passare sopra qualsiasi accumulo di neve dura spaccandolo in due (come fa la spatola dei Moment Belafonte o Jaguar Shark), ti devi rassegnare a cambiare guida. Non so dire sulla crosta perché, grazie al cielo, non ne ho trovata.
Quindi per chi è adatto? Per tutti quelli che non hanno voglia, scendendo dai fattoni, di ricominciare a imparare a sciare. A chi scia per mestiere: addetti alle piste, sicurezza, forze dell’ordine e quant’altro che hanno bisogno di uno sci costruito bene (che duri), che renda meno faticoso il lavoro, vada dappertutto senza fare scherzi e magari siano giovani o comunque abituati a sci larghi. Adatto per gli stessi motivi a maestri che magari intendano far fare anche qualche escursione fuori pista agli allievi.
A chi non è adatto? A tutti quelli che cercano uno sci specialistico: è ovvio che lo Stoeckli da gigante tira i curvoni meglio, che il Rossignol da speciale è più reattivo e che quando c’è mezzo metro di fresca il Bent Chetler è meglio. Questo è e rimane un all mountain, ben sapendo che in questa categoria rientrano sci fra loro diversissimi.
Questo è uno sci costruito bene, divertente, facile, ma che può accompagnare anche lo sciatore esperto senza tradire. Ovviamente la lunghezza è da scegliere secondo uso e stazza. Io sono 182cm per 85 kg e ho preso il 177cm. L’impressione è che l’Enforcer 93 abbia più “sostanza” del fratello maggiore e quindi, come si dice, scii un po’ più lungo.
Ho testato anche il Volkl Kendo (molto simile) che mi è sembrato un poco meno intuitivo. Mio figlio ha testato sia Enforcer 93 che Blizzard Brahma ricavandone l’idea di una qualche superiorità dell’Enforcer in pista e del Brahma fuori pista. Realisticamente credo siano tre sci ottimi e vicini fra loro, soprattutto realizzati avendo in mente quale sia il loro compito: ripeto, aiutare a sciare in pista che è abituato allo sci largo.

Ho provato il Brahama a noleggio in pista in una giornata stupenda che seguiva un'abbondante nevicata notturna. Quindi era come se le piste non fossero state battute. C'era un metro di neve fresca pure in pista. Che dire...giornata stupenda..una delle più belle della scorsa stagione. Sopratutto grazie ai Brahama. Fantastici! Stabili, pastosi..si tiravano curvoni da paura come su un GS..ma tutto ciò in quasi un metro di neve fresca. Belli Belli Belli. Uno sballo! Ne vorrei acquistare un paio quest'anno..ma ho sentito dire che il Bonafide sia ancora migliore del brahma. Anche questo Nordica mi attira. Se riuscissi a trovare un buon usato...
 
Buongiorno a tutti!
Riapro questa discussione..
Sci di cui si sente parlare a mio avviso ancora troppo poco…
Da possessore della prima versione Enforcer anno 2010 centro 97 senza rocker non posso che confermare l'assoluta bellezza ed efficienza di questo sci in ogni condizione, è stato praticamente il mio sci unico delle ultime 5/6 stagioni.. strutturatissimo e molto stabile quindi in pista e con un ottima galleggiabilità fuori, nonostante la mancanza di Rocker.
Ora ha fatto il suo tempo e vorrei sostituirlo.. di sicuro il nuovo 93 acquista ancora più polivalenza e magari quel poco che perde in centro, off piste lo recupera però in virtù del Rocker.. il Brhama mi attira anche molto, anche se effettivamente poi in centro si stringe parecchio.. mi piacerebbe ascoltare pareri di chi ha trovato in un unico sci caratteristiche che si adattano bene sia in pista che fuori.. Il Bonafide sembra un altro concorrente appetibile, come pure ho sentito pareri positivi dell'Head Core 93….
 

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Tutto quello che hai elencato vanno bene poi molto dipende da quanta struttura vuoi sotto al piede.

Io uso un pinnacle 95 e mi trovo bene anche se soffre il duro perché è più freerider di alcuni che hai elencato.

Fossi in te guarderei a kendo ( dovessi scegliere come te infatti enforcer 93 brahama o kendo prenderei ) mantra in casa volkl che sono belli strutturati e forse venendo da un enforcer d'annata sono attigui...

Proverei fossi in te anche il rossi 88 ti. Dovrebbe essere un po' più giocoso dei volkl ma la sua lamina in ti c'è e si sente.
 
Visti i fipcchi freschi di questi giorni Per me è una sfida tra due: bonfide e enforcer. Entrambi con struttura x fare un po' di pista e sono ok in fresca non troppo profonda....
x 1 mt di fresca - se non sei un manico e vuoi un aiutino dai materiali - bisogna allargare almeno 110 mm sotto il piede
 
Il concorrente diretto del Bonafide è l’Enforcer 100.

Confermo la totale versatilità del Bonafide che uso sia in pista che fuori. Solo in giornate di mezzo metro ed oltre di fresca (come ieri a Madesimo) preferisco i miei Line Supernatural 115 (altro sci stupendo).

Leggendo la recensione qui del 93, mi ricorda le impressioni espresse dal amico che aveva preso l’ Enforcer 100.
 
Riporto alla luce questa discussione, per parlare di uno sci che vedo in giro ancora troppo poco, rispetto le sue caratteristiche e qualità.
Dopo 10 anni di onorato servizio della prima versione quella senza rocker.. sarei finalmente deciso a provare il nuovo. Pensandolo come sci tuttofare, pista/freeride e qualche pellata. Montandolo quindi a pin.
C'è qualcuno che lo usa in quest'ottica? il vecchio l'avevo in misura 177 ma per il nuovo visto il rocker, sarei quasi tentato di osare di più.. certo pellare un 185...:shock::shock:
vabbè insomma qualcuno ha esperienze con questo sci??
 
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