Pista con cumuli di neve "marcia-pesante": chiudere la pista o no?

botto

I ♥ Pelmo
Pantaloni bagnato fino al ginocchio dopo una piculin alle 14

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La Piculin in giorni così dopo una certora potrebbero anche chiuderla. Era già pessima alle 11, forse stanotte con cognizione non ha ghiacciato.

Hernegg, Silvestre e Pre da Peres belle, altre quasi insciabile (e io sono di bocca buona).
Meglio in Badia, più freddo e minori pendenze hanno preservato anche le discese a valle.
 
Per cortesia 😀 Siamo in montagna e tra gente adulta. Chiudere le piste no. Anzi assolutamente no. Siamo ripeto adulti, si scia nostro rischio e pericolo, chi non se la sente scende in cabinovia.
Altrimenti se non c'è nulla che una persona possa decidere di fare o di cui è responsabile andremmo a vivere in un videogioco.

Lo dico per perché io adoro sta neve e odio il ghiaccio. Se mi chiudono L piculin a marzo allora io chiedo che venga chiusa a gennaio. Rispettiamo le diversità. Se oggi era proprio sfatta, bastava scendete in cabina ma non chiedete di chiudere la pista per tutti. Al massimo mettere un cartello alla partenza ma personalmente sarei contrario, è già scritto un grandissimo che la pista è difficile.
 
Mah, mi è capitato di vedere piste chiuse perché troppo vetrate.
Non ci vedo nulla di scandaloso a decidere che una pista è impraticabile dopo una cert'ora in certi giorni. Sono i sassi l'unico metro per decidere?

Conosco bene la Piculin, l'ho fatta un sacco di volte in ogni stagione. Mai vista in quelle condizioni. Dopo averla fatta alle 11 già in cattivissima condizioni, alle 14 l'ho rifatta per scendere perché la conosco bene e so come affrontarla. Ma magari mica tutti la conoscono. Pista per esperti non definisce la situazione che ho trovato.

Sarà mica un caso che a un cergo punto della stagione la pista chiude. Ben prima dell'impianto.
 
Ho spostato questi messagi perchè secondo me argomento molto interesante, Botto ed Elly spero non vi arrabbierete :D

Entrando nel merito: sono d'accordo nel chiuderle se troppo vetrate, anche noi a Carezza abbiamo trovato il muro alto della Paolina che era oggettivamente molto pericoloso in caso di caduta. Ma il pericolo deriva dal fatto che se cadi prendi velocità sul vetro e rischi di uscire contro un albero o un cannone.
Con le gobbe il "danno" in caso di caduta lo vedo minore. Non voglio dire inesistente: se ti entra lo sci in una gobba e non lo giri il ginocchio rischia dei danni. Se cadi però non "muori" mentre il vetrato sulle piste rosse e nere può benissimo portare a incidenti mortali.
Idem per i sassi: oltre a chiuderle per non farci arrabbiare perchè si rovinerebbero gli sci, il mix pista dura e sasso tagliente incastrato nella neve può comportare ferite tipo tagli davvero molto pesanti. Con le gobbe al massimo ti prendi una sculata e sei fermo.

Concordo però che la frequenza con cui ci si può fare male sulle gobbe sia molto alta. Questo sì, concordo in pieno.

E' una valutazione del rischio: probabilità danno x frequenza di accadimento.

Non so se mi sono spiegato.
 
Come mettono i cartelli per il ghiaccio, lo metti per le gobbe se proprio proprio, ma chiuderla che senso ha?! Tra l'altro se non sbaglio è una nera (e pure tosta), mi aspetto che se uno la affronta ne sia all'altezza, no?
 

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come mi fate sentire antico.... (nato negli anni '60), una volta si sciava SOLO tra le gobbe........

era bellissimo! :-o
 
Concordo con Fabio sulla differenza tra le due condizioni di potenziale gravita' diversa.
L'avviso lo metterei comunque per dar la possibilità di evitarla a chi non vuole trovarsi in seria difficoltà'.

Anche a me piace mettermi alla prova sulle gobbe, e in queste settimane ne ho trovate parecchie e anche molto diverse tra loro.
Ho maggiori difficoltà per il fatto che di solito queste piste sono tempestate di gente ovunque che cerca di uscirne viva...
(A me tra l'altro piace anche il ghiaccio sempre per mettermi alla prova).


Per i pantaloni bagnati consiglio il goretex
 
Ieri ero sul nostro Appennino, in una micro resort assolata fronte mare. Neve spettacolare (per i Mazzinga) piste che sembrava Gennaio ma un po' durette. Fuori tracce rigelate, insciabile, non mollava manco un pelin, nemmeno sui versanti sparati al sole. L'attesa è stata vana, tutto il giorno a pregare che la temperatura salisse un po' per scioglieci i muscoli, per poter mollare tutto, ed iniziare finalmente il corn & sluppy party che ci eravamo proposti. Purtroppo non è successo.
Ma se per caso succedeva.... e ci chiudevano le piste!?!! :skifrusta::skifrusta::skifrusta::skifrusta:
 
A mio parere vetrato e gobbe non sono paragonabili.
Se voli sul vetrato rischi di farti molto male e di non fermarti più, centrando magari qualche malcapitato.
Sulle gobbe vai piano, se sono molli freni dove vuoi, se cadi ti fermi lì.
 
Io non le chiuderei. L'anno scorso a marzo proprio al Kronplatz ho portato mia figlia (per errore) sulla parte bassa della Sonne: quella alta era bella e ben sciabile, a un certo punto invece di prender la seggiovia per risalire a meta' pista mi sono accorto che ero troppo in la' e ho deciso di proseguire anche se la neve era molle e immaginavo che alla fine sarebbe stata peggio. Pero' ho pensato che mia figlia, non avendo mai affrontato le gobbe, avrebbe tratto giovamento ad affrontarle per la prima volta con me, visto che potevo darle qualche consiglio (e assistenza, in caso di bisogno). Non solo abbiam regolato proficuamente la nostra sciata, ma ho fatto notare a lei anche quella degli altri (chi era bravo, chi era in difficolta', chi tenere d'occhio per starci alla larga, ecc). Ancora oggi lei se la ricorda come una cosa MOLTO DIVERTENTE e mi dice che vorrebbe rifare un'esperienza simile.
Quindi, per quanto non siano proprio da andare a cercare apposta, ogni tanto e' giusto affrontarle.
E cmq, se ci sono 10-15 gradi al sole su una pista esposta a sud... non ci vuole un genio a capire che si troveranno gobbe. Se uno non vuole rischiare scende in cabinovia o se possibile in seggiovia... e per limitare i danni eventualmente puo'anche smetter di sciare prima, quando si vede la mala parata, se proprio si pensa di non essere in grado di affrontare queste situazioni.

Oppure a marzo si va sopra i 2500... non a 1500 o anche sotto. Altrimenti uno sa che se le puo' aspettare...
 
Ancora oggi lei se la ricorda come una cosa MOLTO DIVERTENTE e mi dice che vorrebbe rifare un'esperienza simile.
Occhio che quelle che di cui immagino parli Botto non sono sciabili da bambini o di sicuro, ma devono essere al minimo i "bocia" degli sci club, non è una esperienza che li diverte. Un bambino non local, un bambino che non nasce a pane e sci queste gobbe non le riesce a fare con gli sci ai piedi.

Per la prima volta quest'anno ho beccato gobbe insciabili, letteralmente insciabili per penso 200 m di lunghezza sulla Valdaora al Plan. Io me la cavo su tutte le neve più o meno ma ci avrò messo 2 minuti a passarle. Quelle gobbe non avevano nulla da invidiare a quelle dell'uscita della Val Mezdì. Quei 200 m per molti sciatori hanno richiesto penso sui 20-30 minuti, molti scendevano a piedi.

Non sono gobbe normali, sono situazioni che penso si possano verificare una volta ogni 10 anni in concomitanza di:
- neve fresca recente
- altissime temperature
- alta stagione e tantissimi passaggi in poco tempo (prima che la gente abbia il tempo di accorgersi che una pista diventa insciabile).

Però anche in questo caso non la chiuderei, al massimo prevederei un gatto di servizio che fa la spola su e giù caricando la gente più in crisi (motoslitta non ce la fa in queste situazioni).

L'attesa è stata vana, tutto il giorno a pregare che la temperatura salisse un po' per scioglieci i muscoli, per poter mollare tutto, ed iniziare finalmente il corn & sluppy party che ci eravamo proposti.
Idem in parte sabato ma soprattutto venerdì.:skifrusta:
 
Il Plan che chiude una pista, la Piculin tra l'altro.."La storia divenne leggenda, la leggenda divenne mito"
Sarebbe come se la Apple facesse una dichiarazione di ritiro di una partita di iPhone fallati.

A parte questo ci sono gobbe e gobbe.
Gobbe di polvere da sorriso a 32 denti, gobbe di neve buona divertenti, gobbe di granita e gobbe di sostanza che se non fosse bianca sarebbe scambiata per fango.
In quest'ultimo caso dovrebbero assolutamente mettere un cartello.
Chiudere la pista sarebbe una buona idea, ma ne va dell'immagine del comprensorio:
"E' Aprile ormai, ti ricordi a Marzo che già chiudevano le piste al pomeriggio?
Domani andiamo da un'altra parte" (e magari si perdono super-sciate eh)

Cerreto Laghi o il Penice se lo potrebbero permettere, altre stazioni no.
 
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prima parte buonissima, poi man mano diventava cosi' in pochi metri di dislivello
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Poi diventavano un po' piu' grandi e la consistenza era quella di un ipotetico cumulo di sale grosso e un po' di vinavil...

Ci sara' di peggio, non lo metto in dubbio... ma come prima volta (per lei) poteva anche risultare preoccupante.
 
ho letto tutti i post e concordo ampiamente con ranger , ragazzi siete abituati male!!!.
ma a tutto si può dare una spiegazione , ai tempi decantati da ranger , che sono anche i miei , le piste erano tirate da rullo , alcuni si chiederanno che era sto coso, gli sci avevano il fianco dritto e il mazzinga era figo a passo slancio o zompando tra un gobbone e l'altro a fine giornata fresco come una rosa.
con gli attrezzi di adesso selettivi nella sciata non si può più , al mattino se duretta e stirata puoi strabiliare con carvate libidinose per diventare pluto al pomeriggio quando la pappa si è ammucchiata , bisogna desistere per forza pena massacrarsi le rotule se non lo fai.
se esci con i doppia punta al mattino luuuuuuuuuuuuuuuuuungha colazione nell'aspettare lo scaldarsi dei declivi e poi assumere sciata friccheturiscazzata divertendosi quando gli altri sui gobboni crepano.
se si vuole restare mazzinga in primavera bisogna mettersi in testa di abbandonare il luna park alle 10.30,
per il discorso vetro anche li è un discorso di tempo, un tempo l'innevamento artificiale non c'era, un tempo la neve sui bordi ti consentiva di arrestarti senza finire contro rocce o alberi,un tempo gli sci erano dai 185 in su e consentivano tutta la presa di lamina una volta che riuscivi a piantarli per terra,un tempo il rischio d'incidente grave era schiantarsi contro il palo dell'impianto che spesso si trovava in pista,un tempo i danni maggiori erano tibia e perone e non ginocchia.
saremo migliorati o peggiorati da allora? va bè l'importante è che riusciamo a goderci il presente, finchè si può.
 
Assolutamente contrario alla chiusura ma dal mio punto di vista anche al dover segnalare ogni volta le condizioni di una pista.
Saper sciare vuol dire anche sapersi adattare alle mutevoli condizioni delle piste e non c'entra nulla il discorso dei materiali, le gobbe le scii anche con gli attrezzi attuali. Se invece quando ci si trova di fronte ad una pista piena di gobbe, invece di modificare la sciata ci si irrigidisce e si scende come un palo di legno secondo me vuol dire che non ci si può definire uno sciatore completo ma anzi si hanno delle enormi carenze che la velocità e le piste battute come un biliardo alla attiva, mascherano solamente.
 
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