Vettore2480
VETTORE
La foto di un terreno di backcountry a me molto familiare, presa da una certa inquadratura, mi ha fatto riflettere su quanto sia cambiato l’approccio dei gestori e delle amministrazioni di fronte al fatto che l’andare in montagna comporta l’accettazione di un certo grado di rischio.
Oggi i “consumatori” sono diventati così bastardi, e contemporaneamente gli amministratori così conigli, per cui nessuno si prede più la minima responsabilità con risultati che spesso portano alla paralisi.
Basta un brozzolino di ghiaccio in mezzo al millerighe per far partire eserciti di avvocati dagli studi associati più blasonati di Chicago per fare la scarpe al “colpevole”, il risultato è una gara a pararsi le natiche da ogni parte, "Premio Dino Zoff", che si traduce in ordinanze, chiusure, zone off limits, divieti, sanzioni, etc.
Se osserviamo questa foto, si tratta di un antichissimo skilift baby collocato a 2200m di quota appenninica, su un crinale caratterizzato da una meteo molto simile a quella che si può incontrare in vetta al Corno Grande o peggio sulle creste del Vettore.
Già mi immagino se fosse in funzione al giorno d’oggi, felici come le pasque i pichelli del bordo pista e sidecoutry, hai voglia a cliffare lassù…
Chiaro che non voglio affermare che i pazzerelli che concepirono quello skilift fossero animati dalla diligenza del buon padre di famiglia, ma semplicemente che si è passati da un estremo all’altro. Oggi non si più aprire una pista se la notte ha fatto 15 cm di neve sul millerighe, sennò gli utenti ti denunciano? Ma sti utenti perché non ci vanno a cag…????
Per dare un’idea ancora più chiara di dove è collocato lo skilift, questo è il proseguo in basso delle rocce tagliate dell’inquadratura, va condiderato che dalla parte oppoesta che non si vede in foto la situazione cambia di poco….
Oggi i “consumatori” sono diventati così bastardi, e contemporaneamente gli amministratori così conigli, per cui nessuno si prede più la minima responsabilità con risultati che spesso portano alla paralisi.
Basta un brozzolino di ghiaccio in mezzo al millerighe per far partire eserciti di avvocati dagli studi associati più blasonati di Chicago per fare la scarpe al “colpevole”, il risultato è una gara a pararsi le natiche da ogni parte, "Premio Dino Zoff", che si traduce in ordinanze, chiusure, zone off limits, divieti, sanzioni, etc.
Se osserviamo questa foto, si tratta di un antichissimo skilift baby collocato a 2200m di quota appenninica, su un crinale caratterizzato da una meteo molto simile a quella che si può incontrare in vetta al Corno Grande o peggio sulle creste del Vettore.
Già mi immagino se fosse in funzione al giorno d’oggi, felici come le pasque i pichelli del bordo pista e sidecoutry, hai voglia a cliffare lassù…
Chiaro che non voglio affermare che i pazzerelli che concepirono quello skilift fossero animati dalla diligenza del buon padre di famiglia, ma semplicemente che si è passati da un estremo all’altro. Oggi non si più aprire una pista se la notte ha fatto 15 cm di neve sul millerighe, sennò gli utenti ti denunciano? Ma sti utenti perché non ci vanno a cag…????
Per dare un’idea ancora più chiara di dove è collocato lo skilift, questo è il proseguo in basso delle rocce tagliate dell’inquadratura, va condiderato che dalla parte oppoesta che non si vede in foto la situazione cambia di poco….