Tecnica moderna?

Albertino66

New member
Ciao a tutti,

facendo lo slalom fra i vari blog e siti di skialp, mi sono spesso imbattuto in espressioni tipo "nuova sciata" o "nuova tecnica di sciata" spesso associate agli sci larghi da freeride. Qualcuno sa dirmi di cosa si tratta e in cosa differisce dalla tecnica canonica?

Grazie per il chiarimento.

Alberto
 
Più che agli sci larghi l'allocuzione riferisce agli sci sciancrati, i carving. In sostanza lo sci invece che derapare in sterzata "incide" la neve sfruttando la forma curva che assume deformandosi al centro schiacciato dalla forza centrifuga impressa dalla massa dello sciatore.
In estrema sintesi.
 
Più che di nuova tecnica si parla di nuova scuola, e infatti gli americani definiscono newschoolers quelli che la praticano. Consiste in una differente interpretazione della linea e del pendio approfittando delle caratteristiche dei nuovi attrezzi da freeride. Per sintetizzare molto, se su un pendio vedi una concatenazione coordinata e simmetrica di curve di corto raggio, quella è espressione di vecchia scuola, perché i vecchi materiali, molto meno larghi di quelli odierni, consentivano solo quel tipo di curve in neve profonda. Se invece vedi linee che variano a seconda del pendio e si adeguano ad esso, quella è new school, specie se ad esse si sommano salti ed evoluzioni varie provenienti da discipline affini quali il freestyle.

Troverai una descrizione più particolareggiata nella ultima Buyer's Guide di Skialper.
 
Più che di nuova tecnica si parla di nuova scuola, e infatti gli americani definiscono newschoolers quelli che la praticano. Consiste in una differente interpretazione della linea e del pendio approfittando delle caratteristiche dei nuovi attrezzi da freeride. Per sintetizzare molto, se su un pendio vedi una concatenazione coordinata e simmetrica di curve di corto raggio, quella è espressione di vecchia scuola, perché i vecchi materiali, molto meno larghi di quelli odierni, consentivano solo quel tipo di curve in neve profonda. Se invece vedi linee che variano a seconda del pendio e si adeguano ad esso, quella è new school, specie se ad esse si sommano salti ed evoluzioni varie provenienti da discipline affini quali il freestyle.

Troverai una descrizione più particolareggiata nella ultima Buyer's Guide di Skialper.


GRAZIE! Era proprio questo che volevo capire. Il carving, invece, lo conosco e per quanto mi è possibile provo a praticarlo!
 

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Toh, stavo preprarando questa foto fatta domenca per un altro 3d...ma va benissimo anche per questo.

In buona sintesi due modi diversi di sciare



188634-traccia.jpg
 
Toh, stavo preprarando questa foto fatta domenca per un altro 3d...ma va benissimo anche per questo.

In buona sintesi due modi diversi di sciare



188634-traccia.jpg


Non si poteva spiegare in modo migliore, per quanto mi rigurda fare molte curve mi fa gustare di più il pendio se sto pellando ed ho una sola discesa a disposizione... :D
 
Non si poteva spiegare in modo migliore, per quanto mi rigurda fare molte curve mi fa gustare di più il pendio se sto pellando ed ho una sola discesa a disposizione... :D

Invece io non ho mai sopportato quell modo di sciare, infatti 15anni fa, nel fiore degli anni scivolatori, non ero particolarmente attratto dalla fresca, qualche volta capitava ma non mi gasava più di tanto e infatti stavo principalmente in pista...in primavera, col firn invece uscivo più spesso perchè la perfezione del piano livellato delle piste mi ha sempre un po annoiato....

Anche recentemente ho provato a fare qualche discesa con gli scietti, ma quando entri in un bel pedio, in campo aperto, con neve ottima e buona pendenza, dopo 6 curvette mi monta il nervoso a non poter aprire il gasss.....e tornare a casa col nervoso dopo la fatica della salita e l'occasione persa non è bello per niente
 
Invece io non ho mai sopportato quell modo di sciare, infatti 15anni fa, nel fiore degli anni scivolatori, non ero particolarmente attratto dalla fresca, qualche volta capitava ma non mi gasava più di tanto e infatti stavo principalmente in pista...in primavera, col firn invece uscivo più spesso perchè la perfezione del piano livellato delle piste mi ha sempre un po annoiato....

Anche recentemente ho provato a fare qualche discesa con gli scietti, ma quando entri in un bel pedio, in campo aperto, con neve ottima e buona pendenza, dopo 6 curvette mi monta il nervoso a non poter aprire il gasss.....e tornare a casa col nervoso dopo la fatica della salita e l'occasione persa non è bello per niente

La fortuna grande al giorno d'oggi e che esistono sci in grado di soddisfare tutti i gusti... :D

Tanto per andare un pò OT :D pensi sia più la larghezza o la lunghezza a cambiare sciata, tu per esempio usi backland 95 182,
secondo te con il backland 85 sempre da 182 ti troveresti meglio o peggio (a sensazione) rispetto al backland 95 da 173? :D

I curvoni piacciono anche a me, ma non nego che le curvette mi piacciono parecchio... (sarò tutina inside... HIHIHI)
 
Tanto per andare un pò OT :D pensi sia più la larghezza o la lunghezza a cambiare sciata, tu per esempio usi backland 95 182,
secondo te con il backland 85 sempre da 182 ti troveresti meglio o peggio (a sensazione) rispetto al backland 95 da 173? :D

E' la classica domanda tracobetto?HIHIHI? Sarebbe cmq molto interessante avere la possibilità di fare una prova del genere.

Per le mie capacità, esperienze e gusti, in neve fresca, di gran lunga meglio lo sci largo a quello stretto. Quindi meglio quello largo e corto a quello lungo e stretto. Quindi se il 95x173 per me potrebbe avere ancora senso, per il 85x182 invece ne vedo molto meno.

Per il mio divertimento lo sci stretto per la fresca è sempre un atto di compromesso nei confronti della salita. Avessi le capacità per portarmi dietro il fattone(e lo scarpone adeguato) lo farei. Ma sono una pippa quindi devo scendere a patti col diavolo, stringere, accorciare ed alleggerire. Più è ambiziosa la salita, più devo cedere sciabilità. Con il B95x182 ho trovato un buon equilibrio, I 1000/1200/2x700 m di dsl li reggo abbastanza bene, già il 1400 mi spaventa un po.
 
Se per definire "moderna" la tecnica in fuoripista facessimo riferimento alla sola ampiezza delle curve e delle linee, penso che
sarei tanto moderno da risultare un pioniere, altro che FWT...faccio solo drittoni con cappottamenti vari (trick) HIHIHIHIHIHI

Tecnica moderna in fuoripista vuol dire sciare con la tecnica che si userebbe in pista, curve veloci con centralità, compostezza, compattezza, indipendenza di gambe, carvate, slashate, più evoluzioni varie, salti, fantasia.
Senza le tante distensioni e il ritmo molleggiante che caratterizzano la sciata oldstyle.

Confermo quello che dice Pcat, sulla Buyers guide c'è un bell'articolo sulla tecnica moderna.
 
Se per definire "moderna" la tecnica in fuoripista facessimo riferimento alla sola ampiezza delle curve e delle linee, penso che
sarei tanto moderno da risultare un pioniere, altro che FWT...faccio solo drittoni con cappottamenti vari (trick) HIHIHIHIHIHI

Tecnica moderna in fuoripista vuol dire sciare con la tecnica che si userebbe in pista, curve veloci con centralità, compostezza, compattezza, indipendenza di gambe, carvate, slashate, più evoluzioni varie, salti, fantasia.
Senza le tante distensioni e il ritmo molleggiante che caratterizzano la sciata oldstyle.

Confermo quello che dice Pcat, sulla Buyers guide c'è un bell'articolo sulla tecnica moderna.

Sì, ho letto la guida di Skialper: bell'articolo! Ma mi rimane qualche dubbio... Ad esempio, sento sempre dire che con gli sci fat bisogna tenere uniti i piedi per aumentare la superficie di galleggiamento e poggiare il peso in egual modo su entrambi (non come nel carving in pista, dove a guidare è una gamba alla volta), è così?
 
Ti assicuro che lo chiedi alla persona sbagliata HIHIHI
E' un mito sfatato da tempo che in pista si debba sciare con una gamba alla volta!
Le gambe devono essere due pistoni e vanno usate entrambe in egual modo contemporaneamente, cambia la distribuzione dei pesi in modo progressivo e alternato mano a mano che procedo in curva.
Dalle mie sensazioni in questi due anni di neve fresca (non scomodo nemmeno la parola freeride):

-il peso va tenuto centrale anche in neve fresca. Le spatolone aiutano anche in questo sorreggendo il peso

-le gambe come in pista, larghezza delle anche. Se non riesci, allarga lo sci...c'è un'infinità di modelli

-busto fermo, gambe attive, molto attive e (purtroppo) tanta tonicità e palestra o sport estivi

-vedo molti che sciano più sull'interno, con l'esterno che fa moooolto da appoggio e sponda (direzionandoli comunque entrambi, la pena è un ginocchio da una parte e l'altro da un'altra)

Di più non so, aspetta i consigli di gente con esperienza. C'è anche un altro 3d che parla di questo, penso si chiami "tecnica in neve fresca" o qualcosa del genere.
 
Sì, ho letto la guida di Skialper: bell'articolo! Ma mi rimane qualche dubbio... Ad esempio, sento sempre dire che con gli sci fat bisogna tenere uniti i piedi per aumentare la superficie di galleggiamento e poggiare il peso in egual modo su entrambi (non come nel carving in pista, dove a guidare è una gamba alla volta), è così?
:PAAUTutte cose da prendere con le pinze. Si nel carving una gamba guida ma l'altra non deve essere scarica. La centralità intesa proprio come distribuzione del peso su entrambi gli sci è valida in ogni sfaccettatura dello sci (forse l'unica eccezione sono i rail!!).
Sul tenere uniti i fat...direi no. Quello si fa con roba stretta. Però non è neanche così vero, dipende sempre dallo stile personale. E non significa che devi stare con le gambe, come dice il mio mentore, come se l'ha desmentegà el caval!
Se guardi in giro troverai quello con i trab da gara che carva alla grande anche con 50cm di polvere e il freeminkia "storico" che con i pontoon tiene gli sci appiccicati
 
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