La Roccheta è una cima di inconfondbile bellezza che domina alta la Val Cordevole, ben visibile dal Mas-Peron e dalla strada che porta a Agordo! Fin da piccolo mi aveva colpito per la sua slanciata bellezza ed eleganza...Finalmente è giunta l'ora di salirci.
Il dislivello è di soli 1150m ma il tempo di salita è di circa 4 ore, questo indica su che tipo di terreno ci si muove!
La partenza è poco più a nord di Candaten, dovremo attraversare il Cordevole e puntare allo sbocco della Val Fogare dove troveremo un ponticello (con conduttura). Da qui di segue verso destra una buona traccia per un centinaio di metri per poi lasciarla e salire ai soprastanti tralicci arrivando ad un bivio a circa 600m di quota. Qui si devia a destra per il Col dei Bec Basso, per poi spostarsi di nuovo a sinistra sopra la vale fino a giungere sulla sommità del colle 866m (traccia buona).
Da qui sempre per traccia discreta si aggira un gradone roccioso che permette di raggiungere la sommità del Col dei Bec Alto (1140m). Da qui in poi la traccia si farà molto labile, a tratti inesistente! Solo di rado si trova qualche vecchio bollo rosso.
Sostanzialmente ora va seguita la cresta che collega il nostro colle con il Pian de la Roccheta 1266m, poche tracce ma difficile sbagliare!
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[/FONT]La parete della Roccheta.
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[/FONT]Quasi al Pian de la Roccheta.
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[/FONT]Verso il Mont Alt.
Arrivati al pian immersi nell'erba altissima dovremo cercare il punto di inizio del viaz, è a ridosso della parete della Roccheta presso una zona franosa. Il viaz va seguito fino al Mandriz de la Roccheta, è sostanzialmente un cengia continua, a tratti esposta e con un paio di passaggi più delicati ma nulla di spaventoso!
Una volta arrivati nei pressi del Mandriz verremo accolti da una rigogliosa e caotica vegetazione, qui si dovrà cercare di puntare alla sella sopra il Mandriz dove si trovano alcuni Bolli che indirizzano in cima.
Va seguita la cresta che porta a un primo ripiano, si imbocca un umido canalino non sempre comodissimo e facile che porta ad un secondo piano con bellissimo praticello! Qui ci si porta sotto la cuspide sommitale imboccando a destra un ultimo ripidissimo canale erboso/roccioso che porta sulla bellissima vetta.
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[/FONT]L'ultimo canale.
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[/FONT]Verso il monte Zelo devastato dall'incendio.
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[/FONT]Monte Coro e Spirlonga.
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[/FONT]Il Pian de la Roccheta.
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[/FONT]Escursione davvero interessante, consigliata agli amanti del genere! Come di consueto ATTENZIONE ALLE ZECCHE!!![FONT="]
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Il dislivello è di soli 1150m ma il tempo di salita è di circa 4 ore, questo indica su che tipo di terreno ci si muove!
La partenza è poco più a nord di Candaten, dovremo attraversare il Cordevole e puntare allo sbocco della Val Fogare dove troveremo un ponticello (con conduttura). Da qui di segue verso destra una buona traccia per un centinaio di metri per poi lasciarla e salire ai soprastanti tralicci arrivando ad un bivio a circa 600m di quota. Qui si devia a destra per il Col dei Bec Basso, per poi spostarsi di nuovo a sinistra sopra la vale fino a giungere sulla sommità del colle 866m (traccia buona).
Da qui sempre per traccia discreta si aggira un gradone roccioso che permette di raggiungere la sommità del Col dei Bec Alto (1140m). Da qui in poi la traccia si farà molto labile, a tratti inesistente! Solo di rado si trova qualche vecchio bollo rosso.
Sostanzialmente ora va seguita la cresta che collega il nostro colle con il Pian de la Roccheta 1266m, poche tracce ma difficile sbagliare!
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[/FONT]La parete della Roccheta.
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[/FONT]Quasi al Pian de la Roccheta.
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[/FONT]Verso il Mont Alt.
Arrivati al pian immersi nell'erba altissima dovremo cercare il punto di inizio del viaz, è a ridosso della parete della Roccheta presso una zona franosa. Il viaz va seguito fino al Mandriz de la Roccheta, è sostanzialmente un cengia continua, a tratti esposta e con un paio di passaggi più delicati ma nulla di spaventoso!
Una volta arrivati nei pressi del Mandriz verremo accolti da una rigogliosa e caotica vegetazione, qui si dovrà cercare di puntare alla sella sopra il Mandriz dove si trovano alcuni Bolli che indirizzano in cima.
Va seguita la cresta che porta a un primo ripiano, si imbocca un umido canalino non sempre comodissimo e facile che porta ad un secondo piano con bellissimo praticello! Qui ci si porta sotto la cuspide sommitale imboccando a destra un ultimo ripidissimo canale erboso/roccioso che porta sulla bellissima vetta.
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[/FONT]L'ultimo canale.
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[/FONT]Verso il monte Zelo devastato dall'incendio.
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[/FONT]Monte Coro e Spirlonga.
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[/FONT]Il Pian de la Roccheta.
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[/FONT]Escursione davvero interessante, consigliata agli amanti del genere! Come di consueto ATTENZIONE ALLE ZECCHE!!![FONT="]
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