Sugli sci faticosi

alan1

New member
Leggo spesso di sci faticosi e consigli su sci che non lo sono.
Il mio pensiero:
non esistono sci faticosi, esistono sci non appropriati alle caratteristiche tecniche dello sciatore.
È inutile chiedere sci non faticosi, la domanda giusta è verso lo sci più adatto alla propria tecnica.
La sola variante è se si vuole uno sci per uso turistico o per uso didattico.
Ma lo stesso sci potrebbe essere turistico per taluni e didattico per altri.
 
Per fare un esempio concreto, dei due sci che ho in firma, l'uno mi diverte, l'altro mi affatica. Ma penso che il secondo faccia sì che quando inforco il primo goda intensamente...
 
Non condivido il pensiero, a mio avviso le diverse misure vitali dello sci ne cambiano il comportamento e di conseguenza anche lo sforzo fisico richiesto.
Se compro un paio di SL mi aspetto una certa rapidità dell'attrezzo, che si ripercuote nei gesti che devo fare=consumo più energia perchè sto facendo lo stesso movimento magari di un GS ma al doppio della velocità.
Lo sciatore esperto dovrebbe minimizzare lo sforzo evitando movimenti inutili durante la sciata rispetto ad un principiante, ma non è immune alla fatica.
 
Lo sciatore esperto sa come deformare lo sci per sfruttarne la geometria e quindi con sci più performanti e più duri, sia in flessione che soprattutto in torsione, non ha nessun problema, ci scia e basta. Poi diventa fondamentale la preparazione, lo stesso sci te lo posso rendere una putrella o un cavallo imbizzarrito così come un docile agnellino.
 
Beh, gli sci non faticosi sono quelli che curvano senza far fatica anche con tecnica approssimativa e a velocità ridotta. Quindi già solo il menzionare il concetto di "sci non faticoso" seleziona una categoria abbastanza omogenea di sciatori, che avrà qualche problema di "fatica" a partire suppergiù dai GS negozio o anche con i RC più aggressivi.
Più interessante è il discorso degli sci "didattici" o "propedeutici": c'è il mantra del GS negozio come sci propedeutico per definizione, ma secondo me, data anche l'importanza dell'attrezzo giusto per imparare, sarebbe più opportuno partire, come dici tu, dalle caratteristiche dello sciatore. Per chi non ama particolarmente la velocità e tende ad arretrare, per esempio, un GS negozio (18 metri) secondo me può persino frenare l'apprendimento, dato che la capacità di deformare l'attrezzo è più un punto di arrivo che di partenza nel percorso didattico. Posso ovviamente sbagliarmi...
 
Leggo spesso di sci faticosi e consigli su sci che non lo sono.
Il mio pensiero:
non esistono sci faticosi, esistono sci non appropriati alle caratteristiche tecniche dello sciatore.
È inutile chiedere sci non faticosi, la domanda giusta è verso lo sci più adatto alla propria tecnica.
La sola variante è se si vuole uno sci per uso turistico o per uso didattico.
Ma lo stesso sci potrebbe essere turistico per taluni e didattico per altri.
perché non unifichiamo il tuo thread col mio ? http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=86688
 
In riferimento alle numerose richieste di pareri e aiuto che vengono postati qui sul forum secondo me la considerazione di Alan è assolutamente corretta.
E' chiaro che poi per una certa categoria di sciatori (molto bravi) anche il discorso di Teo ha senso.

Però facendo un esempio: se sono uno sciatore medio, argento più o meno avanzato, posso sciare con un master M21 ma mi richiederà sempre la massima concentrazione e impegno fisico semplicemente perché la mia tecnica è ancora approssimativa.
Se prendo un SSS posso spingere ma posso anche sciare un po' più in relax perché lo sci è morbido, mi posso appoggiare alla sciancratura senza ottenere una curva da sg etc etc
Se chiediamo però ad Alan, Giò o ad un altro ottimo sciatore se M21 è uno sci faticoso la loro risposta sarà (immagino) che no, non lo è affatto.
 
Un'altra cosa è ricordarsi che si chiama Skiforum e non "Forum di ori avanzati", quindi i discorsi sullo "starci bene sopra", "saper deformarlo" concernono forse l'uno per cento degli utenti. Non è che con un Master 23 un argento avanzato fa fatica se si sveglia male la mattina ma lo conduce senza sforzo se si ricorda di caricare le spatole. La buona tecnica purtroppo non è solo una questione di voglia.
 
Non condivido il pensiero, a mio avviso le diverse misure vitali dello sci ne cambiano il comportamento e di conseguenza anche lo sforzo fisico richiesto.
Se compro un paio di SL mi aspetto una certa rapidità dell'attrezzo, che si ripercuote nei gesti che devo fare=consumo più energia perchè sto facendo lo stesso movimento magari di un GS ma al doppio della velocità.
Lo sciatore esperto dovrebbe minimizzare lo sforzo evitando movimenti inutili durante la sciata rispetto ad un principiante, ma non è immune alla fatica.

L'SL però imho è una eccezione in questo discorso

Un'altra cosa è ricordarsi che si chiama Skiforum e non "Forum di ori avanzati", quindi i discorsi sullo "starci bene sopra", "saper deformarlo" concernono forse l'uno per cento degli utenti. Non è che con un Master 23 un argento avanzato fa fatica se si sveglia male la mattina ma lo conduce senza sforzo se si ricorda di caricare le spatole. La buona tecnica purtroppo non è solo una questione di voglia.

Da argento perenne quale sono, ahimé, non posso che condividere
 
Secondo me stai sminuendo il discorso, tu hai menzionato solo due variabili, sci (attrezzo), sciatore (tecnica). Ce ne sono altre, o meglio, bastano quelle menzionate ma andrebbero approfondite.
 
A parte Teo che propone una variante più articolata che affronterei a parte (l'argomento SL è un altro aspetto che mi piacerebbe approfondire),

sostanzialmente credo che si sia abbastanza in sintonia, di fatto:
-per un argento avanzato un SSS sarà uno sci comodo, mentre un WCPro sarà didattico,
-per un oro avanzato il WC Pro sarà comodo e un Fis R27 didattico.
(Poi esistono le variabili, ma in soldoni è così).

Se desideriamo uno sci comodo e invece il nostro sci risulta stancante, semplicemente abbiamo sbagliato sci, non è lo sci ad essere stancante.
 
Una giornata con un gs negozio è meno faticosa di una con un gs vero, pur sapendoli portare entrambi. Una giornata con sci di pari categoria ma di lunghezze diverse (170, 175 o 180 parlando di gs negozio) dà un diverso grado di stanchezza a seconda della misura. Insomma non sarei così categorico, ci sono molte variabili.
 
A parte Teo che propone una variante più articolata che affronterei a parte (l'argomento SL è un altro aspetto che mi piacerebbe approfondire),

sostanzialmente credo che si sia abbastanza in sintonia, di fatto:
-per un argento avanzato un SSS sarà uno sci comodo, mentre un WCPro sarà didattico,
-per un oro avanzato il WC Pro sarà comodo e un Fis R27 didattico.
(Poi esistono le variabili, ma in soldoni è così).

Se desideriamo uno sci comodo e invece il nostro sci risulta stancante, semplicemente abbiamo sbagliato sci, non è lo sci ad essere stancante.
Guarda sai che io condivido il tuo pensiero di voler migliorare continuamente la tecnica, ricercare la prestazione, gli allenamenti, i pali, l'amore per i gs fis...
Ma noi siamo una minoranza... non credo che se un argento avanzato prende un SSS sbaglia categoria di sci. Secondo me può migliorare benissimo usando quello. Poi se vuole ulteriormente specializzare la sua tecnica o migliorare le prestazioni può prendere qualcosa già un po più performante, come un gs negozio.
Poi alla maggior parte della gente che arriva a un certo livello che le permette di scendere decentemente non interessa più migliorare, per cui preferisco che sciino con uno sci con cui riescono a curvare piuttosto che con dei gs con cui andrebbero dritti.
 
Sinceramente condivido il fatto che quello che può essere faticoso per me non lo sia per te, e quello che per me è easy possa essere uno sci difficile per qualcun altro, dipende dalla tecnica e a livelli più alti anche dalla preparazione fisica, perché non raccontiamoci balle, per sciare a livelli alti ci vuole anche un fisico allenato, la tecnica da sola non basta.

Non fa' una piega, così è lo sci, così è la vita.

Poi ci sono le variabili, quello che uno vuole, magari ci sono persone che sanno sciare bene a cui non interessa la costante ricerca del gesto perfetto, dello sci didattico per migliorare ulteriormente, ma stanno bene così come sono e si divertono.

Attenzione, non scambiamo questi atteggiamenti con la mediocrità, perché a volte qui dentro, sulle piste o parlando con gli appassionati, sembra quasi che se non vuoi migliorare sei un mediocre, se hai il ginocchietto interno old style hai per forza bisogno del maestro che ti raddrizzi, se vuoi uno sci che non ti stanchi, per mille motivi, sei un mediocre. Poi magari non si pensa che per molte persone è già dura stare fuori casa 12 ore al giorno, che magari non hanno possibilità di sciare ogni weekend e fare 40-50-60gg. di sci all'anno, che magari tirano la cinghia per portare a sciare la famiglia e soldi per il maestro non ce ne avanza e che è già un sacrificio comprarsi un paio di sci che ti facciano divertire e che se hai voglia e ti ci metti ti possano anche aiutare a migliorare.

Quindi, in sostanza, se un argento avanzato mi chiede uno sci non faticoso è corretto consigliare uno sci non faticoso, che può essere un Race "commerciale" o un gradino più sotto e sinceramente non vedo grosse controindicazioni a migliorare con sci del genere, anche perché arrivare a certi livelli tecnici costa impegno, soldi e tempo e non tutti possono permettersi questi tre fattori. Sarebbe fondamentale, quando si chiede un consiglio essere sinceri sul proprio livello tecnico.

Di persone che sanno sciare bene da potersi permettere di portare/sfruttare con disinvoltura certe tipologie di sci ne incontro quotidianamente ma hanno tutte o quasi un trascorso di un certo tipo, la maggior parte agonismo (chi più, chi meno, sci club, circuiti master), passione a livello estremo, molto pochi (tendenzialmente freerider che si sbattono anche in salita), investimenti importanti sulla tecnica, non li conto sulle dita di una mano (maestri, corsi, ecc..).

Poi incontro un numero infinito di persone che sciano solo per divertirsi e magari sciano bene, qualcuno che fa' sborone con sci che non é in grado di sfruttare, molti che portano a sciare le famiglie, altri che ammirano il panorama e scelgono la pista in base al rifugio dove si mangia bene e sono la maggior parte e sono quelli che tengono in piedi il mercato dell'attrezzo, dei noleggi, degli alberghi, delle società che gestiscono gli impianti e che permettono a noi appassionati più o meno tecnici di continuare a sciare, perché se non fosse per l'aspetto turistico dello sci forse dovremmo cambiare sport.
 
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