E' quindi una carta che riporta solamente le aree interessate o che in passato sono state interessate da fenomeni valanghivi, ma non da indicazioni sulle caratteristiche dinamiche ( velocità, pressione, altezza del flusso, distanza massima di arresto, etc.) e di frequenza dei singoli eventi. Per questo ultimo aspetto, a titolo esemplificativo, si sottolinea che in questo prodotto cartografico possono essere evidenziati dei siti lungo i quali solo in passato si sono verificati eventi valanghivi ma successivamente sono intervenute modifiche dei parametri permanenti ( es. sviluppo della copertura arborea nella zona di distacco ) tali da rendere improbabili ulteriori fenomeni. In tale caso l'informazione cartografica è utile per prospettare un'azione di salvaguardia o di miglioramento degli elementi significativi che hanno determinato la bonifica del sito, ma potrebbe condurre, se male interpretata, ad erronee valutazioni sullo stato attuale di pericolosità.
La C.L.P.V. rappresenta un utile documento informativo di consultazione soprattutto perché consente un'acquisizione immediata e generalizzata della realtà valanghiva in un determinato contesto territoriale, ma, per i limiti intrinseci dovuti al criterio speditivo di indagine, alla scala utilizzata e alla mancanza di informazioni di tipo previsionale necessariamente dipendenti da studi di dinamica e di frequenza di caduta, non può essere considerata una carta di rischio e quindi adottata, in quanto tale, come strumento vincolante per la redazione dei Piani Urbanistici e, più in generale, di altri Piani di dettaglio di uso del territorio.
.........
RIFERIMENTI NORMATIVI
Il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC) adottato dalla Regione del Veneto, all’art. 8 delle Norme Attuative “Prescrizioni per le zone soggette a pericolo di valanghe”, prevede, tra l’altro, che “nella formazione di Strumenti urbanistici generali ed attuativi e nella revisione di quelli esistenti, gli Enti competenti procedono a formulare le proprie scelte sulla base della “Carta di Localizzazione Probabile delle Valanghe” che costituisce documento di riferimento necessario per le scelte di pianificazione e gestione dei territori interessati nonché per la progettazione delle opere di difesa e di recupero delle situazioni di pericolosità in atto tenendo conto anche dell’acclività dei pendii e delle caratteristiche degli interventi.”