Tutti parlano di prezzo del petrolio: qual è - IL - prezzo del petrolio?

Fabio

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Staff Forum
Sto cercando dei dati di almeno un paio d'anni del prezzo del petrolio.
Ma quale è IL prezzo a cui si fa riferimento normalmente? Ce ne sono una miriade con un sacco di sigle.
Quello dell'OPEC, poi il WTI e poi quello del Brent?

E quale è da considerare? Il futures?

Da forxinfo
Il prezzo del petrolio viene quotato in dollari su diversi mercati, qui puoi seguire l’andamento del prezzo del petrolio di tipo Light Sweet Crude Oil quotato sul NYMEX americano ovvero il petrolio WTI.
Il petrolio WTI è quello con maggiori volumi e scorte ed è quindi il riferimento nell’ambito del trading per quanto a livello industriale il prezzo di riferimento del petrolio sia dato dalla quotazione del petrolio Brent.

Per l'Italia a quale indice conviene far riferimento?

Oggi superato (finalmente dico io) il tetto dei 50 $/barile. Va bene, ma che petrolio e inche mercato?

Datemi delle parole chiave per riuscire da me a capire (non datemi nozioni ma insegnatemi ad arraggiarmi HIHIHI).

Noi pendolari dello sci siamo molto legati al costo del diesel :PAAU
 
Il petrolio non è tutto uguale, ce ne è di più pregiato (meno costosa la raffiniazione e più puro) e meno pregiato (esempio quello venezuelano)

In origine era il Wti che è il petrolio texano, poi il Brent che è il petrolio di un giacimento chiamato appunto Brent. I prezzi sono diversi anche se a parità di qualità la differenza, per la legge di non arbitraggio, dovrebbe essere uguali ai prezzi di trasporto.

Il futures è semplice un contratto a termine standard, paghi per avere il barile tra n mesi.

L'OPEC non ha diretto potere sul prezzo, per cui il prezzo è quello da loro indicato come target,ha invece molto potere sulla quantità estratta, che a sua volta influenza il prezzo

Le mie conoscenze non sono di tipo geologico, ma di tipo finanziario per cui se ho detto bischerate sulla prima frase tiratemi pure le orecchie
 
alcune cose corrette altre meno.

Ci sono diversi standard qualitativi per il greggio(che non è tutto uguale), caratterizzati da contenuto di zolfo e desità. Meno zolfo e meno denso è, più è pregiato perchè costa meno raffinarlo.

WTI(texas) e Brent(north sea) sono entrambi leggeri(ovvero contnegono più benzina e gasolio) e dolci(poco zolfo), quindi sono qualitativamente identici. La differenza sta nel trasporto in quanto WTI è a terra(in texas) e viene quindi scambiato negli USA, mentre brent è in mare(quindi costa meno da trasportare nel mondo), quindi viene usato di più nelle trattative internazionali.

c'e' un terzo benchmark, ovvero quello di Abu Dhabi, che è in mare ma ha una qualità peggiore, e viene scambiato principalmente in Asia Pacific.

Ogni produzione viene normalizzata su questi std, ovvero un barile di olio estratto dal giacimento di Brent vale ca 1 Barile di Brent o ca 1.02(a spanne) Barili di WTI o ca 1.05 Barili di AB.

1 Barile di olio di Tempa Rossa vale 0.8(di nuovo a spanne) di Barile Brent.
 
Io invece spero che il prezzo scenda a 30 dollari. L'unica cosa che mi interessa che che costi il meno possibile.
 
Bene, grazie.
Ma non ho ancora capito una cosa.
Se io volessi tracciare il prezzo del petrolio degli ultimi 18 mesi, che serie uso?
Il WTI Futures del Nimex? E' lui il più rappresentativo anche per l'europa?
Grazie.

EDIT: eccoli trovati: https://www.quandl.com/collections/markets/crude-oil
Sia WTI che BRENT che OPEC. Nimex ed ICE hanno stessi valori.
 

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Io invece spero che il prezzo scenda a 30 dollari. L'unica cosa che mi interessa che che costi il meno possibile.

Questa affermazione imho denota molta ignoranza in materia. Se come credo si basa esclusivamente sull'opportunità di risparmiare sul pieno, sappi che tra 30 e 60 $ al barile ci ballano ca 0.10 € sul litro di benzina alla pompa....e forse una guerra mondiale in più.
 
Quando il pieno incide sul costo di mezzi pubblici, sugli spostamenti lavorativi, e non solo la gitarella domenicale, allora si capisce il senso della mia affermazione. Chi ha le spese rimborsate dall'azienda, chi ha l'opportunità di fare telelavoro, non può capire......
Io sto ancora aspettando dei rimborsi spese per concerti di mesi fa che non arriveranno mai....
Più che ignoranza aderenza alla realtà.
Non penso che le emissioni caleranno se la gente spende di più per fare quello che deve fare. Quando il petrolio costava 100 dollari, si inquinava lo stesso, e il calo registrato in Europa era dovuto alla crisi economica, che ha ridotto produzione e merci movimentate. Mica perché costava di più alla pompa.
 
[FONT=Open Sans, sans-serif]Info che andrebbero verificate nel dettaglio ma il concetto di fondo non cambia:[/FONT]

  • 0,000981 euro: finanziamento della guerra d’Etiopia del 1935-1936;
  • 0,00723 euro: finanziamento della crisi di Suez del 1956;
  • 0,00516 euro: ricostruzione post disastro del Vajont del 1963;
  • 0,00516 euro: ricostruzione post alluvione di Firenze del 1966;
  • 0,00516 euro: ricostruzione post terremoto del Belice del 1968;
  • 0,0511 euro: ricostruzione post terremoto del Friuli del 1976;
  • 0,0387 euro: ricostruzione post terremoto dell’Irpinia del 1980;
  • 0,106 euro: finanziamento della guerra del Libano del 1983;
  • 0,0114 euro: finanziamento della missione in Bosnia del 1996;
  • 0,02 euro: rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004;
  • 0,005 euro: acquisto di autobus ecologici nel 2005;
  • 0,0051 euro: terremoto dell’Aquila del 2009;
  • da 0,0071 a 0,0055 euro: finanziamento alla cultura nel 2011;
  • 0,04 euro: arrivo di immigrati dopo la crisi libica del 2011;
  • 0,0089 euro: alluvione in Liguria e Toscana nel novembre 2011;
  • 0,082 euro (0,113 sul diesel): decreto “Salva Italia” nel dicembre 2011;
  • 0,02 euro: terremoti dell’Emilia del 2012
[FONT=&quot]In tutto si tratta di 50 centesimi per ogni litro che vengono devoluti in tasse, questo solo per le accise nazionali.[/FONT][FONT=&quot]Inoltre dal 1999 è data la possibilità alle Regioni di inserire delle accise regionali specifiche.[/FONT][FONT=&quot]Alle accise e alle addizionali regionali si somma poi l’imposta di fabbricazione sui carburanti e l’IVA relativa.
[/FONT]
[FONT=&quot]Il costo totale comprensivo di IVA (perché l’IVA si paga anche sulle accise, con un caro esempio di doppia tassazione inaccettabile) si aggira attorno ad 1 euro.

Quello che manca a comporre il prezzo di acquisto alla pompa è quindi il costo di acquisto del prodotto raffinato(che include il prezzo della materia prima e la lavorazione), il trasporto e il guadagno del distributore......


[/FONT]
 
Questa affermazione imho denota molta ignoranza in materia. Se come credo si basa esclusivamente sull'opportunità di risparmiare sul pieno, sappi che tra 30 e 60 $ al barile ci ballano ca 0.10 € sul litro di benzina alla pompa....e forse una guerra mondiale in più.

io non ne sarei mica così sicuro

col petrolio a 30$ al barile, il diesel veniva intorno al 1,10 al litro, ora col petrolio a 50$ siamo intorno agli 1.,28/1,132

10 cent mica tanto...


che poi di sè per sè il problema non è neanche tanto il prezzo del petrolio, ma le assurde accise che alla fine sono quasi il 60% del prezzo finale...
 
allora si capisce il senso della mia affermazione..
tutta la ns. economia si basa sul petrolio (e sull'estrattiva in genere), tutti noi lavoriamo per il petrolio (bastano i famosi sei gradi di separazione).
se il petrolio è basso non si lavora, c'è disoccupazione, c'è crisi. se il petrolio è alto si lavora a spron battutto, si abbassa la disoccupazione, ecc.

il prezzo alla pompa non ha alcun collegamento (in pratica) con il petrolio, altrimenti non si spiegherebbe perchè il gasolio alla pompa in fondo alla mia via costa 1,20; sulla tangenziale 1,35 e in alto adige 1,50 (e in Spagna 1,00 o meno, visto che usiamo tutti lo stesso petrolio).

quindi è meglio avere soldi in tasca e pagare caro il gasolio che non avere i soldi e pagare "poco" il pieno.
 
Sarà come dici tu, ma con il petrolio alle stelle, qualche anno fa, c'è stata una delle peggiori crisi economiche mondiali, con disoccupazione in aumento. Eppure costava sia il petrolio che il gasolio alla pompa. La Benzina superò in qualche distributore i due euro. Ma la disoccupazione e l'economia andavano male. Poi non ci sarà un collegamento diretto, ma quando il petrolio costava di più, mediamente erano più cari Gasolio, benzina e GPL, che si avvicinò a 1 euro al litro.
 
Allora perchè godi se il petrolio aumenta???

Non guardando l'orticello o la mia breve vita, un prezzo alto fa tornare l'attenzione ad accelerare il processo di ricerca e sviluppo sulle energie rinnovabili. C'è purtroppo poco da fare, con un petrolio a 50$ il mondo non diventerà quasi tutto fondato su rinnovabili, con un prezzo più alto, leggermente più alto, piano piano ci impegneremo a farlo.
Inoltre, poichè è una risorsa non distribuita uniformamente, il petrolio genera situazioni di stress geo-politiche, che indirettamente causano "disagi".

Quindi non godo economicamente, ma godo eticamente.
 
Sarà come dici tu, ma con il petrolio alle stelle, qualche anno fa, c'è stata una delle peggiori crisi economiche mondiali, con disoccupazione in aumento. Eppure costava sia il petrolio che il gasolio alla pompa. La Benzina superò in qualche distributore i due euro. Ma la disoccupazione e l'economia andavano male. Poi non ci sarà un collegamento diretto, ma quando il petrolio costava di più, mediamente erano più cari Gasolio, benzina e GPL, che si avvicinò a 1 euro al litro.

Ma la crisi non è stata mica innescata dal prezzo del petrolio. In Nord America con i prezzi bassi è iniziato ad andare in crisi tutto il settore che gravita intorno allo shale oil. Il problema della nostra crisi non è di natura congiunturale ma strutturale.
 
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