NERVOSO! Due passi sulle Feltrine 7/8 settembre 2016

Blitz_81

Ravanatore seriale
Cenge: esercitano su di me un' attrazione fatale, magnetica...
Dopo aver letto poi un libro dedicato esclusivamente a loro, la passione diventa incendio...

E c' è un itinerario che mi incendia di brutto: le Banche del Sass de Mura, uno splendido anello su cenge e bancate nel gruppo del Cimónega, nelle Alpi Feltrine.

Essendo ancora "fresco" del fattaccio, sono un po' titubante - il percorso non è presente sulle cartine né è segnato, anche se sono presenti parecchi ometti e quando sei in cengia... o la segui o la segui HIHIHI - ma una telefonata con un amico che sa come mi muovo e le ha percorse 2 anni fa mi tranquillizza...

Fin qui tutto ok, peccato che le propongo ad un amico, non gli interessano, e il giorno prima della partenza mi fa pure "occhio te sulle cenge che non voli di sotto!" :OO :OO :OO
Mettiamola cosí, dire una cosa del genere ad uno ancora fresco di recupero non è proprio il massimo (per essere buoni) :skifrusta:
(poi mi chiedete perché viaggio da solo? se questi sono i risultati di proporre i giri... :MM )

Sta cosa ha l' effetto di una bomba, da rilassato che ero dopo la telefonata con l' altro amico, adesso sono tutto nervoso, agitato, e mi consumo le :OO a forza di toccarle...

Bon, la notte porterà consiglio, vediamo come mi sveglio domani...

Mi sveglio discretamente, cosí mi preparo e parto verso Imèr, poco prima di Fiera di Primiero, salgo la Val Noana e parcheggio al Rifugio Fònteghi, dove mi concedo anche un pranzo decente al posto del solito pompelmo & barretta... dai per una volta uno strappo ci sta :TTTT

Bene, dopo essermi adeguatamente rifocillato mi metto in marcia lungo il sentiero 727 per il Rifugio Boz, dove passerò la notte

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Inizialmente il sentiero segue la strada di servizio delle malghe

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e subito si incontra un antico cippo: è plurisecolare, segnava il confine tra la Serenissima Repubblica di Venezia e l' Impero d' Austria

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La prima parte della strada è in falsopiano, poi al parcheggio de Le Buse, dove solitamente lascia l' auto chi sale al rifugio, comincia a salire, e subito si incontrano le belle baite di El Belo, di nome e di fatto :YIGO

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La giornata era partita con un cielo completamente grigio, ma alle spalle sta aprendo, speriamo che tenga! :crossed:

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Arrivo al bivio per Malga Neva, e la sorpresa è doppia: il cielo si sta aprendo anche davanti, e per la prima volta mi si para davanti il Sass de Mura :skiamo: :ad:

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Una vista cosí diciamo che è... rinvigorente :YIGO cosí tutto contento proseguo ed accelero il passo sulla strada che adesso prende a scendere leggermente

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La strada si trasforma in sentiero che entra brevemente nel bosco

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per uscire su un greto secco dove le signore se la godono :MUCCA

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e qua arriva uno dei momenti piú rischiosi della mia vita: quando il sentiero si stringe e riprende a salire, una simpatica bestiola è proprio col kulo in mezzo, devo passarle dietro, a pochi cm...
prego intensamente che non alzi la coda proprio in quel momento, chiudo gli occhi e passo come na saetta, ho il terrore di scoprire sulla mia pelle il significato di avere la :shit: fino al collo :PAAU

Passo incolume, ma mi accorgo che mi seguono :shock:

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e dopo il momento drammatico, arriva quello tragicomico: partono in massa su per il sentiero, che si infila nel bosco, salgono in fila per due, ma qualcuno ha fretta e azzarda il sorpasso :MAC:
Sento un MUUUUUUUUH di disappunto, mi giro, vedo gli alberi dondolare ed un groviglio bovino: si sono incastrati! E come non bastasse, c' è anche chi arriva da dietro a spingere :rotlf: :rotlf: :rotlf:

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qualcuno, saggiamente, visto l' incidente prende la deviazione

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intanto arrivo al bivio de Le Nevette

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Riprendo la marcia e finalmente il sentiero torna all' aperto

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e la vista sul Sass de Mura e le Torri di Neva è qualcosa di grandioso :skiamo: :arf:

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Altro rientro nel bosco, ed incrocio il sentiero 801 che porta al Rifugio Dal Piaz, ultima tappa della grandiosa Alta Via n.2

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Torno fuori

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e c' è quel paretone che fa impressione :ad:

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L' ultimo tratto di sentiero è una piacevole passeggiata sul pascolo, col rifugio già in vista

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Ed eccomi arrivato al grazioso Rifugio Boz :love:

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Bevo una cosa, saluto i gestori e...

ah ma ti è andata bene, anche se castrati, quelli che hai trovato sono pur sempre TORI :shock:

AAAA BON BON :sbonk:

Inizio a sistemarmi, ed inizia ad arrivare gente: circa una ventina di persone, tra inglesi, scozzesi e tedesche, tutti che si sono trovati a fare le ultime tappe dell' Alta Via negli stessi giorni! mai visto cosí tanta gente tutta assieme in un tratto di altavia :shock:

Arriva l' ora della cena :semagna:
chiedo al gestore di mettermi a tavola con le tedesche
Ma pensi che abbia perso i capelli per niente? GIÀ FATTO CARO
MITICO :ad: :ad: :ad:
Durante la cena poi accade di tutto, le ragazze scivolano col vino, io con le grappe :DRUNK e arriviamo al punto che le ragazze vogliono che mi sposi una di loro la sera stessa, e il gestore fa saltar fuori pure degli anelli "di fortuna" :rotlf: :rotlf: :rotlf:

Purtroppo però il vino e la stanchezza di 10 giorni di cammino hanno anche un effetto collaterale: crollano dal sonno e alle 9 vanno a dormire, in una parte separata del rifugio :MM

Amen, vado a dormire anch' io...

Prendo sonno immediatamente, dormo quasi piú che a casa, non stop, ma al risveglio c' è qualcosa che non va...

Mi sveglio di soprassalto prima dell' alba, gli inglesi stanno facendo un vero e proprio trasloco e chiaccherano tranquillamente come fosse l' ora del the... :bla
io son la che non so neanche come mi chiamo, esco a vedere l' alba che è meglio...

dietro al rifugio si illumina il Sass de Mura

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davanti tocca alle Vette :skiamo:

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Bene, sono soddisfatto ma c' è qualcosa che non va, sono nervoso...
Salgo a sistemare le mie cose, e il maxi trasloco non aiuta, il nervoso aumenta...

Scendo a far colazione... niente, non sento il giro.
Non sento quel giusto feeling, anzi sento qualcosa che tira indietro...

L' ultima volta che non ho ascoltato questa "cosa", è finita come è finita: questa volta la ascolto. Giro abortito.

Probabilmente sono troppo fresco dal recupero, magari sono solo troppo superstizioso, chi lo sa...

Mestamente saluto i gestori e prendo il sentiero per il Pas de Mura...

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salendo tra i pascoli

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Sento dei campanacci da dietro, sono le mucche di Malga Neva Seconda, dirimpettaia del rifugio (guardando verso valle)

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Raggiungo il passo, da qua la Costa Divisoria separa il versante trentino del Sass de Mura dal versante veneto

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e un vecchio cippo ricorda l' antico confine tra Venezia e Vienna

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mentre in giú la vista si apre sui pascoli della Val Fonda, dominati dalla Vette

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Prendo il sentiero 748 per il Rifugio Fonteghi via Col di San Piero

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che inizia con una piacevole discesa tra i pascoli

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per poi portarsi in costa e puntare ai piedi delle Torri di Neva

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piú in basso, la malga è dominata da Sasso Scarnia e Monte Ramezza

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Il sentiero inizia una serie di dentro e fuori dal bosco

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fino ad arrivare al solco del Rio neva, dove c' è anche la presa dell' acquedotto

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Passeggio tranquillamente (per quanto tranquillo possa essere...)

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e raggiungo il bivio da cui sarebbe dovuta iniziare la mia avventura...

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tiro dritto

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passo sotto ad un greto asciutto

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e riprendo a scendere in costa tra i pascoli

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Sempre dentro e fuori, passo il Col di San Piero

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supero la vecchia Casera Scaorín

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ed il sentiero diventa una comoda strada sterrata

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La discesa prosegue senza storia, fino a passare per il bel villaggio di baite di Luz

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ed al suo vialetto alberato

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Da qua in 5 minuti sono al Rifugio Fonteghi, e scazzatissimo monto in auto e torno a casa.

Non era giornata, sarà per l' anno prossimo.
 
Ultima modifica:
Come ho visto la copertina di questo libro, ho pensato al Blitz,


il libro delle cenge di Vittorino Mason, 56 intinerari EEA

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luoghi mai banali dove metti il passo, complimenti
 
p.s.: cenge o cengie?
Cenge, senza i :wink:

Come ho visto la copertina di questo libro, ho pensato al Blitz
E hai pensato giusto :YIGO
Il libro è molto bello e descrive itinerari stupendi di varia difficoltà: si va infatti dal Viaz dei Cengioni sul San Sebastiano, relativamente semplice (a parte un brevissimo passaggio), ad una Cengia Paolina (un po' piú complessa ma soprattutto lunghissima) fino a mostri sacri tipo la Cengia degli Dei ( :ad: ) sullo Jof Fuart e percorsi coi contro'azzi tipo il Viaz dei Camorz e dei Camorzieri sulla Schiara :PAAU

luoghi mai banali dove metti il passo, complimenti
grazie :D
 
Ho appena finito il libro di Comici, in mezzo a quello che ha combinato, la Cengia degli Dei sembra quasi una passeggiata.

Non hai mai pensato di darti all'alpinismo classico? Con la tua esperienza e passione per cenge e Co!
 

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bah, hai fatto bene, anche se capisco lo scaxxo.
Come si suol dire, le montagne son sempre lì, nel tuo caso le cenge.
... e viva le teuttttoniche! ;)
 
Ho appena finito il libro di Comici, in mezzo a quello che ha combinato, la Cengia degli Dei sembra quasi una passeggiata.

Non hai mai pensato di darti all'alpinismo classico? Con la tua esperienza e passione per cenge e Co!
Eh grazie, Comici sta all' alpinismo come Pelè sta al calcio HIHIHI
Alpinismo classico... mi ci stavo avvicinando, ma soprattutto dopo la botta del mese scorso ho messo in stand-by, anche perché è un campo dove non è il massimo andare in solitaria...

Come si suol dire, le montagne son sempre lì, nel tuo caso le cenge.
Infatti, non penso che gli vengano fuori le zampe e scappino via HIHIHI

PS: volevi fare la forcella Cimonega?
Ci sarei passato vicino, poco sopra
(dalla forcella passa il secondo avvicinamento, dal Bivacco Feltre)
 
Ecco, l' autore di quel report è l' amico che mi aveva inizialmente tranquillizzato...

PS visto che sei amante dei sentieri ufficiali, ti porterò a farne qualcuno sulke orientali :rotlf:
 
Questo è davvero bello Blitz! Manca anche a me. Ho fatto la cima ma il giro mi manca...è da fare in questo periodo, adesso che le giornate sono belle terse perchè d'estate credo che non si trovi mai una giornata senza nebbie!(infatti quando facemmo la cima non vedemmo un piffero :( )
 
Fare alpinismo classico (inteso come vie classiche di IV, qualche chiodo qui e là e 2 soste), hai bisogno di un compagno prima di tutto, di conoscenza di quelle 3-4 cose fondamentali per la progressione e la discesa, ma serve anche fiducia tra i due...

Fare alpinismo in solitaria è un altro paio di maniche.
Ne conosco tanti, ma il concetto è semplice: è al 100% tutto mentale e sali parecchio sotto il tuo grado.
La gente che conosco io è gente che in forma, padroneggia 7a-7b in qualunque falesia su qualunque roccia, esposizione etc... ha esperienza di 100 e passa vie dolomitiche in tutte le salse, almeno fino a VI e VII, e quando esce da solo fa dei IV non di più.

Magari poi li fa in scarpe da tennis, non da trekking con una suola un po' gripposa, proprio da tennis (esattamente come ha fatto la fessura Cozzi in scarpe da tennis:shock:), ma sta su quel grado.

E onestamente, sotto il IV non è arrampicata divertente per uno a cui piace arrampicare... lì è l'ambiente che la fa da padrona. Per dirvi, io che ho sempre fatto trekking fino a EEA, e adoro arrampicare, se devo scegliere tra fare un III in cordata o un trekking bello, vado diretto sulla seconda opzione.
 
che balle queste sensazioni negative, mediamente torno indietro anche io.
poi uso il trucco di andar con qualcuno ben esperto che metta calmaHIHIHI
 
Diciamo che per il motivo per cui vado in montagna io, attualmente fare "alpinismo classico" non me ne faccio niente e non mi interessa, per il momento sto bene cosí a ravanare in solitaria
 
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