VIAGGIO NELLE MERAVIGLIE DEI FANES: Cengia Veronesi 14 agosto 2016

Blitz_81

Ravanatore seriale
Agosto un po' bislacco questo per me, effettivamente dicono "anno bisesto, anno senza sesto": dopo il giro mezzo abortito in Brenta, comincio la vacanza cadorina mangiandomi il lunedí (giornata semplicemente spaziale) per un impegno, martedí e mercoledí ics/brutto, giovedí preparazione e venerdí/sabato mega giro abortito per russatori allucinantemente molesti in rifugio...

Niente, sembra proprio che sta vacanza non voglia partire, non riesco a "sbloccarmi"...

Ci provo domenica, metto un attimo da parte i mega giri di due o piú giorni e opto per un giro in giornata che segue il filone "bellico" che ho iniziato l' anno scorso: la Cengia Veronesi.

Ormai la moda è quella di salire con la funivia del Falzarego, fare il primo tratto della Ferrata Tomaselli e poi deviare, oppure fare una parte del sentiero di rientro della Tomaselli, traversare il Ciadin de Fanes e raggiungere la cengia (quasi a metà) con la galleria militare.

Io faccio il percorso originale.

Visto che sono in vacanza in zona, lascio che la sveglia suoni ad orario umano, faccio colazione :buongiorno: e con calma preparo lo zaino e mi avvio verso Cortina - Passo Falzarego.

Il buongiorno è notevole, sia su Piccolo Lagazuoi e Punta Berrino, sia sul Sas de Stria :YIGO

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alle spalle, Sua Maestà la Regina :ad:

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Veloci preparativi, e mi metto in marcia lungo il sentiero 402 verso Forcella Travenanzes

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Il sentiero comincia salendo piacevolmente lungo la pista da sci

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e compaiono anche Averau e Croda Negra

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Si separa poi dalla pista, prendendo una traccia che si dirige verso la base di Punta Berrino, che prende il nome dall' eroico Capitano Luigi Berrino, del Battaglione Val Chisone (3° Rgt. Alpini), morto nella difesa di quella cima

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e subito compaiono i primi resti di caserme

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poco piú in là c' è chi scende e c' è chi sale

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Il sentiero sale piacevolmente, e permette di ammirare le strutture della natura...

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... e quelle dell' uomo

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Poi comincia a tiracchiare un po' di piú, e di fronte compaiono le Torri del Falzarego

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mentre piú lontano, alle spalle delle Cinque Torri, compaionio in controluce il Sorapíss e l' Antelao :skiamo:

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Certo, perché se compare la Regina deve comparire anche il suo Re :ad:

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E devo dire che sono in ottima compagnía: sempre in controluce compaiono le guglie della Croda da Lago :skiamo:

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e in lontananza... l' immensità dell' Altopiano delle Pale di San Martino :arf:

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Già, devo dire niente male come panorama :YIGO

Arrivo ai resti della casermetta di Base Punta Berrino

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e tocca ad un' altro colosso fare la sua comparsa: la Civetta, con la sua immensa parete :arf:

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Adesso il sentiero torna a traversare con calma, passando nei pressi di altre baracche

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e di una postazione di vedetta, costituita da un foro in cima ad un canalino, raggiungibile con qualche metro attrezzato con cavi

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Oggi non sono in giornata "archeologica" quindi proseguo verso Forcella Travenanzes, passando sotto a queste forme che non so se siano state modellate piú dalla natura o dalle bombe...

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Sono quasi sotto la forcella, e da qua la Punta Berrino si confonde con il Piccolo Lagazuoi, sembrano un unico enorme bastione

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Ultimi strappetti

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ed eccomi in arrivo alla forcella, dove mi attende qualche minuto di relax :wink:

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Sono cosí preso dal panorama alle spalle, che mi sono dimenticato CHI c' è al di là, ed è proprio quando non ci pensi che ti arrivano le legnate a sorpresa HIHIHI

SBADADAM! la Tofana di Rozes e la Tofana di Dentro, di là della Val Travenanzes, mi centrano in pieno come un servizio di Zaytsev :shock:

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I M M E N S E :ad:

Ripreso dal trauma, abbandono il sentiero 402 e prendo il sentiero 20B

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Il sentiero si dirige verso i ghiaioni ai piedi del Grande Lagazuoi, e sullo sfondo svetta la Torre Fanes

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si passeggia in tutta tranquillità :MUCCA questa prima parte del giro è all' insegna del relax :YIGO

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Davanti compaiono le curiose forme del Gasser Depot

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mentre a destra la Tofana di Rozes si manifesta in tutta la sua grandiosità :arf:

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che cinema di posto :skiamo:

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Arrivo all' ultima rampetta sotto la Forcella del Gasser Depot

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e quando mi affaccio vengo accolto dallo spettacolo dei Fanes :skiamo: :skiamo: :skiamo:

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Gasser Depot era un' importante posizione austriaca, ed infatti subito sopra la forcella si vede l' ingresso di una postazione

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Bon, do un ultimo sguardo verso Forcella Travenanzes

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e mi rimetto in marcia.
Adesso il quadretto comprende la Tofana di Mezzo e la Tofana di Dentro, mentre sullo sfondo fa capolino la Croda Rossa :skiamo:

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sono abbastanza possenti? HIHIHI

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Dicevo che Gasser Depot era una posizione importante, ma non mi aspettavo di trovarmi davanti un tale villaggio di caverne :shock:

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Riproviamo a rimetterci in marcia, anche se qua è dura, sto facendo un book fotografico alla posizione ad ai vari sentieri del circondario, oltre che a tutte le cenge delle Tofane, che non si sa mai :pERF

Ah si, dimenticavo, adesso le Tofane sono tutte e tre in bella mostra :YIGO

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Ri-riproviamo, ma la vedo dura, troppe foto da fare per le mie esplorazioni :fotografo:

Ingraniamo la marcia e puntiamo verso la Cima Fanes Sud, alla cui destra è ben visibile la Forcella del Quaire, da dove scende la Ferrata Tomaselli e dove passa il sentiero per il Ciadín di Fanes e la galleria di guerra.

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L' ambiente adesso si fa lunare :skiamo:

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ed incontro anche i primi resti di reticolato

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Punto alla base della cima, ormai ci siamo

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qua adesso il sentiero principale fa un tornante a sinistra e sale in forcella, con il Grande Lagazuoi piantato in faccia

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io e due ragazzi Badioti invece tiriamo dritto

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Adesso l' ambiente si fa davvero selvaggio, come piace a me :tuttook:

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Si risale un canalino

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si aggira uno spuntone

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ed in corrispondenza di un paletto di legno si abbandona la traccia principale per girare a sinistra: è l' inizio della Cengia Veronesi, quella integrale :YIGO

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questo primo breve tratto di cengia regala subito un panorama assurdo :skiamo:

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quando poi l' aggiri, portandoti sopra l' Alpe di Lagazuoi... bhe ciao! :arf:

Marmolada, Sella, Sassongher, Odle... vi bastano? HIHIHI

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Nel delirio piú totale arrivo a congiungermi con un tratto "easy" della ferrata Tomaselli

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il sentiero si riporta in cengia passando per i resti di postazioni austriache (strano vero? non l' avrei mai detto HIHIHI ) anche qua ce ne sarebbe da esplorare che metà basta...

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poi, sempre in comune con la ferrata, sale per una decina di metri con l' aiuto del cavo

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scusa, guarda che fig'ata di posto :arf:

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all' altezza del cavo successivo si abbandona la ferrata e si ricomincia a seguire la cengia, dove si trovano ancora gli anelli e le staffe del percorso militare attrezzato durante la guerra

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e poco dopo arrivano i primi cavi "moderni"

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si, avete visto bene, appesa alla parete di fianco allo spuntone c' è ancora una scala rimasta la da un secolo

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Aggiro lo spuntone, mentre la Regina inizia a coprirsi

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e quando arrivo di la, lo spettacolo sulla Val Badia è semplicemente disarmante :skiamo:

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Provo a rimettermi in marcia, ma mi fermo subito trovandomi davanti una putrella d' acciaio (poco inox però HIHIHI ) che probabilmente serviva all' arrivo di una delle tantissime teleferiche che collegavano queste creste col fondovalle

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Bon, riparto, e adesso il percorso della cengia si rivela in tutta la sua spettacolarità :arf:

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è una bancata meravigliosa :skiamo:

In breve arrivo all' imbocco della galleria che collega la cengia col Ciadín di Fanes

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Inizialmente ci avevo fatto un mezzo pensiero, ma visto il rannuvolamento all' orizzonte preferisco saltarla e tirare dritto, anche perché non è che mi trovi in un ambiente privo di panorami HIHIHI

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La cengia ha un piacevole andamento "dentro e fuori", e durante uno di questi "fuori" compare la Cima Scotoni, dominata alle spalle dalle Conturines :skiamo:

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ecco, questo è uno di quei posti in cui, se sono da solo, perdo completamente il lume della ragione: vorrei saltare, urlare, cantare, ballare... :NDD :NDD :NDD :WHOO :WHOO :WHOO

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provo a rimettermi in marcia, aggiro un altro sperone e...

e...

e...

ELAMADONNA :shock: :shock: :shock: :skiamo: :skiamo: :skiamo:

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Ci son tutti, ma proprio tutti! Sella Sassongher, Gardenaccia, Puez, Odle...

Odle... non le ho mai viste dal versante "classico", ma da qua fanno davvero la loro figura questi aghi proiettati verso il cielo, dietro l' altopiano :arf:

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Riprendo il mio viaggio, che come spesso mi accade in posti del genere è diventato anche un viaggio mentale

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attraverso la parte a mio avviso piú selvatica ed affascinante della cengia :YIGO

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ultimi tratti in esposizione

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e raggiungo la sella dove si congiunge con la cresta che collega la Cima di Mezzo a Cima Scotoni, cima affollatissima di gente dei tipi piú variegati, tra cui una famiglia (che non vi dico i numeri per arrivare su) che si sente gridare fin da Bolzano... :viulenz:

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subito mi trovo davanti la Cima Nord ed il Monte Cavallo

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poi mi affaccio e SBADADAM!!! lo spettacolo sulle Conturines è totale :arf: :arf: :arf:

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il panorama da qua non ha bisogno di descrizioni, immenso...

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in fondo si vede anche la cresta di confine (o è già Austria? :??? )

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inizio a scendere il vallone: qua comincia un bel sentiero su ghiaione di quelli che piacciono a me :YIGO

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Mi fermo quasi subito: a giudicare dal casino le comitive stanno iniziando a scendere: tra urla che pare il mercato di Karachi e scariche di sassi è un delirio: non voglio averli tra le balle mentre scendo, soprattutto non voglio farmi un canalone sotto le loro grandinate (in mezzora sono riusciti a fargli cambiare fisionomia :PAAU ): mi siedo discosto dal sentiero ed anticipo la pausa pranzo, per scrupolo rimetto il caschetto che non si sa mai... :shock:

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Intanto ricevo un messaggio da delle amiche che sono andate a farsi il giro delle Cinque Torri, dai che forse riusciamo a beccarci giú al Falzarego!

Lascio passare il grosso, ma mi dicono che la famiglia di scimmie urlatrici è ancora indietro e ad occhio ce ne vorrà ancora prima che mi arrivino sopra la testa, cosí decido di rimettermi in movimento.
Dopo qualche metro di "sentiero" la discesa diventa uno spasso: un canalone ripido e larghissimo da fare correndo :TRUZZ:

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anzi no aspetta, come non detto...
si, il ghiaione sballoso c'è, ma DOPO...
... prima c' è un bel canalino :pERF

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Finalmente arrivo al ghiaione zompettoso, "decorato" da un ambiente sontuoso

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sto per iniziare a correre quando sento mezza montagna franare e delle urla... le scimmie sono giusto di sopra :XX

Ok acceleriamo... peccato perché un posto del genere sarebbe da goderselo in tutta calma...

Finisce la corsa: il sentiero si calma

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do uno sguardo in su

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e comincio a trotterellare godendomi lo scenario

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fino ad arrivare a Forcèla dl Lêch

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Qua mi fermo a riposare qualche minuto: il clou è finito e ci sta tutta la :sig: della soddisfazione :YIGO
E la soddisfazione è doppia, visto che mentre riposo dei signori mi fanno i complimenti per i pantaloni nuovi (azzurri con finiture gialle e protezioni nere): per me che non sono vanitoso, ma proprio niente... non vi dico HIHIHI

Dopo la doppia soddisfazione mi rimetto in marcia, sentiero 20B in direzione Lago Lagazuoi

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err... ma... il sentiero dov' è? :???

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ehm... qua sotto :PAAU

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inizio a scendere il delirio, straordinariamente tenuto in piedi in maniera encomiabile, tanto da permettere di godere del panorama

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Arrivo sopra il lago, dove a riva la gente si gode la giornata

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e comincio a tagliare i ghiaioni verso l' Alpe di Lagazuoi

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in breve si passa ad un pascolo disseminato di massi erratici

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per arrivare al bivio col sentiero 20 che risale l' alpeggio fino a Forcella Lagazuoi

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con calma mi avvio in salita :MUCCA

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lo scenario è grandioso

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un po' meno grandiose sono le mie gambe che iniziano a sentire la stanchezza :sudato:

Vengono in aiuto le pause-distrazione: si, qua c' è di tutto, durante la guerra queste erano le retrovie austro-ungariche...

ad esempio questa stazione di teleferica

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o questo basamento

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Mano a mano che si sale l' ambiente diventa lunare, non potevo chiedere di meglio :arf:

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guarda che roba :skiamo:

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E le sorprese non sono finite! Qua infatti accade una cosa mai vista in 7 anni che vado per monti: incontro due ragazze, carine, giovani, italiane, che stanno facendo una traversata di 3 giorni!
No dai non è possibile, sarò allucinato... di solito mi capitano solo tedesche in età over 50...
No no, sono vere!
E non è finita! Una delle due abita tipo a 2 km in linea d' aria da casa mia ed è pure collega di mia cognata! la prossima volta che viene a casa le impongo di presentarmi tutte le colleghe HIHIHI

Arriviamo al bivio di Forcella Lagazuoi: loro salgono a dormire al rifugio, io scendo verso Forcella Travenanzes col sentiero 401

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adesso posso riposare le gambe, il sentiero è comodo comodo e pianeggiante :MUCCA

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mentre le nuvole vanno e vengono

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Aggiro il Grande Lagazuoi, e mi trovo davanti una Tofana di Rozes che sembra il camino di una locomotiva a vapore

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scendo puntando la Cima Falzarego

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ed arrivo a Forcella Travenanzes, dove riprendo il sentiero 402 con cui ero salito

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ingrano la quinta :CICCIO

ed inizio a scendere i tornanti

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In breve sono al Passo Falzarego, dove mi aspettano le mie amiche per una bevuta in compagnia :B:
Finalmente sono riuscito a sbloccare questa benedetta vacanza, e adesso avanti col resto! :YIGO
 
Ultima modifica:
Nuuuu... Non hai messo il naso di là dalla galleria???
Ma erano solo 50 metri per lo spettacolo più bello delle Dolomiti!!!!

Eh eh, ma se non l'hai fatto è perché hai altro in programma. Non ci credo che il ciadin de Fanes nonti atttiri come una calamita.

Domanda: cengia de! Banco e cengia veronesi sono paragonabili come tratti esposti non attrezzati?
Perché stavamo valutando l'itinerario di fare l'itinerario dai Tondi di Faloria a San Vito.
Grazie
 
Botto ci siamo capiti :wink:
Per quanto riguarda la Cengia del Banco non saprei dirti perché son passati 4 anni e non ricordo piú [emoji29]
 

.

La vista che appare non appena si sbuca sulla forcella Travenanzes è sempre super: sarò passato mille volte di lì ma emoziona sempre
 
Complimenti per foto e racconto e... per aver trovato (forse) l'anima gemella.

Io non ho ancora visto il sentiero della cengia nemmeno se mi strizzo gli occhi. Per me hai usato un tappeto volante, dai, dì la verità!
 
Che giro che foto che giornata che meraviglia .... Fantastico ... Difficile trovare aggettivi per scrivere quanto belle siano le tue foto e le meraviglie che hai fotografato!!! Standing ovation a te e alle Uniche al Mondo : Le Dolomiti 👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
 
Tutti al falzarego quest'anno

Report sempre di ottimo livello i tuoi...però potevi pure mettere la foto delle ragazze
Almeno si poteva giudicareHIHIHI
 
Io non ho ancora visto il sentiero della cengia nemmeno se mi strizzo gli occhi. Per me hai usato un tappeto volante, dai, dì la verità!
HIHIHI HIHIHI HIHIHI

Che giro che foto che giornata che meraviglia ....
Grandioso, come sempre!
Grazie :D

Tutti al falzarego quest'anno

Report sempre di ottimo livello i tuoi...però potevi pure mettere la foto delle ragazze
Almeno si poteva giudicareHIHIHI

eh sto anno pare di si :YIGO
foto delle ragazze :pOL:
 
Non riesco a capire quanto sia "larga" la cengia Veronesi... leggo commenti molto molto variegati, tra chi dice che è molto comoda e chi molto risicata... immagino ce ne sia per tutti?

Il canale di discesa che hai fatto, a picco sul lago, dovrebbe essere quello utilizzato come discesa delle tante vie alla Cima del Lago, tra cui il famoso e straripetuto Diedro Dall'Oglio.
Come lo hai trovato? Molesto o ben tracciato?
 
Non riesco a capire quanto sia "larga" la cengia Veronesi... leggo commenti molto molto variegati, tra chi dice che è molto comoda e chi molto risicata... immagino ce ne sia per tutti?
La cengia in se non è mai strettissima e ne i punti davvero stretti è attrezzata.
Il posto per i piedi c'è sempre.

Il problema è npsicologico:di là dal sentiero e di uno scivolo di ghiaia di un metro o poco più c'è un vuoto davvero impressionante.

Fa più impressione a vederlo che a farlo, soprattutto se ti concentri sul sentiero è non su quello che hai alla tua sinistra.
 
Cioè, vuoi dirmi che la volta che trovi della gnagna in quota non fai nemmeno una foto da condividere con tutti noi?????????????????????????? :mann:
 
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