sci
Well-known member
Ieri, 11 agosto, ho deciso affrontare questo piacevole trekking in solitaria, complici le previsioni di tempo splendido previste…
E' un percorso panoramicissimo e per certi versi emozionante, ha un dislivello cospicuo (sono circa 900mt a tratta partendo dal parcheggio a 1540mt fino alla cima che si trova a 2420mt), ma grazie alla pendenza costante non si soffre mai molto e in circa 1h45 di buon passo si riesce ad arrivare in vetta.
Le indicazioni non sono moltissime, ma dal parcheggio dove termina la strada che sale da Sella Nevea basta proseguire per il rifugio Di Brazzà, dopodiché dal rifugio si inizia a salire avendo la catena del Montasio frontalmente e rapidamente si scorgerà il sentiero che porta in cima. Il percorso è anche molto famoso per la numerosa presena di stambecchi che, complice l'abitudine all'uomo, spesso si lasciano anche avvicinare.
Inutile dire che ieri non ne abbia visto nemmeno uno
L'idea era di fare un trek in solitaria ma alla fine, in vetta, ho fatto amicizia con alcuni ragazzi e ci siamo velocemente ritrovati al rifugio Di Brazzà per brindare al trek davanti ad un'ottima birra, prima di rientrare alle macchine

Ma ora…spazio alle foto!
Mi alzo la mattina e a Udine ancora piove per bene
, guardo il satellite, guardo il cielo fuori e decido: si va!
Imbocco l'A23 e il cielo improvvisamente si apre (sullo sfondo le prealpi Giulie)
Arrivo al parcheggio e rimango incredulo. Non mi aspettavo una spolverata così cospicua e così in basso (fino alle 7 i gestori del rifugio - 1660mt- hanno detto che fioccava anche lì). La temperatura è decisamente bassa (5 gradi circa), c'è un vento gelido che taglia la faccia e il tempo stenta ad aprirsi…mi incammino per il rifugio sperando si scaldi velocemente l'aria.
Lo Jof di Montasio (2754mt) in tutta la sua bellezza (secondo me ha una vaga somiglianza col Cimon della Pala)
Dall'altro lato le piste di Sella Nevea e la catena del Canin (2587mt) con i relativi nevai.
Superato il rifugio si comincia a salire, mentre la neve velocemente si scioglie.
Adesso si sta bene, la catena del Montasio qui ripara dal vento e la camminata fa scaldare velocemente gambe e braccia.
Nevaio a circa 1900mt di quota, imbiancato di fresco.
Il sentiero, come accennavo, è panoramicissimo. Lo sguardo spazia lungo tutto l'altopiano del Montasio e la Val di Ferro.
Uno zoom sulle piste di Sella Nevea (che dovrò assolutamente provare il prossimo inverno
)
Poco dopo i 2000mt si iniziano a scorgere le prime residue tracce di neve, in rapido scioglimento.
Più si sale e più neve, vento ma soprattutto FREDDO aumentano...
Dai 2200mt in poi la neve aumenta esponenzialmente. Nei punti in ombra e riparati dal vento ci sono ancora 10-12 cm farinosissimi.
Poco prima della cima la vista si apre sulla splendida mole dello Jof Fuart (2.666mt)
Ultimi metri...
Finalmente in vetta (2420mt)!
Qui il freddo si fa sentire eccome. Vento a raffiche, temperatura di circa 4° e windchill sottozero
Dalla vetta, guardando oltre il Canin, si scorge perfettamente la penisola di Lignano Sabbiadoro con il Mare Adriatico e, in primo piano, la laguna di Marano.
Vista verso N e il Tarvisiano (col M. Lussari e in lontananza l'Austria)
Di nuovo verso il Canin...
Il freddo si fa sentire ed il tempo non è un granché, è ora di ri-scendere e di godersi una meritata birrozza
Come potete notare, di stambecchi nemmeno l'ombra ma di mucche invece...



Chiudo il report con questi due scatti fatti verso la macchina che spero possano trasmettervi almeno in parte la profonda bellezza di questi luoghi.
E' una zona splendida.

E' un percorso panoramicissimo e per certi versi emozionante, ha un dislivello cospicuo (sono circa 900mt a tratta partendo dal parcheggio a 1540mt fino alla cima che si trova a 2420mt), ma grazie alla pendenza costante non si soffre mai molto e in circa 1h45 di buon passo si riesce ad arrivare in vetta.
Le indicazioni non sono moltissime, ma dal parcheggio dove termina la strada che sale da Sella Nevea basta proseguire per il rifugio Di Brazzà, dopodiché dal rifugio si inizia a salire avendo la catena del Montasio frontalmente e rapidamente si scorgerà il sentiero che porta in cima. Il percorso è anche molto famoso per la numerosa presena di stambecchi che, complice l'abitudine all'uomo, spesso si lasciano anche avvicinare.
Inutile dire che ieri non ne abbia visto nemmeno uno

L'idea era di fare un trek in solitaria ma alla fine, in vetta, ho fatto amicizia con alcuni ragazzi e ci siamo velocemente ritrovati al rifugio Di Brazzà per brindare al trek davanti ad un'ottima birra, prima di rientrare alle macchine
Ma ora…spazio alle foto!
Mi alzo la mattina e a Udine ancora piove per bene


Imbocco l'A23 e il cielo improvvisamente si apre (sullo sfondo le prealpi Giulie)

Arrivo al parcheggio e rimango incredulo. Non mi aspettavo una spolverata così cospicua e così in basso (fino alle 7 i gestori del rifugio - 1660mt- hanno detto che fioccava anche lì). La temperatura è decisamente bassa (5 gradi circa), c'è un vento gelido che taglia la faccia e il tempo stenta ad aprirsi…mi incammino per il rifugio sperando si scaldi velocemente l'aria.
Lo Jof di Montasio (2754mt) in tutta la sua bellezza (secondo me ha una vaga somiglianza col Cimon della Pala)


Dall'altro lato le piste di Sella Nevea e la catena del Canin (2587mt) con i relativi nevai.

Superato il rifugio si comincia a salire, mentre la neve velocemente si scioglie.
Adesso si sta bene, la catena del Montasio qui ripara dal vento e la camminata fa scaldare velocemente gambe e braccia.


Nevaio a circa 1900mt di quota, imbiancato di fresco.

Il sentiero, come accennavo, è panoramicissimo. Lo sguardo spazia lungo tutto l'altopiano del Montasio e la Val di Ferro.




Uno zoom sulle piste di Sella Nevea (che dovrò assolutamente provare il prossimo inverno


Poco dopo i 2000mt si iniziano a scorgere le prime residue tracce di neve, in rapido scioglimento.






Più si sale e più neve, vento ma soprattutto FREDDO aumentano...



Dai 2200mt in poi la neve aumenta esponenzialmente. Nei punti in ombra e riparati dal vento ci sono ancora 10-12 cm farinosissimi.


Poco prima della cima la vista si apre sulla splendida mole dello Jof Fuart (2.666mt)

Ultimi metri...

Finalmente in vetta (2420mt)!
Qui il freddo si fa sentire eccome. Vento a raffiche, temperatura di circa 4° e windchill sottozero


Dalla vetta, guardando oltre il Canin, si scorge perfettamente la penisola di Lignano Sabbiadoro con il Mare Adriatico e, in primo piano, la laguna di Marano.

Vista verso N e il Tarvisiano (col M. Lussari e in lontananza l'Austria)

Di nuovo verso il Canin...

Il freddo si fa sentire ed il tempo non è un granché, è ora di ri-scendere e di godersi una meritata birrozza

Come potete notare, di stambecchi nemmeno l'ombra ma di mucche invece...





Chiudo il report con questi due scatti fatti verso la macchina che spero possano trasmettervi almeno in parte la profonda bellezza di questi luoghi.
E' una zona splendida.


