Pasqua 2016 - Tentativi di quadratura del cerchio

Kaliningrad

Kayakçı-ı ekrem
Das Ideal:

Ja, das möchste:
Eine Villa im Grünen mit großer Terrasse,
vorn die Ostsee, hinten die Friedrichstraße;
mit schöner Aussicht, ländlich-mondän,
vom Badezimmer ist die Zugspitze zu sehn –
aber abends zum Kino hast dus nicht weit [...]



Sì, insomma, della serie "si fa quel che si può", vacanze pasquali 2016 tutt'altro che perfette se considerate nell'ottica montano-sciistica ma ancor più se viste dalla prospettiva marino-adriatica nella quale mi sono trovato coinvolto. Tuttavia, della serie "bicchiere mezzo pieno" se visto in chiave ottimistica, o addirittura "quadratura del cerchio" se preso dall'entusiasmo come lo sono stato dopo le due inaspettate (ma segretamente preparate) giornate di sci, mi sento di affermare che le due escursioni pasquali in questione mi hanno almeno parzialmente ripagato delle tante, dolorose rinunce degli ultimi mesi e sulle quali non voglio sprecare altro inchiostro.


Visto che ho accennato all'ubicazione marina dell'alloggio vacanziero, precisiamo subito che di questo effettivamente si tratta. Strano per una cronaca sciistica iniziare dal mare, ma la veduta sull'adriatico tardo-invernale merita una qualche meditazione:

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Sabato 26 marzo la meta sciistica era il Nevegàl (non dimenticare mai l'accento sull'ultima sillaba!), il dolce e ingiustamente negletto altopiano sopra Belluno:

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^ Veduta su Col Toront



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^ Panorama della pianura bellunese con prime Dolomiti e Prealpi



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^ Sciovia Le Erte, Nascivera, primi anni 1980, vedasi anche:






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^ Sciovia Col Toront con pianura in direzione di Feltre



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^ Sciovia Col Toront e Col Visentin




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^ Col Toront visto dal Rifugio Bristot




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^ Sciovia Col Toront




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^ Col Faverghera




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^ Sciovia Col Toront, stazione a valle




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^ Col Visentin. Ingrandendo l'immagine s'intravvedono i piloni di una defunta sciovia




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^ Sciovia Le Erte




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^ Vecchi sci nel Rifugio Bristot




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^ Vecchi sci nel Rifugio Bristot




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^ Pista nel bosco




Questa gita fu beneficata da condizioni eccezionalmente favorevoli:


  • Tragitto breve per arrivare agli impianti (1H20')
  • Tempo splendido
  • Malgrado fosse fine stagione e la stazione si trovi a quote relativamente basse (da 1050 a 1650 metri circa slm) notevole innevamento residuo (circa 60-160 cm.)
  • Calma di vento
  • Temperature ottimali (da +2 C° la mattina fino a + 8 C° nel primo pomeriggio)
  • Magistrale preparazione delle piste (la neve è rimasta bella compatta fino al pomeriggio)
  • Poca gente in giro, assenza di code, atmosfera molto rilassata, personale simpatico (e dialettofono!) alla biglietteria, agli impianti e nel rifugio.



In poche parole il contrario di quel che aveva sperimentato starli un paio d'anni fa.


Nel corso degli anni molti impianti sono purtroppo stati dismessi, ciò che ha di fatto amputato la zona sciabile. Nella sua configurazione di dieci-vent'anni fa il Nevegàl sarebbe a mio avviso il piccolo comprensorio perfetto "fuori dalla porta di casa". Ciò nonostante, anche nella sua configurazione odierna quest'area sciistica è ancora godibilissima per una gita d'una giornata.

Aggiungo altre due o tre cosette positive:

1) Turismo esclusivamente locale targato BL o TV, quindi bella sensazione d'essere lontani dal chiassoso cosmopolitismo del Sellaronda.
2) Piste naturali poco o punto modellate
3) Assenza delle sovradimensionate, inestetiche e nel 90% dei casi inutili recinzioni rosso-arancioni presenti (ahinoi) nella stragrande maggioranza dei centri sciatorî italiani

Insomma, s'è capito, una stazione sciistica un po' all'antica, tranquilla.


Ma quando uno è in giro in codesti paraggi non può esimersi dal rendere omaggio alla regina delle seggiovie dismesse ma ancora in piedi, ossia la leggendaria monoposto Scardellato del Monte Cesen sopra Valdobbiadene.



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^ I piloni di linea ci sono ancora tutti




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^ A partire dalla località Pianezze la strada è ufficialmente chiusa al traffico. Malgrado la neve si sarebbe potuto provare a raggiungere la vetta, solo che mia figlia ne aveva abbastanza dei tornanti, sicché ci siamo fermati alla vecchia stazione a valle.




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^ Stazione a valle




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^ Stazione a valle




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^ Primo pilone




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^ La stessa seggiovia in una cartolina d'epoca




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^ Veduta sulla pianura veneta con in rilievo il fiume Piave "sacro alla Patria"




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^ Il ridente villaggio di Valdobbiadene visto dall'alto




Seguono vecchie cartoline del Nevegàl:


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^ Rifugio Bistrot




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^ Sciovia Cicio Bel




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^ Sciovia Col dei Pez




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^ Sciovia Col dei Pez




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^ Sciovia Col dei Pez



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^ Sciovia Rifugio Brigata Alpina Cadore




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^ Sciovia Rifugio Brigata Alpina Cadore




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^ Sciovia Rifugio Brigata Alpina Cadore




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^ Sciovia Rifugio Brigata Alpina Cadore




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^ Sciovia Rifugio Brigata Alpina Cadore




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^ Sciovia Rifugio Brigata Alpina Cadore




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^ Sciovia Col Toront




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^ Sciovia Col Toront




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^ Sciovia Col Toront




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^ Sciovia presso il Ristorante La Casera (Faverghera?)




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^ Sciovia<




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^ Una delle sciovie alte (quale?)




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^ Seggiovia monoposto




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^ Seggiovia monoposto




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^ Seggiovia monoposto, stazione a valle




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^ Seggiovia monoposto




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^ Seggiovia monoposto, stazione a valle




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^ Vedutine




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^ Vedutine




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^ Vedutine




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^ Vecchia (1967) mappa



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^ Legenda




Mercoledì 30 marzo abbiamo fatto un'escursione nei pressi di Trieste:


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^ Il porticciolo di Sistiana.




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^ La spiaggia di ciotoli di Sistiana con il castello di Duino sullo sfondo.




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^ Olmo fiorito vicino all spiaggia.




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^ La fioritura dell'olmo.




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^ Veduta sull'Adriatico, oggi grigio.




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^ Il campanile di Noventa di Piave.




Il giorno successivo (31 marzo) abbiamo intrapreso la seconda escursione sciistica della vacanza. Nonostante le orrende previsioni del tempo (pioggia costante fino a 2200 metri) ci siamo messi in marcia in direzione di Sella Nevea nel selvaggio Friuli. Il tragitto si è rivelato ben più lungo rispetto al Nevegal (2 ore), ma in compenso ho trovato il percorso e il paesaggio molto interessante a partire da poco dopo il bivio di Palmanova. Man mano che si saliva verso Nord le strade si facevano sempre più deserte e le montagne sempre più aspre. Spettacolari gli ultimi dieci-quindici chilometri di salita su una strada stretta (deserta) in una gola nel bosco stretta tra ripide pareti di montagna.

Sella Nevea fino a pochi anni fa era collegata agli impianti di Bovec (Plezzo) sul versante sloveno. Dopo il fallimento del gestore sloveno gli impianti sono stati messi fuori servizio e aspettano ora di trovare un nuovo investitore. Sul lato italiano sono in funzione una cabinovia Leitner a (mi pare) 8 posti, una vecchia seggiovia biposto sempre Leitner e un Funifor che consente di raggiungere il crinale di confine. Giù a Sella Nevea ci sono anche una breve sciovia e un tappeto mobile coperto.


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^ Le ultime nuvole stanno per scomparire. La bella Conca Prevala vista dall'alto




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^ A sinistra sullo sfondo la stazione di partenza del Funifor e il Rifugio Gilberti.




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^ La Conca Prevala vista dal basso. Nel mezzo dell'immagine a destra in tempi passati una sciovia permetteva di risalire il canalone per la pratica dello sci estivo.



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^ Anni '70 - '80



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^ La partenza comune delle due piste si trova sotto una parete verticale.




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^ Un centinaio di metri più in basso. Sguardo retrospettivo. Sullo sfondo la cabinovia arancione.




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^ Nel Funifor. Conca Prevala.




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^ Nel Funifor. La seggiovia che riporta gli sciatori sulla cresta del rifugio.




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^ Nel Funifor. Sci Carpani e K2.




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^ sulla seggiovia Gilberti.




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^ Rifugio Gilberti.




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^ Bella, bella questa forcelletta/canaloncino aperto e solatio.<br>




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^ Si osservi la chiesetta semisepolta dalla neve. Sella Nevea è forse la stazione italiana col maggiore innevamento (anche se quest'anno, eccezionalmente, l'inverno è stato arido anche qui fino a metà febbraio, se non sbaglio). Sullo sfondo la stazione a monte della cabinovia.




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^ Chiesetta innevata e cabine arancioni.



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^ La stazione a valle del Funifor e il Rifugio Gilberti.




Concludendo:


Sella Nevea mi è piaciuta moltissimo. Le due piste basse sono molto varie e d'un certo impegno. La neve papposa a causa delle temperature veramente alte non mi ha fatto nulla (appartiene, come il Firn del resto, al piacere dello sci primaverile). La Conca Prevala è un capolavoro della natura tutto da ammirare.


Oggi ci saranno stati al massimo cinquanta sciatori in giro per le piste. Ciò nonostante tutti gli impianti erano in funzione, compresa la sciovia bassa, la quale è rimasta tutta la mattinata praticamente senza clienti. Per compassione coll'addetto oziante abbiamo concluso in bellezza la giornata facendo due giri anche su questa breve sciovia.


Sella Nevea è una località dove voglio assolutamente ritornare una volta che avranno riaperto gli impianti sul versante sloveno.
 
sei partito da jesolo lido!!!!!!!!!!!la mia cervinia estiva.....ma non mi dilungo qui....grande report!!!!!!!!
 
Grandissimo report, una chicca veramente! L'ultima volta in nevegal avevo un piumino ciesse e degli sci Spalding....30 anni fa...ricordo una bellissima pista nel bosco, la coca, e un atmosfera che solo negli anni 80 si respirava.

Vedo che sei stato a porto piccolo, gran bel recupero di una vecchia cava, peccato solo i prezzi...anche solo x un aperitivo ci si svena...

Spero tu abbia avuto modo di fare il sentiero Rilke da duino a sistiana, veramente mozzafiato, sulle scogliere.

saluti
 
Bellissimo report mix tra archologia e attualità, veramente un piacere leggerlo.

Da quanto ho letto gli impianti sloveni li stanno risistemando ma sono andati lunghi con i lavori, dovrebbero riaprire tutto la prossima stagione.


ps la prossima volta cerca di caricare le foto con il multiupload del forum, i siti hosting di immagine dopo 1-2 anni cancellano tutto e ti ritrovi con un report senza foto
 

.

Impeccabile report Kaliningrad, come tuo solito del resto.
Anzi, questa volta all'inizio ti sei superato, con una (ec)citazione nella lingua teutonica: traduzione?
Hai inserito una bella doppietta, che mi riporta ai tempi della vetusta 500, quella (ec)citata da Vecchioni nelle luci di San Siro... altri impianti, ed altre storie.

Nevegal: non ci sono mai stato, anche se la stazione mi ha sempre affascinato. Quando passo (spesso) in auto con l'autostrada Mestre/Vittorio Veneto/Pian di Vedoia, guardo sempre con curiosità, all'andata sul lungo viadotto sospeso in salita le antenne della montagna, ed al ritorno prima di imbucarmi nelle gallerie i bei boschi della montagna cercando di scorgere senza successo la linea di qualche impianto. Immancabili i tuoi soliti reperti archeologici, mi sembra però manchi una cartina aggiornata degli impianti... si, qualcosa di moderno, senza i segni degli elefanti di Annibale insomma. Neve impeccabile, nonostante le basse altezze? Incredibile!!

Sella Nevea: anche qui non ci sono mai stato, e sarà difficile andarci, perchè è un po' al di fuori dai miei giri abituali. Oltretutto senza Bovec non mi sembra che i chilometri che mi mancano valgano la deviazione, nonostante la tua valida promozione. Si, Bovec, con la sua lunghissima e perigliosissima cabinovia: siete mai andati a guardare i filmati che si trovano ancora su YouTube? Impianto incredibile, che - a quanto pare - non sarà più riproposto nella sua versione originale: peccato! E Sella Nevea, con il suo vecchio skilift ormai eliminato nella conca per uno sci estivo a soli 2.500 metri... alla faccia della buona esposizione!! Ma quanto tempo è passato? Credo fosse contemporaneo a quella pubblicità televisiva sul carciofo da bere, promosso seduti ad un tavolino in mezzo al traffico delle auto, 'contro il logorìo della vita moderna'. Tornando ai nostri tempi a colori digitali, hai da postare anche qualche altra fotina della pista che scende fino in Paese? Deve essere interessante.

Complimenti, e grazie.
 
Ultima modifica:
ps la prossima volta cerca di caricare le foto con il multiupload del forum, i siti hosting di immagine dopo 1-2 anni cancellano tutto e ti ritrovi con un report senza foto

Acc...., non lo sapevo!
Grazie per l'informazione.
Quindi, se non si utilizza il multiupload del forum (e solo quello 'multi'), le foto si cancellano con il trascorrere del tempo? Un po' come le vecchie fotografie stampate, che ingiallivano con il passare del tempo... peccato... quindi rischiamo di perdere dal Forum tutti i reperti fotografici del nostro esimio archeologo Kaliningrad?
 
Kalinin.graditissimo report!

Sella nevea super, dovevo andare... in questi giorni di aprile mi avevano invitato ad un evento telemarktanghero...olè
 
Sella Nevea: anche qui non ci sono mai stato, e sarà difficile andarci, perchè è un po' al di fuori dai miei giri abituali. Oltretutto senza Bovec non mi sembra che i chilometri che mi mancano valgano la deviazione, nonostante la tua valida promozione. Si, Bovec, con la sua lunghissima e perigliosissima cabinovia: siete mai andati a guardare i filmati che si trovano ancora su YouTube? Impianto incredibile, che - a quanto pare - non sarà più riproposto nella sua versione originale: peccato! E Sella Nevea, con il suo vecchio skilift ormai eliminato nella conca per uno sci estivo a soli 2.500 metri... alla faccia della buona esposizione!! Ma quanto tempo è passato? Credo fosse contemporaneo a quella pubblicità televisiva sul carciofo da bere, promosso seduti ad un tavolino in mezzo al traffico delle auto, 'contro il logorìo della vita moderna'. Tornando ai nostri tempi a colori digitali, hai da postare anche qualche altra fotina della pista che scende fino in Paese? Deve essere interessante.

Giusto per dover di cronaca la conca Prevala va da circa 1800 a circa 2100m, e lì si praticava lo sci estivo (altro che 2.500...).
In realtà ha messo foto della pista (che poi sono due) che scende in paese, sono quelle sotto la verticale parete del Bila Pec, peraltro costellata di vie d'arrampicata, alcune ancora in esplorazione sugli alti gradi dai nostri giovani e baldi amici arrampicatori.

Bovec è stata collegata per solamente due stagioni, e adesso siamo alla terza consecutiva di NON collegamento. Ma qualcosa di muove e pare proprio che la prossima il collegamento sarà attivo.

Sella Nevea e la zona meritano una visita (te lo dice uno che ora è qua ma ha girato davvero un po' dappertutto sulle Alpi, e nel cuore ho sempre l'Ovest), ma non solo orientata allo sci, sarebbe limitante davvero. Le piste vere sono solo le due che vanno in paese, per il resto non c'è nulla da quel punto di vista. Anche la discesa dal funifor (Prevala) e la mini-seggiovia Gilberti offrono alternative di discesa quasi nulle. Chi viene deve saper guardare oltre.

Chi vuole farsi un giro faccia un fischio, assieme ai "local" si possono scoprire più facilmente i "segreti" di queste mini-località.
 
Potresti scrivere un pò più spesso? Tipo.... tutti i giorni.

Che figo iniziare la giornata così, racconto strepitoso di posti dei quali mi interessa meno di zero ma che attraverso la tua narrazione sembrano prendere vita.
 
Gran bel report anche se in realtà sembra un vero e proprio diario di viaggio....le cartoline fanno davvero commuovere!

Sella nevea secondo me è un posto che avrebbe delle potenzialità incredibili....guardate l'innevamento in questa stagione aridissima!!! Ovviamente la prima cosa è ripristinare il collegamento con il versante sloveno....me poi andrebbe fatto anche altro...dite che qualche pista in più non si potrebbe fare?
 
Sella nevea secondo me è un posto che avrebbe delle potenzialità incredibili....guardate l'innevamento in questa stagione aridissima!!! Ovviamente la prima cosa è ripristinare il collegamento con il versante sloveno....me poi andrebbe fatto anche altro...dite che qualche pista in più non si potrebbe fare?

Piste è difficile, ci sono dei buoni pendii vicino ma difficilmente collegabili con il comprensorio principale (il terreno carsico poi contempla qualche problema in più), direi invece che ancora qualche possibilità potrebbe averla Bovec (es. Krnica, che si presta a una bella pista), dove però è necessario l'innevamento artificiale per via dell'esposizione al sole forte. Sono daccordo che la prima cosa da fare è garantire il collegamento, perchè crea un comprensorio completo e con la fortuna di avere sia il Nord che il Sud-Est con le mille conseguenze nivo-meteorologiche. In questo modo si aprono anche le possibilità maggiori per attività di sci fuoripista, scialpinismo, alpinismo invernale a cui questo comprensorio comunque rimane votato.

Se qualcosa VA fatto a Sella Nevea è una riqualificazione in tutti i sensi del paese. I centri vicini non sono poi così vicini (Tarvisio) nè tantomeno pieni di servizi (Chiusaforte), per cui serve gente che soggiorni a Sella Nevea e trovi interessante farlo per più giorni.
Dal punto di vista delle attività nulla manca, dello scenario neanche (anzi siamo tra i migliori in senso assoluto), dal punto di vista della recettività e dell'impatto visivo delle strutture meglio non esprimersi, delle cose da fare dopo le 4 di pomeriggio stendiamo un velo pietoso.
 
E BRAVO!
Questo è un signor report da leccarsi i baffi, ed è molto bello l' accostamento "mari e monti" :YIGO

sei partito da jesolo lido!!!!!!!!!!!la mia cervinia estiva.....ma non mi dilungo qui....grande report!!!!!!!!
Adesso si capiscono tante cose HIHIHI

i siti hosting di immagine dopo 1-2 anni cancellano tutto e ti ritrovi con un report senza foto
dipende dai siti, qualche mese fa su photobucket per farmi posto ho dovuto cancellare foto che avevo caricato nel 2008 :shock:

Sella Nevea: anche qui non ci sono mai stato, e sarà difficile andarci, perchè è un po' al di fuori dai miei giri abituali. Oltretutto senza Bovec non mi sembra che i chilometri che mi mancano valgano la deviazione, nonostante la tua valida promozione. Si, Bovec, con la sua lunghissima e perigliosissima cabinovia: siete mai andati a guardare i filmati che si trovano ancora su YouTube? Impianto incredibile, che - a quanto pare - non sarà più riproposto nella sua versione originale: peccato!

5 anni fa ci ho fatto 20 minuti di blocco in quella trappola :shock:
Comunque dall' anno prossimo varranno la pena i km extra, visto che saranno disponibili la parte alta della Prevala (quella che parte da Forcella del Forato e, concatenata con la parte italiana, crea una pista bella lunga in ambiente molto particolare) e le due lunghe piste slovene che scendono all' intermedia della cabinovia.
Avendone la possibilità, ti consiglierei di salire dal versante di Plezzo lungo la statale che segue l' Isonzo da Gorizia passando per Tolmino e Caporetto: è un viaggio che vale la pena per il panorama e l' importanza storica dei luoghi.
 
Acc...., non lo sapevo!
Grazie per l'informazione.
Quindi, se non si utilizza il multiupload del forum (e solo quello 'multi'), le foto si cancellano con il trascorrere del tempo? Un po' come le vecchie fotografie stampate, che ingiallivano con il passare del tempo... peccato... quindi rischiamo di perdere dal Forum tutti i reperti fotografici del nostro esimio archeologo Kaliningrad?

No, multiupload o upload singolo sono equivalenti essendo entrambi sui server di skiforum; il suggerimento si riferiva a quegli utenti che usano altre applicazioni per l'upload delle foto (tipo Imageshack) e poi "portano" su skiforum il link preceduto da
: in quel caso tu non vedi un link ma l'immagine che quel link rappresenta senza doverci cliccare sopra... ma quel link originario non e' nelle disponibilita' di Skiforum e se viene cancellata la foto nel database originario dai gestori ... qui poi non si potrebbe vedere l'immagine e non ci sarebbe modo di recuperarla.

Bel report.
 
che report signori!
io ho imparato a sciare li´ quando avevo 5-6 anni :baby:
I miei nonni avevano (hanno ancora) un appartamento in un mega condominio che si trova sulla strada per salire su alla Casera. Una volta c´erano anche due (o tre, ora non ricordo) che collegavano la Casera al resto del comprensorio. Il primo si chiamava Ghiro e li´ credo di avere preso lo skilift almeno un migliaio di volte HIHIHI
a quanto ricordo era molto carina la pista che scendeva fino a valle e servita da una seggiovia (non la coca ma un´altra che si prendeva dal Col toront)... quanti ricordi! :HIP
mio padre mi raccontava che c´erano anche due altri impianti: mi pare che si chiamassero Busa de Camp e la Grava ed erano tra il col Toront e il Col Visentin

report piu´ bello dell´anno secondo me! :D
 
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