Qualcosa non va

Ema93

Well-known member
Ci ho ripensato. Non scrivo niente. O meglio chiedo: i recenti eventi sommati ai precedenti potrebbero influire e modificare il futuro del percorso europeo intrapreso 50 anni fa?
 
Sicuramente bisogna cambiare qualcosa, evidentemente il buonismo a tutti i costi è fallito, dobbiamo tornare a difendere la nostra cultura, a metterla al primo posto.
 
C'è qualcosa che non va.
Sicuramente qualcosa di purtroppo radicato nella cultura e nel "credo" di quelle persone. Non so come fare per avere mondo al 100% pacifico, ma di sicuro è necessario agire culturalmente.
E nell'immediato con durezza.


PS: sposto e creo disucssione nuova.
Al primo pensiero razzista o aggressivo si chiude. E se viene chiusa anche questa significa che sta ancora vincendo l'odio, significa che non riusciamo ad ascoltarci.

10 mila persone o forse più, che si parlano ma non si ascoltano... a volte mi pare succeda questo anche qui.
 
La cosa che non va è che si vuole far convivere per forza (perché è un arricchimento .... de che non s'è capito) genti e culture che per 2.000 anni sono rimaste ognuna a casa loro e a farsi gli affari loro senza sentire la necessità di doversi spostare qua o là. Non mi spingo a giudicare se sia meglio una cosa dell'altra, anche se un'idea ce l'avrei .....

In 2.000 anni di storia gli unici contatti "significativi" sono avvenuti per scannarsi o spararsi addosso. Mi sembra solo che la storia si ripeta.
 

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Scusa Fabio, ma cosa c'è di più razzista di chi vuole eliminarci dalla faccia della terra?
Cosa c'è di più razzista di questo nazislam?
Cosa c'è di più razzista di chi è disposto a farsi saltare in aria per delle superstizioni?

Sono 15 anni che il problema ci tocca da vicino.
Non è più tempo di parole, di ascoltare, di ascoltarci. Bisogna agire, ora.

Ormai il NEMICO è chiaro a tutti, è palese, non si nasconde nemmeno più...

Il tempo delle mezze misure e delle parole è finito!
 
Cosa c'è di più razzista di questo nazislam?
Cosa c'è di più razzista di chi è disposto a farsi saltare in aria per delle superstizioni?
Perfettamente d'accordo. Ma se noi sterminiamo loro, fisicamente intendo, allora è come agire contro uno specchio.
La soluzione? Bohhh.
 
GENEALOGIA DEL FANATISMO

di Emil Cioran

[...] Anche quando si allontana dalla religione, l'uomo vi rimane assoggettato; si affanna a creare simulacri di dèi, e si precipita poi ad adottarli: il suo bisogno di finzione, di mitologia, trionfa sull'evidenza e sul ridicolo. La sua capacità di adorazione è responsabile di tutti i suoi crimini: chi ama indebitamente un dio costringe gli altri ad amarlo, pronto a sterminarli se si rifiutano. Non c'è forma di intolleranza, di intransigenza ideologica o di proselitismo che non riveli il fondo bestiale dell'entusiasmo. Perda l'uomo la propria facoltà di indifferenza: diverrà virtualmente assassino; trasformi la sua idea in dio: le conseguenze saranno incalcolabili. Non si uccide se non in nome di un dio o delle sue contraffazioni: gli eccessi suscitati dalla dea Ragione, dall'idea di nazione, di classe o di razza sono affini a quelli dell'Inquisizione o della Riforma. Le epoche di fervore eccellono in imprese sanguinarie: santa Teresa non poteva che essere contemporanea degli autodafé, e Lutero dei massacri dei contadini. Nelle crisi mistiche, i gemiti delle vittime si accompagnano ai gemiti dell'estasi... Forche, galere, penitenziari prosperano solo all'ombra di una fede - di quel bisogno di credere che ha infestato per sempre lo spirito. Il diavolo appare assai scialbo rispetto a colui che dispone di una verità, della sua verità. [...]
Il fanatico è incorruttibile: se per un'idea è capace di uccidere, allo stesso modo può farsi uccidere per essa; in entrambi i casi, sia egli tiranno o martire, è un mostro. Non esistono esseri più pericolosi di quelli che hanno sofferto per una convinzione: i grandi persecutori si reclutano tra i martiri ai quali non è stata tagliata la testa. Lungi dal diminuire la brama di potenza, la sofferenza la esaspera; perciò lo spirito si sente più a suo agio in compagnia di un fanfarone che in quella di un martire; e niente gli ripugna quanto lo spettacolo in cui qualcuno muoia per un'idea... disgustato dal sublime e dalla carneficina, esso sogna una noia di provincia su scala universale, una Storia il cui ristagno sia tale che il dubbio vi si profili come un evento e la speranza come una calamità...


www.rodoni.ch/busoni/cioran/cioranfanatismo2.html
 
La soluzione è essere spietati qua ma trattarli bene la. La vera politica estera da attuare verso il medio Oriente dovrebbe essere abolire gli stupidi confini tracciati col righello per i propri comodi dai soliti americani ed inglesi, riconoscere le loro entità statali per quanto medioevali e animalesche vedi isis (se van bene a loro) e trattarli politicamente e commercialmente alla pari. Poi qui bisogna non fargli mettere piede, come fanno Giappone e Australia, BLINDARE I CONFINI e ridurre TUTTE le religioni, al rango di hobby. Negare sia i luoghi di culto che la contribuzione. Di fatto proibirle.
 
Ma perchè non coinvolgono capi di stato...politici...ministri...in questi attentati???????????????

il dubbio...che sia tutto manovrato...come il crollo controllatro delle torri gemelle...aleggia.
 
Perfettamente d'accordo. Ma se noi sterminiamo loro, fisicamente intendo, allora è come agire contro uno specchio.
La soluzione? Bohhh.

La soluzione è che ognuno stia a casa sua o....ci venga riportato a braccia.
Io non frequento posti che non mi garbano, mica vado là e dico 'non mi garbate...morti'.
Il mondo è una palla ma non per forza bisogna girarci attorno o no? :MUCCA
 
Ti correggo solo questo passaggio. I confini col righello e i casini in Medio Oriente li hanno fatti gli inglesi con i FRANCESI. Gli americani sono arrivati molto dopo.

Eh sì. Sono io che gli americani li metto sempre insieme agli inglesi in quanto sono 2 teste dello stesso mostro
 
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