Ciao Alan come va?
La mia allenatrice è uno scriccioletto le ho chiesto di farmeli provare ma mi ha detto che sono tarati su una persona di 40-50kg e non me li ha dati
sta di fatto che li deformava bene bene pero' diceva che sul veloce erano molli davanti già per lei. Secondo me qui il problema non è solo la durezza ma il tipo di arco, un arco medio partendo da fermo su un muro corto con pendenza media ti da molto da fare perchè appunto devi lavorare sullo sci in pochi secondi senza avere da subito una certa velocità...mentre su un corto o una curva agonistica dopo le primissime due circa trovi l'energia per dargliene.
La serpentina in conduzione secondo me crea problemi didattici che si ripercuotono ovunque perchè alla fine per farla bene a meno di essere un top del top o giovane atleta porta tutti a sciare con sci troppo corti di raggio ecco perchè sostengo che diamo troppa importanza a questa curva. Ma queste sono le regole degli istruttori e loro sono i piu' forti per cui io le rispetto e mi ci applico seguendo il loro credo pur non condividendolo su questo tipo di arco. Fino a 5-8 anni fa ti facevano fare quella semi condotta che secondo me con gli sci un po' piu' lunghi ha un senso. Non è che non mi piace sia chiaro è che le si da un po' troppa importanza ormai si usa sempre un raggio 15/18 perchè altrimenti magari non ti viene e diventa la curva principale su cui scegliere gli sci. Se poi consideri che chiuderla anche con un 18-15 è un po' pericoloso per via della gente che scende (affollamento piste) mi viena da dire che sia una curva bella ma di nicchia in realtà. Dall'altra parte per essere obbiettivi mi sono state date ampie spiegazioni sul perchè è importante molto tecniche ma valide, validissime per cui io mi adeguo pero' con rispetto per chi è molto piu' forte di me ed esperto resto ancora della mia idea almeno in parte e sono comunque disposto e aperto a cambiarla.
Io ritengo che il raggio medio (ora si chiama così, serpentina non si usa più
) sia un passo significativo,
la sciata moderna è un equilibrio tra tenuta e scorrevolezza, lo sci non deve lavorare sempre in lamina, il piede entra continuamente in gioco,
e la sensibilità dello sciatore è proprio quella dell'uso opportuno del piede, adattandolo continuamente alle esigenze e al tracciato.
Il raggio medio fatto con uno sci GS è tecnicamente simile al cortoraggio, ma più graduale,
la prima parte è quella di sensibilità e pressione,
occorre cercare la pressione perché nella prima parte le condizioni fisiche sono tali per cui non c'è pressione automatica,
e occorre dare piede in modo graduale per impostare il raggio desiderato, il tutto mentre si sale sullo sci postandosi avanti, e deformandolo,
la seconda parte è più facile, perché se la prima è fatta bene è già tutto pronto,
però occorre vincersi, resistendo con la gamba lunga senza cedere e senza cadere nella tentazione di dare forza,
perché nella seconda parte c'è già la fisica che porta il peso sullo sci, a volte addirittura si deve alleggerire.
Lo sciatore capace si vede proprio da cortoraggio e raggio medio fatti con sci GS, andare solo sulla lamina ormai è diventato facilissimo,
i ragazzi di 12 anni lo fanno benissimo, è la sensibilità e la capacità di regolare il piede che fa la differenza.
Fa bene la tua istruttrice a farti lavorare
.