Un piccolo grande sogno chiamato Canalone Tyndall

sollazzo

Well-known member
Non sapevo se fare il report o meno perché alla fin della fiera c’è poco “materiale” prettamente sciistico da mostrare: per pigrizia ho lasciato a casa la reflex e mi son fatto prestare una ben più leggera gopro, ma a quanto pare non la so usare :checepossofa: Ma tant’è, qualche fotogramma tra cellulare/video si salva e quindi, eccomi qui (mi dilungherò un po’ di più con le parole).

Un piccolo grande sogno che ho sempre pensato irrealizzabile, vuoi per dislivello/sviluppo infinito, vuoi per difficoltà tecnica. Fin dai primi passi di fuoripista/sci alpinismo son sempre stato a farmi grandi viaggi mentali su quello che si vede nei film, nei report, nelle varie relazioni online: il Canalone Tyndall in particolare mi ha ossessionato parecchio, vuoi per la bellezza estetica del canale, vuoi per l’ambiente che lo circonda (IMHO, la Est del Rosa non ha rivali sulle Alpi), vuoi perché su youtube/gulliver un certo Beppefly l’ha salita/discesa un numero spropositato di volte proprio in splitboard (lo venero un po’ come un Dio in Terra :DDD).
Ma puntualmente, tutti questi viaggi mentali finivano con un risveglio alla dura realtà: “ma dove vuoi andare che non fai più di 600mt senza morire e ogni due per tre ruzzoli come un caprone” mi dicevo.

E invece…Succede che anno dopo anno cominci a passare dal solo fuoripista con impianti, a qualche escursione con ciaspole + tavola fino al grande passo della splitboard. Da qui, anno dopo anno aumenta sempre più il numero delle gite, la forma fisica, la tecnica…Diciamo l’esperienza in generale…E cominci a vedere le cose diversamente: cominci a pensare che forse non è proprio impossibile: difficile sì, ma non impossibile.

E si arriva a domenica 21 febbraio di quest’inverno un po’ così: il giorno prima avevamo sfacchinato al Devero e per quella domenica volevo riposare un po’: mi ero giusto ripromesso, nel caso non mi fossi alzato troppo tardi, di andare a fare un giretto da “merenderos” allo Zamboni, un po’ perché è sempre un bel vedere, un po’ per testare scarponi e sci comprati da poco (pian pianino mi converto a bipede HIHIHIHIHIHIHIHIHI). Detto fatto, sveglia “autonoma” alle 9.30, colazione al bar, e per circa le 11 sono a Macugnaga. Metto pelli e parto per lo Zamboni: nonostante il gran panorama

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la situazione è abbastanza critica. Pochissima neve in giro, morene scoperte, ghiacciai secchi, il Pizzo Bianco con rocce ovunque, zero termico a quasi 4000mt. E’ proprio un’annata no. Poi l’attenzione cala su di lui

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Urca, tutto bello coperto, sembra pure messo bene a vederlo (penso tra me e me). Nel dubbio, comincio a girare la foto ai vari soci, così, giusto per stuzzicare un po’ l’appetito per il futuro.

Passano i giorni e finalmente comincia a nevicare anche da noi in VCO. Due belle passate, specialmente a Macugnaga. Settimana scorsa comincio a istigare: “qualcuno è interessato al Tyndall per caso? No perché da domenica danno 6gg filati di sole con temperature buone, niente vento: insomma, per il fine settimana potrebbe essere fattibile (quantomeno sulla carta)”. Uno si tira subito fuori che ha già altri impegni, uno può solo il giorno X, uno il giorno Y, uno il giorno Z. Insomma, un gran casino, senza contare anche la logistica. Sfruttare gli impianti vorrebbe dire partire abbastanza tardi (le temperature sulla carta son buone, ma è pur sempre marzo ed è pur sempre una sud-est), farla in giornata è da lesi, andare a dormire allo Zamboni vuol dire salire la sera dopo lavoro con magari sacco a pelo/fornelletto a gas etc.

Decido per il socio X, anche se non è sicurissimo di esserci perché un po’ incasinato: ed infatti il giorno prima salta tutto purtroppo (tranquillo che si torna a rifarlo prima o poi :PPINK).

Di prepotenza allora subentra immediatamente il socio Y: un trattore umano, un uomo da 70k D+ solo di ski alp, un pirla che piuttosto di fare il criceto con impianti e mezzo metro di fresca preferisce andare a ravanare, una masochista alla cui affermazione “pare che il Tyndall sia stato sciato mercoledì in ottime condizioni: ci va bene che troviamo già il canale scalettato” risponde “uff, troppo facile così”: insomma, mio cugggggggino, il socio perfetto: lo mandi avanti e tu puoi fare tranquillamente il segugio sulla sua traccia :TTTT

Il socio Z lo prende nel suddetto HIHIHIHIHIHI

Ok, socio prenotato: logistica? Il socio ovviamente risponde con un “lo facciamo in giornata”. E qui scatta il PANICO: zaino al gran completo, sviluppo eterno, 2200m D+, di cui 1000m a pendenza media 40° con probabilmente sci in spalla…Ci si pensa un attimo, si fan due calcoli, e si decide che tutto sommato tra salire prima o farla in giornata cambia poco. “Ok dai, proviamoci: male che vada si arriva dove si arriva, ma almeno ci abbiam provato”. Questo è il motivo per cui la reflex rimarrà a casa, non me la sono sentita di portarmi dietro ulteriore peso.

Calcoliamo un 6 ore di salita: sveglia ore 2.50, colazione molto abbondante, ore 3.10 siamo in macchina, ora 4.10 a Macugnaga, ore 4.24 sci ai piedi, temperatura -6, assenza di vento, niente luna, stellata della MADONNA, frontalino, pronti via: “VAMONOS”. Partire al buio ha sempre il suo perché: non puoi fare altro che seguire a testa bassa la punta degli sci illuminata dalla luce, la meta non la vedi e quindi non ti spaventa la sua lontananza: insomma, si rende bene :DDD

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Ed infatti, come due zombie alla deriva, senza neanche accorgercene ci rendiamo conto che il frontalino non serve più: sono le 6.25, il sole non è ancora spuntato ma la sua luce ci mostra la nostra meta.

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Una breve panoramica di quello che ci circonda...Senza parole...


Nella mia mente faccio strani pensieri: “dai, lo so che stiamo pensando tutte e due la stessa cosa, non diciamolo però, non diciamolo ti prego”…Alla fine lo dirò io: “***** è più vicino di quel che pensavo, non penso ci metteremo molto ad arrivar su”. Guardo l’altimetro: siamo a 2200m: il canale termina a 3500m circa: perché l’ho detto? Perché??? Perché???????????????????? :MM:MM:MM:MM

Ne approfittiamo per mangiare qualcosa e berci un bel caffettino: il socio si mette i rampant (scivolava parecchio, non era con le sue pelli abituali), mentre io nonostante la spilt continuo a salire bene senza. Guardiamo il canale e vediamo qualche traccia di discesa, ma non vediamo quelle di salita.. Boh, sarà la poca luce. Riprendiamo la marcia, ma dopo un po’ son costretto a mettere anche io i rampant: quella neve maledetta, che sarà pure un bel firnone a scendere quando smollerà, ma che in salita ti fa penare l’anima.

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A 2600m circa, ci rinuncio a proseguire coi rampant, non riesco a seguire le diagonali, scivolo troppo, anche il cugino comincia a far fatica. E’ arrivato il momento di passare ai ramponi: ci guardiamo in giro (adesso di luce ce n’è fin troppa :D), ma niente tracce di salita. Sentiamo puzza di heliski :DDD E se per i primi 100m coi ramponi la neve era ancora dura e si saliva bene

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improvvisamente cambia tutto. Un super polverone compresso che però ti fa sprofondare ad ogni passo...

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Uhhhhhhhhhhhhhhh la situazione si fa pesante: “sei contento che non è scalettato il canale pirla?” “zitto!” :DDD:DDD:DDD (ragazzi, il cugino si è fatto un culo, ma un culo, ma un culo che non avete idea….Io gli ho dato il cambio per un 15minuti, tutto il resto dello è opera sua: è veramente un trattore!!!!)

Da qui in poi c’è poco da dire: la salita è dritta, si arranca, ci si riposa ogni tanto, si mangia/beve qualcosa. C’è un solo pensiero che ci tiene in vita: la discesa, con la consapevolezza che la neve è veramente stupenda! Arriviamo alla strozzatura, il cugino è abbastanza provato (cosa più unica che rara), li do il cambio per un 15min ma anche io sono parecchio stanco, mi risupera e prosegue lui. Siamo in ballo da 5h30 circa, vediamo lo sbarramento roccioso (massima quota sciabile, l’uscita è alpinistica), lo possiamo toccare con la mano! Ma mancheranno ancora 200m D+, ma entrambi siamo molto provati. Il cugino non molla e incita, ma è dura…Li dico di continuare, io provo a seguirlo fin dove riesco. Passo gli ultimi 30-40min a fare 10-20passi e mi fermo 1 minuto a riposare (a fine giornata il cugino mi dirà che lui contava fino a 30 :TTTT). Alzo la testa, è arrivato: ha trovato un bello spiazzetto al riparo per riposare un attimo e mettersi gli sci: io sono dietro un 50-80m, ma non ne ho più, inutile continuare, c’è pure tutta la discesa da affrontare. Li faccio segno che mi fermo, annuisce. Le gambe sono ancora buone, ma dopo tutta quella strada manca la lucidità per tenere un passo controllato: cuore e fiato non rispondono agli stimoli :D. La temperatura è buona, non fa caldo e siamo in perfetto orario con il programma pattuito: potrei riposare un attimo e riprovarci ma penso che non ne valga la pena: farei aspettare troppo il socio, col rischio inoltre di stancarmi ancora di più e di compromettere la discesa. Non importa, sono felicissimo di essere arrivato fin li: oggi siamo qui per sciare e lo faremo, metro più (il cugino) metro meno (io).

Mi faccio una piccola buca dove poggiare il culo, assicuro zaino e split con picca (ci manca solo che mi voli giù tutto sul più bello ), mangio, bevo qualcosa, mi preparo: in 5min son pronto, mi giro e anche il socio c’è. Accendo la gopro ma li mortacci mia a casa scoprirò di avere 40min di video da buttare praticamente Mi spiace non avere neanche una foto del socio in discesa (puntavo tutto sulla videocamera).

Parte lui, 4 curve belle ma con freno a mano tirato. La neve è bellissima, ma 1000m di pendenza sostenuta sotto di noi, supper non esposto, fanno un po’ soggezione. Parto io: anche per me prime curve con freno a mano tirato, ma mi rendo subito conto che è la neve è veramente spaziale!!!! Le gambe reggono alla grande! Difficile raccontare a parole il resto della discesa…Orgasmo puro! Ci alterniamo per tutto il canale: un pezzetto lui, lo raggiungo e tiro avanti, mi raggiunge e prosegue. In men che non si dica ci ritroviamo a dove abbiamo calzato i ramponi: circa 900m da URLO!!!! Il video fa cagare, ma dovrebbe rendere l'idea della neve che abbiamo trovato...


Da qui in poi, fino alla morena del belvedere, la neve che ci ha fatto penare durante la salita, ora ha mollato ed è molto bella da sciare, tranne qualche tratto un po’ più pesante alternato a qualche tratto un po’ ventato che associato alla stanchezza fisica ci farà fare qualche pausa a tirare un po’ il fiato.

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Poco male, ormai siam fuori e durante le pause non possiamo fare altro che ammirare tutto quello che ci circonda…

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Arriviamo alla morena: ci guardiamo, ci diamo un bel 5 e ci facciamo un bel selfone: ***** siamo scesi da li, l’abbiamo portata a casa, ce l’abbiamo fatta!!!!! Soddisfazione che sprizza da tutti i pori!!!!

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Attraversiamo il ghiacciaio e in 5minuti siamo sulle piste del Belvedere. Ultima foto

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ringraziamo la montagna ancora una volta per quel ben di dio che ci offre, salutiamo, e per concludere in bellezza, ci spariamo altri 600m di dislivello su piste tirato a biliardo. Il socio sgasa di brutto

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Non saprei che altro aggiungere: forse ho parlato fin troppo, spero di non avervi annoiato.


Ringraziamenti obbligatori al cugino (mi spiace non aver altre foto/video sue, oggi se le meritava tutte per quello che ha fatto) per avermi accompagnato in questo viaggio. Oltre a lui ringrazio anche tutti gli altri soci con cui giro abitualmente da qualche anno a questa parte: se oggi ci siam tolti qualche sassolino dalla scarpe è anche merito vostro.

Alla prossima!
 
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Fantastico!!!! Veramente complimenti, soprattutto per la sfacchinata immane: ha veramente tanto dislivello e spostamento questa gita. Però il godimento in discesa e l'ambiente ripagano di tutto.
Veramente complimenti
 
Si, il racconto da proprio l'idea della fatica e della perseveranza a raggiungere l'obbiettivo!:shock:
Molto bravi, complimenti, bel report e soprattutto bell'impresa!!!:PPINK
 
Veramente un bel report... il sogno, l'attesa, lo studio... una missione quasi impossibile, ma portata avanti fin dove era giusto farlo e con rispetto dei tempi e della montagna! Bravi!
 
Azz , complimenti.
Ma complimenti davvero.
Per me che sotto quella parete ho imparato a sciare e ad amare la montagna , report come questi sono una gioia.
La prossima volta che ci si incontra sul Rosa hai una birra pagata!:D
 
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