lukkinenski
New member
...Per cominciare sto racconto ringrazio quanti mi hanno saputo consigliare quando chiedevo, a Voi.
Si parte con l'auto alla volta delle Alpi, anzi meglio, Dolomiti, in quel che sarà un viaggio più lungo del solito, la mattina la nave ci sbarca a Salerno, almeno abbiamo evitato 500 km di noia!
la strada sarà un'epopea con tanto di chilometriche file di curiosi che guardano un'incidente dall'altra parte della carreggiata, morale: dalla parte mia i curiosi (12 km di fila) dall'altra parte l'incidente (7 km di fila) che massa di idioti! quasi 2 ore perse a far nulla, anzi a consumare la frizione. A tarda sera arriviamo a Bolzano e saliamo per la Val d'Ega dove troveremo un gruppetto di scalmanati fermi in mezzo alla strada innevata, fra questi una gentil donzella mi ferma e mi chiede se le so mettere le catene, la mando a cagare esendoci intorno a lei un nugolo di bei maschietti nullafacenti che parlavano invece di darsi da fare con le loro catene. A tutto c'è un limite
Arriviamo dalle parti dela passo Pordoi alle 23 e piccioli ma non avendo una chiara indicazione nella notte, un po' come la canzone degli 883, ci perdiamo e si finisce per arrivare stanchi e prolassati alle 24 circa.
Non male!
La mattina ci affacciamo su quello che sarà il nostro spot di vacanza e troviamo questo:
e questo:
e successivamente quello che sembra essere l'incubo di ogni sciatore, questo
purtroppo gli scarponi si sono suicidati nel percorso cess-tavolo del più brutto rifugio della zona, una sorta di premonizione perchè scoprirò esser quello il più brutto dopo aver visitato gli altri.... ma ero felice di aver perso le "staffe" sulla scala del cess e non mentre carvavo alla 'old school'
ehm nel pomeriggio vado ad affittare un paio di scarponi che così così mi soddisfano e me li faccio bastare per i giorni seguenti, che potevo fare?
Il giorno successivo troviamo ancora bel tempo e proviamo anche piste diverse rispetto al lato Belvedere conosciuto il primo giorno, ci avventuriamo dalla parte della seggio Lezuo e delle piste relative, compresa quella che arriva al Passo Pordoi che, non ne caisco il motivo, viene consigliata ad esperti....almeno c'era scritto questo all'entrata della seggio, si riferiva alla seggio? forse perchè la pista sembrava un'azzurra alla portata di molti, anche la mia
ecco qualche foto
ma durante le indigestioni di piste bisogna nutrire l'ego e cosa c'è di meglio del piatto omnicomprensivo di carboidrati e proteine, oltre al gusto? Nulla
Ma adesso concentriamoci sulla qualità della neve, mhhh nonostante nelle foto sembra che ci sia prevalentemente neve naturale, sulle piste si trovava al 90% neve 'programmata' perchè quella naturale purtroppo era solo uno spolvero che con le alte temperature trovate nella prima decina di giorni di gennaio non teneva a sufficienza. In breve doveva essere costantemente rimpiazzata da quella sparata, sparavano in continuo giorno e notte per cercare di far resistere le piste, vi assicuro che certi raccordi e certi punti erano chiusi perchè non conveniva, evidentemente, crearli e tenerli, li capisco!
Le gobbe che si creavano già a partire dalle 11:00 del mattino ormai facevano parte del paesaggio
Ma certe gobbe valeva la pena cavalcarle, o no?
La curiosità di provare la funi delle funi appena sfornata dall'ingegno umano cioè la Col dei Rossi- Alba ci porta dalla parte di quello che sarebbe dovuto essere un buon posto per sciare ma che si è rivelato na sfacchinata inutile, la funivia per Alba è stata tutto sommato rapida ma quella che da Alba va verso su una tragedi di proporzioni nefaste, quasi o più (non ricordo con esattezza ) 60 minuti di fila, fuori sulle rampe e dentro fra i 4 giri prima dei caroselli e dopo i lettori di skipass, lasciamo perdere i 5-10 minuti per salire , vabbè
......CONTINUA.....
Si parte con l'auto alla volta delle Alpi, anzi meglio, Dolomiti, in quel che sarà un viaggio più lungo del solito, la mattina la nave ci sbarca a Salerno, almeno abbiamo evitato 500 km di noia!
la strada sarà un'epopea con tanto di chilometriche file di curiosi che guardano un'incidente dall'altra parte della carreggiata, morale: dalla parte mia i curiosi (12 km di fila) dall'altra parte l'incidente (7 km di fila) che massa di idioti! quasi 2 ore perse a far nulla, anzi a consumare la frizione. A tarda sera arriviamo a Bolzano e saliamo per la Val d'Ega dove troveremo un gruppetto di scalmanati fermi in mezzo alla strada innevata, fra questi una gentil donzella mi ferma e mi chiede se le so mettere le catene, la mando a cagare esendoci intorno a lei un nugolo di bei maschietti nullafacenti che parlavano invece di darsi da fare con le loro catene. A tutto c'è un limite
Arriviamo dalle parti dela passo Pordoi alle 23 e piccioli ma non avendo una chiara indicazione nella notte, un po' come la canzone degli 883, ci perdiamo e si finisce per arrivare stanchi e prolassati alle 24 circa.
Non male!
La mattina ci affacciamo su quello che sarà il nostro spot di vacanza e troviamo questo:
e questo:
e successivamente quello che sembra essere l'incubo di ogni sciatore, questo
purtroppo gli scarponi si sono suicidati nel percorso cess-tavolo del più brutto rifugio della zona, una sorta di premonizione perchè scoprirò esser quello il più brutto dopo aver visitato gli altri.... ma ero felice di aver perso le "staffe" sulla scala del cess e non mentre carvavo alla 'old school'
ehm nel pomeriggio vado ad affittare un paio di scarponi che così così mi soddisfano e me li faccio bastare per i giorni seguenti, che potevo fare?
Il giorno successivo troviamo ancora bel tempo e proviamo anche piste diverse rispetto al lato Belvedere conosciuto il primo giorno, ci avventuriamo dalla parte della seggio Lezuo e delle piste relative, compresa quella che arriva al Passo Pordoi che, non ne caisco il motivo, viene consigliata ad esperti....almeno c'era scritto questo all'entrata della seggio, si riferiva alla seggio? forse perchè la pista sembrava un'azzurra alla portata di molti, anche la mia
ecco qualche foto
ma durante le indigestioni di piste bisogna nutrire l'ego e cosa c'è di meglio del piatto omnicomprensivo di carboidrati e proteine, oltre al gusto? Nulla
Ma adesso concentriamoci sulla qualità della neve, mhhh nonostante nelle foto sembra che ci sia prevalentemente neve naturale, sulle piste si trovava al 90% neve 'programmata' perchè quella naturale purtroppo era solo uno spolvero che con le alte temperature trovate nella prima decina di giorni di gennaio non teneva a sufficienza. In breve doveva essere costantemente rimpiazzata da quella sparata, sparavano in continuo giorno e notte per cercare di far resistere le piste, vi assicuro che certi raccordi e certi punti erano chiusi perchè non conveniva, evidentemente, crearli e tenerli, li capisco!
Le gobbe che si creavano già a partire dalle 11:00 del mattino ormai facevano parte del paesaggio
Ma certe gobbe valeva la pena cavalcarle, o no?
La curiosità di provare la funi delle funi appena sfornata dall'ingegno umano cioè la Col dei Rossi- Alba ci porta dalla parte di quello che sarebbe dovuto essere un buon posto per sciare ma che si è rivelato na sfacchinata inutile, la funivia per Alba è stata tutto sommato rapida ma quella che da Alba va verso su una tragedi di proporzioni nefaste, quasi o più (non ricordo con esattezza ) 60 minuti di fila, fuori sulle rampe e dentro fra i 4 giri prima dei caroselli e dopo i lettori di skipass, lasciamo perdere i 5-10 minuti per salire , vabbè
......CONTINUA.....
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