Aprica in grande spolvero 16.01.16

ste1258

Well-known member
Non ho mai scritto reportage su questa località che è pur sempre una delle stazioni che frequento più spesso.
Aprica, nonostante la sua modesta reputazione anche qui sul Forum (è forse la meno discussa di Lombardia), se presa nel momento giusto merita, e ieri lo era. A livello di ambiente non è sicuramente tra le prime, ma il suo comprensorio da 35 km di piste è valido e secondo me ha la dimensione ideale per una sciata in giornata.

La recente perturbazione ha scaricato nei livelli superiori della ski area aprichese una discreta quantità di neve, oltre mezzo metro a 2300, mentre in paese purtroppo sappiamo com'è andata. Quindi, visti i presupposti della prima parte d'inverno, era il caso di andare a vedere com'è fatta la neve non sparata.

Ogni viaggio inizia sempre con una montagna. Nelle trasferte in Piemonte ci accompagna il Viso, in Valle d'Aosta il Rosa... da queste parti è l'Adamello a fare gli onori di casa:
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Eccoci a bordo della Baradello express, la seconda seggiovia italiana per dislivello, ottimo esempio di razionalizzazione: un solo impianto da 2,3 km con stazione intermedia serve 10 km di piste (1 blu, 1 rossa, 2 nere):
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Dopo un inizio stagione tragico, finalmente uno scorcio invernale sull'orobico Pizzo di Rodes:
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Anche le temperature sono quelle che ci si aspetterebbe dal periodo: -6 a valle e -11 in cima al mattino.

La Panoramica del Baradello è stata appena aperta per intero, neve ottimale fino in fondo. L'unico tratto non proprio perfetto è appena sopra l'intermedia, ma ecco che un provvidenziale mucchio di neve artificiale (ben segnalato, vero Adamello Ski?) è pronto all'uso:
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Come dicevo, l'ambiente in cui si sviluppano le piste non è chissà cosa, però il panorama intorno è estesissimo. Ecco all'estremo ovest le cime svizzere del Dom, del Weissmies e i loro vicini:
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Il più vicino Disgrazia è avvolto in una nuvola minacciosa:
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Pista Benedetti nel settore Palabione, forse la più bella di tutta la ski area se fatta dalla cima. Purtroppo il primo tratto a fianco della sciovia Valletta, il migliore, è ancora chiuso (poca neve per coprire i sassi? valanghe?), però anche la parte centrale si difende bene:
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Dalla Malga Palabione si può scendere fino in paese lungo la pista Palabione C, una delle piste storiche della stazione, aperta proprio da questo weekend. Neve artificiale al 100% più che dignitosa:
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Risalita veloce con questa Agamatic della prima ora:
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Se avete telefonate lunghe da fare, volete scrivere sui social o far conoscenza approfondita a con gli altri passeggeri, i 12 minuti a bordo della seggiovia Lago Palabione fanno al caso vostro. Più nota come Quadrilenta o Ghiacciovia, inizia ad essere illuminata dal sole radente proprio in questi giorni, ma resta un frigorifero:
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Nel settore Magnolta, la pista Roccolo è uno spettacolo:
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La parallela e più ampia Magnolta superiore (o Puncera) non è da meno:
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All'imbocco della Magnolta inferiore il cartello "per soli sciatori esperti" che di solito non c'è mi fa pensare a chissà quale neve pericolosa. Invece è tutto sommato godibile, a parte qualche piccola lastra nel tratto più ripido, comunque comodamente scansabile visto il deserto che regna:
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Permettetemi un omaggio a questa gloriosa Agudio del 1982, recentemente rinnovata, che per gli appassionati di funivie d'epoca è un vero must:
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Dall'impianto più panoramico della stazione, uno sguardo verso la val Belviso, dove il lago omonimo riflette il sole e sembra brillare di luce propria:
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Prolungando idealmente il tracciato della seggiovia Piana dei Galli eccoci nella patria dei pizzoccheri:
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Due delle piste meno conosciute della ski area, non lunghe ma bellissime, ondulate, all'antica, con sola neve naturale.
La Salina:
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e la Medici:
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Entrambe servite dallo stesso impianto, una sciovia lunga tutta nel bosco, fanno meritare a quella zona il titolo di "Little Piedmont" :D

Di nuovo un salto in Magnolta nel momento migliore della giornata:
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Una baita accanto alla pista. Gli appassionati di trekking non potranno non vedere il segnavia bianco/rosso sul muro :D
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Dall'altro lato della pista, un'altra baita, recentemente ristrutturata e adibita a ristoro. Locale molto carino. Sullo sfondo il Torrione d'Albiolo e più a destra i pendii spelacchiati del Tonale:
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Tramonto orobico firmato Marchisio. Notare il vento fortissimo sul Torena e le cime circostanti:
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Un ultimo giro nel freezer della Valletta. :ghiacciato:
A sinistra Valtellina, a destra Val Camonica, alle spalle Orobie. Aprica è il centro geografico della montagna lombarda:
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Valtellina divorata dall'ombra sull'ultima discesa della giornata:
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E infine un paio di scatti lungo la via del ritorno.
Baitone infuocato...
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... e lago d'Iseo al tramonto. Il puntino luminoso nel cielo è un aereo (al 90% Ryanair HIHIHI) in avvicinamento a Bergamo:
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Grazie per l'attenzione.

#finalmentelaneve
 
Mi sono sempre ripromesso di farmi qualche giro per gli altri comprensori italiani. Quando vedo i vostri reportage mi ricordo di aver fatto passare un altro anno senza mantenere la promessa.
 
che ricordi aprica...praticamente ci ho messo gli sci nel 1995, ancora ricordo il gelo di inizio gennaio ai campi scuola all'ombra HIHIHI
 
ho dei bellissimi ricordi di una pasqua passata sulla neve dell'aprica ormai sono passati secoli primo o poi devo tornare :D belle foto e ottima descrizione menzione d'onore a quadrilenta
 

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Non sei congelato ieri?
C'erano davvero i -20 che i siti meteo davano per le località dell'ovest?
 
Quest'anno mi ero fissato un po' di comprensori da provare e fra questo c'è l'Aprica (casa a Edolo da 20 anni e non ci sono mai stato a sciare!). Mi hai fatto solo aumentare la voglia, gran bel report. Settimana prossima esami e poi si torna a sciare!
 
Bellissimo!! ma soprattutto l'Agudio gli da lo sprint in più. Io sono cresciuto con quella di Andalo, bellissimi ricordi sulle cabine Pininfarina :D
 
Non sei congelato ieri?
C'erano davvero i -20 che i siti meteo davano per le località dell'ovest?
-6 a valle e -11 in alto di prima mattina, poi è salita di un paio di gradi.
Considera che Palabione e Baradello sono quasi sempre in ombra ma al riparo dal vento, Magnolta è più esposta alle raffiche ma è sempre illuminata dal sole. Quindi la poco piacevole combinazione freddo+ombra+vento non si verifica mai.

Ma poi Aprica mica è all'ovest HIHIHI

casa a Edolo da 20 anni e non ci sono mai stato a sciare!
Praticamente come abitare a Mestre da 20 anni e non aver mai visto Venezia :TTTT

l'Agudio gli da lo sprint in più
E che sprint! Durante il lancio sembra che la cabina debba aprirsi in 4...
IL bello di quell'impianto è anche la motrice completamente a vista (si consigliano tappi per le orecchie in caso di permanenza prolungata):
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Quelli erano agganciamenti, altro che le scatolette di adesso dove non si vede niente!
 
E che sprint! Durante il lancio sembra che la cabina debba aprirsi in 4...
IL bello di quell'impianto è anche la motrice completamente a vista (si consigliano tappi per le orecchie in caso di permanenza prolungata):
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Quelli erano agganciamenti, altro che le scatolette di adesso dove non si vede niente!

Lo spaziatore lavora bene, li fa gli stop and go? :D

Il DMC di Arabba è della stessa scuola come rumore.
 
Praticamente come abitare a Mestre da 20 anni e non aver mai visto Venezia

Mio padre ci andava da ragazzo e la odiava, quindi con lui nisba, io d'estate l'ho sempre trovato un posto orribile. Se ci metti una strada poco piacevole e la vicinanza con Pontedilegno ecco spiegata la mancanza. Porró rimedio a breve.
 
Bel report! e come sempre belle foto!:D
Fa piacere leggere che il posto sia messo bene, soprattutto di questi tempi!

Fra l'altro la Roccolo non l'ho mai fatta anche se quando ci sono stato l'anno scorso era aperta
invece che non ho mai fatto, perché non erano aperte, le altre due che scendono dal Palabione in paese, la "B" e l'altra.
 
Io avevo la mia ex che aveva la casa appena sotto la Magnolta. Ho solo bei ricordi di Aprica! Piste belle e molto varie. Mi sparavo la Magnolta fino a chiusura impianti, ogni singola volta! I raccordi tra i comprensori li trovavo bellissimi paesaggisticamente parlando con scenari che variavano molto da altitudini diverse e ricordo delle grandi grigliate all' aperto sopra il Palabione (non ricordo il nome del rifugio). A dispetto delle critiche ho molta voglia di tornarci!
 
Concordo, se Aprica e' in stato di grazia merita un giretto. Penso che una bella nevicata a fine febbraio o prima di meta' marzo sia il momento piu' bello per apprezzarla. Un paio di volte ho avuto la fortuna di beccarla in quelle situazioni (ma anni e anni fa) ed ho fatto la discesa integrale della Benedetti da cima a fondo; la parte alta me la ricordo molto tosta, ma negli anni ho migliorato la tecnica e conosciuto altri posti e non so se oggi mi darebbe le stesse sensazioni; l'anno scorso facevo da guida a moglie e figli e non l'ho percorsa. Anche la nera della Magnolta (il pistone) me la ricordo bella in piedi ma piu' accesibile e divertente della Benedetti. La Rossa del dosso Paso' e la zona centrale del Palabione tra 2000 e 1700 mi ricordano un po' Pila, con sole radente e alberi carichi e neve "fredda" e polverosa, facilitata dall'assenza di vento. L'anno scorso ci andai all'Epifania (e le nevicate arrivarono solo pochi giorni dopo) ed erano in buone condizioni solo la blu lunga del Baradello e la parte alta della Magnolta. Lo sapevo... ma l'alternativa delle Orobie bergamasche sarebbe stata ancora peggiore.
Paese da riqualificare,almeno la zona che si affaccia alle piste.
 
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