Passo Tonale - Ponte di Legno: ci sono ampi margini di miglioramento (2 genn 2016)

Fabio

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Erano circa 5-6 anni che non tornavo al Passo Tonale - Ponte di Legno, l'ultima sciata in questa zona penso sia stato un marzo in cui abbiamo fatto diversi Cantiere. La zona penso sia una delle roccaforti dello sci in Italia: mi ricordo un novembre nel quale mi feci 50 minuti di coda o più per salire in ghiacciaio per scoprire che una volta alle ancorette era letteralmente impossiibile sciare sia per il freddo che per la troppa gente. Quel novembre però già c'era un casino di neve e nonostante la Paradiso fosse ufficialmente chiusa, si poteva sciare perfettamente fino al passo (la Paradiso aveva ancora la parte iniziale stretta). Quando si dice "sci" in Italia immagino che un turista pensi ovviamente a Courmayeur, Val Gardena/Badia, Cervinia, Madonna di Campiglio, Cortina d'Ampezzo ma anche Passo Tonale - Adamello. Storicamente qui si è scritto la storia degli sport invernali, non per le competizioni, ma forse più anni fa che ora per il ghiacciaio e le piste del passo.

Ma il tempo passa, i bisogni dello sciatore medio cambiano, gli sport invernali si evolvono e tutto il mondo del turismo cambia. Ci sono ancora inverni molto nevosi ma purtroppo spesso ce ne sono di meno generosi. Ci sono stazioni che puntano sull'innevamento artificiale ed altre sugli impianti, altre che raccolgono i frutti.
Dopo molti anni finalmente il Passo del Tonale viene collegato a Pontedilegno con piste e cabinovia: ottimo lavoro! Il comprensorio ora dal mio punto di vista ha una grandezza sufficiente per accettare settimane bianche.

Ho scelto di andarci il 2 gennaio confortato da un'osservazione di Nemo trovata nel post "situazione meteo Adamello":
Mentre I giorni attorno a Natale, l'uno e il due gennaio, sono tranquilli.
Approfittando del collegamento ho visitato per la prima volta Ponte di Legno: località con piste molto tecniche, alcune ripide, tutte in mezzo ai boschi. Personalmente potrebbe essere un paradiso da marzo in poi, quando la neve smolla ma in inverno questo tipo di piste non mi esaltano, soprattutto quando non c'è neve naturale e soprattutto quando la preparzione delle piste con neve programmata non è "un'opera d'arte".

Prima di questa sciata e soprattutto in questa stagione in cui la neve naturale non arriva, ero molto colpito nell'osservare la preoccupazione di molti utenti verso la neve artitificiale. Mi dicevo: "ma cosa vuoi che sia sciare in neve artificiale, come sono abituati bene" pensavo tra me e me. Forse il troppo abituato bene ero io...

Leggevo con curiosità i post contenenti preoccupazioni sulla neve artificiale:
Premesso che non mi piace sciare su WROD, e che quest'anno sembra propio sara' cosi' (ma tanto il mio inizio stagione addaveni' ancora), se la neve artificiale e' come l'anno scorso stiamo parlando di un incrocio tra cemento armato e vetro inscalfibile. Quindi sci superaposto e impostarsi bene con la tecnica.
Mi ha colpito in prticolare questa frase:
Io dovrei essere su ma non so se sciero'...
Tornavo a casa da Bellamonte, Latemar, Plan, Pusteria etc e mi pareva impossibile che uno potesse andare in montagna in una località sciistica aperta e non sciare :shock: Addirittura a Obereggen, sulla neve artificiale, potevo lasciare curve condotte strette sulle piste anche con i miei sci (e chi mi conosce sa che non ho praticamente mai buone lamine).

Ho ricalibrato tutto già dopo 2 seggiovie. Già alle 9.30 mi era tutto chiaro. Non mi era mai capitato di guardare l'orologio alle 10.30 e dire "uff quanto manca a fine giornata". Questo è successo a Ponte di Legno. Sciare su questa neve artificiale non è particolarmente divertente, a meno che suppongo, non smolli di brutto.


Sarà la quota, sarà la tante gente, sarà la sfortuna, sarà stata l'umidità, ma tra TAA e qui siamo su due universi diversi per tutta una serie di fattori. Ora mi sono chiare le preoccupazioni di Pat che spesso chiedeva consigli su dove andare e dava massima importanza alla presenza di neve naturale. Per uno sciatore non fuoripistaiolo non capivo perchè fosse importante.

Ero sulle piste già alle 9 e per tutto il giorno non ho trovato un bel tratto di neve che sia stato uno, tranne forse qualche centinaio di metri alla sera sul lato Contrabbandieri.
Quando di rientro dalle ultime sciate in DS, nei reportage scrissi "al pomeriggio appariva qualche lastra" ricalibrate tutto, quella che consideravo lastra è in realtà la situazione di partenza, delle ore 9 che si trova nelle altre stazioni.

Impianti di innevamento vecchi? Scarsa esperienza nel gestire i cannoni dettata da condizioni medie particolarmente fortunate? Non saprei ma su 9 delle ultime 10 sciate di questa stagione sono tornato a casa soddisfatto.

Eppure i bacini di raccolta acqua mi sono sembrati pieni.

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Altra nota che ritengo interessante dire e mi piacerebbe sentire la vostra opinione. Si associa sempre la parola affollamento con Sellaronda, Plan de Corones e Trentino Alto Adige. Sarò stato sfortunato io, ma anche qui siamo su altri livelli. Ho sciato spesso al Plan nel ponte dell'Immacolata (quando tutto il mondo è li) e recentemente addirittura sul Sellaronda in altissima stagione, ma ragazzi devo ricalibrare il concetto di affollamento dopo aver sciato a Ponte di Legno :shock:
Solo quando ho sciato a fineanno allo Skiwelt Wilder Kaiser in Austria ho provocato un tale senso di soffocamento. Se uno abituato a sciare a Ponte di Legno va a sciare in località come Carezza si chiede se c'è stato un outpost nucleare :D si sente come la famosa particella di sodio della pubblicità.

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Primo impatto: coda alle 8.55 del mattino e mezza pista occupata per gli allenamenti? :shock:
Cioè, spiegatemi, uno si lamenta per lo skipass della Val Gardena, del Plan de Corones e simili? Tranne per il Col Gallina (una seggiovia un po' isolata sotto Passo Falzarego) non mi ricordo piste che vengono precluse al pubblico per far allenare gli sciclub. O al massimo solo per 2-3 h il mattino: quella sotto la seggiovia Vittoria è rimasta chiusa tutto il giorno.

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Sulle piste strette e un po' ripide si creavano situazioni un po' delicate.

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E turisticamente, nel complesso?
Ero curioso anche io di vedere turisticamente come si è evoluto il comprensorio.
Tranne la brutta esperienza che ebbi avuto con il rifugio Nigritella me lo ricordavo messo bene, accogliente, ordinato, organizzato con qualche piccoo dettaglio che stonava (leggi grattacieli osceni) ma tutto sommato piacevole e organizzato.
Ecco, l'arrivo è stato scioccante, la ricerca di un parcheggio mi ha portato dapprima verso la seggiovia Contrabbandieri, poi verso la Paradiso ed infine a beccare il parcheggio gratuito dietro l'hotel di "shining diroccato". E durante questa ricerca di parcheggio ci sono stati dettagli, non tanto piccoli, che penso mi abbiano condizionato la sciata.


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Il bambino che gioca con la neve accanto ai rifiuti non si può vedere!

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E anche l'attenzione ai dettagli è secondo me peggiorata.
Alcune costruzioni andrebbero distrutte, lasciarle provoca nel turista una prima percezione negativa che poi è difficile da migliorare. La reputazione è difficile da creare e purtroppo è facile da perdere.

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L'hotel Redivalle penso sia un bel problema per il Passo Tonale.
Come mai non si riesce a risolvere?

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Piste molto belle, la morfologia del terreno è molto buona.
Bella anche se un po piatta ad inizio e fine la pista di collegamento. Mi è molto piaciuta!
Se la neve è veloce non è mai noiosa e tutto sommato è una piacevole discesa.

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Ottima la stazione intermedia, la prima parte è perfetta per i principianti e per le prime discese.

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La seconda parte è un po' più difficile e a metà ha un muretto che non è adatto ai principianti. Esiste una stradina per evitarlo ma almeno il giorno che ci sono stato io a guardarlo era più pericoloso del muro: lastra di ghiaccio (lastra nella definizione di Ponte di Legno, ovvero realmente grigio e non lastra del TAA in cui è una neve dura).

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Unico appunto: scendendo la prima parte della pista di collegamento si incontra una specie di allevamento di cani da slitta. Mi ha fatto molto pena vedere quelle povere bestiole ferme a fianco della loro cuccia con 4-5 m di corda. E' una cosa ammess e legale? Sicuramente sì ma che tristezza. A cosa serve quella struttura?

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Dalla fine della pista Pegrà (?) salgo a Ponte di Legno e subito via al famoso Corno d'Aola. Faccio il test del cappuccino al rifugio che si trova alla fine della seggiovia. Superato alla grande: personale cordiale e gentile, cappuccino mi sembra a 1,50€. Ottima impressione!

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Scendo per le piste e ricalibro un ulteriore parametro, quello della "larghezza di pista".

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Come impianti devo dire che siamo messi bene, ottime seggiovie veloci quadriposto e qualche seggiovia lenta per le tratte più brevi (tranne quella con i sedili arancioni che però deve eessere lenta poichè la pista non reggerebbe più persone).

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Una delle piste secondo me più belle è quella di queste foto: larga e pendenza giusta per curve condotte (con neve meno ghiacciata).

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Molto bella anche questa servita da seggiovia veloce. Sarebbe una bella "carving paradise", si capisce che ci sono piste "di sostanza". Forse le foto non sono in ordine perchè questa l'ho rifatta qualche volta :D

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Lascio Ponte di Legno per tornare al Tonale con una bella nevicata in corso (che purtroppo durerà pochi minuti).

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Non prima di risalire di nuovo al Corno d'Aola. La pista qui era davvero messa male ed erano solo le 11 circa. Non si tratta di lastre di ghiaccio sparse qua e la, interi pendii erano grigi, piuttosto pericolosi secondo me perchè c'erano anche dei sassi (alcuni belli grossi) "annegati" e non deve essere piacevole cadere e iniziare a scivolare.

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Complici degli sci di m***a, per causa loro non ho fatto una che sia una curva come si deve, non ho quella "smania di sciare", anzi... Decido di farmi un giro in ghiacciaio per vedere la nuova cabinovia nonostante la nebbia.
Passo sopra i ruderi di una delle funivie storiche dello sci italiano (mettiamo a posto anche qui però, demoliamo o rendiamolo qualcosa di monumentale...). Mi viene in mente quando a inizio novembre d tutto il nordi Italia si fsceva il "Pellegrinaggio in Tonale di inizio stagione". E la coda immane che si formava facilitava la meditazione :D

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Ecco qualche foto della cabinovia. Rifugi e stazioni sono da completare ma l'impianto funziona perfettamente.

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Per capire la tragicomicità della stagione, anche in ghiacciaio Presena, le condizioni neve sono "migliorabili": prima della gobba neve accettibile ma sotto ghiaccio :shock: Incredibile!

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Unica neve non pessima trovata: zona Contrabbandieri ma solo dove non c'è molta pendenza.

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Stupenda la strana seggiovia Vittoria della Bartholet.

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In definitiva che dire? Ho cercato di essere ottimista ma sono tornato a casa un po' deluso. Fortunatamente sono di indole positiva e faccio presto a cambiare idea, mi basterà tornare con metri di neve e sole. Per questo inverno, che spero non sia rappresentativo delle condizioni tipiche, anche il Tonale - Ponte di Legno soffre.
PS: non potete più dire che dico sempre che tutto è bello e magnifico.
 
Fabio ma vieni a FoppolooooooHIHIHI
Che dire, report esauriente e ben spiegato
Attendo gli aficionaods per sentire il loro parere
 
bravo... io quest'anno per curiosità farò 4 giorni di cui uno Tonale/Ponte DI legno e gli altri 2/3 a Campiglio e vicinanze ma questo tuo report mi ha chiarito bene cosa devo aspettarmi
 
Chi ha sempre e solo guidato Mercedes, è probabile che trovandosi per la prima volta al volante di una Fiat possa muovere delle critiche.

Quindi capisco benissimo il tuo stato d'animo, abituato come sei agli alti livelli delle Dolomiti e dell'Austria.

Che Ponte di Legno non sia né Solden né l'Alta Badia è fuor di dubbio, ma purtroppo sotto certi aspetti è distante anche da certi suoi vicini di casa.

Non mi è ancora chiaro se qui non hanno le capacità per migliorarsi o più semplicemente non ne abbiano voglia, ma credo più la seconda. C'è un'approssimazione e un menefreghismo nella gestione turistica (e non solo turistica) di Ponte e dintorni che mi ha sempre dato fastidio.

Frequento la stazione da più di 20 anni in tutti i periodi dell'anno, così come le zone confinanti: Val di Sole, Alta Valtellina e via dicendo.

Ebbene, se sulla carta i 60 km di piste collegate tra Ponte e Tonale costituiscono un'ottima attrattiva (e sicuramente il comprensorio meriterebbe sia come varietà di ambienti che come piste), sotto c'è una qualsiasi località di provincia.

Chi va a Lizzola si aspetta Lizzola e trova Lizzola, chi va a Ponte spesso trova una realtà sotto le aspettative.
Se uno poi viene dalle Dolomiti, va beh, è un trauma.

Ponte non solo non sarà mai le Dolomiti, ma nemmeno Bormio o Livigno, anche se si vende come concorrente di queste ultime ma lo è solo in linea molto teorica.

Piste innevate alla bell'e meglio e battute per dispetto (ci vuole tanto a puntare il cannone verso la pista anziché contro le piante, o ad evitare il gradino tra 2 passate di gatto?), sentieri con segnaletica indecente (in montagna mi sono perso solo qui, e sono i posti che conosco meglio), gestione ridicola della mobilità (ha senso mettere i pullman a 1,50 euro a corsa e i parcheggi gratuiti? Dove la trovi la famiglia di 4 persone che spende 12 euro per andare in paese in bus se in auto ci va gratis?), comunicazione falsa e inefficace con la clientela (guardate i bollettini perennemente sbagliati dell'Adamello Ski o provate a scrivere al CAI di Ponte e vedete se vi rispondono) e tanto altro.

Fate una sciata a Livigno, una camminata in Val Malenco, un giro in mountain bike a Santa Caterina o scrivete un'e-mail agli impianti di Bormio (NB tutte località lombarde, quindi non tiriamo fuori la solita storia del Trentino autonomo) e notate la differenza.

Poi per carità, c'è del buono e del virtuoso anche qui, qualcosa sta migliorando (qualche bel locale o qualche iniziativa interessante negli ultimi tempi sono spuntati; 10 anni fa in un inverno come questo probabilmente avrebbero aperto 4 piste), ma si vede da lontano che i più non sono affatto tagliati per il turismo.

Basterebbe una mentalità un po' diversa e un minimo di volontà e si potrebbe avere tutt'altra situazione. Non parlo di grandi opere ma di piccoli gesti che non richiedono chissà quali sforzi economici.

Saranno dei campioni a costruire impianti nuovi tutti gli anni, ma se il resto non segue di pari passo l'evoluzione tecnologica delle risalite non credo si possa ambire a chissà quale traguardo. Puoi tirare in piedi seggiovie automatiche finché vuoi, ma se le piste sono inadeguate al traffico, se non sei in grado di batterle, o se d'estate non hai idea di come di mandare la gente sui sentieri, rimani una stazione di serie C.

***

PS. Sul discorso affollamento, il Tonale è così da quando lo conosco. Ponte, prima che facessero il collegamento, era un paradiso, e la cura non eccelsa delle piste era ampiamente compensata dai 4 gatti che ci sciavano. Adesso con il traffico creato dal collegamento e l'inadeguatezza delle piste rispetto agli impianti (erano strette prima con le biposto, figuriamoci ora con delle automatiche) succede il delirio. Anche le piste di Temù dopo i primi anni in cui erano snobbate dai più stanno diventando sempre più intasate, e il fatto di avere più seggiovie che piste non aiuta.
 
Ultima modifica:
In effetti a vedere le immagini delle piste di ponte mi chiedo come abbiano fatto a concedere la portata su tracciati cosi' stretti. Da noi ti avrebbero limitato la portata o costretto ad allargare le piste.
 

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Chi ha sempre e solo guidato Mercedes, è probabile che trovandosi per la prima volta al volante di una Fiat possa muovere delle critiche.
Concordo, ma il paragone lo modificherei, il paragone Fiat ci sta per qualche piccola località Veneta ma l'Adamello Ski ha telaio, motore e carrozzeria da Mercedes. Manca di mettere in ordine i dettagli.
Lo scorso anno provai Pejo che è un decimo di Passo Tonale - Ponte di Legno sia come grandezze che come "aurea" eppure mi è piaciuto moltissimo: http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=81065
Monte Bondone che non è certo la località più bella del pianeta mi piace. Per non parlare di Andalo che sulla carta è "minore" di PT+Ponte di Legno eppure lo adoro: non ci penserei 1 secondo se fare una settimana bianca ad Andalo o a Tonale - Ponte di Legno. Racines è molto più piccola, non ha "sulla carta" nulla di che ma è amalgamata bene e piace. Etc. etc.
Polsa: idem. Non ha mezzi ma mi è piaciuta, anche con il brutto tempo :D

Sono curioso di sentire altri pareri :D

Basterebbe una mentalità un po' diversa e un minimo di volontà e si potrebbe avere tutt'altra situazione. Non parlo di grandi opere ma di piccoli gesti che non richiedono chissà quali sforzi economici.
Esatto.
Uno spot in tv in meno e un netturbino che passi la notte e a pulire i porta-rifiuti almeno in altissima stagione :D
 
secondo me al Tonale hanno puntato molto sulle settimane bianche economiche, sia di italiani che di sciatori dell'est...i prezzi sono relativamente bassi per i pacchetti, almeno a quanto mi hanno detto in molti...
 
Ciao fabio, da semi-local posso confermare più o meno tutto ciò che dici, mi è spiaciuto sapere solo ora che sei passato.... Perché ero in giro a sciare a ponte/temu proprio il 2 ti avrei scorrazzato in giro per bene...

Le due piste che hai elencato come carving paradise sono il dos delle pertiche e la casola......
Purtroppo hai scelto l'anno peggiore per sciare a ponte... E in tonale idem..... Purtroppo non hanno la capacità del taa di fresare e tirare... In più ci sono state 2 settimane calde e nemmeno di notte rigelava ....


Considera che proprio il 2 gennaio nel comprensorio adamello Ski sono stati registrati 14000 passaggi.... Quindi la lucidatura delle piste sopratutto a ponte diventa tragica alla svelta.....

Su in tonale la situazione pattumiera mi ha lasciato sconvolto onestamente......

Beh, se vorrai passare nuovamente, non hai che da chiamare, qualche chicca te la sei persa perché era chiusa per mancanza di neve.

Ciaoooo
 
Mi sembra tanto il confronto tra Romagna e Liguria...
(Dolomiti e Lombardia bergamasca o bresciana).

Non parlo della geografia territorio o piste.

Parlo solo dello spirito imprenditoriale del loco.

Stessa cosa.
 
In effetti a vedere le immagini delle piste di ponte mi chiedo come abbiano fatto a concedere la portata su tracciati cosi' stretti. Da noi ti avrebbero limitato la portata o costretto ad allargare le piste.

Tu pensa che in questi giorni al Tonale è aperta una pista tutt'altro che larga alimentata da una triposto e da una quadriposto in parallelo. Da quella pistarella larga 20 m possono scendere nel caso peggiore 4200 p/h. Oggi le seggiovie erano cariche al 50% e la pista era già in condizioni preoccupanti.
Ti dirò di più: per le seggiovie di Temù (che sono sovradimensionate già adesso a 1800) c'era pure l'opzione per aumentare la portata a 2400. Robe da matti.

l'Adamello Ski ha telaio, motore e carrozzeria da Mercedes.

Hai voglia ad avere una Mercedes se ti ostini a farla guidare dal nonno che fino a ieri è andato in giro con la Panda.
 
Il tonale è una località che mi ha sempre attirato, mi fa strano sentirne parlare così male :shock: però effettivamente le foto parlano da sole.


Comunque più volte ho visto che il metro di paragone è completamente diverso da persona a persona in base a dove è abituato a sciare, in questo gli appenninici ne hanno viste di cotte e di crude, per questo spesso mi stupisco di commenti di molti che vedono sassi o ghiaccio su piste per me perfette :shock:
 
Sono vent'anni che non ci vado e quindi già così dalle foto è un posto paradisiaco al confronto di allora.
Al tempo era sempre meta di settimane bianche organizzate (alcune anche in pulmann) a prezzi introvabili altrove. E' vero che poi al Passo oltre a sciare e a spararsi c'era poco altro da fare .... HIHIHI

Concordo con Fla5 sulle piste ghiacciate. Per chi ha "imparato" a sciare sui lastroni da rigelo delle località appenniniche con le piste battute ogni tanto, è come sentirsi "a casa" :HIP
 
Io ho provato le piste di Ponte e Temù solo una volta, quando c'era già la cabinovia nuova per risalire in Tonale ma non c'era la pista Tonale-Ponte (o, se c'era, non era utilizzata); erano condizioni ottime e mi ha fatto una buona impressione; era chiusa la nera di Temù ma erano aperte quelle di Ponte e non sono affatto banali; da 1500 in giù ghiaccio vetrato su quella più ripida, ma a parte quello era ottimo tutto.
Non c'era quasi nessuno... forse 100 sciatori a dir tanto tra Ponte e Temù.

Sicuramente da un po' di tempo il collegamento (e la seggiovia in val Sozzine) ha reso più fruibile il polo "boscoso" del comprensorio, ma è anche vero che questa situazione nel tuo specifico caso è stata aggravata dalla sostanziale chiusura (o quasi) di tutte le piste della bergamasca e della provincia bresciana, quindi chi voleva sciare e non prendere l'autostrada ma stando sulle due ore di auto e non di più ha scelto il Tonale; anche l'Aprica, Chiesa Valmalenco e Madesimo erano a mezzo servizio e anche meno.
Io stesso ho sconsigliato a un collega di andare in Tonale in quei giorni, sia per la criticità sul discorso neve sia per il probabilissimo sovraffollamento.
Io non amo invece le piste del Tonale, quelle del passo; se ci vado, magari a fine stagione, è per l'accoppiata Presena+Paradiso, mi basta quello per divertirmi tutto il giorno e giustificare l'uscita. Sempre in un giorno feriale... da anni.
 
In questo posto maledetto da dio trovi ghiaccio verde e piste tenute alla ***** di cane anche se ci sono 3 metri di neve e parlo del tonale, mentre e ponte e temù spesso e volentieri l'innevamento è decisamente scarso, becca un sacco di acqua, mai capito il perché.
 
Io ci ho fatto una settimana bianca in condizioni "normali" (aveva nevicato ... neanche troppo) a inizio marzo 3 anni fa.
Non mi ha fatto impazzire né mi ha deluso. La domenica era invivibile.
Quindi secondo me soffre oltremodo condizioni di poco innevamento e alta stagione.
Ha caratteristiche buone x famiglie (prezzi ski in e out estensione relativa) altre cose effettivamente lasciano molto perplesso (la scuola sci x i bimbi iniziava alle 11 ... e li hanno iniziato a sciare da soli ... meglio )
 
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