Cosa valuta una Valutazione di Impatto Ambientale per gli impianti di risalita?

Fabio

Member
Staff Forum
Con parole comprensibili anche dai "profani" ma attenti alla natura e all'ambiente, cosa valuta una Valutazione di impatto ambientale?
GAC direte voi, valuta l'impatto sull' ambiente.
Ok, ma cosa è questo impatto sull'ambiente?

Capisco ad esempio che la superficie di terreno sotto un impianto nuovo passa da "bosco" a prato ed immagino questo debba essere inferiore a dei vincoli.
Immagino che le tubature che vengono fatte per portare i cavi o le acque delle stazioni debbano rispettare qualcosa, appunto cosa?
E ci sarà anche qualcosa che valuta un impatto visivo. Questo è un parametro soggettivo. Addirittura per alcuni di noi una seggiovia SA6 impreziosisce l'ambiente HIHIHI


Uno degli impianti che secondo me hanno più impattato l'ambiente in senso generale è il progettone "Collegamento Croda Rossa - Tre Cime". Ho trovato la relazione non tecnica qui: http://www.provinz.bz.it/service/resdownload.aspx?source=VIA-UVP&ID=EFE01C7386952A31E040007F0100499B

Leggo:

La verifica dell’impatto ambientale viene attuata attraverso uno studio (SIA) costi-tuito da un insieme di relazioni elaborate da una serie di esperti che hanno esa-minato, ciascuno per le proprie competenze, i vari aspetti del progetto e le relati-ve implicazioni ambientali.
Un "prematurata" ci stava tutto :D Scherzo, poi si inizia con uno schema più specifico:

Cosa è uno studio di impatto ambientale?
155672-studio-impatto-ambientale-schema.jpg



Oltre all'analisi del quadro di riferimento esistente (cosa dicono le leggi) riporto questo paragrafo:
In maniera più esplicita diremo che di un progetto vanno esaminati:
le finalità che ne giustificano la realizzazione, le caratteristiche e l’insieme degli impatti che esso finirà per determinare nell’ambiente.
Successivamente dovranno essere individuate le mitigazioni che lo rende-ranno più compatibile con l’ambiente e si accennerà alle possibili alternati-ve.

Quindi:
  1. finalità
  2. caratteristiche
  3. impatti
  4. mitigazione ed alternative

E poi si parte con l'analisi delle aree tematiche. Interessanti sono le tabelline verdi, giallo, rosse a fine documento.

PS: che robe interessanti su questa pagina http://www.provincia.bz.it/agenzia-ambiente/via/pubblicazione-piani-progetti.asp?via_page=5
 
Aggiungo un'ulteriore domanda che mi sono sempre posto: come si fa a capire quali procedimenti sono sottoposti a VIA, VA e Screening?

Perché in Alto Adige un impianto per avere un aumento di portata (anche sola aggiunta di 3-4 seggiole) deve passare il VIA, mentre una sostituzione (con linea e portata invariata) no?
Perché in Trentino una nuova pista è sottoposta a Screening anziché VIA? che differenza c'è?


E poi: perché alcune regioni-provincie pubblicano tutto e altre no?
 
Aggiungo un'ulteriore domanda che mi sono sempre posto: come si fa a capire quali procedimenti sono sottoposti a VIA, VA e Screening?

Perché in Alto Adige un impianto per avere un aumento di portata (anche sola aggiunta di 3-4 seggiole) deve passare il VIA, mentre una sostituzione (con linea e portata invariata) no?
Perché in Trentino una nuova pista è sottoposta a Screening anziché VIA? che differenza c'è?


E poi: perché alcune regioni-provincie pubblicano tutto e altre no?

Il tutto è normato dal D.Lgs. 152/06 e ss.mm. e ii. (molte modifiche e molte integrazioni ...) - Norme in materia ambientale.

Oltre a tutta un'altra serie di argomenti (acque, aria, rifiuti, ecc.), il 152 - parte seconda - "gestisce" la procedura di VAS, VIA ed AIA.

La prima (Valutazione Ambientale Strategica) è rivolta all'esame ed approvazione dei Piani e Programmi (in genere urbanistici).
La seconda (Valutazione di Impatto Ambientale) valuta i Progetti.
La terza (Autorizzazione Integrata Ambientale) si applica a casistiche con caratteristiche particolari (mi viene in mente l'ILVA di Taranto) e, non essendomene mai occupato professionalmente, confesso la mia ignoranza.

Per la VIA, i progetti sottoposti obbligatoriamentea detta procedura sono quelli individuati negli allegati alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/06.
In alcuni casi (la metto giù semplice, non voglio scrivere un trattato), o previsti dalla legge o relativi a progetti che non ricadono univocamente nella casistica della VIA diretta, i progetti vengono sottoposti a Verifica di Assoggettabilità a VIA (screening).
Personalmente la ritengo una presa per i fondelli dato che sei costretto a produrre una mole di carta pari quasi a quella di una VIA per poi magari sentirti dire che, sì, il progetto deve essere sottoposto a VIA .... (non commento).

Non conosco a fondo la normativa provinciale dell'AA, ma ritengo che i casi per cui sia obbligatorio attivare la procedura VIA siano più o meno i seguenti:

- il progetto precedente non ha già "passato" la VIA stessa e le modifiche che si apportano superano i limiti previsti dagli Allegati alla parte seconda del 152;
- la Verifica di Assoggettabilità (screening) ha stabilito che la modifica comporta "notevoli ripercussioni negative sull'ambiente" (o dicitura simile che al momento non ritrovo nel ginepraio degli allegati) e pertanto è necessario reiterare la procedura VIA.

Relativamente al Trentino ed alla Verifica di Assoggettabilità per le nuove piste, credo valgano gli stessi discorsi.

Inoltre ritengo che non dovrebbe essere possbile per le due Province Autonome modificare o distorcere più di tanto la normativa statale. Ma a questo riguardo non conosco cosa contemplino gli accordi sull'Autonomia.

P.S.: sul fatto che alcuni pubblichino tutto ed altri no, dipende da quanto previsto dalla norma regionale di recepimento del 152 (potere di quella vaccata di modifica costituzionale fatta dal Sig. Amato). Personalmente sono favorevole alla pubblicazione integrale, quantomeno dei dati "non sensibili".
 
Grazie!

Devo dire che Bolzano pubblica tutto in modo chiaro e facile da reperire, mentre già il Trentino ha una piattaforma che dire orrenda è un complimento. Per esempio io ogni tanto vedo l'Abruzzo e anche lì i progetti sono pubblicati chiaramente, mentre il Lazio non è dato sapere...
 
Grazie!

Devo dire che Bolzano pubblica tutto in modo chiaro e facile da reperire, mentre già il Trentino ha una piattaforma che dire orrenda è un complimento. Per esempio io ogni tanto vedo l'Abruzzo e anche lì i progetti sono pubblicati chiaramente, mentre il Lazio non è dato sapere...

Prego.

Confermo quello che dici. Avendoci lavorato e presentato progetti in entrambe, l'Ufficio VIA della Regione Abruzzo funziona (almeno prima del terremoto), quello della Regione Lazio sembra "il porto delle nebbie" (ma più che gli uffici in sé e per sé andrebbero estirpati alcuni dirigenti apicali ed i loro referenti politici). In AA funziona bene e sono abbastanza "sportivi" (intendendo che lasciano perdere le minchiate burocratiche e badano al sodo). Altra esperienza positiva la Regione Piemonte e la Provincia di Cuneo in particolare (con dirigenti che DECIDONO e non traccheggiano). Quando c'è qualcosa che funziona bisogna dargli il giusto merito e risalto.
 

.

In Lombardia in provincia di Sondrio invece come sono messi?
Ma di fatto quali requisiti deve avere una pista, un impianto, o perché no, una strada, per poter superare il VIA?
 
In Lombardia in provincia di Sondrio invece come sono messi?
Ma di fatto quali requisiti deve avere una pista, un impianto, o perché no, una strada, per poter superare il VIA?

A Sondrio (purtroppo) non ho esperienze. :D

Non è tanto una questione di requisiti. Il progetto, se presenta alcune caratteristiche ricomprese negli allegati alla parte II del 152/06 va obbligatoriamente in VIA.
Dopodichè si presenta il progetto definitivo, lo Studio di Impatto Ambientale (SIA), la Sintesi non Tecnica (per la consultazione da parte del "volgo" non acculturato tecnicamente HIHIHI) ed un'altra serie di ammennicoli di stampo burocratico che in Italia non mancano mai e poi si incrociano le dita! (scherzo)

A parte le battute, il tutto viene esaminato in una Conferenza di Servizi dove partecipano tutte le amministrazioni interessate ed i vari servizi regionali che devono esprimere parere. In più c'è la Soprintendenza (e su questo argomento non voglio esprimermi per non rischiare querele .... :D:D). A conclusione del procedimento l'ufficio regionale della VIA fa una sintesi ed emette una Determina Dirigenziale nella quale si esprime il "Giudizio di Compatibilità Ambientale" favorevole o meno. Il tutto (in caso sia favorevole) prosegue con l'approvazione del progetto vero e proprio da parte delle amministrazioni interessate dall'opera.

In buona sostanza, la riuscita dipende dal fatto che l'opera proposta sia realmente fattibile e non campata per aria, da come viene presentata progettualmente ed a livello di SIA, dalle misure di minimizzazione/compensazione proposte per gli impatti rilevanti, ecc.. E da quanto, diciamocelo, l'opera sia socialmente e politicamente accettabile. In soldoni: "deturpare" un'area o un territorio può anche essere socialmente accettabile (non ho detto eticamente, sia chiaro). Ma a vantaggio esplicito della collettività e non di un singolo o di un gruppo ristretto.
 
Ing.Bisfra le faccio i miei complimenti....preciso, puntuale, chiaro ed esplicito.....io ho taciuto non per ignoranza :D ma per incapacità di espressione, vorrei avere la sua capacità lessicale .
Chapeau.....
 
In soldoni: "deturpare" un'area o un territorio può anche essere socialmente accettabile (non ho detto eticamente, sia chiaro). Ma a vantaggio esplicito della collettività e non di un singolo o di un gruppo ristretto.
Si valuta con una certa concretezza il ritorno economico della collettività?

Mi spiego meglio, quando fanno un progetto di nuove funivie è facile dire alla popolazione: queste due funivie vi porteranno 12000 nuovi sciatori al giorno e 200 miliodi di euro negli alberghi, quindi tutta la popolazione intaschera come indotto 2000€ in più al mese. C'è qualcuno indipendente ed esterno che fa le pulci ai "numeri socialmente utili" in modo scevro da pregiudizi? O si fanno stime il meno parziali possibile?
 
Si valuta con una certa concretezza il ritorno economico della collettività?

Mi spiego meglio, quando fanno un progetto di nuove funivie è facile dire alla popolazione: queste due funivie vi porteranno 12000 nuovi sciatori al giorno e 200 miliodi di euro negli alberghi, quindi tutta la popolazione intaschera come indotto 2000€ in più al mese. C'è qualcuno indipendente ed esterno che fa le pulci ai "numeri socialmente utili" in modo scevro da pregiudizi? O si fanno stime il meno parziali possibile?

Gli impianti funiviari non sono il mio campo. Ma comunque la valutazione (semplificando) dei costi/benefici è parte del Quadro di Riferimento Programmatico.
Per mia esperienza diretta non esiste un soggetto "terzo" ed indipendente che "fa le pulci" dall'esterno.
I progetti che in genere procedono senza intoppi sono quelli in cui l'opera viene condivisa sin dall'inizio con i "locals". Il Comune è il primo tassello dato che è un soggetto che fa parte della Conferenza di Servizi; può più una bella assemblea convocata dal Comune con illustrazione chiara e veritiera degli obiettivi, piuttosto che proclami, titoli sulla stampa locale o il cercare di "agganciare" questo o quel personaggio. Se non sono d'accordo per primi i tuoi "vicini di casa", meglio rinunciare in partenza (da questo discorso tolgo il TAV che è un'opera strategica).

Al di fuori di un caso come gli impianti funiviari la ricaduta attesa è più o meno sempre data dai posti di lavoro e/o dalle opere a compensazione che la collettività ritiene prioritarie (per fare un esempio, mi ricordo un caso in Toscana, che mi hanno riportato e sulla quale nopn ho dati concreti, di compensazione data dalla realizzazione della circonvallazione del paese).
Poi è chiaro che parlo della mia esperienza che è limitata a poche regioni.
 
Top