MERAVIGLIOSA ODISSEA: nel lato selvaggio delle Dolomiti di Sesto 13-14 agosto 2015

Blitz_81

Ravanatore seriale
Gasato stragasatissimo dalla Cengia Paolina, dopo 2 giorni di relax totale (e te credo, non avevo piú le gambe HIHIHI ) decido di accendere un altro giro che era nella lista dei desideri da qualche anno: una mega ravanata di due giorni nel lato piú selvaggio delle Dolomiti di Sesto, spaccandomi le gambe su e giú per forcelle e canaloni allucinanti (a volte per la rognosità, a volte per il sole che batteva tanto in testa da farmi vedere i draghi blu :NNO ).
il programma prevede infatti di andare da Padola al Rifugio Berti... per il giro lungo :pERF

Trovandomi basato in Cadore posso permettermi di svegliarmi con comodo, faccio colazione e via verso Padola, dove vado a parcheggiare in località Acque Rosse, dove ho subito un benvenuto Dolomitico di estrema bellezza

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col possente Torrione Canal a fare la guardia :skiamo:

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Preparativi e via: si parte per il lunghissimo sentiero 152, che oggi mi accompagnerà per tutto il percorso

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il sentiero inizia seguendo una sterrata nel bosco, per abbandonarla poco dopo

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il sentiero esce dal bosco e...

e...

ELAMADONNA!!!! :shock: :shock: :shock: :skiamo: :skiamo: :skiamo:

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cioè scusa, io mi becco A 45 MINUTI DAL PARCHEGGIO una cosa del genere solo perché mi è finita per caso in un giro ravanamento???? :OOO

caxxo guarda che roba tra Torrione Canal piú pauroso che mai, Croda di Tacco, Cima di Padola...

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Bho vabbé misteri... sono arrivato a Casera Aiàrnola, non piú monticata ed usata pare per campiscuola & co.

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mi godo ovviamente il panorama qualche minuto :fotografo: e mi rimetto in marcia

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entro nel bosco, dove quasi subito mi separo dal sentiero basso per il Rifugio Lunelli

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il sentiero finalmente esce dal bosco costeggiando il ghiaione del Giao Giauzièi e il bastione è sempre là, vigile a guardia della valle, non so perché ma mi ricorda quasi un Pelmo in miniatura, e infatti simile è l' attrazione magnetica che esercita su di me :skiamo:

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imponente :skiamo: :skiamo:

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purtroppo sono giorni di caldo estremo, e il panorama alle mie spalle ne risente con una foschia che lo rende quasi spettrale :|

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nel frattempo è sbucato anche il Corno Ciapelei

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salgo lungo la pietraia

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e arrivo al bivio col raccordo per il sentiero 153 da cui arriverò domani

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tanto per cambiare, il canalone è tutto franato

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e ovviamente lo devo attraversare HIHIHI

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in fondo, tra il Corno e il mio Torrione, intravvedo la traccia del seguito del sentiero 153 per Passo Zovo, potrebbe essere uno spunto interessante per il futuro :think:

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avanti tutta a salire, non sembra ma il sentiero tira, e il mix pietraia - caldo becco inizia a farsi sentire :sudato:

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in mio soccorso vengono le visioni verso la Rocca da Campo :love:

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sempre piú ripido, sempre piú caldo :sudato:

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arrivo all' incrocio col sentiero 153

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lui se ne va dritto verso Passo Zovo

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io inizio a salire tra i mughi :sbonk:

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il sentiero adesso va su come un ascensore :shock:

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mentre dietro è cosí

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il caldo e la fatica si fanno sentire, ma adesso si entra nel vivo :YIGO

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guarda su che crestina sto arrivando :skiamo:

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e il Torrione Canal inizia a manifestare le sue forme piú fantasiose :skiamo:

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guarda che selva :YIGO

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ultime fatiche

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e arrivo al Passo del Tacco

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mi affaccio e SBADADAM! :skiamo: :skiamo: :skiamo:

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La Croda di Ligonto mi da il benvenuto nel lato selvaggio delle Dolomiti di Sesto

Un lato strano, perché sembra quasi timido dalla distanza, poi quando ti avvicini si manifesta in maniera addirittura sfacciata :skiamo:

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me ne resto imbambolato 10 minuti buoni in mezzo a sto spettacolo, poi mi imbrago perché qua comincia la Ferrata Francesco Mazzetta

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inizio a scendere, parallelo al ghiaione

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per poi infilarmi in questo budellino

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da cui esco con breve traverso

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ritrovandomi davanti la Croda de Ligonto :skiamo:

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dopo un' altra breve discesa attrezzata torno a camminare su sentiero

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e quando mi volto indietro verso il Passo è da andar via di testa :arf:

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e anche sopra la mia testa non si scherza mica! :YIGO

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completamente per aria per l' amibiente in cui mi sto muovendo, vado a salire questa cengetta inclinata

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dove ricominciano le attrezzature

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mi affaccio adesso alla Val de Ambata, che scende verso Auronzo

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con la Croda de Ligonto che si fa sempre piú imponente

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Inizio a sentire un leggero languorino, ma sento qualcosa che mi frena... mi fermo, mi giro e capisco :shock: :shock: :shock: :skiamo: :skiamo: :skiamo:

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penso che ogni commento sia superfluo...

mi rimetto controvoglia in marcia, è uno di quei posti dove vorresti restare ore...

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raggiungo un altro passaggio ferrato

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e... ELAMADONNA! :shock: :skiamo:

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il Ciadín de Ambata mi appare improvvisamente davanti :shock: con Cima Corte e Cima d' Ambata al suo fianco

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dove cavolo son finito mi chiedo io... assurdo sto posto... tanto deserto quanto spettacolare... la gente va ad incastrarsi sui soliti 4 sentieri, e si perdono sto cinema qua... valli a capire tu... :pAZ

cioè scusa guarda che roba! :shock:

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La ferrata mi deposita alla base del catino, fine (provvisoria) delle fatiche

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ed in breve raggiungo il Bivacco Gera, tanto scrostato e rovinato fuori, quanto pulito e ordinato dentro

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se non fossi stato abbastanza chiaro, bhe signori miei, questa è la vista dal Bivacco Gera :YIGO

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mi fermo una mezzoretta a riposare e mangiare un panino, pensando al cinema che si deve godere al tramonto e all' alba chi viene a dormire qua (e infatti annoto un giro, visto che ne ho già pochi da fare HIHIHI )

mangiato, bevuto e fumato, posso rimettermi in marcia sul breve tratto in comune col sentiero 123 che sale da Auronzo e viene normalmente percorso da chi fa il giro per dormire al Bivacco Gera e fare la Ferrata Mazzetta

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i due si separano: il mio 152 punta dritto alla famigerata Forcella Anna :PAAU (e dopo capirete perché famigerata)

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il 123 invece punta su all' altrettanto famigerata Forcella Ambata :PAAU

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poco dopo il bivio e l' ultimo tratto pianeggiante in cui gira attorno alla testata della valle, il sentiero si perde tra le ghiaie, ghiaie ripide dove fai un passo avanti per andare 20 metri indietro... :shock:

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a questo aggiungici che a 360' il panorama è da andar via di testa e ciao, non vai piú avanti HIHIHI

potenza dolomitica: Cima di Padola e Croda di Tacco :skiamo: :skiamo:

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avanti a sbudellare, adesso ci si mette anche il Sole che picchia in testa e decisamente non aiuta :sudato:

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sono ad un punto che non capisco se mi fermo per fare foto, o se faccio foto per fermarmi :shock:

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ultime fatiche, ci siamo quasi

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eccomi finalmente in forcella :sudato: :sudato:

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dicevo famigerata... bhe, il panorama è stupendo, spunta anche la Croda Rossa di Sesto :skiamo:

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ma... qualcuno vede il sentiero? :???

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ah eccolo, è sta roba qua :sbonk:

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inizio a scendere cercando di non fracassarmi :PAAU

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dalla disperazione vado in cerca dei salti di roccia pur di avere qualcosa di QUASI solido a cui attaccarmi :shock:

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sisi, il posto è stupendo, non c'è dubbio, ma è un massacro!

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per di più alla base, dove si allarga, c'è un campo di neve vecchia, dura e sporca, da cui è meglio stare alla larga

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probabilmente in una stagione come quella del 2014, con tanta neve ad attenuare le pendenze, magari con picca e ramponi sarebbe stato piú agevole...

ma tant' è... tra un porco e l' altro arrivo alla fine del budello: la pendenza si attenua e diventa un ghiaione tipo quello della salita

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sono in ritardo sui tempi ma ancora intero, tanto mi basta... :ad:

approfitto di un ruscelletto per darmi una rinfrescata

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poi riparto in discesa: adesso è anche ricomparsa la traccia

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arrivo all' altezza del Bivacco Piovàn, dove passerò domani

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e ho davanti netta tutta la cresta di confine

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arrivo a un incrocio dove ritrovo il sentiero 123: praticamente lui e il mio si separano sopra il Bivacco Gera e si ricongiungono sotto il Bivacco Piovàn, dopo aver valicato ciascuno una forcella da cappottarsi... lo si potrebbe chiamare "tour dello psicopatico" HIHIHI

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riparto in direzione Rifugio Berti, riposandomi in leggera discesa attraverso lo spettacolare Ciadín dei Bagni :skiamo: :skiamo: :skiamo:

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pur essendo in ritardo, non posso tirare dritto come niente fosse, cosí mi fermo qualche minuto a godermi lo spettacolo :arf:

quando riparto punto al Sasso di Selvapiana

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e al mio fianco ho la potenza di Cima Bagni

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adesso secondo le cartine è puro relax :MUCCA

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non sospetto ancora la sorpresa che mi aspetta piú avanti...

si, perché arrivato a Forcella dei Camosci trovo un simpatico avviso "sentiero per esperti" :shock:

come sentiero per esperti? ma se sulle cartine è indicato come sentiero facile? :???

si, peccato che recentemente sia mezzo franato :MM

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olé, fatto 30 facciamo 31...

cosí mi rimetto in marcia lungo quel che resta di facile del sentiero

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per poi cominciare il mezzo sbudellamento... mi consola il fatto che ormai ho il rifugio in vista...

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e uno!

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e due! (qua hanno pure attrezzato)

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e tre!

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dai, meno peggio del previsto :wink:

posso attraversare le ghiaie finali godendomi questo spettacolo di campanili e guglie

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attraverso cui sono passato 5 anni fa con la bellissima Ferrata Roghel

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FINALMENTE! Sono arrivato al Rifugio Berti! :WHOO :YYY :PPINK

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doccia e cena, che concludo con una monumentale fetta di sacher :semagna:

e quando sentono che sono arrivato da Forcella Anna, e che domani per andare al Bivacco Piovan voglio prima scendere al Lunelli, mi guardano un tantino allucinati :rotlf:

Bon, adesso sono cotto a puntino e me ne vado a dormire, ma un bastardo maledetto stramaledetto mi russa in faccia tutta la notte, ora delle 4 inizio ad avere istinti criminali, ma mi accontento di svegliarlo tirandogli 4 parolacce in inglese... :skifrusta: non ricordo cosa gli ho detto, ma unito all' espressione che avevo il tipo resta con gli occhi sbarrati senza piú emettere un suono fino all' alba (per la gioia di mezza camerata) HIHIHI
 
Ultima modifica:
Arriva l' alba e il gallo fa il bravo, vado a godermi questi colori :YIGO

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sto aspettando con ansia l' enrosadira, conosco lo spettacolo del Vallón Popèra e sto andando via di testa al solo pensiero di cosa debba venir fuori qua...

Bhe, le mie aspettative non vengono deluse :skiamo: :skiamo: :skiamo:

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Rifugio Berti, Passo della Sentinella e Croda Rossa: che cinema :arf:

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ma, aspetta, a occhio dovrei essere in linea anche col Sole da qua?

ECCOLO!!!!!

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Bhe, diciamo che la giornata non poteva cominciare in modo migliore :YIGO

torno su a preparare lo zaino, mi preparo e scendo con calma a far colazione :buongiorno:

sono pronto, saluto le meraviglie del Vallon Popèra

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e mi metto in marcia lungo il sentiero 101 per il Rifugio Lunelli, sentiero lunghissimo che arriva da Misurina passando per Tre Cime, Pian di Cengia e la mitica Strada degli Alpini con Passo della Sentinella

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il sentiero inizia con visioni spettacolari, passando sotto ai Campanili di Popera :skiamo:

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poi va giú deciso a tornanti, costeggiando e attraversando il ruscello

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il sentierino è facile, da famiglie, e per tutta la parte alta è accompagnato da questi scenari

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e il tocco di classe arriva con questa bella cascata

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poi a un certo punto, ancora sonnecchoso, a un tornante alzi lo sguardo e BOOOOOIA :shock:
ti trovi davanti una delle visioni piú belle dei Campanili :skiamo: :arf:

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resti là pietrificato... non pensi piú, sei completamente ipnotizzato...

La sveglia arriva dalle chiacchere dei primi gitanti che salgono, cosí mi rimetto in marcia.
Il sentiero diventa strada ed entra nel bosco

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e arriva in breve nei pressi del Rifugio Lunelli a Selvapiana

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dove prendo il sentiero 164 in direzione Bivacco Piovàn

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il sentiero scende nel bosco

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per poi risalire e concedere qualche vista su Selvapiana e i Colesèi

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esco dal bosco davanti al Ciadín dei Bagni che avevo attraversato ieri: bene, ieri lo avevo attraversato, oggi devo salirlo! :shock:

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eccomi nei pressi del Lago Ciadín: da qua il sentiero mi porterebbe comodo comodo a Casera Aiàrnola, io ovviamente devio per il giro lungo prendendo il 123 per il Bivacco Piovàn, altrimenti che gusto ci sarebbe? HIHIHI

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e allora saliamo!

Il sentiero tira in maniera mostruosa, e tanto per cambiare il Sole batte in testa :sudato:

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ma ancora una volta ci pensa il posto a tirarmi avanti

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Dietro è cosí

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mentre davanti... sto entrando nel vivo del ciadín :skiamo:

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finito l' ascensore posso godermi il panorama

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e percorro con calma gli ultimi metri

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eccomi al Bivacco Piovàn, dove incontro una coppia che sta facendo un giro Lunelli - Piovan - Berti - Lunelli e un tipo che è andato a farsi un giro a forcelle

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il tipo delle forcelle mi avvisa che nel secondo vallone che dovrò attraversare c' è un tratto franato pericoloso poco prima del bivio per Forcella Ambata, e io che volevo farmi questa giornata faticando ma con relax... :mann:

vabbé, ripartiamo va... sempre sentiero 123, che adesso è in comune col 153 e va ad attraversare la conca sotto Punta Anna e Punta San Leonardo

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si comincia con una breve discesa

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per poi attraversare orizzontalmente in tutta tranquillità, cosí ne approfitto per gustarmi il panorama :YIGO

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passo sotto queste formazioni

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e continuo la mia passeggiata :MUCCA

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in breve arrivo a Forcella Rocca dei Bagni

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da qua il sentiero parte in picchiata

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per poi calmarsi

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ed avviarsi all' attraversamento del Valón de la Sapàda, ai piedi della Cima di Padola: ancora una volta l' ambiente è uno spettacolo selvaggio :skiamo:

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arrivo all' incrocio dove si separano il 123 per la famigerata Forcella Ambata (quello che al di là poi arriva al Bivacco Gera e prosegue per Auronzo) e il 126 che scende in Valgrande

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ma... non dovevo incrociare un tratto franato pericoloso? :??? c' erano un paio di punti un attimo smottati, ma niente di trascendentale, sto tizio mi ha fatto cagare sotto per niente... :skifrusta:

vabbé lasciamo stare che è meglio va...

mi rimetto in marcia puntando alla prossima (ennesima HIHIHI ) forcella

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niente male il posticino, selvadego al punto giusto :YIGO

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la forcella ormai è vicina (penso io)

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e invece quando credo di esserci arrivato, SDENG è solo un' "antiforcella", c' è ancora da salire :sbonk:

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Questi ultimi metri però sono rilassanti, in mezzo a pascoli contornati da rocce bizzarre

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Eccomi arrivato a Forcella Rocca di Campo

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da una parte il Valón de la Sapàda

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dall' altra compare il Torrione Canal :skiamo:

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trovo una coppia che avevo salutato ieri al parcheggio: ieri sono andati per boschi, oggi invece sono venuti a farsi un giretto quassú

Li saluto, facciamo due chiacchere e riparto, col sentiero che si infila nell' erba a tratti alta

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per tutta la parte alta i pascoli sono costellati di rocce bizzarre, come dall' altro lato: bellissimo sto posto :love:

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continuo a scendere, supero l' incrocio per Col della Tenda

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e mi reimmetto sul sentiero 152

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do l' ultimo sguardo al Torrione Canal, una delle piú belle sorprese di questa stagione :skiamo: :skiamo: :skiamo:

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e mi infilo nel bosco

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e quando arrivo a Casera Aiàrnola trovo vari gruppi di persone che fanno picnic, a riprova del fatto che se si svegliassero ad adibirla ad agriturismo farebbero i miliardi...

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Giù in picchiata fino al parcheggio, ho una fame becca e chiamo casa: BUTTA LA PASTA!!! :semagna:

Arrivo a casa stanco morto ma ancora piú gasato, dopo la Cengia Paolina ho fatto un altro giro che aspettavo da anni :YIGO

Nonostante siano le 3 del pomeriggio mi sparo una pasta e volo in pennica a riposare: devo essere fresco per la sera, mi aspetta una cena & gran mojiteggiata a Cortina :BSEX :bottiglia: :YYY
 
Ultima modifica:
Ca...ssso !!! Gran bel giro....panorami stupendi, foto bellissime.....mah il forte dei tuoi report è la parte descrittiva....sei mitico......
grazieeeeeeeee
 
dolomiti di sesto, ciao. :sbavsbav::sbavsbav::sbavsbav::sbavsbav::sbavsbav::sbavsbav::sbavsbav::sbavsbav:

cmq mi hai fatto piu ansia della paolina con questo report...HIHIHIHIHIHI
 
della prima parte ho vaghi ricordi, ma la forcella dei camosci la ricordavo ostica, strano sia segnata come facile!
incredibile tutto il giro, mezze dolomiti di sesto in 2 giorni, roba da sfiancare un mulo...

saluti
 

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Ca...ssso !!! Gran bel giro....panorami stupendi, foto bellissime.....mah il forte dei tuoi report è la parte descrittiva....sei mitico......
grazieeeeeeeee

bellissimo, davvero!!! questo mi è piaciuto particolarmente... :D
grazie :D

dolomiti di sesto, ciao. :sbavsbav::sbavsbav::sbavsbav::sbavsbav::sbavsbav::sbavsbav::sbavsbav::sbavsbav:

cmq mi hai fatto piu ansia della paolina con questo report...HIHIHIHIHIHI

:rotlf:
forse per quella simpatica e amabile forcella? HIHIHI

non ti nascondo che probabilmente è stata la peggiore che abbia attraversato nelle Dolomiti...

della prima parte ho vaghi ricordi, ma la forcella dei camosci la ricordavo ostica, strano sia segnata come facile!
incredibile tutto il giro, mezze dolomiti di sesto in 2 giorni, roba da sfiancare un mulo...

saluti

eh infatti quando sono arrivato a casa ho mangiato e mi sono infilato a letto, e la sera al secondo mojito ero già per aria :rotlf:

per quanto riguarda Forcella dei Camosci, se non ci fossero i punti franati sarebbe tranquillissima: dal lato di Ciadin dei Bagni hai sentiero comodissimo e piacevole, dal lato di Vallon Popera è un lungo taglio quasi orizzontale...
poi ovviamente bisogna vedere quando l' hai fatta tu e quando la Tabacco ha ricevuto gli ultimi aggiornamenti sulla zona, infatti adesso appena finisco coi report gli mando un po' di aggiornamenti sui sentieri.
 
sentir chiamare la cengia degli dei anello jof fuart fa un po stranoHIHIHI

e chi ha detto che passi per di lì ? Fai la Lavinal dell'orso, dormi al Corsi, vai in vetta e torni giù per quell'altra forcella che non ricordo come si chiama. Io quella volta ho fatto così.
 
indagavo:MONKEY ma un pezzo devi farla...:D

Non serve, o meglio non la parte a Nord, che è la vera e tosta Cengia degli Dei... Livinal dell'Orso, Castrein, Mosè, Anita Goitan fino a forc. Riofreddo e scendi per quel budello che tanto piacerebbe a Blitz, risali a Sella Carnizza, Pellarini e chiudi anello in Val Saisera. In verità io lo preferirei di gran lunga al contrario e con varianti. Niente di terrificante, forse solo il canaletto dietro l'Innominata e la disastrata salita/discesa dalla forcella Riofreddo.
 
Ma la Lavinal dell'orso in che condizioni è adesso ? Nella notte dei tempi quando passai per di là più che la forcella di Riofreddo ricordo lo spago a salire la prima: zaino di non so quanti kili, pendenza, e soprattutto niente che restasse fermo, franava tutto....da solo come sempre passai un brutto quarto d'ora....
 
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