11-12 luglio 2015: 3 rifugi in due giorni al cospetto di imponenti ghiacciai

pat

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11-12 luglio 2015: in Valmalenco al cospetto di imponenti ghiacciai

Alla fine, come alcuni di voi gia' sanno, ho scelto la Valmalenco per trascorrere il week end; direi che e' andata molto bene e mi sono tolto un paio di sfizi che da tempo mi ronzavano nelle orecchie.
Il primo era il rif Bignami, di cui avevo visto una foto spettacolare in cui era sovrastato dall'imponente seraccata del ghiaccio di Fellaria che, fatte le proporzioni, secondo me presenta muri di ghiaccio alti forse 30-40 metri; l'altro era un sogno cullato da tempo, cioe' il rif Del Grande Camerini (e' l'unione di due cognomi, non e' che il Camerini fosse un Grande), noto per essere il piu' bel punto panoramico sulla parete nord del Disgrazia, ma raggiungibile solo dopo 1000m di dislivello e 3h20 da Chiareggio; non ero certo di esser abbastanza pronto fisicamente, ma alla fine ci sono arrivato (passando sia all'andata che al ritorno per l'Alpe Vazzeda). Ci sono altri due accessi, uno per la val Sissone che pero' mi hanno sconsigliato e uno, ancora piu' arduo, piu' diretto e poco segnalato... solo per i locals...
La scelta di Chiareggio aveva anche altri jolly da sfruttare: la vista delle marmotte a due passi dagli esseri umani proprio nel primo campo del paese e la visita (in teoria alternativa al Del Grande) al rif Tartaglione Crispo, noto per le sue frittelle pomeridiane (per far contenti i bambini, numerosi, che lo affollano... ma anche per far contenti gli adulti). Tutti gli obietttivi son stati centrati e, tranne il Del Grande Camerini, erano tutti orientati a far da "apripista" in vista di eeventuali future escursioni con i bambini.
 
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La partenza di sabato e' stata alquanto sconfortante: non prima delle nove da Treviglio (per necessita' inderogabili), dopo un'ora e mezza ero ancora a Lecco (circa 55km da Treviglio),poi rallentamento x incidente dopo le gallerie di Varenna, infine tappo a Morbegno... insomma all'Alpe Gera sono arrivato all'una e mezza (dopo aver anche comprato tre "piode" per il barbecue...scoprendo tra l'altro che quelle in pietra ollare doc della Valmalenco sono quasi introvabili perche' carissime; ho preso quindi quelle in meno nobile "serpentino" della Valmalenco e una in pietra ollare della Norvegia! Anche un negoziante di Ponte Nossa l'anno scorso mi aveva detto le stesse cose, ma al doppiodel prezzo). All'una e mezza ho mangiato una pizza al trancio portata provvidenzialmente dal mio paesello, guardando Campo Moro, la pista Thoeni e il Disgrazia, gia' pensando all'indomani.
Supero i 150m di dislivello della seconda grade diga, quella di Alpe Gera, e rimango stupefatto nel vedere subito da li' la seraccata del Fellaria e le cascate che da essa scendevano. La coppia di dighe dovrebbe fare una grande impressione al turista, ma io ho apprezzato poco lo spettacolo avendo gia' visto quelle di Cancano (enormi e con laghi ancor piu' grandi) e quella della Valpelline (con un fronte in muratura relativamemte piccolo rispetto alla lunghezza del lago che ne deriva, quasi 7km il lungolago verso il rif Prarayer) e che conferisce al lago di Place Moulin un un aspetto simile a un fiordo e colori piu' naturali. Superata la diga, il sentiero si presenta bruttino e dimesso, stretto a sinistra dalla montagna e a destra dalle sponde molto scoscese del lago, che ad ogni occhiata per vedere il sentiero rimangono sempre in vista, un po' inquietanti. Sara' stato l'effetto della diversa prospettiva tra i miei piedi e la superficie del lago ben piu' sotto, sara' stata la pizza ancora nello stomaco o sara' stato il sole, fattosta' che mi sentivo con la testa un po' vaga, come se avessi bevuto due bottiglie di birra a stomaco vuoto; non mi girava propriamente la testa, altrimenti sarei tornato subito indietro, ma mi sentivo un po' inquieto e poco ispirato. Per fortuna il trekking era dato da un'ora di cammino, non di piu', e sono arrivato alla meta (rif Bignami) senza ulteriori problemi ma anche senza troppo entusiasmo. Il panorama era sempre dominato dalla seraccata del Fellaria, gia ' vista prima senza alcuna fatica, e in piu' c'era un piccolo alpeggio e il finale del secondo ramo del ghiacciaio stesso. Da li' iniziava un sentiero glaciologico, ma non avevo tempo ne' voglia di percorrerlo. Dopo le foto di rito con la macchina reflex, che vedrete stasera, me ne son tornato sui miei passi senza troppi rimpianti.
Dalla diga di Campo Moro a Chiareggio mi servira' quasi un'ora di macchina! Non credevo...
 
Chiareggio e' l'ultimo paese della valle e, come tutti gli "ultimi paesi" della valle ha un certo fascino, austero, un confine tra il dominio della civilta' umana e il dominio della Natura in tutta la sua potenza. Alte cime (il Disgrazia sfiora i 3700 quasi, ma le altre viaggiano tranquillamente tra 3000 e 3200 e anche oltre), imponenti ghiacciai, fiumi spumeggianti e conifere possenti, tra cui crescono le ultime case, piccole come quelle degli gnomi, a confronto. Alcune sotto un masso ciclopico, stessa scelta che le marmotte han fatto per casa loro...
 
Stasera ho inaugurato la pioda con una bisteccazza morbida e succulenta! W la pioda !

Ero tentato di fare il giro del lago... ma sarei arrivato comunque troppo tardi all'alberghetto; già così ci sono arrivato alle 18.30... meno male che avevo avvertito.
 
E ora le foto "vere"; son tante... armatevi di santa pazienza; quelle che non carico stasera le caricherò domani.

il lago artificiale di Campo Moro, le piste di Chiesa valmalenco (in particolare la Thoeni) e il Disgrazia (3650m circa)
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la vallata
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Il Disgrazia
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zoom su quella che dovrebbe essere la Vedretta di Cassandra
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zoom vedretta della Ventina
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il muraglione di 154m della diga di Gera, una diga a gravità tra le più alte d'Europa (così dicono)
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il lago di Gera ancora parzialmente vuoto e il ghiacciaio di Fellaria con la sua vedretta orientale; il muro è a 2600m circa
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A sinistra si intravede, piccolino, il Bignami, mia meta per la giornata di sabato. Dalla diga 1h di camminata.

particolare della seraccata del Fellaria Orientale
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il mitico Blitz dice "sbadabam" per le pietraie... io lo penso per i crepacci e i seracchi...

parte più in quota della seraccata
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ora la parte che si appoggia al costone di roccia, che dalla cartina a disposizione mi risulta esser lungo, da sinistra a destra, circa 800 metri. Dovrebbe trovarsi a 2600m di altezza.

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Per godere di questo spettacolo basta fare la stradina di cemento che risale il fianco della diga di Alpe Gera; a parte questo sforzettino... vi si giunge in auto!

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Dalla diga di Alpe Gera a quella di Campo Moro
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Avete notato le dimensioni? Ecco, forse adesso le notate meglio...
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La diga di Alpe Gera e l'auto del guardiano
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l'inizio del sentiero non è proprio attraente...
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l'impavido pescatore
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il sentiero per il Bignami
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fioriture te salutant
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dal rifugio
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to be continued ...
 
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Cascata
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la cascata di Fellaria
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ghiacciaio di Fellaria Occidentale
Quella cima dovrebbe essere il Sasso Rosso (3482m)
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sempre Fellaria
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panoramica
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Ultimo saluto al lago prima della partenza per Chiareggio
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il comitato di benvenuto a Chiareggio paese, nel "campo delle marmotte" davanti all'hotel Genziana
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il paese e le cime tra monte Sissone e Vazzeda (3300m circa)
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batuffoli rosa sulle cime
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Enrosadira sul Pizzo Scalino
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Pizzo Scalino in lontananza
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Ancora Pizzo Scalino. Questa foto mi piace molto! La luce era proprio così!
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stra-bellissimo!!! :clap:
inquietante la foto del rifugio con tutto quel ghiaccio sopra :PAAU

Anche io pensavo fosse "sopra", prima di andarci... diciamo che è un bel po' sopra e un bel po' avanti, ma l'effetto visivo fotografico dello zoom, che accorcia le distanze, lo fa sembrare proprio incombente. La stessa foto l'avevo vista su una guida che ho a casa e sul sito del rifugio, ed era proprio questo che mi aveva ingolosito.
 
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