Sono ormai passate 3 settimane dalla mia ultima, caldissima :sudato: uscita, in mezzo ci sono stati un weekend pessimo, e un weekend "NI", una assillante e adesso finalmente se ne prospetta uno decente e voglio andarmene al fresco.
Faccio un giro di telefonate per sentire la situazione degli itinerari, arriva la decisione: la carta che estrarrò sarà quella delle Dolomiti di Brenta, luogo di un mio immenso trip mentale l' anno scorso. Questa volta però tocca all' altro versante.
Parto cosí sabato mattina, neanche tanto presto, arrivo a San Lorenzo in Banale, jeep navetta per Rifugio Cacciatore, caffettino :buongiorno: metto il catafalco alla gamba e via sono pronto per questa nuova avventura: partenza sul sentiero 325 per il Rifugio Agostini
Mi avvio con relativa calma
il meteo non è dei migliori, oddio è vero non piove, ma comunque il panorama è... fumoso... entrando nei mughi poi arriva la solita zaffata di afa... :sudato:
fortunatamente i mughi lasciano presto posto ad uno spettacolare ambiente carsico, che con le nubi basse / nebbie ha un effetto quasi mistico :fumato:
tra una nebbia e l' altra si cominciano ad intravvedere i primi ghiaioni, segno che ormai il rifugio è vicino
e infatti eccomi arrivato al Rifugio Agostini, risparmiato nel 1957 dal crollo dell' enorme torre Jandl (di cui un enorme masso si fermò a pochi metri dal rifugio graziandolo) ma mezzo sventrato da una slavina nell' inverno 2014 che gli ha letteralmente spostato il primo piano, che adesso stanno ricostruendo
ma bando alle ciancie, è ora di mangiare quindi via!
Mi tengo leggero, mi accontento di un primo che comunque è la fine del mondo, strangolapreti alla trentina con burro e foglioline di salvia impanate che sono una meraviglia :arf:
Caffettino, grappino e :sig: d' ordinanza e sono pronto a rimettermi in marcia lungo il sentiero 321 verso il Rifugio XII Apostoli
passo di fianco al masso di cui vi parlavo prima, visto da vicino fa impressione, è quasi più grande del rifugio
sfilo sotto la Val d' Ambiez, con le Torri di Tosa immerse nella nebbia
e mi avvio lungo il mio sentiero surreale, destinazione BOH
ti guardi intorno, grigia la roccia, grigia la nebbia, spettrale e spettacolare allo stesso tempo
arrivo a pestare le prime chiazze di neve, this makes my day
la nebbia si dirada un pelino ino ino, mi giro, e l' ambiente è...
è...
è...
È.
Bentornato a casa Blitz :skiamo:
Inizio a salire un pendio innevato, i segni sono quasi tutti ancora sotto e la visibilità non è eccelsa, ma è difficile sbagliare
e infatti ecco materializzarsi là in fondo le prime scalette della Ferrata Castiglioni
arrivo all' attacco e mi guardo il tracciato: una lunga serie di vertiginose scalette che risalgono la parete della Cima di Val d' Agola
Il percorso è un susseguirsi di brevi cenge
e scale, talvolta superflue in quanto data la banalità dei passaggi basterebbe il cavo di sicurezza
in mezzo a tutto il grigio, vengo colpito da una macchia di colori: un cespuglio fiorito a 2700 metri, fantastico
ormai sono agli ultimi tratti attrezzati
e vedo la luce IGO
arrivo finalmente a Bocchetta dei due Denti, mi affaccio...
SBADABAM
anzi no
SBADADADADADAM!!!! :shock:
mi trovo davanti la Vedretta dei Due Denti: una conca innevata assurda, fotonica, spaziale :skiamo: :skiamo: :skiamo:
resto intontito, paralizzato, non riesco a muovermi, prima che mi decida a togliere l' imbrago passano almeno 5 minuti, poi me ne fumo una, poi resto la ancora...
quando mi ripiglio comincia la sagra :fotografo: :fotografo: :fotografo:
inizio a muovermi, e vedo uno dei due denti che danno il nome alla bocchetta
inizio a scendere, ma non voglio
sono di nuovo bloccato là come un pirla, mi accorgo che sto ripetendo quasi autisticamente TANTA ROBA, TANTA ROBA, TANTISSIMA ROBA
fondamentalmente, sono andato in balla, non mi capisco più... gioia quando sono arrivato alla bocchetta, tripudio quando ho guardato giù, delirio quando ho iniziato a scendere, follia adesso che sono piantato là incapace di intendere e di volere (Yeah) :SEEE Y :WHOO
adesso alle mie spalle ho tutti e due i denti
mentre davanti, in fondo alla conca di Pratofiorito, si vede già il rifugio
mano a mano che scendo la valle svela le sue meraviglie, con la Cima XII Apostoli a fare da sentinella
e alle spalle, sui Due Denti, sembra volersi aprire
sbavo passando davanti alla Vedretta di Prato Fiorito :arf:
niente da fare, sono in un paradiso bianco e non riesco a mettermi in testa di andare avanti
passo sotto le Torri d' Agola, bizzarre e stupende :skiamo:
roba da matti AZ
tra una foto e l' altra arrivo finalmente al Rifugio XII Apostoli, dietro cui fa capolino la Cima Nardis
arrivo giusto in tempo prima che inizi a piovere
Il gestore, il simpatico Aldo, è la che controlla col binoccolo alcune cordate in movimento di ritorno dalle vie là intorno, facciamo 2 chiacchere.
Il suo "doppio" lavoro, cioè gestore del rifugio e Guida Alpina lo fa con passione, e si vede: quando qualcuno inizia a chiedergli informazioni sui sentieri, sulle vie, e sulle cime della zona gli si illuminano gli occhi a raccontare e a spiegare :clap:
mentre si chiacchera smette di piovere, e un raggio di sole squarcia le nuovole davanti alla Presanella :skiamo:
smette di piovere ed è tutto un subbuglio, un gran movimento, dandogli un effetto quasi mistico :shock:
chissà com' è dall' altro lato...
torno davanti e si apre uno spettacolo assurdo :skiamo:
un 180 gradi da svenire :arf:
ma le mie preferite sono le Torri d' Agola, davanti alla Cima d' Ambiez e alla Cima d' Agola :skiamo:
soddisfatto dai panorami, è giunta l' ora di soddisfare anche la pancia :semagna:
e per battere l' insonnia da alta quota, un bel giro di grappe :bottiglia:
bene, cenato e carburato per la notte, mi avvio a nanna, speriamo bene per domani... :INCD
arriva mattina, mi sveglio (circa) :??? e ancora rincogl'ionito di sonno (parecchio) :??: scendo a vedere com' è
SBADADAM mi sveglio con una mazzata in faccia :shock: :shock: :shock: :skiamo: :skiamo: :skiamo:
Crozzon di Brenta, Cima Tosa, Cima d' Ambiez, Torri e Cima d' Agola, Cima SUSAT :skiamo:
La muraglia delle Cime di Pratofiorito :skiamo: :skiamo:
Cima XII Apostoli :skiamo:
sembrano tutte pronte per un concorso di bellezza, cose dell' altro mondo, assurdo... cioè, caxxo, tu ti svegli, sei ancora rintronato e ti sbatte in faccia una roba del genere :SEEE
ma... a questo punto mi domando come sarà verso la Presanella...
SBADABAM!
Imperiosa :shock: :skiamo:
ok ho capito, dopo 2 tegole in faccia in 2 minuti è meglio rientrare a far colazione
Bon, preparato e colazionato :buongiorno: cerco in qualche modo di riprendere coscienza di me stesso :testone:
è ora di avviarsi, cosí mi incammino lungo il sentiero 304, direzione Bocca d' Ambiez e Rifugio Tosa-Pedrotti
bhe, con un avvio del genere, potete ben immaginare che la perdizione fotografica sarà estrema
il sentiero inizia abbassandosi di fianco al rifugio, col Sole in faccia esattamente tra Cima Tosa e Cima d' Ambiez
commetto l' errore di guardare indietro...
ELAMADONNA!!!
qua la vedo veramente dura starci nei tempi... troppo fotogenico sto posto :fotografo: :fotografo: :fotografo:
anche davanti verso Cima Nardis non scherza :skiamo:
cioè, caxxo, scusa :arf:
anche la Presanella è in gran forma IGO
attraverso la depressione
e comincio a salire dall' altro lato, salutando per l' ultima volta il rifugio
cavolo, le Torri d' Agola hanno delle forme veramente assurde
scendo leggermente: sto entrando in un altro posto mistico: la Val d' Agola, un brullo spettacolo :skiamo:
e comincio a pestare le prime nevi
che razza di posto :skiamo: :skiamo:
torno a camminare sulle ghiaie
ma continuo a guardare questo spettacolo chiamato Vedretta di val d' Agola :skiamo:
boia, da qua la cresta verso Cima Nardis è una fig'ata!!!! :shock: sembra un castello :arf:
cinema
continuo a salire col Sole in faccia, ma sono come sotto ipnosi :shock:
come potete immaginare, il mio stato delirante è ripartito alla carica e sta raggiungendo la massima potenza (Yeah)
passo davanti al Passo di Valstretta e alla traccia che lo raggiunge, qua c' è qualcosa di interessante da studiare :think:
su per un tratto di sentiero già ripulito
per poi rifiondarmi nella neve :skiamo:
no vabbe scusa
la testata della Val d' Agola è qualcosa di supremo :arf: :skiamo:
continuo ad alternare neve e pietraie
e arrivo in estasi svarionistica totale alla Bocchetta dei Camosci
prima di valicare mi guardo un' ultima volta alle spalle, verso la Val d' Agola e la conca di Pratofiorito
Bene, adesso posso valicare, mi affaccio e...
SBADADAM!
mi trovo in faccia l' inferno e il paradiso assieme, l' eccitazione è pari solo alla follia :shock: :shock: :skiamo: :skiamo:
la Vedretta dei Camosci è qualcosa di indefinibile, un ' unica lingua di neve che parte dalla Bocca d' Ambiez e scende fino quasi in Val Brenta :skiamo:
al di là si vede la parte centrale del Brenta
qua una pausa svarionistico-contemplativa ci sta tutta IGO
Dentro di me è un subbuglio di emozioni, tutto e il contrario di tutto: dalla pace dei sensi all' eccitazione sfrenata, è difficile da spiegare, lo provi solo quando sei là in quelle situazioni, è qualcosa di grande, di sovraumano, ti senti eccitato, elettrizzato, una palla di cannone, hai paura di quello che hai davanti ma non vedi l' ora di buttartici in mezzo, di diventare un tutt' uno, tu e la montagna, con nessuno intorno a disturbarti, siete voi due nella vostra intimità, e questo lo si può provare solo se si è abbastanza folli da andare in solitaria, perché nonostante questo subbuglio esplosivo ti senti rinato, rigenerato, svuotato di mille sbattimenti che ti porti normalmente dietro.
BASTA. Non c'è più niente, solo tu e la montagna, il silenzio, e le burrascose emozioni che penetrano nella pace dei sensi...
sembra assurdo, come fai a trovare la pace dei sensi in una burrasca di emozioni?
sembra assurdo ma è cosí, è quasi impossibile da spiegare, lo puoi capire solo quando sei là, da solo.
GIOIA, TRIPUDIO, DELIRIO, E FOLLIA che si rincorrono e fanno il girotondo nella tua testa.
Mi rimetto in marcia
le emozioni sono fortissime ma vanno tenute a bada: adesso è il momento della concentrazione: la vedretta va attraversata tutta e la neve a quest' ora è dura come il marmo: meglio mettere i ramponi
faccio i primi passi: figo IGO
i ramponi tengono che è una meraviglia e la traversata è un godimento
arrivo dall' altra parte, mi guardo indietro, è uno spettacolo :skiamo:
adesso arriva il difficile: non si traversa più: si sale :shock: devo andare a prendere quella scaletta che si intravvede a sinistra nella foto
la raggiungo, guardo dietro, m'inkia :arf:
tolgo i ramponi e attacco la Ferrata dell' Ideale: mica male come percorso, proprio la classica ferrata da partenza in parcheggio e arrivo su strada
fine attrezzature, rimetto i ramponi e arrivo a Bocca d' Ambiez, quota massima del giro (2885)
mi affaccio e...
e...
e...
ELLAMADONNA!!!!!!! :shock: :skiamo:
Lo spettacolo sulle Torri di Tosa è qualcosa di sp'uttanatamente assurdo, da andar via di testa, peccato che la posizione non sia delle più confortevoli e la neve da questo lato sia sul marcio andante, meglio spostarsi ASAP
e cosí scendo qualche metro con cautela e zompo su un terrazzino vicino al riattacco delle corde
mentre sopraggiungono 3 ragazzi (che mi hanno preso avendo fatto molte meno foto di me ) mi giro a guardare lo scivolo che viene giù dalla bocca...
meglio guardare avanti va...
mi riaggancio alla ferrata e comincio la discesa
il Brenta è il Brenta, c'è poco da fare :skiamo: fin dal mio primo giro dell' anno scorso è entrato subito tra i miei gruppi preferiti
ultima paretina attrezzata che deposita sul nevaio
ed eccomi sulla Vedretta d' Ambiez
altro posto semplicemente da urlo, una vertiginosa meraviglia :skiamo:
Guardo l' ora, miiii se è tardi :AFF:
Si, sono in ritardo sulla tabella di marcia, in più proprio verso il seguito del percorso sta rannuvolando e la neve qua inizia ad essere un po' troppo molla per i miei gusti: mi sono goduto un panorama di quelli assurdi, surreali, impensabili, vale la pena andarsi ad infilare nelle nuvole, con passaggi su neve marcia, solo per il gusto di dire "ho chiuso il giro?"
NO
Farò la seconda parte con calma, partendo magari presto dal Rifugio Tosa e godendomi il percorso su neve dura e senza mezza nuvola, che andare la in mezzo senza vederci niente sapendo che poi domani hai una giornata spaziale è una cosa, farlo per di più su neve schifida solo per chiudere il giro come da programma... è come pulirsi il kulo coi coriandoli :MM
Quindi abbandono e inizio a scendere lungo il sentiero (?) 358 verso il Rifugio Agostini
Scendendo gli ultimi lembi della vedretta incontro i primi massi del crollo di Torre Jandl
il rifugio intanto è già visibile... ecco vedete quella roba la più grossa del rifugio? ecco, quella è una parte della torre che si è fermata pochi metri prima di travolgerlo :shock:
adesso il sentiero esce dalla neve e prosegue sulla pietraia, giusto per non farci mancare niente
dietro si sta chiudendo
ma poco mi importa: ormai sono al rifugio, dove mi concedo un bel pranzo... alla Blitz :skipasta:
dopo caffè-grappino-sigaretta d' ordinanza sono pronto a ripartire per il sentiero 325, destinazione Cacciatore
decido di prenderla comoda, e invece del sentiero dell' andata seguo la "variante" ovvero la strada con cui i gestori salgono con la jeep
le nuvole vanno e vengono, ma mi permettono comunque di godermi il panorama che mi ero perso ieri
uno spettacolo :skiamo:
mi imbatto anche in un gruppo di yak allevati nella vicina malga
ancora qualche minuto e sarò al Caciatore
dove mi aspetta la navetta per scendere giù al parcheggio.
Bene, il giro è finito, non sono riuscito a completarlo ma va più che bene cosí: il posto è stratosferico e merita di essere visto una volta in più IGO
adesso arriva la parte più difficile: 2 ore e mezza di strada!!! :MM
Faccio un giro di telefonate per sentire la situazione degli itinerari, arriva la decisione: la carta che estrarrò sarà quella delle Dolomiti di Brenta, luogo di un mio immenso trip mentale l' anno scorso. Questa volta però tocca all' altro versante.
Parto cosí sabato mattina, neanche tanto presto, arrivo a San Lorenzo in Banale, jeep navetta per Rifugio Cacciatore, caffettino :buongiorno: metto il catafalco alla gamba e via sono pronto per questa nuova avventura: partenza sul sentiero 325 per il Rifugio Agostini
Mi avvio con relativa calma
il meteo non è dei migliori, oddio è vero non piove, ma comunque il panorama è... fumoso... entrando nei mughi poi arriva la solita zaffata di afa... :sudato:
fortunatamente i mughi lasciano presto posto ad uno spettacolare ambiente carsico, che con le nubi basse / nebbie ha un effetto quasi mistico :fumato:
tra una nebbia e l' altra si cominciano ad intravvedere i primi ghiaioni, segno che ormai il rifugio è vicino
e infatti eccomi arrivato al Rifugio Agostini, risparmiato nel 1957 dal crollo dell' enorme torre Jandl (di cui un enorme masso si fermò a pochi metri dal rifugio graziandolo) ma mezzo sventrato da una slavina nell' inverno 2014 che gli ha letteralmente spostato il primo piano, che adesso stanno ricostruendo
ma bando alle ciancie, è ora di mangiare quindi via!
Mi tengo leggero, mi accontento di un primo che comunque è la fine del mondo, strangolapreti alla trentina con burro e foglioline di salvia impanate che sono una meraviglia :arf:
Caffettino, grappino e :sig: d' ordinanza e sono pronto a rimettermi in marcia lungo il sentiero 321 verso il Rifugio XII Apostoli
passo di fianco al masso di cui vi parlavo prima, visto da vicino fa impressione, è quasi più grande del rifugio
sfilo sotto la Val d' Ambiez, con le Torri di Tosa immerse nella nebbia
e mi avvio lungo il mio sentiero surreale, destinazione BOH
ti guardi intorno, grigia la roccia, grigia la nebbia, spettrale e spettacolare allo stesso tempo
arrivo a pestare le prime chiazze di neve, this makes my day
la nebbia si dirada un pelino ino ino, mi giro, e l' ambiente è...
è...
è...
È.
Bentornato a casa Blitz :skiamo:
Inizio a salire un pendio innevato, i segni sono quasi tutti ancora sotto e la visibilità non è eccelsa, ma è difficile sbagliare
e infatti ecco materializzarsi là in fondo le prime scalette della Ferrata Castiglioni
arrivo all' attacco e mi guardo il tracciato: una lunga serie di vertiginose scalette che risalgono la parete della Cima di Val d' Agola
Il percorso è un susseguirsi di brevi cenge
e scale, talvolta superflue in quanto data la banalità dei passaggi basterebbe il cavo di sicurezza
in mezzo a tutto il grigio, vengo colpito da una macchia di colori: un cespuglio fiorito a 2700 metri, fantastico
ormai sono agli ultimi tratti attrezzati
e vedo la luce IGO
arrivo finalmente a Bocchetta dei due Denti, mi affaccio...
SBADABAM
anzi no
SBADADADADADAM!!!! :shock:
mi trovo davanti la Vedretta dei Due Denti: una conca innevata assurda, fotonica, spaziale :skiamo: :skiamo: :skiamo:
resto intontito, paralizzato, non riesco a muovermi, prima che mi decida a togliere l' imbrago passano almeno 5 minuti, poi me ne fumo una, poi resto la ancora...
quando mi ripiglio comincia la sagra :fotografo: :fotografo: :fotografo:
inizio a muovermi, e vedo uno dei due denti che danno il nome alla bocchetta
inizio a scendere, ma non voglio
sono di nuovo bloccato là come un pirla, mi accorgo che sto ripetendo quasi autisticamente TANTA ROBA, TANTA ROBA, TANTISSIMA ROBA
fondamentalmente, sono andato in balla, non mi capisco più... gioia quando sono arrivato alla bocchetta, tripudio quando ho guardato giù, delirio quando ho iniziato a scendere, follia adesso che sono piantato là incapace di intendere e di volere (Yeah) :SEEE Y :WHOO
adesso alle mie spalle ho tutti e due i denti
mentre davanti, in fondo alla conca di Pratofiorito, si vede già il rifugio
mano a mano che scendo la valle svela le sue meraviglie, con la Cima XII Apostoli a fare da sentinella
e alle spalle, sui Due Denti, sembra volersi aprire
sbavo passando davanti alla Vedretta di Prato Fiorito :arf:
niente da fare, sono in un paradiso bianco e non riesco a mettermi in testa di andare avanti
passo sotto le Torri d' Agola, bizzarre e stupende :skiamo:
roba da matti AZ
tra una foto e l' altra arrivo finalmente al Rifugio XII Apostoli, dietro cui fa capolino la Cima Nardis
arrivo giusto in tempo prima che inizi a piovere
Il gestore, il simpatico Aldo, è la che controlla col binoccolo alcune cordate in movimento di ritorno dalle vie là intorno, facciamo 2 chiacchere.
Il suo "doppio" lavoro, cioè gestore del rifugio e Guida Alpina lo fa con passione, e si vede: quando qualcuno inizia a chiedergli informazioni sui sentieri, sulle vie, e sulle cime della zona gli si illuminano gli occhi a raccontare e a spiegare :clap:
mentre si chiacchera smette di piovere, e un raggio di sole squarcia le nuovole davanti alla Presanella :skiamo:
smette di piovere ed è tutto un subbuglio, un gran movimento, dandogli un effetto quasi mistico :shock:
chissà com' è dall' altro lato...
torno davanti e si apre uno spettacolo assurdo :skiamo:
un 180 gradi da svenire :arf:
ma le mie preferite sono le Torri d' Agola, davanti alla Cima d' Ambiez e alla Cima d' Agola :skiamo:
soddisfatto dai panorami, è giunta l' ora di soddisfare anche la pancia :semagna:
e per battere l' insonnia da alta quota, un bel giro di grappe :bottiglia:
bene, cenato e carburato per la notte, mi avvio a nanna, speriamo bene per domani... :INCD
arriva mattina, mi sveglio (circa) :??? e ancora rincogl'ionito di sonno (parecchio) :??: scendo a vedere com' è
SBADADAM mi sveglio con una mazzata in faccia :shock: :shock: :shock: :skiamo: :skiamo: :skiamo:
Crozzon di Brenta, Cima Tosa, Cima d' Ambiez, Torri e Cima d' Agola, Cima SUSAT :skiamo:
La muraglia delle Cime di Pratofiorito :skiamo: :skiamo:
Cima XII Apostoli :skiamo:
sembrano tutte pronte per un concorso di bellezza, cose dell' altro mondo, assurdo... cioè, caxxo, tu ti svegli, sei ancora rintronato e ti sbatte in faccia una roba del genere :SEEE
ma... a questo punto mi domando come sarà verso la Presanella...
SBADABAM!
Imperiosa :shock: :skiamo:
ok ho capito, dopo 2 tegole in faccia in 2 minuti è meglio rientrare a far colazione
Bon, preparato e colazionato :buongiorno: cerco in qualche modo di riprendere coscienza di me stesso :testone:
è ora di avviarsi, cosí mi incammino lungo il sentiero 304, direzione Bocca d' Ambiez e Rifugio Tosa-Pedrotti
bhe, con un avvio del genere, potete ben immaginare che la perdizione fotografica sarà estrema
il sentiero inizia abbassandosi di fianco al rifugio, col Sole in faccia esattamente tra Cima Tosa e Cima d' Ambiez
commetto l' errore di guardare indietro...
ELAMADONNA!!!
qua la vedo veramente dura starci nei tempi... troppo fotogenico sto posto :fotografo: :fotografo: :fotografo:
anche davanti verso Cima Nardis non scherza :skiamo:
cioè, caxxo, scusa :arf:
anche la Presanella è in gran forma IGO
attraverso la depressione
e comincio a salire dall' altro lato, salutando per l' ultima volta il rifugio
cavolo, le Torri d' Agola hanno delle forme veramente assurde
scendo leggermente: sto entrando in un altro posto mistico: la Val d' Agola, un brullo spettacolo :skiamo:
e comincio a pestare le prime nevi
che razza di posto :skiamo: :skiamo:
torno a camminare sulle ghiaie
ma continuo a guardare questo spettacolo chiamato Vedretta di val d' Agola :skiamo:
boia, da qua la cresta verso Cima Nardis è una fig'ata!!!! :shock: sembra un castello :arf:
cinema
continuo a salire col Sole in faccia, ma sono come sotto ipnosi :shock:
come potete immaginare, il mio stato delirante è ripartito alla carica e sta raggiungendo la massima potenza (Yeah)
passo davanti al Passo di Valstretta e alla traccia che lo raggiunge, qua c' è qualcosa di interessante da studiare :think:
su per un tratto di sentiero già ripulito
per poi rifiondarmi nella neve :skiamo:
no vabbe scusa
la testata della Val d' Agola è qualcosa di supremo :arf: :skiamo:
continuo ad alternare neve e pietraie
e arrivo in estasi svarionistica totale alla Bocchetta dei Camosci
prima di valicare mi guardo un' ultima volta alle spalle, verso la Val d' Agola e la conca di Pratofiorito
Bene, adesso posso valicare, mi affaccio e...
SBADADAM!
mi trovo in faccia l' inferno e il paradiso assieme, l' eccitazione è pari solo alla follia :shock: :shock: :skiamo: :skiamo:
la Vedretta dei Camosci è qualcosa di indefinibile, un ' unica lingua di neve che parte dalla Bocca d' Ambiez e scende fino quasi in Val Brenta :skiamo:
al di là si vede la parte centrale del Brenta
qua una pausa svarionistico-contemplativa ci sta tutta IGO
Dentro di me è un subbuglio di emozioni, tutto e il contrario di tutto: dalla pace dei sensi all' eccitazione sfrenata, è difficile da spiegare, lo provi solo quando sei là in quelle situazioni, è qualcosa di grande, di sovraumano, ti senti eccitato, elettrizzato, una palla di cannone, hai paura di quello che hai davanti ma non vedi l' ora di buttartici in mezzo, di diventare un tutt' uno, tu e la montagna, con nessuno intorno a disturbarti, siete voi due nella vostra intimità, e questo lo si può provare solo se si è abbastanza folli da andare in solitaria, perché nonostante questo subbuglio esplosivo ti senti rinato, rigenerato, svuotato di mille sbattimenti che ti porti normalmente dietro.
BASTA. Non c'è più niente, solo tu e la montagna, il silenzio, e le burrascose emozioni che penetrano nella pace dei sensi...
sembra assurdo, come fai a trovare la pace dei sensi in una burrasca di emozioni?
sembra assurdo ma è cosí, è quasi impossibile da spiegare, lo puoi capire solo quando sei là, da solo.
GIOIA, TRIPUDIO, DELIRIO, E FOLLIA che si rincorrono e fanno il girotondo nella tua testa.
Mi rimetto in marcia
le emozioni sono fortissime ma vanno tenute a bada: adesso è il momento della concentrazione: la vedretta va attraversata tutta e la neve a quest' ora è dura come il marmo: meglio mettere i ramponi
faccio i primi passi: figo IGO
i ramponi tengono che è una meraviglia e la traversata è un godimento
arrivo dall' altra parte, mi guardo indietro, è uno spettacolo :skiamo:
adesso arriva il difficile: non si traversa più: si sale :shock: devo andare a prendere quella scaletta che si intravvede a sinistra nella foto
la raggiungo, guardo dietro, m'inkia :arf:
tolgo i ramponi e attacco la Ferrata dell' Ideale: mica male come percorso, proprio la classica ferrata da partenza in parcheggio e arrivo su strada
fine attrezzature, rimetto i ramponi e arrivo a Bocca d' Ambiez, quota massima del giro (2885)
mi affaccio e...
e...
e...
ELLAMADONNA!!!!!!! :shock: :skiamo:
Lo spettacolo sulle Torri di Tosa è qualcosa di sp'uttanatamente assurdo, da andar via di testa, peccato che la posizione non sia delle più confortevoli e la neve da questo lato sia sul marcio andante, meglio spostarsi ASAP
e cosí scendo qualche metro con cautela e zompo su un terrazzino vicino al riattacco delle corde
mentre sopraggiungono 3 ragazzi (che mi hanno preso avendo fatto molte meno foto di me ) mi giro a guardare lo scivolo che viene giù dalla bocca...
meglio guardare avanti va...
mi riaggancio alla ferrata e comincio la discesa
il Brenta è il Brenta, c'è poco da fare :skiamo: fin dal mio primo giro dell' anno scorso è entrato subito tra i miei gruppi preferiti
ultima paretina attrezzata che deposita sul nevaio
ed eccomi sulla Vedretta d' Ambiez
altro posto semplicemente da urlo, una vertiginosa meraviglia :skiamo:
Guardo l' ora, miiii se è tardi :AFF:
Si, sono in ritardo sulla tabella di marcia, in più proprio verso il seguito del percorso sta rannuvolando e la neve qua inizia ad essere un po' troppo molla per i miei gusti: mi sono goduto un panorama di quelli assurdi, surreali, impensabili, vale la pena andarsi ad infilare nelle nuvole, con passaggi su neve marcia, solo per il gusto di dire "ho chiuso il giro?"
NO
Farò la seconda parte con calma, partendo magari presto dal Rifugio Tosa e godendomi il percorso su neve dura e senza mezza nuvola, che andare la in mezzo senza vederci niente sapendo che poi domani hai una giornata spaziale è una cosa, farlo per di più su neve schifida solo per chiudere il giro come da programma... è come pulirsi il kulo coi coriandoli :MM
Quindi abbandono e inizio a scendere lungo il sentiero (?) 358 verso il Rifugio Agostini
Scendendo gli ultimi lembi della vedretta incontro i primi massi del crollo di Torre Jandl
il rifugio intanto è già visibile... ecco vedete quella roba la più grossa del rifugio? ecco, quella è una parte della torre che si è fermata pochi metri prima di travolgerlo :shock:
adesso il sentiero esce dalla neve e prosegue sulla pietraia, giusto per non farci mancare niente
dietro si sta chiudendo
ma poco mi importa: ormai sono al rifugio, dove mi concedo un bel pranzo... alla Blitz :skipasta:
dopo caffè-grappino-sigaretta d' ordinanza sono pronto a ripartire per il sentiero 325, destinazione Cacciatore
decido di prenderla comoda, e invece del sentiero dell' andata seguo la "variante" ovvero la strada con cui i gestori salgono con la jeep
le nuvole vanno e vengono, ma mi permettono comunque di godermi il panorama che mi ero perso ieri
uno spettacolo :skiamo:
mi imbatto anche in un gruppo di yak allevati nella vicina malga
ancora qualche minuto e sarò al Caciatore
dove mi aspetta la navetta per scendere giù al parcheggio.
Bene, il giro è finito, non sono riuscito a completarlo ma va più che bene cosí: il posto è stratosferico e merita di essere visto una volta in più IGO
adesso arriva la parte più difficile: 2 ore e mezza di strada!!! :MM
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