Everest il Film

Teo

maestro di skilift
E' da poco uscito il trailer del nuovo film sull'Everest...

https://www.youtube.com/watch?v=9pw4J-BJ0tM

forse, e dico forse, sta volta faranno un film sensato e non le solite americanate...
Si basa sulla tragedia del 96, dove morirono 8 persone in due diverse spedizioni e diede il via alle polemiche sulle spedizioni commerciali.
Tra l'altro, non sapevo ma nella spedizione sulla sud c'era anche Jon Krakauer che poi scrisse Aria Sottile proprio per dare la sua versione dei fatti.

Spero esca qualcosa sulla falsariga di The North Face, che oggi come oggi rimane tra i miei film preferiti sull'alpinismo
 
E' da poco uscito il trailer del nuovo film sull'Everest...

https://www.youtube.com/watch?v=9pw4J-BJ0tM

forse, e dico forse, sta volta faranno un film sensato e non le solite americanate...
Si basa sulla tragedia del 96, dove morirono 8 persone in due diverse spedizioni e diede il via alle polemiche sulle spedizioni commerciali.
Tra l'altro, non sapevo ma nella spedizione sulla sud c'era anche Jon Krakauer che poi scrisse Aria Sottile proprio per dare la sua versione dei fatti.

Spero esca qualcosa sulla falsariga di The North Face, che oggi come oggi rimane tra i miei film preferiti sull'alpinismo

Non lo sapevo, grazie! Ho letto "Aria sottile" di Jon Krakauer, dopo un consiglio che ho ricevuto proprio nel Forum, ed e' davvero un bellissimo libro: andro' a vedere il film. (Il libro dice che i morti furono 9...)
 
8 in quello specifico evento, la lista dice che uno è morto due gg prima per una caduta (il libro non l'ho letto), ma non direttamente nella tempesta, in totale 15 quell'anno, il peggiore prima delle grandi tragedie delle ultime due stagioni
 
Non lo sapevo, grazie! Ho letto "Aria sottile" di Jon Krakauer, dopo un consiglio che ho ricevuto proprio nel Forum, ed e' davvero un bellissimo libro: andro' a vedere il film. (Il libro dice che i morti furono 9...)

Se ancora non lo hai letto ti consiglio anche il libro di Ed Viestur "In vetta senza scorciatoie" veramente bello poi di Krakauer è anche il best seller "Nelle terre estreme" ovvero il famosissimo "Into the wild" dal quale hanno tratto anche il film.
 
Se ancora non lo hai letto ti consiglio anche il libro di Ed Viestur "In vetta senza scorciatoie" veramente bello poi di Krakauer è anche il best seller "Nelle terre estreme" ovvero il famosissimo "Into the wild" dal quale hanno tratto anche il film.


OT - Grazie per i consigli, sempre molto graditi. Posso chiederti il motivo specifico per cui mi consigli ciascuno dei tre libri? Purtroppo non riesco a leggere molto, e dovrei fare una scelta...
 
non so se mi ero creato troppe aspettative, o proprio è cosa di gusto, ma nelle terre estreme proprio non l'ho gradito.
Avete letto quello di steve house - oltre la montagna? e confessioni di un serial climber?
 
OT - Grazie per i consigli, sempre molto graditi. Posso chiederti il motivo specifico per cui mi consigli ciascuno dei tre libri? Purtroppo non riesco a leggere molto, e dovrei fare una scelta...

Il termine "ovvero" lo avevo inteso come precisazione del titolo precedentemente scritto in italiano :D. In sostanza i libri che ti consiglio sono due, tra i due ti consiglierei il primo, quello di Ed Viestur, in quanto oltre a raccontare alcune sue imprese fa anche una disanima di quello che gli è accaduto negli anni durante le scalate, dei successi, degli insuccessi, degli abbandoni, etc. A mio modo di vedere accende una luce critica su quello che sta diventando l'alpinismo moderno in cui non c'è più spazio per le rinunce vuoi per esigenze di sponsor, egocentricità, etc.. e considera che il libro non è nemmeno recente ma forse la visione di uno dei pochi ad aver fatto tutti i quattordici 8000 in stile alpino (primo tra gli alpinisti USA) era già in qualche modo profetica.
Forse la frase più famosa di Viestur l'avrai già letta da qualche parte, secondo me rappresenta l'essenza di cosa vuol dire amare la montagna...« A chi mi chiede "Perchè vai in montagna?" rispondo: "Se me lo chiedi non lo saprai mai"».
C'è anche questa bella intervista fatta da National Geographic

https://www.youtube.com/watch?v=WqTcD9Amfq4
 
Il film speriamo sia degno del libro e non la solita ameriganata, tanti effetti speciali e poca solfa.
Per quanto riguarda il libro "Aria sottile", bello bello, ma è obbligatorio leggere anche "Everest 1996" di Anatolij Burkreev, altrimenti si legge solo una campana, dato che Krakauer ci racconta la tragedia dal suo punto di vista muovendo anche delle critiche ad altre persone; è il caso, per par condicio, di leggere anche le repliche considerato che queste ultime sono di un famoso, e defunto, forte alpinista, mentre le critiche vengono da un giornalista (anche gli alpinisti sbagliano, però...)

e se vuoi leggerti un bel libro: http://www.intraisass.it/rec15.htm
 
Il film speriamo sia degno del libro e non la solita ameriganata, tanti effetti speciali e poca solfa.
Per quanto riguarda il libro "Aria sottile", bello bello, ma è obbligatorio leggere anche "Everest 1996" di Anatolij Burkreev, altrimenti si legge solo una campana, dato che Krakauer ci racconta la tragedia dal suo punto di vista muovendo anche delle critiche ad altre persone; è il caso, per par condicio, di leggere anche le repliche considerato che queste ultime sono di un famoso, e defunto, forte alpinista, mentre le critiche vengono da un giornalista (anche gli alpinisti sbagliano, però...)

e se vuoi leggerti un bel libro: http://www.intraisass.it/rec15.htm

oddio definire krakauer solo giornalista e' riduttivo, e' stato alpinista a tuttotondo e anche parecchio forte.

saluti
 
oddio definire krakauer solo giornalista e' riduttivo, e' stato alpinista a tuttotondo e anche parecchio forte.

saluti

Sarà stato anche un forte alpinista, ma il libro mi sembra molto di taglio giornalistico, più che alpinistico. Tanto è vero che il libro nasce come una versione estesa del suo articolo pubblicato sull'Outside. E fermandosi ad un confronto tra CV, credo che quello di Burkreev sia un tantino migliore di quello dell'americano.
Ciò premesso, Aria sottile è un bel libro che sicuramente affascina e via dicendo, però, a mio parere, racconta una tragedia da un punto di vista SOGGETTIVO e giornalistico; pertanto, penso sia corretto segnalare, per chi vuole approfondire i fatti, anche un altro libro sulla medesima tragedia con un altro taglio più alpinistico e da un altro punto di vista. Tutto qua.
 
Il film speriamo sia degno del libro e non la solita ameriganata, tanti effetti speciali e poca solfa.
Per quanto riguarda il libro "Aria sottile", bello bello, ma è obbligatorio leggere anche "Everest 1996" di Anatolij Burkreev, altrimenti si legge solo una campana, dato che Krakauer ci racconta la tragedia dal suo punto di vista muovendo anche delle critiche ad altre persone; è il caso, per par condicio, di leggere anche le repliche considerato che queste ultime sono di un famoso, e defunto, forte alpinista, mentre le critiche vengono da un giornalista (anche gli alpinisti sbagliano, però...)

e se vuoi leggerti un bel libro: http://www.intraisass.it/rec15.htm

Che Toli Boukreev fosse un alpinista fortissimo, non c'è dubbio. Ma se sali come guida senza le bombole di ossigeno, fai una cagata a prescindere imvho.

Sul suo libro, poi, è lo stesso Krakauer a rispondergli nell'appendice ad Aria Sottile. Non solo, ma Krakauer si è sempre preso le sue responsabilità sulla tragedia del 1996, Boukreev no.
 
Prima o poi mi leggerò anche Burkreev...ma va detto che Krakauer supporta la sua versione in modo davvero scientifico...
Mai dire mai però.
Saluti
 
Sarà stato anche un forte alpinista, ma il libro mi sembra molto di taglio giornalistico, più che alpinistico. Tanto è vero che il libro nasce come una versione estesa del suo articolo pubblicato sull'Outside. E fermandosi ad un confronto tra CV, credo che quello di Burkreev sia un tantino migliore di quello dell'americano.
Ciò premesso, Aria sottile è un bel libro che sicuramente affascina e via dicendo, però, a mio parere, racconta una tragedia da un punto di vista SOGGETTIVO e giornalistico; pertanto, penso sia corretto segnalare, per chi vuole approfondire i fatti, anche un altro libro sulla medesima tragedia con un altro taglio più alpinistico e da un altro punto di vista. Tutto qua.

facevo quella considerazione perche' sembrava quasi che krakauer fosse il giornalista che al calduccio della sua sala caminetto descrive una storia. lui c'era, e quindi per forza di cose il suo punto di vista e' soggettivo. ma essendo anche un grande alpinista la sua versione ha pari dignita' rispetto a quella di bukreev, e il taglio sara' pure a volte didascalico ma dal punto di vista tecnico e' ineccepibile.

saluti
 
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