Rimpfischhorn - 23-24 maggio 2015
Ad un anno di distanza (Alphubel, non ho mai fatto il report
), decidiamo di tornare in quest'angolo di paradiso delle alpi per puntare ad un altro 4000, il Rimpfischhorn (4199mt), salendo da Tasch. Io in realtà sono indeciso fino all'ultimo: avrei già altri programmi per il weekend (http://www.monferraglia.it/, da qui si capirà il "baffo"), ma dal momento che il Garelli non sta acceso più di 10 secondi di fila, sabato decido di unirmi a cugino e morosa per questa gita. Prepariamo il tutto, compreso tenda e attrezzatura varia da campeggio: ma poco prima di partire, diamo un occhio al sito della Taschhutte: toh, è chiuso questo weekend. Perché portarsi dietro ulteriori kg di roba? Sfruttiamo il locale invernale! (errore! ma ci arriviamo dopo).
Quindi, alleggeriti gli zaini, si parte: arriviamo in dogana a Gondo (a Iselle neanche un'anima), ci guardano dentro, vedono gli sci, sorridono e ci fan passare. 5minuti dopo la morosa del cugino riceve una chiamata dal capo. Emergenza al lavoro: dev'essere a Milano entro tre ore. Dopo neanche un ora, abbiamo già perso il 33% del gruppo (citando Steone72, un risultato che avrebbe fatto felice il generale Cadorna
). Quindi si torna indietro, lasciamo giù Alejandra e meditiamo il da farsi: ormai abbiam già tutto pronto, andiamo e non se ne parla più. Ci ripresentiamo di nuovo in dogana e lo stesso doganiere ci guardo dentro in macchina, ma non si preoccupa del fatto che rispetto ad un ora fa c'è una persona in meno
Insomma, riusciamo in qualche modo ad arrivare finalmente a Ottafe.
Mentre ci prepariamo per salire alla Taschhutte scambiamo due parole con due ragazzi austriaci che si apprestano a salire anche loro (faranno la cresta ovest dell'Alpubhel, con rientro a piedi dalla via normale verso la Taschhutte, pazzi furiosi!!!).
Il meteo non è dei migliori
ed infatti, poco dopo....Comincia a nevicare Poco male, siamo fiduciosi nel meteo per il giorno dopo e ci incamminiamo.
Il socio in salita se la ride (lo stronzo più fatica più è contento).
Incontriamo anche qualche local.
Dopo poco più di un ora arriviamo al rifugio, abbastanza fradici (niente commenti sul baffo per favore).
Tra una cosa e l'altra sono quasi le 20: non vediamo l'ora di accendere la stufa, asciugarci un po', magnare e andare a dormire. Vi ricordate quando ho detto "ma si, sfruttiamo il locale invernale"? Ecco, come entriamo, veniamo accolti da una ragazza svizzera (e fin qui, nulla di male), che neanche ci saluta e ci dice "poco spazio, tanta gente". Che sarà mai...10 posti letto, 15 (? boh, forse anche più) persone (e verso mezzanotte ne arriveranno altri 4!!!). In quel momento penso al materassino e sacco a pelo abbandonato all'ultimo all'ingresso di casa 
Va beh, ci rassegniamo: recuperiamo le ultime coperte rimaste, ci asciughiamo, aspettiamo il nostro turno per cucinare, si spara qualche cazzata. Tra tutti gli stronzi presenti, nessuno che va al Rimpfischorn: guardo il socio e gli dico chiaramente che la traccia se la batterà tutta lui 
In realtà altri tre ragazzi saliranno: probabilmente si era formata una situazione del tipo "batti te/batto io? no perché se batto io tu esci dopo di me, quindi io esco dopo di te, no ma prego vada avanti, ma si figuri prima lei ).
Finalmente verso le 23 (dopo il richiamo al silenzio del più vecchio della combriccola) ci si mette a dormire (ci si prova almeno: comincio a rimpiangere la Monferraglia. Avrei dormito per terra anche là, ma almeno sarei stato ubriaco) in uno dei pochi buchi rimasti per terra (locale invernale comunque a 5 stelle: acqua corrente, stufa a legna, energia elettrica).
Sveglia 4.30: le previsioni meteo ci hanno preso. Bel cielo terso con qualche timida nuvola (ed un gran freddo!). Colazione, ci si prepara, zaini in spalla, e via..
Il socio se la ride (forse perché quelli diretti al Rimpfischorn son già partiti?).
La nevica notturna (e dei giorni scorsi) ha fatto in modo di calzare gli sci già fuori dal rifugio a 2700mt: non male. Non abbiam bisogno neanche del frontalino, e salendo ci godiamo l'alba sull'Alphubel.
Girandoci alle nostre spalle, il panorama lascia a bocca aperta.
In particolare, il Weisshorn ed il Cervino.
Si sale su un buon 20cm di polvere su fondo duro in direzione di un bivio: a sinistra del "passo" si va verso l'Alphubel, proseguendo dritti invece, si tolgono le pelli, si scende per circa 200mt e si accede al ghiacciaio Mellich.
Da cui finalmente si vede la nostra destinazione!
Alle nostre spalle un imponente Alphubel.
Davanti a noi invece....Un luuuuuuuuuuuuuuuuuuungo falso piano
Ci mettiamo l'anima in pace: giù la testa e via, dritti verso la meta, che pian piano si fa sempre più vicina.
In 4h20, dopo 1500m di dislivello e circa 8km, giungiamo al deposito sci a quota 4050mt circa.
Non male la vista da qui, giusto qualche 4000 sparso qua e la.
Strano vederlo da questo lato il rosa
Mettiamo i ramponi e cominciamo l'ultimo tratto a piedi tra canalini di neve e qualche passaggio di misto. Ahimè, alpinisticamente sono una pippa (non che sciisticamente sia un fenomeno) e procediamo quindi molto a rilento (mi son fatto assicurare anche nel passaggio più delicato che non mi fidavo molto dei miei piedi).
Qualche foto fatto dal cugino (col cavolo che mi tolgo lo zaino per tirare fuori la macchina fotografica!).
E finalmente...Gli ultimi due metri prima della croce!
Tutto molto bello, ma si è fatta una certa ora Cominciamo la discesa verso il deposito sci (non ci metteremo molto meno, 1h20). Purtroppo il meteo ci ha preso alla grande, e un bel mare di nuvole sta cominciando ad alzarsi. Avremmo voluto scendere da un'altra parte che ci avrebbe riportato in modo più diretto al parcheggio, ma visto la imminente scarsa visibilità, decidiamo di ritornare dalla via d'andata.
Non abbiam più fatto foto da qui in avanti perché volevamo levarci dalle palle abbastanza velocemente, e ritornare da dove siamo arrivati comporta il dover ripellare per altri 200mt! Neve ancora bella nel primo tratto, poi dal falso piano ha smollato alla grande, e veniamo assaliti dalla nebbia. Un po' seguendo le tracce d'andata, un po' con il gps, arriviamo sotto il pendio da ripellare: i 200m più lunghi della mia vita! Si spegne il cervello e con buona volontà ce la facciamo. Ormai è fatta: è tornata un po' di visibilità, e riusciamo (più io con la tavola) a tirare pure qualche bella curva sul pappone fino a poco prima del rifugio (la neve della mattina se l'è mangiata il caldo). Sci in spalla, e giù a razzo verso il parcheggio!
Qui me la rido (neanche tanto in realtà), ma dopo 10h in ballo non vedo l'ora di arrivare a casa e collassare!!!
E con questa, potrei chiudere degnamente una più che sufficiente stagione di sci (sempre se non mi faccio coinvolgere ancora questo weekend
).
Saluti!
Ad un anno di distanza (Alphubel, non ho mai fatto il report
), decidiamo di tornare in quest'angolo di paradiso delle alpi per puntare ad un altro 4000, il Rimpfischhorn (4199mt), salendo da Tasch. Io in realtà sono indeciso fino all'ultimo: avrei già altri programmi per il weekend (http://www.monferraglia.it/, da qui si capirà il "baffo"), ma dal momento che il Garelli non sta acceso più di 10 secondi di fila, sabato decido di unirmi a cugino e morosa per questa gita. Prepariamo il tutto, compreso tenda e attrezzatura varia da campeggio: ma poco prima di partire, diamo un occhio al sito della Taschhutte: toh, è chiuso questo weekend. Perché portarsi dietro ulteriori kg di roba? Sfruttiamo il locale invernale! (errore! ma ci arriviamo dopo).Quindi, alleggeriti gli zaini, si parte: arriviamo in dogana a Gondo (a Iselle neanche un'anima), ci guardano dentro, vedono gli sci, sorridono e ci fan passare. 5minuti dopo la morosa del cugino riceve una chiamata dal capo. Emergenza al lavoro: dev'essere a Milano entro tre ore. Dopo neanche un ora, abbiamo già perso il 33% del gruppo (citando Steone72, un risultato che avrebbe fatto felice il generale Cadorna
). Quindi si torna indietro, lasciamo giù Alejandra e meditiamo il da farsi: ormai abbiam già tutto pronto, andiamo e non se ne parla più. Ci ripresentiamo di nuovo in dogana e lo stesso doganiere ci guardo dentro in macchina, ma non si preoccupa del fatto che rispetto ad un ora fa c'è una persona in meno Insomma, riusciamo in qualche modo ad arrivare finalmente a Ottafe.
Mentre ci prepariamo per salire alla Taschhutte scambiamo due parole con due ragazzi austriaci che si apprestano a salire anche loro (faranno la cresta ovest dell'Alpubhel, con rientro a piedi dalla via normale verso la Taschhutte, pazzi furiosi!!!).
Il meteo non è dei migliori
ed infatti, poco dopo....Comincia a nevicare
Poco male, siamo fiduciosi nel meteo per il giorno dopo e ci incamminiamo.Il socio in salita se la ride (lo stronzo più fatica più è contento).
Incontriamo anche qualche local.
Dopo poco più di un ora arriviamo al rifugio, abbastanza fradici (niente commenti sul baffo per favore).
Tra una cosa e l'altra sono quasi le 20: non vediamo l'ora di accendere la stufa, asciugarci un po', magnare e andare a dormire. Vi ricordate quando ho detto "ma si, sfruttiamo il locale invernale"? Ecco, come entriamo, veniamo accolti da una ragazza svizzera (e fin qui, nulla di male
), che neanche ci saluta e ci dice "poco spazio, tanta gente". Che sarà mai...10 posti letto, 15 (? boh, forse anche più) persone (e verso mezzanotte ne arriveranno altri 4!!!). In quel momento penso al materassino e sacco a pelo abbandonato all'ultimo all'ingresso di casa Va beh, ci rassegniamo: recuperiamo le ultime coperte rimaste, ci asciughiamo, aspettiamo il nostro turno per cucinare, si spara qualche cazzata. Tra tutti gli stronzi presenti, nessuno che va al Rimpfischorn: guardo il socio e gli dico chiaramente che la traccia se la batterà tutta lui In realtà altri tre ragazzi saliranno: probabilmente si era formata una situazione del tipo "batti te/batto io? no perché se batto io tu esci dopo di me, quindi io esco dopo di te, no ma prego vada avanti, ma si figuri prima lei ).Finalmente verso le 23 (dopo il richiamo al silenzio del più vecchio della combriccola) ci si mette a dormire (ci si prova almeno: comincio a rimpiangere la Monferraglia. Avrei dormito per terra anche là, ma almeno sarei stato ubriaco
) in uno dei pochi buchi rimasti per terra (locale invernale comunque a 5 stelle: acqua corrente, stufa a legna, energia elettrica).Sveglia 4.30: le previsioni meteo ci hanno preso. Bel cielo terso con qualche timida nuvola (ed un gran freddo!). Colazione, ci si prepara, zaini in spalla, e via..
Il socio se la ride (forse perché quelli diretti al Rimpfischorn son già partiti?
).
La nevica notturna (e dei giorni scorsi) ha fatto in modo di calzare gli sci già fuori dal rifugio a 2700mt: non male. Non abbiam bisogno neanche del frontalino, e salendo ci godiamo l'alba sull'Alphubel.
Girandoci alle nostre spalle, il panorama lascia a bocca aperta.
In particolare, il Weisshorn ed il Cervino.
Si sale su un buon 20cm di polvere su fondo duro in direzione di un bivio: a sinistra del "passo" si va verso l'Alphubel, proseguendo dritti invece, si tolgono le pelli, si scende per circa 200mt e si accede al ghiacciaio Mellich.
Da cui finalmente si vede la nostra destinazione!
Alle nostre spalle un imponente Alphubel.
Davanti a noi invece....Un luuuuuuuuuuuuuuuuuuungo falso piano
Ci mettiamo l'anima in pace: giù la testa e via, dritti verso la meta, che pian piano si fa sempre più vicina.
In 4h20, dopo 1500m di dislivello e circa 8km, giungiamo al deposito sci a quota 4050mt circa.
Non male la vista da qui, giusto qualche 4000 sparso qua e la.
Strano vederlo da questo lato il rosa
Mettiamo i ramponi e cominciamo l'ultimo tratto a piedi tra canalini di neve e qualche passaggio di misto. Ahimè, alpinisticamente sono una pippa (non che sciisticamente sia un fenomeno) e procediamo quindi molto a rilento (mi son fatto assicurare anche nel passaggio più delicato che non mi fidavo molto dei miei piedi).
Qualche foto fatto dal cugino (col cavolo che mi tolgo lo zaino per tirare fuori la macchina fotografica!).
E finalmente...Gli ultimi due metri prima della croce!
Tutto molto bello, ma si è fatta una certa ora
Cominciamo la discesa verso il deposito sci (non ci metteremo molto meno, 1h20). Purtroppo il meteo ci ha preso alla grande, e un bel mare di nuvole sta cominciando ad alzarsi. Avremmo voluto scendere da un'altra parte che ci avrebbe riportato in modo più diretto al parcheggio, ma visto la imminente scarsa visibilità, decidiamo di ritornare dalla via d'andata.Non abbiam più fatto foto da qui in avanti perché volevamo levarci dalle palle abbastanza velocemente, e ritornare da dove siamo arrivati comporta il dover ripellare per altri 200mt! Neve ancora bella nel primo tratto, poi dal falso piano ha smollato alla grande, e veniamo assaliti dalla nebbia. Un po' seguendo le tracce d'andata, un po' con il gps, arriviamo sotto il pendio da ripellare: i 200m più lunghi della mia vita! Si spegne il cervello e con buona volontà ce la facciamo. Ormai è fatta: è tornata un po' di visibilità, e riusciamo (più io con la tavola) a tirare pure qualche bella curva sul pappone fino a poco prima del rifugio (la neve della mattina se l'è mangiata il caldo). Sci in spalla, e giù a razzo verso il parcheggio!
Qui me la rido (neanche tanto in realtà), ma dopo 10h in ballo non vedo l'ora di arrivare a casa e collassare!!!
E con questa, potrei chiudere degnamente una più che sufficiente stagione di sci (sempre se non mi faccio coinvolgere ancora questo weekend
).Saluti!
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