Analisi di un incidente in valanga

amen

Snowboarder
ANALISI DI UN INCIDENTE IN VALANGA

Sabato 21/2/2015

Faccio un analisi/racconto il più dettagliata possibile per cercare di riconoscere gli errori fatti e avere un maggior numero di spunti di riflessione e cercare di capire cosa è andato storto.

Ometto i nomi dei partecipanti, se volessero intervenire lo faranno loro.

Il gruppo è composto da 9 persone, personalmente ne conosco 3, Tizio caio e la mia ragazza W.

Tizio, ha una grossa cultura montana e sciistica.
Caio è un amico di lunga data con cui esco spesso sia in skialp che a bere un bicchiere.
W, fa skialp dall'anno scorso, ha partecipato proprio assieme a me, Tizio e caio 2 settimane fa ad una giornata con Guida Alpina dedicata alla sicurezza con stratigrafia neve, ricerca arva ecc..
Poi ci sono X e Y coppia , Z, giovane skialper, A e B grandi appassionati.
Tutti, chi più chi meno, praticano skialp regolarmente, comunque il possesso e l'uso di APS erano requisito minimo per la gita.

Nei giorni precedenti la gita, visto il meteo, si decide per una forcella nelle Alpi Giulie. Ecco l'estratto del messaggio di Tizio che ha scelto, con il consenso di tutti, l'itinerario:

“probabilità di cielo coperto o semi coperto altina, possibilità che su tante gite classiche ci sia crosta altrettanto altina. Forse è inutile sobbarcarci gite lunghe o dislivelli importanti, ma meglio ridimensionare e semmai prolungare maggiormente il "birra e salsiccia". Si potrebbe provare qualcosa di più "intimo" e con qualche speranza di trovare residui di neve buona (non trasformata) almeno in alto, rimanendo sempre sui canoni del "interessante ma non difficile". Su questi canoni avrei una gita possibile, poco frequentata e in zona sicuramente tra le meglio innevate del nostro territorio. EXP Nord-Est, dislivello sotto i 1000m con parte bassa semi-pianeggiante e poi pendenze più interessanti (quotazione 2.3 E1, quindi direi gestibilissima anche da scialpinisti non esperti), al riparo dal vento (e pare che sabato ci sia vento da SO), in caso di visibilità scarsa il canale (stretto ma non troppo) consente buoni riferimenti per gestire la discesa “

Di Tizio mi fido, ha fatto una gita assieme a Caio in zona la settimana precedente e da allora le condizioni non sono cambiate molto, se non una leggera nevicata.

Errori: non cerco informazioni sull'itinerario, mi bastano quelle di Tizio, non consulto la cartina, il bollettino ha rischio basso e il fatto che sia una “gita sociale” e non impegnativa mi tranquillizzano.
Il gruppo è troppo numeroso?


Bollettino valanghe:

situazione di venerdì 20 febbraio

141713-bollettino200215.jpg


situazione di sabato 21 febbraio, giorno della gita

141714-bollettino210215.jpg


Evidenzio la descrizione stato del manto nevoso e pericolo valanghe:
Aumenta la nuvolosità ma fino a metà giornata le condizioni del pericolo resteranno invariate. In seguito saranno probabili deboli o moderate precipitazioni (5-15 cm anche a bassa quota) con maggiori apporti nella zona occidentale. La nuova neve potrà depositarsi su brina di superficie creatasi nelle notti serene scorse. Le precipitazioni saranno accompagnate da venti meridionali che creeranno nuovi piccoli accumuli sotto creste e forcelle, comunque molto localizzati. Nelle zone di accumulo maggiore non sarà escluso il distacco provocato anche con debole sovraccarico. Grado di pericolo previsto: 1 (debole) in aumento in relazione alla intensità delle precipitazioni su tutto il territorio.

Errori: non bisogna fermarsi ad un numero, ma una gita con grado 1 capita raramente, c'è veramente poca neve in regione.
Leggendo la descrizione del manto nevoso però ritroviamo tutti gli ingredienti che hanno scatenato la valanga.
Il grado 1, nella mia mente, ha abbassato le difese e quella serie di domande che è normale porsi prima di uscire in montagna.
Le ha abbassate a tal punto che la mattina stessa lascio a casa lo zaino ABS in favore di uno più leggero...

La gita.

Partiamo per tempo dopo un caffè per presentarsci. Al parcheggio ci sono -4° e un leggero vento, cielo semicoperto.
Dopo un check arva partiamo, superato un tratto pianeggiante passiamo e un torrente, il ritmo è buono e saliamo chiacchierando mentre scendono i primi fiocchi.
Il fondo è poco ma coperto da 10 cm di neve morbida scesi molti giorni prima e ben conservati.
Alla base della forcella iniziamo con qualche inversione, il cielo è ormai coperto e nevica, il vento è diventato forte.
Tizio e Caio avanti che battono traccia, io chiudo il gruppo assieme ad Z Y e B.
Ad un certo punto, a circa quota 1400m, troviamo un ginocchio con un masso e dei blocchi di ghiaccio in mezzo al canale, la pendenza aumenta e ci togliamo gli sci per salire circa una decina di metri a piedi. Saliamo tutti piuttosto vicini, si sprofonda solo la misura di uno scarpone e il fondo sembra sicuro.
Stando in coda al gruppo e con la scarsa visibilità ammetto di non aver guardato avanti nel canale le condizioni, né il vento mi preoccupava tanto, credevo che salendo sarebbe diminuito vista la morfologia.
Rimettiamo le pelli e continuiamo a salire, il canale sarà largo all'incirca 10/15 metri. La pendenza sarà ai 30°, ancor meno nel tratto affrontato finora.

Il distacco.

Sopra ad i primi 2 che stanno salendo, con inversioni opposte, si stacca la massa.
I primi sono una decina di metri avanti a noi, io sto salendo in direzione sinistra quando sento la mia ragazza che urla il mio nome.
Mi giro e la vedo semiseduta volto a valle su una massa di neve alta 40/50cm e larga qualche metro che scende tutta attorno a lei. Incrociamo gli sguardi e le urlo “stai tranquilla”, vedo che la massa di neve non è molta e in una frazione di secondo ho pensato che l'avrei estratta velocemente qualora fosse rimasta sepolta: il canale non era molto pendente e non sarebbe andata lontana.
Vedo anche Y e Z poco avanti a me attoniti e gli urlo qualcosa come di spostarsi, mentre cerco di portarmi sotto la parete con passi veloci mi sento tirare giù.
Avessi avuto l'ABS credo che avrei avuto il tempo e la lucidità di tirarlo.
Io scendo sulla schiena con faccia a valle.
Sento che la valanga accelera e nel mentre penso al punto in cui sarei sceso ho la netta percezione di “saltare” sul cambio di pendenza e quando atterro mi fermo di colpo, non bene... pensando a cosa mi arriverà sopra. Nella discesa cerco di tenermi le braccia davanti al volto, “nuotare” con quel tipo di neve compatta sarebbe impossibile.
Durante lo scivolamento sono sempre stato sopra, ora la valanga inizia a coprirmi e vedo comunque della luce sopra a me, nonostante le braccia facciano scudo al viso la neve inizia ad entrarmi in bocca e nel naso, la sputo e mi concentro per respirare tranquillamente, sono sul fianco sinistro tutto storto, sotto il viso ho dello spazio e aria a disposizione, per un attimo sono proprio coperto e sento ancora la neve scendere pesante.
Passa qualche secondo che la massa si ferma, di corsa col braccio destro riesco a liberarmi il viso, il resto è sotto, immobile, bloccato.
Sono finito contro il blocco di ghiaccio al centro del canale, mi trovo Z praticamente sopra i piedi, gli chiedo come sta, tutto ok dice, lui è bloccato dal bacino in giù.

Il pensiero è immediato alla mia ragazza, guardo a valle e la vedo che muove le braccia, in quel momento mi son sentito felice, e sollevato.
Lei è fuori solo col busto faccia a valle, le urlo che ci sono e sto bene, mi accerto che abbia capito e lei mi dice di stare bene, vedo che si sfila lo zaino e tira fuori la pala per liberarsi, che sollievo!
Nel frattempo sbuca Y in piedi senza sci, più sotto rispetto a noi e all'altra parte rispetto al masso centrale, cammina e mi chiede di X, le dico che non lo vedo ancora...
Inizio a fare la conta, di quelli che vedo 3 sepolti anche se parziali ed uno fuori.
Faccio un piccolo check, riesco a “muovere” braccia e gambe, sento le estremità, chiedo lo stesso anche a Z, che è abbastanza shoccato ma sembra stare bene.
Poco dopo dal dosso a monte arrivano Tizio e Caio con gli arva in mano, non ricordo bene chi dei due per primo ma sono i primi con cui ho parlato, sono ancora distanti ma gli urlo che noi qua sotto siamo 4 e stiamo bene, loro rispondono altrettanto per quelli sopra il dosso, quindi siamo tutti fuori, ok.
Urlo subito a Y che X sta bene!
Tizio e Caio arrivano su di noi in fretta, gli chiedo di andare a vedere della mia ragazza giù in basso che noi stiamo bene, Tizio la raggiunge mentre Caio inizia a liberarmi. La neve è cemento, scendendo si è inumidita e compattata per bene, se avessimo dovuto liberarci da soli ci avremmo impiegato parecchio...
Dopo un po' vedo spuntare gli altri, X credo vada a sincerarsi delle condizioni di Y e poi viene alle mie spalle a scavare, A libera le gambe di Z, chiedo anche agli altri di andare ad aiutare Tizio e W, ma restano tutti lì. Mi accorgo che X sta spalando a mani nude e gli dico di mettersi i guanti, B fa alcune foto e gli urlo di tirare fuori la pala! Capisco che sono provati dalla situazione.
Il nostro scavo non dura poco, sicuramente sui 10/15 minuti.
Caio mi raggiunge gli attacchi da snowboard (ero con la splitboard ce non ha alcno sgancio) e mi libera le gambe, forse è l'unico che lo sa fare del gruppo, esco dalla neve prendo il mio zaino e mi fiondo da W a balzi.
La raggiungo urlando di gioia e la bacio e abbraccio, le dico che va tutto bene, Tzio ha praticamente finito, è molto infreddolita e trema ma sta bene.
In tutto questo tempo il vento e la neve non hanno mollato, hanno entrambi la testa ghiacciata. Le metto subito il suo piumino che era nello zaino e dei guanti asciutti, la abbraccio forte per scaldarla.
Arrivano tutti gli altri, facciamo una verifica delle condizioni di salute di tutti e non riteniamo di dover chiamare i soccorsi.
Per quanto riguarda l'attrezzatura: a Y manca uno sci, che probabilmente le ha “tirato” la gamba dolorante nella scivolata, Z un bastoncino, a me restano un bastoncino e mezza split spezzati a metà.
Recuperiamo tutto e iniziamo a scendere, Y dolorante ed io a piedi e tutti gli altri sugli sci.

Arriviamo a valle edecidiamo di discutere dell'accaduto davanti ad una buona birra!

Non so esattamente quanto tempo sia passato, se la sequenza delle azioni e percezioni sia esatta, ma in quei momenti mi sentivo lucido, e riuscivo ad osservare con razionalità la situazione. Cose che sono mancate durante la salita, siamo caduti nelle cosiddette trappole euristiche (spiegate bene nel link sotto), io non sono riuscito a cogliere i segnali di pericolo durante la gita, e nemmeno i miei compagni, oppure non li hanno esternati.

Qua si gioca tutto, perché possiamo essere bravissimi a spalare o avere l'ultimo arva uscito, ma l'importante e non trovarsi mai faccia a faccia con una valanga.

Un grazie a tutti per l'aiuto ricevuto e per la solidarietà dimostrata, che ci serva da lezione e che ci aiuti nel nostro apprendimento della bellezza e pericolosità della neve.

P.s. sono andato cercarmi e statistiche degli eventi valanghivi in relazione al grado del bollettino...

141712-anevaincidenti.jpeg


abbiamo avuto tanta sfiga, ma all stesso tempo siamo stati proprio fortunati!

http://www.aineva.it/pubblica/neve66/1_igor.html
 
Io non ho mai fatto f.pista, però devo dire che leggere le esperienze delle persone che hanno avuto a che fare con una valanga è davvero interessante. Per fortuna non vi è successo niente. La vostra esperienza xò dimostra una volta di più che l'attenzione non è mai troppa: né fuori pista né in pista.
 
anno difficile questo per via di un meteo capriccioso ed incostante.

Le nevicate stanno arrivando adesso che è quasi primavera.

Mi sembra leggendo la tua analisi che hai già valutato le cause.

grazie per la lezione.
 
Meno male che ne siete usciti tutti interi!

Brutta esperienza...

Errori? Boh...Nel momento in cui rimani coinvolto, almeno un errore penso ci sia stato...Devo dire però che con pericolo 1 avete avuto anche parecchia sfiga...

Avete qualche foto?

Leggendo però non ho capito la tipologia di valanga. Hai detto che la massa si stacca dai due sopra avanti una decina di metri, ti giri e la tua ragazza sta scivolando su uno strato di 40/50cm. Poi anche te. Era tutta la stessa valanga o eran distacchi separati? Lastrone nascosto?
 
Grazie per aver condiviso. È sempre importante confrontarsi serenamente se si può e se non è successo nulla di grave a parte un bello spavento.

Non conosco nè il luogo né le persone, ma direi che una lezione che possiamo trarre è che i bollettini danno delle indicazioni generali di massima su una vasta area e poi bisogna fare una valutazione sul luogo.

Il bollettino può indicare X ma in loco può essere -X oppure +X
 

.

Ci vorrebbe qualche foto per capire meglio.
Non ho capito se è la neve nuova ad essersi staccata oppure erano accumuli vecchi.

Non avete valutato i segnali, ma c'erano? Perchè se fra tutta quella gente nessuno se n'è accorto è perchè forse la neve nuova che stava cadendo ricopriva il resto.
Magari anche vedendoli sareste andati avanti lo stesso perchè fiduciosi del bollettino.

Il fatto che abbia coinvolto praticamente tutti è stato un errore che si poteva evitare? I due che l'hanno staccata + 4 travolti, sono 6 persone coinvolte, giusto?
Forse avreste dovuto affrontare il canale in maniera diversa in modo che alcuni risultassero al sicuro?


Sono contento che stiate tutti bene e soprattutto che, attrezzatura a parte, nessuno si sia fatto male. :HIP
Incidenti del genere andrebbero riferiti all'AINEVA? Sinceramente si è sempre un po' timorosi nel raccontare certe cose all'autorità (considerando le conseguenze legali), tuttavia sono tutti dati che vanno ad aumentare le statistiche e quindi le conoscenze.
Voi l'avete raccontato a qualcuno?
 
innanzi tutto grazie di aver condiviso questa brutta esperienza e complimenti per il cercare di razionalizzarla qui.
felicissimo che nessuno si sia fatto molto male.
anche io non ho ben capito le rispettive posizioni al momento del distacco e il punto di distaccamento.
la nevicata in corso vi ha coperto il fondo, ma è quello ad essere venuto giù giusto?
altezza del fronte?
riguardo la causa ipotizzata: sovraccarico, se non ho capito male
tipo: lastroni?

sono qui solo per imparare e assolutamente non per dare giudizi.

G.
 
Felice che siette tutti interi...
boh a volte puoi pure cercare gli errori commessi, ma son convinto...che non sempre sia così facile trovarli
in questo caso,per come la vedo io, eravate nel posto sbagliato al momento sbagliato
 
.
Grazie per la condivisione.
Da parte mia, nella mia totale ignoranza, mi vien da dire che rischio 1 non è rischio 0.
E il fatto che l'incidente in quel caso capiti ad uno su cento non è di grande consolazione se quell'uno sei tu.
Mi sembrano molto logiche le tue considerazioni e quelle di Puzza87.
 
Meno male che ne siete usciti tutti interi!

Brutta esperienza...

Errori? Boh...Nel momento in cui rimani coinvolto, almeno un errore penso ci sia stato...Devo dire però che con pericolo 1 avete avuto anche parecchia sfiga...

Avete qualche foto?

Leggendo però non ho capito la tipologia di valanga. Hai detto che la massa si stacca dai due sopra avanti una decina di metri, ti giri e la tua ragazza sta scivolando su uno strato di 40/50cm. Poi anche te. Era tutta la stessa valanga o eran distacchi separati? Lastrone nascosto?

Si è aperta a monte dei primi 2 che ne sono usciti subito viste le piccole dimesioni e la poca neve presente, poi scendendo si è ingradita probabilmente coinvolgendo un lastrone nascosto

Grazie per aver condiviso. È sempre importante confrontarsi serenamente se si può e se non è successo nulla di grave a parte un bello spavento.

Non conosco nè il luogo né le persone, ma direi che una lezione che possiamo trarre è che i bollettini danno delle indicazioni generali di massima su una vasta area e poi bisogna fare una valutazione sul luogo.

Il bollettino può indicare X ma in loco può essere -X oppure +X

esatto, ma in più di 10 anni che esco fuorispista è stata la mia prima volta, e il non essermi accorto del pericolo mi fa pensare molto, non si smette mai di imparare
un'uscita con grado 1 capita raramente, la neve è poca e in altre occasioni ai primi segnali siamo tornati indietro...

Ci vorrebbe qualche foto per capire meglio.
Non ho capito se è la neve nuova ad essersi staccata oppure erano accumuli vecchi.

Non avete valutato i segnali, ma c'erano? Perchè se fra tutta quella gente nessuno se n'è accorto è perchè forse la neve nuova che stava cadendo ricopriva il resto.
Magari anche vedendoli sareste andati avanti lo stesso perchè fiduciosi del bollettino.

Il fatto che abbia coinvolto praticamente tutti è stato un errore che si poteva evitare? I due che l'hanno staccata + 4 travolti, sono 6 persone coinvolte, giusto?
Forse avreste dovuto affrontare il canale in maniera diversa in modo che alcuni risultassero al sicuro?


Sono contento che stiate tutti bene e soprattutto che, attrezzatura a parte, nessuno si sia fatto male. :HIP
Incidenti del genere andrebbero riferiti all'AINEVA? Sinceramente si è sempre un po' timorosi nel raccontare certe cose all'autorità (considerando le conseguenze legali), tuttavia sono tutti dati che vanno ad aumentare le statistiche e quindi le conoscenze.
Voi l'avete raccontato a qualcuno?

nessuno ha notato segnali, nè crepe nè rumori, gli unici li ha fatti a momento del distacco. La neve era vecchia, probailmente incanalata dal vento.
il canale non è molto largo e favevao inversioni classiche, pendenza moderata. cmq i prmi 2 marginalmente coinvolti, A e B erano ai bordi e non coinvolti, X è scivolato pochi metri, Y scivolata ma sempre fuori, in 3 sotto ed estratti.
Si, abbiamo segnalato la cosa all'uffico valanghe regionale, collegato all'Aineva.

innanzi tutto grazie di aver condiviso questa brutta esperienza e complimenti per il cercare di razionalizzarla qui.
felicissimo che nessuno si sia fatto molto male.
anche io non ho ben capito le rispettive posizioni al momento del distacco e il punto di distaccamento.
la nevicata in corso vi ha coperto il fondo, ma è quello ad essere venuto giù giusto?
altezza del fronte?
riguardo la causa ipotizzata: sovraccarico, se non ho capito male
tipo: lastroni?

sono qui solo per imparare e assolutamente non per dare giudizi.

G.

Aggiungo foto spero si capisca meglio

poca neve

141745-img-20150222-wa0004.jpg


cambio pendenza superato a piedi

141748-img-20150222-wa0011.jpg


la valanga è partita 20/30 m sopr il cambio pendenza con masso

141749-val5.jpg


141747-img-20150222-wa0008.jpg
 
ANALISI DI UN INCIDENTE IN VALANGA

Sabato 21/2/2015

Faccio un analisi/racconto il più dettagliata possibile per cercare di riconoscere gli errori fatti e avere un maggior numero di spunti di riflessione e cercare di capire cosa è andato storto.

Ometto i nomi dei partecipanti, se volessero intervenire lo faranno loro.

Il gruppo è composto da 9 persone, personalmente ne conosco 3, Tizio caio e la mia ragazza W.

Tizio, ha una grossa cultura montana e sciistica.
Caio è un amico di lunga data con cui esco spesso sia in skialp che a bere un bicchiere.
W, fa skialp dall'anno scorso, ha partecipato proprio assieme a me, Tizio e caio 2 settimane fa ad una giornata con Guida Alpina dedicata alla sicurezza con stratigrafia neve, ricerca arva ecc..
Poi ci sono X e Y coppia , Z, giovane skialper, A e B grandi appassionati.
Tutti, chi più chi meno, praticano skialp regolarmente, comunque il possesso e l'uso di APS erano requisito minimo per la gita.

Nei giorni precedenti la gita, visto il meteo, si decide per una forcella nelle Alpi Giulie. Ecco l'estratto del messaggio di Tizio che ha scelto, con il consenso di tutti, l'itinerario:

“probabilità di cielo coperto o semi coperto altina, possibilità che su tante gite classiche ci sia crosta altrettanto altina. Forse è inutile sobbarcarci gite lunghe o dislivelli importanti, ma meglio ridimensionare e semmai prolungare maggiormente il "birra e salsiccia". Si potrebbe provare qualcosa di più "intimo" e con qualche speranza di trovare residui di neve buona (non trasformata) almeno in alto, rimanendo sempre sui canoni del "interessante ma non difficile". Su questi canoni avrei una gita possibile, poco frequentata e in zona sicuramente tra le meglio innevate del nostro territorio. EXP Nord-Est, dislivello sotto i 1000m con parte bassa semi-pianeggiante e poi pendenze più interessanti (quotazione 2.3 E1, quindi direi gestibilissima anche da scialpinisti non esperti), al riparo dal vento (e pare che sabato ci sia vento da SO), in caso di visibilità scarsa il canale (stretto ma non troppo) consente buoni riferimenti per gestire la discesa “

Di Tizio mi fido, ha fatto una gita assieme a Caio in zona la settimana precedente e da allora le condizioni non sono cambiate molto, se non una leggera nevicata.

Errori: non cerco informazioni sull'itinerario, mi bastano quelle di Tizio, non consulto la cartina, il bollettino ha rischio basso e il fatto che sia una “gita sociale” e non impegnativa mi tranquillizzano.
Il gruppo è troppo numeroso?


Bollettino valanghe:

situazione di venerdì 20 febbraio

141713-bollettino200215.jpg


situazione di sabato 21 febbraio, giorno della gita

141714-bollettino210215.jpg


Evidenzio la descrizione stato del manto nevoso e pericolo valanghe:
Aumenta la nuvolosità ma fino a metà giornata le condizioni del pericolo resteranno invariate. In seguito saranno probabili deboli o moderate precipitazioni (5-15 cm anche a bassa quota) con maggiori apporti nella zona occidentale. La nuova neve potrà depositarsi su brina di superficie creatasi nelle notti serene scorse. Le precipitazioni saranno accompagnate da venti meridionali che creeranno nuovi piccoli accumuli sotto creste e forcelle, comunque molto localizzati. Nelle zone di accumulo maggiore non sarà escluso il distacco provocato anche con debole sovraccarico. Grado di pericolo previsto: 1 (debole) in aumento in relazione alla intensità delle precipitazioni su tutto il territorio.

Errori: non bisogna fermarsi ad un numero, ma una gita con grado 1 capita raramente, c'è veramente poca neve in regione.
Leggendo la descrizione del manto nevoso però ritroviamo tutti gli ingredienti che hanno scatenato la valanga.
Il grado 1, nella mia mente, ha abbassato le difese e quella serie di domande che è normale porsi prima di uscire in montagna.
Le ha abbassate a tal punto che la mattina stessa lascio a casa lo zaino ABS in favore di uno più leggero...

La gita.

Partiamo per tempo dopo un caffè per presentarsci. Al parcheggio ci sono -4° e un leggero vento, cielo semicoperto.
Dopo un check arva partiamo, superato un tratto pianeggiante passiamo e un torrente, il ritmo è buono e saliamo chiacchierando mentre scendono i primi fiocchi.
Il fondo è poco ma coperto da 10 cm di neve morbida scesi molti giorni prima e ben conservati.
Alla base della forcella iniziamo con qualche inversione, il cielo è ormai coperto e nevica, il vento è diventato forte.
Tizio e Caio avanti che battono traccia, io chiudo il gruppo assieme ad Z Y e B.
Ad un certo punto, a circa quota 1400m, troviamo un ginocchio con un masso e dei blocchi di ghiaccio in mezzo al canale, la pendenza aumenta e ci togliamo gli sci per salire circa una decina di metri a piedi. Saliamo tutti piuttosto vicini, si sprofonda solo la misura di uno scarpone e il fondo sembra sicuro.
Stando in coda al gruppo e con la scarsa visibilità ammetto di non aver guardato avanti nel canale le condizioni, né il vento mi preoccupava tanto, credevo che salendo sarebbe diminuito vista la morfologia.
Rimettiamo le pelli e continuiamo a salire, il canale sarà largo all'incirca 10/15 metri. La pendenza sarà ai 30°, ancor meno nel tratto affrontato finora.

Il distacco.

Sopra ad i primi 2 che stanno salendo, con inversioni opposte, si stacca la massa.
I primi sono una decina di metri avanti a noi, io sto salendo in direzione sinistra quando sento la mia ragazza che urla il mio nome.
Mi giro e la vedo semiseduta volto a valle su una massa di neve alta 40/50cm e larga qualche metro che scende tutta attorno a lei. Incrociamo gli sguardi e le urlo “stai tranquilla”, vedo che la massa di neve non è molta e in una frazione di secondo ho pensato che l'avrei estratta velocemente qualora fosse rimasta sepolta: il canale non era molto pendente e non sarebbe andata lontana.
Vedo anche Y e Z poco avanti a me attoniti e gli urlo qualcosa come di spostarsi, mentre cerco di portarmi sotto la parete con passi veloci mi sento tirare giù.
Avessi avuto l'ABS credo che avrei avuto il tempo e la lucidità di tirarlo.
Io scendo sulla schiena con faccia a valle.
Sento che la valanga accelera e nel mentre penso al punto in cui sarei sceso ho la netta percezione di “saltare” sul cambio di pendenza e quando atterro mi fermo di colpo, non bene... pensando a cosa mi arriverà sopra. Nella discesa cerco di tenermi le braccia davanti al volto, “nuotare” con quel tipo di neve compatta sarebbe impossibile.
Durante lo scivolamento sono sempre stato sopra, ora la valanga inizia a coprirmi e vedo comunque della luce sopra a me, nonostante le braccia facciano scudo al viso la neve inizia ad entrarmi in bocca e nel naso, la sputo e mi concentro per respirare tranquillamente, sono sul fianco sinistro tutto storto, sotto il viso ho dello spazio e aria a disposizione, per un attimo sono proprio coperto e sento ancora la neve scendere pesante.
Passa qualche secondo che la massa si ferma, di corsa col braccio destro riesco a liberarmi il viso, il resto è sotto, immobile, bloccato.
Sono finito contro il blocco di ghiaccio al centro del canale, mi trovo Z praticamente sopra i piedi, gli chiedo come sta, tutto ok dice, lui è bloccato dal bacino in giù.

Il pensiero è immediato alla mia ragazza, guardo a valle e la vedo che muove le braccia, in quel momento mi son sentito felice, e sollevato.
Lei è fuori solo col busto faccia a valle, le urlo che ci sono e sto bene, mi accerto che abbia capito e lei mi dice di stare bene, vedo che si sfila lo zaino e tira fuori la pala per liberarsi, che sollievo!
Nel frattempo sbuca Y in piedi senza sci, più sotto rispetto a noi e all'altra parte rispetto al masso centrale, cammina e mi chiede di X, le dico che non lo vedo ancora...
Inizio a fare la conta, di quelli che vedo 3 sepolti anche se parziali ed uno fuori.
Faccio un piccolo check, riesco a “muovere” braccia e gambe, sento le estremità, chiedo lo stesso anche a Z, che è abbastanza shoccato ma sembra stare bene.
Poco dopo dal dosso a monte arrivano Tizio e Caio con gli arva in mano, non ricordo bene chi dei due per primo ma sono i primi con cui ho parlato, sono ancora distanti ma gli urlo che noi qua sotto siamo 4 e stiamo bene, loro rispondono altrettanto per quelli sopra il dosso, quindi siamo tutti fuori, ok.
Urlo subito a Y che X sta bene!
Tizio e Caio arrivano su di noi in fretta, gli chiedo di andare a vedere della mia ragazza giù in basso che noi stiamo bene, Tizio la raggiunge mentre Caio inizia a liberarmi. La neve è cemento, scendendo si è inumidita e compattata per bene, se avessimo dovuto liberarci da soli ci avremmo impiegato parecchio...
Dopo un po' vedo spuntare gli altri, X credo vada a sincerarsi delle condizioni di Y e poi viene alle mie spalle a scavare, A libera le gambe di Z, chiedo anche agli altri di andare ad aiutare Tizio e W, ma restano tutti lì. Mi accorgo che X sta spalando a mani nude e gli dico di mettersi i guanti, B fa alcune foto e gli urlo di tirare fuori la pala! Capisco che sono provati dalla situazione.
Il nostro scavo non dura poco, sicuramente sui 10/15 minuti.
Caio mi raggiunge gli attacchi da snowboard (ero con la splitboard ce non ha alcno sgancio) e mi libera le gambe, forse è l'unico che lo sa fare del gruppo, esco dalla neve prendo il mio zaino e mi fiondo da W a balzi.
La raggiungo urlando di gioia e la bacio e abbraccio, le dico che va tutto bene, Tzio ha praticamente finito, è molto infreddolita e trema ma sta bene.
In tutto questo tempo il vento e la neve non hanno mollato, hanno entrambi la testa ghiacciata. Le metto subito il suo piumino che era nello zaino e dei guanti asciutti, la abbraccio forte per scaldarla.
Arrivano tutti gli altri, facciamo una verifica delle condizioni di salute di tutti e non riteniamo di dover chiamare i soccorsi.
Per quanto riguarda l'attrezzatura: a Y manca uno sci, che probabilmente le ha “tirato” la gamba dolorante nella scivolata, Z un bastoncino, a me restano un bastoncino e mezza split spezzati a metà.
Recuperiamo tutto e iniziamo a scendere, Y dolorante ed io a piedi e tutti gli altri sugli sci.

Arriviamo a valle edecidiamo di discutere dell'accaduto davanti ad una buona birra!

Non so esattamente quanto tempo sia passato, se la sequenza delle azioni e percezioni sia esatta, ma in quei momenti mi sentivo lucido, e riuscivo ad osservare con razionalità la situazione. Cose che sono mancate durante la salita, siamo caduti nelle cosiddette trappole euristiche (spiegate bene nel link sotto), io non sono riuscito a cogliere i segnali di pericolo durante la gita, e nemmeno i miei compagni, oppure non li hanno esternati.

Qua si gioca tutto, perché possiamo essere bravissimi a spalare o avere l'ultimo arva uscito, ma l'importante e non trovarsi mai faccia a faccia con una valanga.

Un grazie a tutti per l'aiuto ricevuto e per la solidarietà dimostrata, che ci serva da lezione e che ci aiuti nel nostro apprendimento della bellezza e pericolosità della neve.

P.s. sono andato cercarmi e statistiche degli eventi valanghivi in relazione al grado del bollettino...

141712-anevaincidenti.jpeg


abbiamo avuto tanta sfiga, ma all stesso tempo siamo stati proprio fortunati!

http://www.aineva.it/pubblica/neve66/1_igor.html

L'importante è che sia andato tutto bene
 
Grazie per aver condiviso. È sempre importante confrontarsi serenamente se si può e se non è successo nulla di grave a parte un bello spavento.

Non conosco nè il luogo né le persone, ma direi che una lezione che possiamo trarre è che i bollettini danno delle indicazioni generali di massima su una vasta area e poi bisogna fare una valutazione sul luogo.

Il bollettino può indicare X ma in loco può essere -X oppure +X

Assolutamente. Il pericolo valanghe è generale per la zona, ma deve essere sempre valutato localmente.

Mi è capitato di sciare con un pericolo 4 che era un 2 e viceversa
 
Premessa: fatti persone cose animali luoghi e cottillon ivi descritti sono frutto di fantasia. Ste cose ovviamente me le ha raccontate mio cugggino, casualmente presente anche lui all'evento immaginato da amen:

Butto giu qualche riga sul fatto, Cosi come mi viene.

statisticamente le valanghe con rischio 1 sono meno del 1%... Comprese quelle su cascate, e ghiacciai. L'aineva ne ha censite solo 5 in 25 anni circa. Che dire, abbiamo avuto proprio un gran cu.lo!! Se consideriamo che rimane travolto senza possibilita di muoversi il 15% dei presenti allo staccarsi della valanga e nel ns caso erano impossibilitati a muoversi dopo l'evento 3 persone su 9 (33%) nemmeno in questo caso possiamo dire di aver avuto molta fortuna. Detto cio penso personalmente di esser caduto in un errore di valutazione e in una delle cosiddette trappole euristiche. L'errore e' stato sottovalutare il fatto che il vento nel canale non cessava ma anzi, con tutta probabilita il canale faceva da imbuto per il flusso del vento, e che lo stesso aveva fatto per tutta la notte precedente, creando l'accumulo da vento staccatosi poi.

Nel gruppo sapevo esser presenti almeno 3 persone con un esperienza scialpinistica pari se non maggiore della mia, e almeno un paio con almeno una buona preparazione teorica. Ho pensato a posteriori: sarei salito se fossi stato da solo con mia moglie? Penso proprio di no, troppo vento, in un vallone con evidenti tracce di slavine ricorrenti. Perche' sono salito lo stesso? Forse perche pensavo che, se nessuna delle persone esperte quanto me dice nulla pensano come me che sia sicuro, poi c'e' rischio uno, se non fai un canale a nord con rischio 1 quando ca.zzo lo fai, in estate? E poi c'e' una neve ottima, qua vien fuori la sciata dell'anno...e non ho sentito nessun rumore sospetto e non ho notato crepe particolari. e penso che forse anche gli altri pensavano la stessa cosa, altre volte m'e' capitato in situazioni diverse che quando il primo avanza un dubbio, poi vien fuori che anche altri pensavano la stessa cosa, ma fino a che nessuno parla sembra tutto ok.

mia ricostruzione dell'evento: dopo un approccio in leggera salita e un tratto di bosco attacchiamo un canale, inizialmente con pendenza lieve, poi via via piu sostenuta (30/35 gradi), il vento che alla macchina era lieve come da previsioni meteo, nel canale anziché cessare come ipotizzavamo, aumenta, ma la neve sembra stabile, superiamo un risalto sci alla mano, dove c'e' un grosso masso di neve ghiacciata risalente, crediamo, all'anno passato. Dopo aver battuto traccia per la parte iniziale del canale mi faccio dare il cambio, vedo mia moglie assieme a ... e ... poco piu in basso. Ad un tratto sento W che urla qualcosa come "valangaaa!" o forse "staccaaa" non ricordo, mi giro verso di lei che e' 5mt dietro me, vedo che parte giu, dopo una frazione mi trovo, non so come, girato verso valle (boh! Ero con gli sci verso monte!!) appoggiato con la schiena alla valanga che scende, lo zaino mi tiene a galla, non ho paura, provo tanto tanto stupore, sembra tutto un rallenty, tengo gli sci alti perche non affondino, vedo il salto e penso che se vado giu sono morto, con le mani mi spingo verso sx fino a che riesco a uscire dal flusso e sono fermo. In tutto pochi secondi e penso una decina di metri. Ora e' tutto fermo, metto l'arva in ricezione e vedo le mie gambe che tremano...pensiero netto e lucido: tutti quelli che non vedo e sono sotto il salto sono sepolti, ne sono sicuro. La priorita' e' vedere mia moglie, tolgo le pelli in 3 secondi netti (mi pare che ..., che mantiene una calma e una lucidita quasi irreale, si sia stupito di vedermi senza le pelli dopo un attimo, no so nemmeno io come le ho tolte) e commetto il primo errore, avrei dovuto tenerle su come mi ha fatto notare mi pare amen dopo, mi sarebbe stato piu facile risalire in caso di necessita e per spostarmi sulla valanga. Ma li ero sicuro che tutti fossero oltre il salto e non credevo si potesse riuscire a scendere senza pelli, mi immaginavo i groppi da valanga molti piu duri, dimenticavo che quelli saliti e scesi in passato erano di valanghe cadute giorni prima, e non 1 minuto prima. Guardo l'arva che punta verso l'alto, click clak sul selettore ed escludo il primo, di nuovo verso l'alto, click clak e ora l'arva mi punta verso valle prima dx poi a sx, e penso che ho un arva del ca.zzo, ed effettivamente ste esclusioni manuali sono quanto di peggio, sopratutto in caso di gruppo numeroso. (Il mammut del mio compare e' decisamente un'altra cosa, in questi casi non c'e' paragone, urge cambio). Tizio da sopra grida qualcosa come "forza forza" arva in ricezione, guardo ancora l'arva per sicurezza, poi arrivo al risalto e vedo amen, mi pare di ricordare che mi dica che mia moglie sta bene, pero mi chiedo, come fa saperlo se e' incastrato sotto un masso?? Poi la vedo in fondo 100mt forse sotto in piedi, e ho un calo di tensione, vado quasi in trance x il sollievo, poi vedo W ancora piu in giu ma non la riconosco (non puo essere lei, era dietro di me...). Non avevo nemmeno capito che era bloccata (miopia di mer.da...). Chiedo 2 volte dov'e' Z (era salito in macchina con me, siamo amici, sento una certa responsabilita su di lui, anche se esperto, forse perche e' piu giovane di me) o ero rin*******ito oppure da sopra non lo vedevo perche era coperto dal masso e da amen. Amen mi dice che e' li e sta bene. Comincio a contare, 1,2,3...***** 8!! Riconto 1,2,3 di nuovo 8! Manca 1 (ero io l'1 che mancava, tanto per dire cosa fa la tensione al cervello) poi sento Tizio o Caio o B che dicono son tutti fuori, tranquilli, ... chiede se deve chiamare i soccorsi, ... dice no, son tutti fuori, anche io penso che non abbia senso. Scendo da amen dove Caio ha gia cominciato a spalare, tiro fuori la pala, ... scava su Z, io dietro a amen che continua a ripetere andate da W e Tizio scende. Caio mi spala palate di neve addosso e nello zaino aperto, penso che sarebbe una scena comica se non fossimo in una situazione drammatica, quasi mi viene da ridere e sento come una sensazione di irrealta'. Mi sposto dietro, spalo un po di neve sotto lo zaino di amen, si abbassa, e provo a togliergli lo zaino e a momenti gli stacco una spalla, dimenticandomi che ha la cintura chiusa...guardo amen e Z e penso "ma ca.zzo sti qua hanno capito che sono in una valanga? Sono lucidi e freddi come se quella cosa gli fosse capitata milioni di volte. ***** ragazzi avete delle palle cubiche, credetemi! Amen addirittura ha tempo di accorgersi, mi pare, che sono senza guanti e mi dice di rimetterli (manco me ne ero accorto, devo essermeli tolti per montare la pala) infatto ho le dita congelate. Liberati loro e scesi verso ... e ... riabbraccio mia moglie che mi dice " mi sono ricordata di quando mi hai detto che in caso di valanga bisogna cercare di stare fuori e galleggiare, ha funzionato" penso tra me e me "mi.nchia io che pensavo che mi mandasse a afanc.ulo e mi dicesse vai a ca.gare tu , sto canale e il tuo scialpinismo di mer.da" le dico: scendi, via via, e mi dice che non ha lo sci. Forse me l'aveva detto anche prima quando da sopra le urlavo di scendere, boh! Qualcuno dice, andiamo a cercare lo sci e penso (scusate!) ma e' rin*******ito? Leviamoci da qua piu in fretta possibile, altro che sci. Poi scendiamo. Scendendo amen che ha la split rotta a piedi fa le tracce anche per mia moglie che e' senza uno sci e con una gamba dolorante. Quando la discesa spiana, riesco a caricarmela sulle spalle mentre ... e ... mi portano zaino e lo sci rimasto. Circa un paio di km e siamo alla macchina, e poi ad una mai cosi gradita birra

considerazioni sparse:
1. Il mio arva va bene per gite a due, in gruppi numerosi e' limitatissimo.
2. se fossero stati sepolti completamente tutti e 4 io credo che nei fatidici 15 minuti ne avremmo dissepolti al massimo 2, ma questo e' solo un mio parere. Che mi fa ripensare a quello che e' successo con un misto di sollievo e paura.
3. Mi ripromettevo sempre di mettere come da indicazioni un laccio sulla pala per portarla a tracolla, mi sono accorto che e' fondamentale per avere le mani libere, per scendere sulla valanga, etc...altra considerazione: La mia pala funziona molto bene.
4. Il fatto che ci fosse mia moglie mi ha tolto lucidita, quando l'ho vista sana e salva ho perso di colpo tutta l'adrenalina e il cervello ha cominciato a rallentare.
5. Ricordarsi i nomi delle forcelle, cime, mete della gita, se avesi dovuto chiamare io l'eli, non mi sarei ricordato forcella ...
6. La cosa piu difficile e' darsi una scala di priorita, a momenti avevo il cervello in pausa pensando, sto qui a scavare, siamo gia in due, vado da mia moglie, no sta bene, sto qui, scendo da W, no, c'e Tizio con lei, allora sto qui, no vado giu....insomma, le idee chiare sulla situazione rendono tutto piu fluido, in questo caso mancava un'approfondita conoscenza reciproca con tutti, e nessuno quindi ha preso in mano la situazione completamente imponendosi, anche perché tutti e 3 i semi sepolti erano
piu o meno nella stessa situazione come scala di gravita.
7. Ho sempre pensato che in caso di incidente portare qno sulle spalle e sciare sia facile, invece non lo e' affatto, nei tratti pendenti e' impossibile, e dopo sono riuscito a fare gli ultimi 2km solo perche mia moglie pesa 45kg, con il mio compare abituale di gite che pesa 85kg non avrei fatto nemmeno un metro.
8. A mio avviso quest'anno i bollettini stanno sottostimando la pericolosita, forse per la poca neve qui a nord est. Anche oggi 3 morti con un rischio 2. Certo noi abbiamo sottostimato il lavoro del vento, ma una cosa del genere, cosi ampia e dirompente, non me la sarei mai aspettata. Se riguardo regole, 3x3 e ca.zzi vari, non vedo da parte ns una sbagliata pianificazione della gita, anzi. Quindi assume ancora maggior valore l'analisi puntuale sul posto.
9. Segnalazioni all aineva per un racconto di fantasia non si possono inviare...comunque questa settimana dopo altri 7 giorni di assestamenti grazie alle temperature il grado da uno e' passato a due, quindi anche le segnalazioni di fantasia probabilmente saranno state prese in considerazione... ;)

saluti

Saluti
 
L'idea che mi son fatto leggendo il bollettino del 20 è: situazione di possibili lastroni da vento a N. Staccabili con forte sovraccarico. Voi eravate in 9 in uno spazio ristretto. Probabilmente rispettando le distanze non succedeva niente ( come si dice " con il senno di poi son piene le tombe"). Poi talvolta è sfiga!
comunque felice che sia andato tutto bene.
 
L'idea che mi son fatto leggendo il bollettino del 20 è: situazione di possibili lastroni da vento a N. Staccabili con forte sovraccarico. Voi eravate in 9 in uno spazio ristretto. Probabilmente rispettando le distanze non succedeva niente ( come si dice " con il senno di poi son piene le tombe"). Poi talvolta è sfiga!
comunque felice che sia andato tutto bene.

Qualche dato in piu: il bollettino parla di piccoli distacchi, e questo proprio piccolo non era. Il bollettino parlava di forte sovraccarico, forse non eravamo ai 15 mt canonici uno dall'altro, ma comunque il gruppo era abbastanza allungato. Tra l'altro si e' staccato in fase di salita, quando il carico e' minore. E per il carico di un singolo sciatore. Se anche ci fosse andata bene in salita, in discesa sarebbe sceso comunque per il carico maggiore. E non era visibile. Sempre il bollettino segnava il pericolo di accumuli sopra i 1800/1900, noi eravamo a 1400...

saluti
 
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