Dove l'Appennino Incanta: Trekking del Monte Giovo

madflyhalf

Skifoso assolato che fa l'aperitivo
Esattamente 3 mesi prima, un po' l'esperienza ancora da fare, e un po' la nebbia che intralciava il percorso, ci ha lasciato una sensazione di "unfinished business" in zona Lago Santo Modenese.

E ci eravamo lasciati ad un bivio, al Passetto, sul Crinale dell'Appennino Tosco-Emiliano, finestra che si affaccia (per noi) sulla provincia di Lucca
http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=76826

La gita di ieri, idealmente, riprende da lì. E' cambiato l'itinerario e invece che puntare a sud-est in direzione della vetta del Rondinaio, puntiamo in direzione opposta: nordovest, verso il Monte Giovo, in un percorso in cui non servono vertigini, serve passo sicuro e confidenza con il vuoto.

I colori sono cambiati! E' autunno, anche se all'inizio, e tutto comincia già a prendere i toni del rosso, del rame.
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Al Passetto lo spettacolo lascia a bocca aperta, avrò fatto almeno 30 foto in questo splendido punto panoramico
A nord
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A Nordest
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A sud, verso la Toscana e oltre
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La foschia innalza le alture
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Le Alpi Apuane
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A nordovest, verso la nostra destinazione: il Monte Giovo
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E' mezzogiorno e dopo il pranzetto veloce, è ora di rimettersi in marcia, sul glorioso 00, fil-rouge della mitica Grande Escursione Appenninica creata negli anni 80 e dell'Alta via dei Parchi di oggi
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Il sentiero è un saliscendi (con molti "sali" a dire il vero) che non sempre sul crinale
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ma anche per per spettacolari comode cengette erbose appenniniche
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Qualche matto ci ha addirittura attaccato un cavetto, inutilissimo in un tratto per nulla esposto
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Ci si innalza per roccette e si raggiunge il crinale
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La vista è sempre unica
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Come dicevo c'è anche qualche tratto ripido, l'elegante sagoma del monte Altaretto è sempre di fronte a noi
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Sul suo spigolo sud corre una delle pochissime vie alpinistiche dell'Appennino settentrionale, che arriva fino al IV grado, con roccia a dire di tutti molto buona anche se ogni tanto da ripulire. E intervallata da tappetini d'erba
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Noi andiamo di sentiero che... letteralmente in piedi!
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Qualche altro cavetto
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Ecco la catena di sosta della via
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Siamo in cima a questo spuntone di roccia
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Per dolci pendii ci si avvicina alla "Grotta Rosa"
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Il Corno alle Scale lontano
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E il Monte Gomito
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Devo controllare sul sito http://www.udeuschle.selfhost.pro/panoramas/makepanoramas_it.htm ma per me quelli più lontani sono i Sibillini...
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Puro 00
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Eccola la Grotta Rosa
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In dettaglio vista da sotto: anche dal versante del lago Baccio, sembra una vena che attraversa la montagna completamente, le "grotte" sembrano gemellari
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I Piani dell'Altaretto
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Una salita tra roccette
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E il passaggio verticale ed esposto di 4-5m si avvicina
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Grotta Rosa again
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Niente di esagerato, ma passo fermo altrimenti si vola giù per 200m
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Ora in leggera e continua salita si prosegue verso la vetta, anche se vale la pena girarsi verso l'Altaretto e più lontano la punta del Rondinaio
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Verso il basso: è segnato sulle carte, un rifugetto non gestito "Baita Morena" o a quanto sembra "Rifugio Giancarlo Fedi" sul lato toscano, sui "Diaccioni"
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Ecco come si interrompono i dolci "Piani dell'Altaretto": uno sfasciume di roccia... come vorrei aver visto questi luoghi 10.000 anni fa, con gli ultimi ghiacciai
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Sulle creste si alza qualcosa: un'aquila!
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All'ombra della croce di vetta, il Lago Santo a picco sotto di noi, 400m più in basso
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Altre ombre nel cielo, stavolta sono 2!
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Ma sono scuri!
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E gracchiano! Sono 2 enormi magnifici corvi imperiali! Avranno 1m abbondante di apertura alare!
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Comincia la discesa, inizialmente morbida
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Su questa anticima nella sponda destra di un'altra valletta glaciale
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Poi si fa molto ripida per sfasciumi
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Il versante orientale del Giovo è proprio verticale
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A picco sul Lago Santo
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Dopo 1h di discesa molesta arriviamo al Passo della Boccaia
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giriamo a sudest e puntiamo verso il Lago Santo
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Gambe maciullate e un'ultima discesa nella boscaglia... 2 birrette ci attendono. Il Lago già si intravede
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Appennino Incantato, coi colori d'Autunno, nel crinale e nel sottobosco
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I faggi secolari e il lago Baccio
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Ultima modifica:
Sul suo spigolo sud corre una delle pochissime vie alpinistiche dell'Appennino settentrionale, che arriva fino al IV grado, con roccia a dire di tutti molto buona anche se ogni tanto da ripulire. E intervallata da tappetini d'erba
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Qualche info dalla rete a chi interessasse: Il Dio delle piccole cose.

Nome suggestivo per una modesta via ma che può valere tanto per chi ha roccia molto, molto lontana da casa :D

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http://www.alpinistidellambrusco.org/2008/07/il-dio-delle-piccole-cose.html

La chiodatura è abbastanza vecchia, 2008 forse... come mostra la foto della catena di sosta che ho messo.

Purtroppo l'arenaria a macigno non si presta ad arrampicate sostenute, al massimo piccolissime falesie: quelle in questa valle hanno un'altezza massima di 25m (media sotto i 20), poi arriva l'erba, il ghiaccio d'inverno i sassi balordi instabili...
http://www.rifugiovittoria.it/index.php/it/attivita/arrampicata
 
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