Sulle Creste del Baldo Due

Nuvola

black Knight
Grazie a condizioni meteo favorevoli, decido di continuare il viaggio sulle creste del Monte Baldo, Lascio l’auto a Novezzina m.1250 e dopo 1:45 minuti arrivo al Rifugio Telegrafo a 2.147, segnavia 657, Sentiero fra i più noti del Monte Baldo, Dal tornante superiore di Novezzina si sale per un prato lungo il bordo del Vallone Osanna, Il sentiero si fa subito irto. Seguo ampi zig zag di una mulattiera immersa tra i mughi e poi tra ghiaie fino a raggiungere una mulattiera militare che corre poco sotto la cresta principale. Seguo il sentiero verso punta Pettorina, ora il sentiero è più facile, verso est sono ben visibili le piccole dolomiti con il Carega e il Pasubio, un po’ più a sud la Lessinia, a sud riesco a scorgere sopra la foschia che ricopre la pianura Padana, la cima Bis Mantova dell’Appennino. Passata Punta Pettorina mi dirigo verso Cima val Dritta a 2.218 mt. Il sentiero si fa ripido in mezzo alle rocce. Noto delle gallerie scavate nella roccia durante il periodo di guerra, arrivo in vetta. Panorama spettacolare, sotto il lago di Garda, a Nord si notano i ghiacci dell’Adamello e del Cevedale. Prendo la via del ritorno, vedo una paio di camosci, per nulla intimoriti.
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Più in basso, un lenzuolo di nuvole sale da sud, la mia firma. Sette ore di cammino,




 
Il 24 di ottobre1918 iniziò la Battaglia di Vittorio Veneto, che durò fino al 04 di novembre. Il 02 di novembre hanno inizio anche le operazioni offensive sul fronte del Garda sia ad Ovest, in Val di Ledro sia ad Est, sull’Altissimo. La Brigata Pavia, proveniente dalla Valle di Ledro, dopo avere conquistato la linea del Parì, il 03 di novembre si riunisce
Il giorno dopo avanza su Ponte Arche.
Il 3 di novembre, il 4° Gruppo Alpino e il 29° Reparto d’assalto occupano prima Rovereto e poi Mattarello.
Il 04 di novembre alle ore 15,00 la guerra finiva. Il Trentino era finalmente terra italiana.


gallerie militari

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Benarrivata estate :D Che bei posti! Dal basso, da sotto, non si intuisce che in quota c'è un ambiente così bello, roccioso, "tosto"!
Un bel monte da prendee in considerazione a 2h da casa invece che a 3h come qualsiasi o quasi dolomiti.
Belle foto :CC
 
Sotto il profilo geologico, il Monte Baldo è costituito da rocce in prevalenza calcaree e dolomitiche disposte in strati inclinati verso Ovest, formatesi nel mare dell'Era Secondaria e Terziaria, circa 180-100 milioni d’anni fa e poi sollevatesi in un periodo compreso tra 40 e 15 milioni d’anni fa. In seguito, l'erosione operata dall'acqua, dal ghiaccio e dal vento, ha modellato le cime, smussandole e dando loro l'aspetto attuale. Il processo d’erosione delle rocce è ancora in atto, soprattutto verso i 2000 metri d’altezza, ed è dovuto all’azione congiunta del gelo e del disgelo.

Il Monte Baldo è quindi una montagna “giovane”, non completamente assestata, come mostrano i frequenti terremoti cui va soggetto: tuttavia, non è dimostrato che esso sia stato un vulcano, come indicherebbe una diffusa tradizione. In ogni caso, sono considerati zone sismiche del Monte Baldo i territori dei comuni di Brenzone, San Zeno di Montagna e Torri del Benaco.

E’ noto che con l’ultima glaciazione - quella di Würm - il monte Baldo fu racchiuso in una specie di morsa dai due grandi ghiacciai del Garda e della Val d’Adige: la lingua glaciale benacense raggiungeva i 1100 metri s.l.m. a Riva, gli 800 metri a Malcesine e i 500 a San Vigilio, unendosi a quella dell'Adige attraverso la valle di Loppio. I ghiacciai würmiani si sono ritirati circa 15.000 anni fa, lasciando i detriti che hanno formato l'anfiteatro morenico del Garda e di Rivoli, e depositi morenici anche sulle basse pendici del monte Baldo. In quel periodo, dalle cime più alte del Baldo scendevano sul versante occidentale verso il lago delle piccole lingue di ghiaccio, alimentate dai sette circhi glaciali, ancora oggi visibili. Tali circhi glaciali di forma semicircolare, ad anfiteatro, si aprono tra vetta e vetta ed hanno originato dei piccoli ghiacciai che nella loro discesa verso il lago hanno scavato valli e canaloni a forma di U, lasciando vari ammassi detritici d’erosione.

Il carsismo e l'erosione delle acque è fenomeno diffuso in tutto il monte Baldo, ed è rappresentato sul versante occidentale soprattutto dai campi carreggiati dei circhi glaciali, ma anche da doline

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Altre
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Il tracciato del mio percorso è quello più a sinistra per poi salire sulle creste

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Occhio Nuvola che appena lo vede Blitz diventa geloso, e per risposta ti fà una 2 giorni di ravanate dolomitiche con i controcazxiHIHIHI


Bello il monte Baldo e bella escursione
 
Bellissimo sequel della prima puntata, bravissimo!!! :D

Occhio Nuvola che appena lo vede Blitz diventa geloso, e per risposta ti fà una 2 giorni di ravanate dolomitiche con i controcazxiHIHIHI

:rotlf: :rotlf: :rotlf: :rotlf: :rotlf:
No, no, che geloso? questi report per me sono materia di studio per pianificarmi giri futuri!!! Già nella prima puntata mi aveva messo l' acquolina e gli avevo chiesto info cartografiche, con questa puntata ha fatto scattare la molla e -ormai l' anno prossimo perché quest' anno la stagione è quasi finita e ho ancora un paio di cosine da fare- un bel giro da quelle parti va in programmazione :wink:
 
complimenti nuvola. discussione molto interessante.
Ho capito male o nel periodio della glaciazione il lago di garda era un ghiacciaio che arrivava dai 1100 ai 500 metri s.l.m?!?! ed il disgelo c'è stato solamente 15.000 anni fa?
 
complimenti nuvola. discussione molto interessante.
Ho capito male o nel periodio della glaciazione il lago di garda era un ghiacciaio che arrivava dai 1100 ai 500 metri s.l.m?!?! ed il disgelo c'è stato solamente 15.000 anni fa?

Il lago di Garda è di origine glaciale giusto,

Il ghiaccio occupò tutte le valli dove, ancora oggi, si trovano i laghi prealpini italiani.
Durante questo periodo, a causa delle bassissime temperature, le acque marine si ritirarono, venendo assorbite sotto forma di ghiaccio e di precipitazioni atmosferiche, lasciando miniere di salgemma.
Si susseguirono ben quattro glaciazioni che modellarono l'attuale bacino benacense, prima trattenendo e poi rilasciando un gran quantitativo di detriti che andarono accumularsi formando quello che oggi è l'anfiteatro morenico che nasce appunto ai piedi del Garda.
L’azione erosiva e di escavazione dei ghiacciai è stata quindi una tappa fondamentale per la formazione e la nascita del lago.

in dettaglio :http://www.lagodigarda.it/Le-origini-del-Lago-di-Garda/1079-1.html
 
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