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verbier61

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Review: Volkl Mantra 2014-14, 177

Ecco 12 brevi recensioni degli sci provati agli ski test del FWT14 a Verbier…* a partire da uno degli sci più attesi, il nuovo Volkl Mantra. Molto atteso, già incensato o aspramente criticato prima ancora di essere provato, il nuovo Mantra (131-100-119, 2080 gr. in versione 177) segna una svolta importante. Dopo anni di versioni abbastanza tradizionali con classico camber positivo il successore del leggendario explosiv ha prima acquisito un po' di rocker frontale ed ora cambia pelle passando al camber negativo continuo. Non un camber negativo continuo classico, però, ma il minimale full reverse di pochi millimetri già sperimentato a lungo sul fratello maggiore Katana.... proprio quel Katana che dal prossimo anno sparisce dal catalogo nella sua versione metallica (resta solo il raffinato e costoso v-werks) lasciando una serie di vedove piangenti e sconsolate. A queste vedove mi viene da dire smettere di piangere e di passare tranquillamente al nuovo Mantra. Sciato in un misto di polverella su crosta gelata, rotto, pista battuta e ghiaccio, il nuovo Mantra 177 si dimostra subito pressochè identico al vecchio Katana metallico 184: letteralmente incollato alla lamina (e a tutta la lunghezza della lamina, marchio di fabbrica Katana) in qualunque condizione. Rispetto al Katana 184 il Mantra 177 è (ovvio, no?) leggermente più facile e intuitivo, più portato a ripido, rotto, stretto e difficile... tutte le condizioni per il quale il Mantra è stato pensato in origine. Se pensate che il camber negativo non faccia per voi, un giro sul nuovo Mantra sarebbe comunque utile. Il cambio di spigolo è molto più facile, le estremità non restano bloccate sul rotto e sui cumuli di neve (ne riparleremo a proposito del fratello minore Kendo che resta a camber positivo), e la sensazione di lucchetto su tutta la lunghezza dello sci è - ne bene e nel male - unica di questo microcamber negativo di casa Volkl... Per me promosso a pieni voti. Si perchè pensavo di essere anch'io una vedova inconsolabile del Katana metallico ed invece...

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Review Volkl BMT 94, 186

Proseguiamo con la seconda recensione dagli ski test FWT14 a Verbier. Volkl ha presentato all'ISPO 2014 una nuova serie di sci da alpinismo che sviluppa il progetto v-werks iniziato un anno fa con il Katana in carbonio. Nella recensione scritta dodici mesi or sono del Katana v-werks 184 avevo cercato di descrivere lo stupore per uno sci molto più tagliente, tonico e pastoso di quanto mi aspettassi vedendone la struttura 3D estremamente sottile in prossimità delle lamine. Unici limiti del Katana v-werks mi sembravano la minore capacità di bucare il trifolato rispetto alla versione metallica (piuttosto ovvio viste la masse in gioco) e una certa fatica nel gestire le gobbe e la neve molto rotta legata alle code più impegnative rispetto alla versione metallica. Tanto di cappello invece alla tenuta sul duro derivante da una torsion box molto rigida... tanto che negli ultimi 12 mesi tutti nello ski business stanno studiando con estrema attenzione la struttura v-werks e le recensioni parlano di una sciata molto più redditizia di quanto si potesse immaginare.

E i BMT come sono? Ve lo dico subito: questo BMT 122-94-112 che pesa 1540 gr in lunghezza 186 per qualche motivo sul duro non tiene come il fratello maggiore Katana v-werks. Saranno le minori masse in torsion box, sarà il core in un legno diverso (non dimentichiamoci che qui di legno ce n'è, e lungo quasi tutta la lunghezza dello sci), ma mentre l'effetto leggerezza/taglio/facilità di passaggio di lamina sono assolutamente OK su neve morbida o firn, le punte del BMT vanno invece un po' in crisi sul ghiaccio. Magari un po' di tuning in più avrebbe potuto migliorare le cose? Time will tell.

Un ultima obbligatoria discussione sul fatto che su questi BMT Volkl sembra onorare la garanzia solo se montati con attacchi Marker. Ho sentito critiche durissime per questa scelta, e mi sento di condividerle visto che i BMT costano molto, e se uno li sceglie è perchè vuole stare leggero e quindi necessariamente con un attacco Tech. Penso che per Volkl questa scelta sia francamente da rivedere... però v-werks resta una tecnologia di interesse incandescente, speriamo sposabile al più presto con attacchi più leggeri.

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Review: Volkl Kendo 177

Terza recensione dagli ski test FWT14 a Verbier. Perchè provare uno sci "strettino" come il Kendo (126-89-110)? Perchè è rimasto l'unico a camber positivo nel catalogo freeride di Volkl, un azienda una volta considerata "maschia e conservatrice" per eccellenza... Perchè quindi per qualcuno il Kendo potrebbe oggi rappresentare l'ultimo vero Volkl testosteronico da freeride... Perchè subito dopo aver provato due Volkl con camber reverse (sia pure di pochi millimetri) come BMT 94 e Mantra, mi sembrava utile tastare subito la differenza dettata dal camber positivo tradizionale del Kendo. Si parte: la visibilità è pessima, quindi ci si affida completamente alle sensazioni che arrivano dai piedi. Subito una mezza sorpresa: Mentre il reverse millimetrico del muovo Mantra ti tiene lucchettato alla lamina lungo tutta la sua lunghezza, col Kendo questa sensazione non c'è, in qualche modo ti senti più vincolato a punta e coda e scii più con le dita dei piedi e meno, come dicono gli americani "con la palla del piede". Cerchi ripido e ghiaccio e il Kendo risponde benissimo, ma hai anche la sensazione di fare un po' più fatica che col nuovo Mantra e di avere uno sci più lungo sotto il piede. A voi ovviamente decidere se sia questa la sensazione che preferite. Mi avvio a restituire gli sci per provare qualcosa d'altro, la visibilità peggiora ancora e entro in un muretto non battuto dove si sono accumulate un po di gobbe di neve di riporto. Mi distraggo un secondo, la coda si ingrippa in un mucchio di neve e finisco a rotoloni. Continuerò di lì in poi a chiedermi se con un full reverse camber la coda si sarebbe bloccata in quel modo.... mah!

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Review: Movement Crew 187

Ero allo stesso tempo attratto e impaurito da questi Crew. Impaurito dal nome che li presenta come sci da "squadra", e quindi presumibilmente adatti più ai giovani adrenalinici e muscolari che agli sciatori non neccessariamente aggressivi. Attirato dalla presentazione che Movement fa dei Crew nel suo sito: Lo sci giusto per adare su pendii più ripidi di quanto avete sciato finora, controllando più facilmente la velocità. Impaurito dall'etichetta "super expert user" posta proprio sulla prima riga della pagina web dedicata. Attratto da quel "nimble ski" che si legge poche righe dopo. Insomma, che personalità ha questo Crew? E' uno sci da gambe al titanio come i vecchi Thunder o un piacevole passe partout come il Super Turbo provato lo scorso inverno? Bastano due curve per capire che il Crew è davvero uno sci molto ma molto riuscito. Appartiene alla generazione degli attrezzi che - come il K2 sideseth - ti fa sentire sicurissimo sin da subito e immediatamente ti spinge a tirare di più. C'è poco rocker davanti, molto progressivo, ma ce n'è altrettanto (o magari forse un poco di più) dietro, una soluzione che quando la struttura è carnosa ho imparato ad apprezzare.... e qui c'è un po' di carbonio e si sente, se ti appoggi alla coda vai sicuro rapido e felice. La cosa che colpisce è che quando ti tornano in mente le parole che Movement ha scelto per descrivere lo sci ti viene voglia di dire "tutto vero". Facile, ma ti viene voglia di provare anche quella faccia un po' più ripida. Oooops sono entrato male, posso appoggiarmi alla coda? Si certo nessun problema, ti sostiene perfettamente. Peccato ci siano molti altri sci da provare, su questo Crew (141-112-129, 2.3kg in 187) avrei passato molto volentieri tutta la giornata, o magari anche un inverno....

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Review: Movement Trust, 186

ho diversi amici che usano i Trust, ed altri dopo averli provati me ne avevano parlato bene. A vederlo, il Trust (141-108-129) sembra il fratellino più accessibile del Crew (141-112-129) che tanto mi è sembrato facile e intuitivo e mi è piaciuto sin dalla prima curva. Mentre sul sito Movement il Crew è descritto per "super expert users", per il Trust si parla di "expert user" e poi si dice che "is unbeatable in extreme situations where precision and power are required".... vedo che la costruzione è molto simile, solo nel Trust manca il carbonio... insomma parto tranquillo. E invece mi sbaglio, e mi sbaglio parecchio. Il Trust è fatto per andare forte, ha una coda molto ma molto più impegnativa del Crew e da il meglio di se solo se decidi di domarlo. Assolutamente vietato lasciarsi trasportare. Ma come è possibile? Mi fermo, stacco gli sci e gli do quell'occhiata che per errore non ho dato con abbastanza attenzione prima di metterli ai piedi. La differenza con i Crew c'è eccome! La coda del Trust non solo è quadrata (a differenza del tondo del Crew) ma soprattutto non ha un filo di rocker. Ecco spiegata la gigantesca differenza di comportamento. D'altra parte se avessi letto meglio il sito Movement, del Trust si dice anche che è fatto per gente "who ski predominantly in challenging terrain and at speed"... Ecco. Conclusione: Se siete tosti e sul pezzo, col Trust vi troverete benissimo e non avrete limiti ne' di velocità ne' di casini sul rotto e sulla crosta. Se invece come me avete un' approccio più rilassato allo sci, pensate di più al Crew. Ma soprattutto...... cercate di provare sempre uno sci prima di comprarlo. Io sulla carta tra Crew e Trust mi sarei orientato di più sul secondo... e per come scio io avrei fatto un errore madornale :)

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Review: Head Cyclic 191, A-Star 187, Turbine 181.

Lo dico subito: tre sci che sembra di avere avuto ai piedi da sempre: facili, estremamente intuitivi, in una parola tutti e tre molto accattivanti. Erano anni che per un motivo o per l'altro non provavo degli Head da Freeride, avevo ancora nella memoria degli sci molto rigidi e demanding ma in realtà non sapevo bene cosa aspettarmi. Preso per primo il Cyclic (149-115-132), fatte due curve mi rendo conto di avere ai piedi gli sci più facili e rilasssanti tra la dozzina che sto provando... realizzo con stupore che sono lunghi 191, ma nonostante un flex dolce e molto ben spalmato tritano tranquilli la neve rotta e navigano con perfetto aplomb duro e polverella, tanto che e rimango quasi incantato... vorrei provarli più a lungo per capire se la mancanza della mia misura classica (185) mi farebbe propendere più per la misura 191 (alla quale di fatto non trovo difetti...) o per una 181 più consona ai canali stretti.. ma non c'è purtroppo tempo, e passo allora a provare gli A-Star, un 118 più rigido del Cyclic, novità 2015 in misura (appunto...) 187. Ecco un altro sci dove si fa quasi fatica a trivare dei difetti. Si è un po' più rigido e bisogna dedicargli un po' più di attenzione, ma non da mai l'impressione di dominarti, anzi. Provi a tirare sul duro e sulla crosta, e non fa un baffo. L'unico vero problema è che farei molta fatica a scegliere tra l'A-Star e il Cyclic come daily driver.... me la cavo pensando che il Cyclic è probabilmente meglio per l'inizio dell'inverno quando la gamba è meno tonica, e che l'A-star sarebbe più sfruttabile dopo la Befana con la gamba più tornita... ma son dettagli. Ritorno allo stand Head, e mi resta da provare il Turbine, big gun con le estremità squadrate che non riesci a non non notare proprio per quella geometria quasi da mezzo da sbarco. Purtroppo è disponibile solo la misura 181 e non la 191 che dopo la prova del Cyclic avrei preso al volo, ma voglio lo stesso farmi un'idea... Noto subito il punto di montaggio piuttosto centrale, che di solito non fa molto per me, ma appena faccio due curve mi rendo conto che si tratta invece di un punto di perfetto equilibrio. I Turbine girano da soli, non sento mai il fastidioso effetto "coda lunga che timona dietro di te" di tanti altri sci montati centrali. La caratteristica principale è sicuramente la facilità: sono 148-124-133 ma sembra letteralmente di non averli ai piedi, sia che si passi sul duro, sia che si cerchi polvere o neve trasformata. Purtroppo la visibilità è pessima e non riesco a tirare più di tanto per capire se c'è uno speed limit, ma.... per la terza volta su tre Head provati mi viene da dire che anche questo Turbine è assolutamente intuitivo e super friendly. Chiaro che sarebbe da provare anche in 191 e con molta più neve fresca, ma sul fatto che in quelle condizioni sia divertente ci si può scommettere. Resta solo da commentare la grafica geometrica dei topsheet... ovviamente la questione è molto personale. Io all'inizio ero molto perplesso, poi man mano non solo mi sono abituato ma ho finito addirittura per valorizzare quei colori accesi che ti fanno sempre vedere la punta anche nel whiteout...

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Review: Zag H112 e Slap; Scott Scrapper

C'è una fabbrica in Polonia che da tempo produce ottimi snowboard, e da qualche anno anche sci per conto terzi. Diverse medie e piccole compagnie si sono rivolte a loro contando su buona qualità e -immagino - costi contenuti. Tutte queste compagne fanno però fatica a comunicare che i loro sci sono prodotti li, e questo mi spiace perchè la formula classica "handmade in EU" a mio modo di vedere non giova ne' alla fabbrica polacca (che non ha il riconoscimento di immagine derivante dal produrre sci di qualità) ne alle compagnie che lì fanno produrre gli sci che lasciano un'ombra di dubbio sul processo produttivo. Avrete a questo punto capito che anche questi Zag - frutto di un profondo re-shaping finanziario, concettuale e progettuale dell'atelier francese che una volta era famoso per sci sciancratissimi e morbidissimi - vengono proprio dalla Polonia. Ne ho provati un paio e vi dico subito che uno mi è piaciuto e l'altro meno.

Mi è piaciuto l'H112, provato nella taglia 188 che a dispetto del nome mi sembra avere dimensioni 134-100-120 e pesare 2.2 kg. Si presenta come uno sci molto simile al Sideseth: un po' di camber positivo che finisce bruscamente poco davanti alla punta dello scarpone, poi un lungo rocker frontale. Lo sci è tosto di costruzione proprio come il sideseth, e in effetti scia bene su duro rotto e polverella, anche se richiede sempre controllo e muscolo attivo. Bellissima la grafica con l'X-ray del cranio blu su fondo nero. Un bello sci forse un po' troppo tonico per me, ma capisco perfettamente lo scopo del progetto. Il secondo Zag provato (Slap 186, misure 144-112-136 peso 2.1, quindi di costruzione un po' più soft dell'H112) invece non l'ho capito. Il sito Zag lo propone come come un attrezzzo per usare la montagna come un fun park, e forse per la mia età ho fatto fatica a afferrare il concetto e soprattutto ad apprezzare uno sci a camber reverso continuo con così tanto rocker in coda... dove il risultato finale, per come scio io, è che le code tengono veramente male sul duro. Magari un po' di tuning in più avrebbe risolto il problema, chissà.

A proposito di tuning, visto che lo Scott Punisher quest'anno mi è piaciuto moltissimo, volevo provare lo Scott Scrapper. Il tempo di fare due curve, e capisco che lo Scrapper 190 che mi hanno dato è completamente senza lamine, e sul duro crosto-trefolato è praticamente insciabile. Dove la neve è più morbida sembra potente stabile e divertente, ma appena si va sul duro si può al massimo puntare alla sopravvivenza... Ritorno allo stand Scott, faccio presente il problema, loro col dito controllano il filo e mi danno ragione... ma non han modo di rifare decentemente le lamine. Game over, peccato... sarà per il prossimo demo day :)

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Review: Volkl Three 185.

L'ultima review dagli ski test #FWT14 di Verbier è per alcuni sicuramente la più attesa. Dopo un lustro di onorato servizio va in pensione il leggendario Kuro, uno sci che in Italia ha costruito anno dopo anno una fama che rasenta il culto e si è alimentata con racconti mistico/religiosi di velocità supersoniche dalle dolomiti al Giappone. Confesso subito che poichè il culto del Kuro non ha valicato il passo del Gran san Bernardo non sono purtroppo mai riuscito a provare il Kuro nella giornata giusta, e il mio giudizio sarà per forza di cose concentrato sul figlio Three senza poter fare comparazioni col padre Kuro. Posso però dire che a tavolino le misure del Kuro 164-132-139 sono solo parzialmente traslate sul nuovo Three, che a 150-135-140 ha evidentemente un po' meno* spatola. Altro argomento da sempre caro ai cultori del Kuro è la costruzione, che nelle ultime serie aveva visto crescre metallo e rigidezza con risultati che non tutti avevano completamente gradito. Nel nuovo catalogo Volkl per il Three si parla di carbonio e - diciamolo subito - non di metallo, e lo sci è inquadrato insieme a One e Two nella categoria "Freeride Playful".... un progetto quindi più votato al divertimento (boschi, planate, derapate...) che non alla velocità, al tecnico e al ripido. Per quel che posso capire nel Three resta invece immutato il reverse camber del Kuro con una bella gondola rockerata soprattutto davanti. Ho provato il Three a Verbier come ultimo di 12 sci. La visibilità era pessima ma c'erano quasi 15 cm di buona polverella depostitatasi nel giro di poche ore su una base di crosta ventata. Non so se fossero le condizioni ideali per godere del Three, ma vi assicuro che mi sono divertito: il Three è un big gun che ispira enorme sicurezza: mi vengono in mente immagini di carri armati che spianano ogni asperità davanti a se. Decisamente più potente (ma ovviamente un po' meno agile) di un K2 Pontoon, e allo stesso tempo capace di dare la stessa sicurezza assoluta di un Blizzard Bodacious non appena si guadagna velocità. Per gustarlo appieno nel bosco avrei avuto bisogno di più fresca (con soli 15 cm un Atomic Automatic o un Head Turbine 181 mi son sembrati più svelti) ma son sicuro che per uno sciatore più muscolare di me far girare velocemente il Three nel bosco stretto diventa un gioco da leccarsi i baffi..... Insomma per le vedove inconsolabili del Katana cè il nuovo Mantra, per le vedove inconsolabili del Kuro il Three mi sembra un gran bel bocconcino....
 
non poteva... stavamo litigando via whatsup ed era troppo preso. poi per consolarsi si è dato allo shopping ortofrutticolo compulsivo.

:DDD

;)

Vate(r), ti sei reso conto che hai comprato lo Zag che a Verb non è piaciuto e non hai comprato quello che gli è piaciuto? Ops, ma mica l'hai fatto apposta per continuare a litigare con lui? :DDD
 
Vate(r), ti sei reso conto che hai comprato lo Zag che a Verb non è piaciuto e non hai comprato quello che gli è piaciuto? Ops, ma mica l'hai fatto apposta per continuare a litigare con lui? :DDD

l'H112 è quello che ha preso Mau. divertente. l'ho provato nell'unica pista che ho fatto quel giorno.

lo Slap l'ho preso perché l'ho pagato 4 patate e due cose di sedano e mi stava simpatico il tipo. oltre che per il fatto che me lo ha consigliato Danilo, che proprio un pirla non è diciamo. ;)

poi io e verb siamo come sandra e raimondo... litighiamo, ma ci vogliamo taaaaaaanto bene! :DDD
 

.

12 recenzzzzzzioni e nemmeno un commento :shock:, stranissimo in un periodo di magra come gli ultimi giorni..


Interessanti i movement, il trust lo butteresti nella mischia con i classici tosti tuttofare?

cochise, katana, nuovo mantra ecc
 
12 recenzzzzzzioni e nemmeno un commento :shock:, stranissimo in un periodo di magra come gli ultimi giorni..


Interessanti i movement, il trust lo butteresti nella mischia con i classici tosti tuttofare?

cochise, katana, nuovo mantra ecc

Il trust per come scio io ha le code troppo rigide, mi stancherei subito.... Cosa che non succede peraltro con cochise e katana che sono rigidi ma grazie al camber negativo sono per me molto meno stancanti del trust. Il tuttofare movement per me sarebbe il crew, che mi è piaciuto molto.... Come sci tuttofare mi sembra una buona opzione
 
Il trust per come scio io ha le code troppo rigide, mi stancherei subito.... Cosa che non succede peraltro con cochise e katana che sono rigidi ma grazie al camber negativo sono per me molto meno stancanti del trust. Il tuttofare movement per me sarebbe il crew, che mi è piaciuto molto.... Come sci tuttofare mi sembra una buona opzione

Grazie! sono in cerca di qualcosa di questo tipo per il prossimo anno, che si possa usare in tutte le condizioni e magari da boccolare attacchino, per uscite ski alp abb leggere e quindi con un occhio al peso...
 
secondo il Suo emerito pensiero Sig. V avrebbe senso per il mio fratellino un crew 180 per impianti e pellate sprofondanti , essendo lui un po più fuscello di me 183 84kg???
voleva prendere un sideseth ma ha qualche ruggine con k2 per un paio di incomprensioni :PAAU:PAAU:PAAU:PAAU
 
secondo il Suo emerito pensiero Sig. V avrebbe senso per il mio fratellino un crew 180 per impianti e pellate sprofondanti , essendo lui un po più fuscello di me 183 84kg???
voleva prendere un sideseth ma ha qualche ruggine con k2 per un paio di incomprensioni :PAAU:PAAU:PAAU:PAAU

Scia abbastanza corto, mi sa che 180 è poco :-/
 
Me le ero già tutte godute su fb e ne approfitto per i complimenti!!!...E per una domandina :TTTT:

Ieri ho fatto definitivamente esplodere i miei vecchi line p100 che per molte stagioni mi hanno accompagnato come sci 50/50 e ski-alp, quindi mi avvio per tempo a trovare un sostituto per la prossima stagione! Il nuovo sci, rispetto al precedente p100, vorrei che avesse un pò di roker e che fosse più rigido....Nella lista degli attuali papabili (cochise...) dici che il nuovo Mantra potrebbe rientrarci di diritto??
 
Me le ero già tutte godute su fb e ne approfitto per i complimenti!!!...E per una domandina :TTTT:

Ieri ho fatto definitivamente esplodere i miei vecchi line p100 che per molte stagioni mi hanno accompagnato come sci 50/50 e ski-alp, quindi mi avvio per tempo a trovare un sostituto per la prossima stagione! Il nuovo sci, rispetto al precedente p100, vorrei che avesse un pò di roker e che fosse più rigido....Nella lista degli attuali papabili (cochise...) dici che il nuovo Mantra potrebbe rientrarci di diritto??

A verb non piacciono, ma guardati lo zag rock (modello dell'anno prox).
 
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