Skitest Ornello Sport - Passo Monte Croce 2014

renntiger

Vecchio saggio
Anche quest’anno nelle giornate del 22 e 23 febbraio si è svolto sulle piste della Croda Rossa di Sesto Pusteria il test organizzato da Ornello sport a Passo Monte Croce. Come per le scorse edizioni, segnalo che sulla pagina FB di Ornello Sport è presente un’ampissima documentazione fotografica dell’evento e dei materiali testati mentre sul suo forum sono riportate queste note e le impressioni degli altri partecipanti al test su questi e sugli altri sci provati. Lì rimando in modo particolare tutti coloro che fossero interessati alle recensioni dei nuovi sci allmountain e freeride, che in considerazione del tipo di neve sono stati i più gettonati soprattutto nel primo giorno di test, sci che io non ho provato, in quanto maggiormente interessato a modelli più spiccatamente race.



IL TEST

Aziende presenti: Atomic, Head, Rossignol – Dynastar, Salomon, Voelkl.

Inutile dire che per un appassionato di materiali come me Passo Monte Croce è l’evento della stagione. Al di là di poter stare in compagnia di amici vecchi e nuovi, di sciare insieme e di passare quattro giorni a ridere e scherzare, dal punto di vista tecnico poter avere a propria disposizione materiale che in molti casi arriverà nei negozi non prima della prossima stagione, poter confrontare sulla neve modelli simili nelle stesse condizioni, avere al tuo fianco tecnici preparati e disponibilissimi a darti tutte le informazioni che desideri o un consiglio su questo o quello sci, ritengo sia il massimo per chi ama questo sport. Se poi, come in questo caso, hai anche la fortuna di farti qualche pista con un ex campione di Coppa del mondo, come Heinz Schilchegger, che Pietro Zanetti di Atomic ci ha portato apposta per l’occasione come “tutor” per seguirci nei test dei propri modelli, cosa puoi volere di più? Per altro, Heinz è stato di una disponibilità assoluta, sia sugli sci (e, ca va sans dire, è uno spettacolo vederlo all’opera) sia quando gli sci li toglieva e si metteva a nostra disposizione come uno degli altri addetti delle case. Permettetemi quindi di rivolgere anche qui un ulteriore ringraziamento a Mark ed alle case che veramente hanno fatto il massimo per rendere questo evento – come al solito – unico e fantastico ed in un periodo di crisi come questo in cui i costi organizzativi sono sempre crescenti è uno sforzo ancora più apprezzabile.

Entriamo però in argomento (era ora, direte voi…). La scorsa stagione avevo potuto partecipare solo alla prima giornata ed avevo provato soprattutto sci da SL, oltre alle principali novità presentate; quest’anno quindi ho privilegiato soprattutto i modelli a raggio lungo, anche per le condizioni della neve che non consigliavano certo di andare sugli SL, ed ho tentato di recuperare alcuni attrezzi che non ero riuscito a provare (come l’Atomic Xt o il Salomon Xrace in misura lunga) e riprovare alcuni modelli che lo scorso anno per un verso o per l’altro mi avevano lasciato un po’ perplesso, come la gamma supershape di Head.

Le condizioni nivometeorologiche non sono state particolarmente favorevoli per un test su sci racing, che sono i miei preferiti: neve morbida, con alcune piste non battute il primo giorno dopo i trenta centimetri e passa di fresca venuti nella notte e sole, neve perfetta all’inizio e poi ancora neve morbida che dopo un po’ ha ceduto, il secondo giorno di test. Nel prosieguo, ho diviso i modelli provati per marca, ma proprio perché le condizioni sono spesso cambiate anche nel corso della stessa giornata, preciserò in quali condizioni ho provato i singoli modelli.

Non sto a ripetere per l'ennesima volta le mie caratteristiche per non tediarvi. Nel caso qualcuno fosse interessato, le trovate qui: http://www.skiforum.it/forum/recens...t-ornello-sport-passo-monte-croce-2013-a.html.

ATOMIC

Atomic XT
È il primo sci che ho provato sabato mattina, con altri due compagni di sciata, muniti rispettivamente di D2 GS e di XT, e con Heinz Schilchegger, anche lui con XT d’ordinanza, come tutor d’eccezione. Siamo partiti sulla rossa perfettamente battuta e poi, seguendo Heinz, siamo andati a farci la pista dello skilift in neve fresca. Avevo voglia di provare questo modello, che nelle passate edizioni mi era sempre sfuggito e devo dire che ne valeva veramente la pena. In pratica si comporta come uno slalom da 175, quindi somma l’estrema facilità nel girare di uno slalom alla tenuta di un GS. E’ un lampo, ma ti dà veramente sicurezza averlo sotto ai piedi e mi è sembrato estremamente facile. Rispetto ad un SL FIS, non dimentichiamoci che ne ha la struttura, ha meno “rimbalzo” a fine curva, il che lo rende meno impegnativo anche nelle curve strette raccordate. Paradossalmente, me lo sono goduto anche in fresca, anche se non è certo il suo campo d’azione come non lo è per me, ma avere davanti uno come Schilchegger che ti fa da traccia aiuta e come. ;)
Il nuovo XT, come tutta la nuova serie race di Atomic, monta la nuova piastra che aiuta a mantenere la centralità dello sciatore su tutto l’arco di curva. Ero un po’ dubbioso su questa novità, ma devo ammettere che la cosa funziona effettivamente, e l’ho verificato sia sull’XT, sia sul D2 GS. In pratica, su tutto l’arco di curva, ma soprattutto in chiusura, si ha proprio la sensazione che lo sci agevoli sempre l’intenzione dello sciatore, Lo si avverte soprattutto in uscita di curva, dove si sente anche se in modo impercettibile l’effetto “innalzamento” del tallone, che agevola la chiusura e lo svincolo successivo. Non è una sensazione marcata e dopo qualche curva non ci si fa nemmeno più caso, ma il tutto si traduce nel rendere più armoniosa la sciata e a conti fatti, rende lo sci più piacevole e meno stancante.
Cosa aggiungere d’altro? Promosso a pienissimi voti, e adesso capisco chi la scorsa stagione, dopo averlo provato, se lo è comprato seduta stante.

Atomic D2 GS Redster 178
L’ho preso subito dopo l’XT ancora con pista sufficientemente liscia. Lo avevo provato due anni fa e non mi era piaciuto. Il rocker troppo accentuato non mi convinceva e non era adatto al mio modo di sciare. Quest’anno è stato completamente rivisto: il rocker è quasi sparito e non lo si avverte praticamente più, in compenso la nuova piastra gli conferisce una “dolcezza” che su un Atomic race non avevo mai riscontrato. Attenzione, però: dolcezza non significa mancanza di personalità, anzi. Questo nuovo GS mi sembra abbia acquistato quella fluidità di comportamento che hanno sempre avuto i GS FIS della casa e che invece non ritrovavo sui modelli negozio, sempre più scorbutici e secchi nelle risposte. Viste le condizioni della neve non sono riuscito a farlo correre più di tanto, ma qualche bella tirata l’ho comunque fatta e mi è sembrato che lo sci mi assecondasse sempre in tutte le condizioni e rispondesse in modo ottimale. Lo metti sulle lamine e lui va che è un piacere, dandoti sempre l’impressione di avere dei margini spaventosi. Forse chi è abituato agli Atomic “putrellosi” di qualche tempo fa può restare un po’ deluso, ma chi invece predilige l’armoniosità nelle risposte sarà sicuramente più che soddisfatto di questo nuovo modello.


HEAD

Head WC Gsx 177
Stefano Silvestri, category manager di Head, mi conosce ormai da qualche anno, ho avuto il piacere di sciare qualche volta con lui, sa come scio e sa perfettamente quali sono i miei gusti in fatto di materiali. Per questo, quando sabato mattina mi ha consigliato di provare questo nuovo modello ero convinto di andare sul sicuro. Questo sci, mi ha spiegato Stefano, è derivato dal wc i.speed di cui riprende la veste grafica, ma è stato alleggerito, non monta il kers e viene proposto con attacco (se ho capito bene) pr12 che montavano i supershape della scorsa stagione, senza piastra triflex. Verrà commercializzato solo in alcuni Paesi, fra cui l’Italia, probabilmente (ma questo Stefano non lo ha detto) per accontentare tutti gli orfani del vecchio supershape speed e si colloca nel listino Head, appena sotto la gamma Performance di cui fanno parte proprio i supershape. Purtroppo la neve ormai è quella che è, qualche tratto ancora in buono stato, il resto a mucchi. In ogni caso, questo bel scietto, fin dalle prime curve mi è apparso facile, leggero e maneggevole, è un i.speed “depotenziato”, più facile e meno impegnativo da sciare rispetto al fratello maggiore, spiccatamente derivato dai FIS. Dell’i,speed però riprende la rapidità nel cambio spigoli che lo rende piacevolissimo in serpentina, tanto da ricordare molto il primissimo supershape speed per vivacità e “giocosità”. Naturalmente, sarà da rivedere sul duro, se non addirittura sul ghiaccio, ma almeno come prima impressione, mi sembra uno sci riuscito, che consiglierei a sciatori non particolarmente pesanti che vogliono un rc senza fronzoli, non particolarmente impegnativo da sciare, ma comunque in grado di offrire buone prestazioni.

Head WC Rebels i.speed 180
Ci sono degli sci con cui trovi da subito un feeling particolare; ci sali sopra, fai due curve e ti sembra che chi lo ha progettato lo abbia fatto pensando a te, al tuo modo di sciare, alle tue preferenze. Beh, io tutto questo l’ho trovato in questo modello, già a partire dalla prima edizione. Da allora, e ormai qualche anno è passato, l’ho riprovato in tutte le versioni che la casa ha proposto e con personalizzazioni anche estreme in termini di preparazione effettuate da qualche amico e mi sono sentito sempre completamente a mio agio. Uno sci perfetto, a mio parere, senza difetti, facile sempre, ma entusiasmante in tutte le condizioni che si possono incontrare. Ed anche quest’ultima versione, praticamente invariata rispetto alla precedente se non per la grafica, l’ho trovata splendida, sia sulla pista ancora ben tirata in alto dove lo sci è sempre preciso e stabile, sia nella pappa che si è formata nell’ultimo tratto per arrivare ai gazebo, dove naturalmente fatica un po’, ma se la cava sempre comunque bene. Magari in termini assoluti non è performante come il Master o non ha la rapidità di inversione dell’XT, ma fa dell’equilibrio in ogni frangente il suo vero cavallo di battaglia, ed è un cavallo vincente. Se non avessi uno sci e dovessi comprarne uno da usare come sci unico, sicuramente prenderei questo.

Supershape i.speed 177
Un anno fa di questi tempi eravamo qui a scrivere di questo sci e dello stravolgimento che la casa austriaca aveva apportato al suo modello di maggior successo. A questi commenti erano poi seguite una serie di polemiche, qualcuna anche di troppo ahimè, ed il formarsi di due opposti schieramenti, quello dei pro e dei contro il nuovo ss speed. Soprattutto al nuovo modello in molti, io compreso, pur riconoscendogli una generale piacevolezza nella sciata, rimproveravano una certa mancanza di nerbo, che gli toglieva quella sportività e reattività tipica di un race carve degno di tal nome. Non so se Head abbia preso o meno in considerazione queste critiche, ma in questa stagione ha modificato la piastra inserendo una molla in più (la nuova si chiama triflex) et voilà, come per incanto lo sci ha cambiato completamente carattere, ritrovando quel pelo di cattiveria che il modello precedente aveva smarrito. Se l'entrata in curva continua ad essere da riferimento, infatti, il prosieguo e la chiusura della curva hanno riacquistato la verve che si era in buona parte smarrita. Lo stesso rocker sembra meno accentuato, forse sempre merito della nuova piastra che ha reso tutto lo sci più rigido, considerando che la struttura è rimasta inalterata. Fatto sta che lo sci è più reattivo, più immediato nelle risposte e anche facendolo correre un po’ (è sabato, la neve è solo in parte ancora piacevole da sciare) non mostra il minimo segno di cedimento.

Supershape Magnum 170
Visti i risultati raggiunti con il ss speed provato il giorno prima, ero curioso di verificare se la cura della piastra triflex avesse inciso in modo significativo anche sull’altro modello di punta della serie supershape, il magnum. Quindi, sceso dal wc i.speed mi sono fatto consegnare un magnum, nella misura più lunga disponibile, il 170. E devo dire che anche qui la risposta è positiva, lo sci si comporta in modo brioso, mantenendo le sue proverbiali doti di galleggiabilità nella neve molle, ma piacevolissimo da far carvare dove la pista è ancora liscia. Il polivalente per eccellenza di casa Head sicuramente è tornato in ottima forma, trasmettendo estrema confidenza allo sciatore ed una indubbia piacevolezza complessiva. Personalmente lo prenderei un po’ più lungo, perché, soprattutto nelle curve ampie, il 170 perde un pochino di precisione e obbliga a starci sopra in modo importante se si vuole mantenere la traiettoria, ma c’è anche da dire che io ho un po’ il pallino per le misure lunghe.


ROSSIGNOL - DYNASTAR

Rossignol Hero Elite LT 176
Questo sci, provato la domenica come primissima scelta, quindi con temperatura a meno 10 gradi, neve perfetta e piste tirate a puntino, è la degnissima evoluzione del GS9 Cascade della scorsa stagione e viene proposto in due versioni, una con piastra “negozio” ed una con piastra “gara” (non chiedetemi i nomi delle due piastre perché non li so). Io l’ho provato nella versione con piastra gara. Rispetto al precedente modello, mantiene la tecnologia cascade ed il rocker molto leggero, ma viene aggiunta, come sui modelli FIS e Master, la nuova impostazione prop tech: in pratica lo strato superiore in titanal presenta dei tagli longitudinali nella punta dello sci, per facilitarne l’ingresso in curva e la successiva deformazione. Il tutto si traduce sul campo in una facilità incredibile nello stretto, un’entrata in curva favolosa, una stabilità da urlo al crescere della velocità ed una precisione assoluta nel mantenere la traiettoria; tutte caratteristiche molto simili a quelle del fratello maggiore master e dei FIS della casa francese che avevo provato nelle scorse stagioni. Rispetto al master è più facile ed immediato, meno cattivo probabilmente, ma non si distanzia molto in termini di performance assolute. Un grande sci, che sono sicuro otterrà un ottimo successo, perché è la risposta ottimale per chi vuole uno sci “negozio”, quindi meno impegnativo di un “gara”, ma con prestazioni molto simili ai gara stessi.

Rossignol Master 21 - 180
I FIS della casa francese, il 183 donne in particolare, nelle ultime stagioni sono stati probabilmente, tra i “gara”, i più piacevoli da sciare in campo libero. Ed in questo modello, derivato direttamente dai FIS, si ritrova intatta questa piacevolezza. L’ho provato subito dopo l’Hero, ancora con piste vuote e neve dura e ne ho ritrovato la facilità, l’intuitività nell’inserimento in curva, il sostegno durante tutto l’arco della stessa e, dulcis in fundo, uno svincolo immediato. Il passaggio lamina-lamina è da sballo, se lo fai correre sta lì e non batte ciglio, senza una minima vibrazione o una sbandata millimetrica. Un vero rasoio, uno sci “sincero” nelle risposte che trasmette. Rispetto all’Hero è più rigido, più impegnativo e probabilmente più stancante se sciato otto ore, ma è il prezzo che bisogna pagare per avere ai piedi un purosangue vero, com’è questo splendido sci. Sicuramente (i.speed a parte, ma lì è una questione di feeling) lo sci che mi è piaciuto di più in questa sessione di prove.

Dynastar speed course pro 178
È il cugino dell’Hero, marchiato Dynastar, la new entry tra le case che fanno parte della “scuderia” di Mark. Era la prima volta in assoluto, credo, che salivo su uno sci della casa francese e, avendolo provato subito dopo Hero e Master, a dire la verità, temevo di rimanere deluso. Invece lo speed course pro mi ha sorpreso veramente. Non è un GS negozio o un derivato dei gara, ma un race carve vero, che quindi non cerca la prestazione assoluta a tutti i costi, ma la fruibilità e la piacevolezza della sciata. E’ facile ed intuitivo e risulta divertente su tutti gli archi di curva, galleggia discretamente nella neve mossa e nelle cunette di quella riportata, mostrando anche una polivalenza inaspettata in uno sci di questo tipo. Passare da una serie di curve strette ad una ad ampio raggio e poi tornare allo stretto, è lì che dà il meglio di se. Ottimo sci, quindi, per chi vuole un attrezzo da sciare a tutto campo ed in ogni situazione, in relax magari, ma capace di farsi rispettare quando si pigia il pedale dell’acceleratore.


SALOMON

Salomon XRace 180
Provato domenica in condizioni di neve ancora accettabili. Lo scorso anno avevo provato il 165, ma non ci avevo instaurato il giusto feeling, avevo quindi veramente voglia di fare un giro con la versione più lunga, il gs, che per altro ha trovato un numero ampissimo di estimatori. No, devo dire che proprio non mi ritrovo con questo sci. Rispetto a tutti gli altri gs/rc provati, l'ho trovato eccessivamente morbido, lento nei cambi, macchinoso. Ci ho fatto un paio di piste andando a cercare apposta dei tratti lisci in cui tirare qualche bella curva, ma non mi ha mai dato la confidenza che invece mi infondono altri modelli. Non sto dicendo che non è uno sci valido, altri tester se ne sono letteralmente innamorati e qualcuno è deciso a prenotarlo, se già non lo ha fatto, sto dicendo che non è il mio sci.

Salomon Q98 180
L'ultimo sci che ho provato sabato, in neve a mucchi alti mezzo metro, per provare anch'io un "ciccione" adeguato alle condizioni delle piste. Purtroppo con Salomon quest'anno non ho proprio avuto fortuna. Lo sci che mi hanno dato da provare - uno dei pochi disponibili vista la richiesta - montava una piastra-attacco che lo irrigidiva in modo eccessivo, rendendolo una putrella che spianava tutto quello che si trovava davanti, impossibile da deformare, almeno per me, ma in grado nel contempo di distruggermi le gambe, se avessi insistito. L'ho riconsegnato dopo una pista senza alcun rimpianto.


VOELKL

Voelkl Racetiger Speedwall UVO GS 180
Il nuovo Racetiger è stato modificato notevolmente rispetto alla serie precedente. È stato introdotto il rocker, anche se relativamente poco incisivo, e monta il sistema ammortizzante UVO introdotto lo scorso anno dalla casa tedesca su alcuni modelli - anche gara - ed utilizzato in coppa del mondo soprattutto nelle gare di slalom. Del vecchio modello mantiene l’estrema leggerezza, ma acquista un look veramente molto accattivante. Sulla neve, dico la verità, però sono rimasto un po’ perplesso. A bassa velocità è entusiasmante, probabilmente il più maneggevole di tutti i GS-RC che ho provato in questo test: si passa da una lamina all’altra in modo incredibilmente rapido, tanto da non aver nulla da invidiare ad uno specialista di questo genere come l’Atomic XT, ma nelle curve ampie e ad alta velocità perde di immediatezza, sembra quasi che voglia andare dritto e si fa fatica a svincolarlo. Più si va forte e più diventa difficile farlo girare, per poi tornare docile, non appena la velocità diminuisce ed il raggio di curva si accorcia. Non so se magari lo sci che ho avuto a disposizione io avesse una preparazione particolare (non dimentichiamoci che in pratica stiamo parlando di attrezzi di preserie) ma mi ha dato questa sensazione, per altro condivisa anche da altri tester che lo hanno avuto a disposizione. Da riprovare sicuramente.


Se siete arrivati a leggere fino a qui, grazie di cuore. :D


Una foto con Heinz Schilchegger e gli altri amici “trascinati” con me in neve fresca :D

120313-heinz.jpg
 
Adesso ho letto. Grande come al solito! E quindi, ri-like.

Ma ho una domanda: il Rossi Hero LT non è un po' corto in 176 (se non ricordo male, la tua misura standard per un gs negozio è 180)? Detto in altre parole, va sciato in quella lunghezza perché è l'equivalente di un 180 di altre marche o era quella la misura disponibile?
 

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Adesso ho letto. Grande come al solito! E quindi, ri-like.

Ma ho una domanda: il Rossi Hero LT non è un po' corto in 176 (se non ricordo male, la tua misura standard per un gs negozio è 180)? Detto in altre parole, va sciato in quella lunghezza perché è l'equivalente di un 180 di altre marche o era quella la misura disponibile?

Qui vanno "a raggio" più che altro, un po' come per i Salomon Xrace. Il 176 ha già di suo 19 metri di raggio e almeno per me era perfetto così e non ho sentito la necessità di avere qualche cm in più sotto i piedi. La misura successiva è il 183, che per altro non c'era al test, anche in considerazione che di solito vengono portati soprattutto modelli che possono accontentare più tipologie di sciatori. Tra l'altro, gli sci che montano attacchi gara hanno un numero limitato di regolazioni degli attacchi stessi, per cui le case portano parecchi sci delle misure più comuni con attacchi montati su certi range di regolazione, proprio per avere più alternative, mentre ad esempio un 183 lo proverebbero in pochi.

In ogni caso, per me che sono 180 per poco più di 70 kg, dovessi comprarlo, prenderei il 176.
 
Ciao Renn,
riporto quanto ti ho scritto in MP:
Come sempre sei stato impeccabile nelle recensioni, precise ed argomentate.
Sono, piacevolmente, "contento" che molte delle sensazioni delle tue prove sono
state anche le mie (per quei pochi modelli nuovi che ho provato)
Effettivamente cone avevo giá detto il SSS mi è parso subito uno sci "ritrovato"
(non lo comprerei ma lo sci va molto meglio del modello precedente), il D2 GS è uno
sci completamente diverso (in meglio) del modello 2014.
Per quanto riguarda l'XT , mi hai "confermato" quello che ho sentito dire (da tester
delle varie ditte), il modello 2015 è meno "violento" e piú sciabile del modello 2014
(che tu non avevi provato...) ...
L'unico sci sul quale non siamo in accordo è l'Xrace ma qui, probabilmente, hai "sbagliato"
misura ... lo sci "perfetto" (e non lo dico solo io ma il mio amico uomo-salomon lo conferma)
è la misura 175 (o in misura minore il 170) , il 180 è troppo pastoso e
lento nell'inserimento... è incredibile come questo sci cambia in funzione della lunghezza
Ancora complimenti !!!
Ciao
 
L'unico sci sul quale non siamo in accordo è l'Xrace ma qui, probabilmente, hai "sbagliato"
misura ... lo sci "perfetto" (e non lo dico solo io ma il mio amico uomo-salomon lo conferma)
è la misura 175 (o in misura minore il 170) , il 180 è troppo pastoso e
lento nell'inserimento... è incredibile come questo sci cambia in funzione della lunghezza

Mi fa piacere che ti ritrovi nelle mie sensazioni, significa che almeno non ho scritto troppe sciocchezze...

In merito al Xrace, ogni modello ha una sua misura "perfetta", ma quelle che le sono vicine non ne cambiano di solito in modo così radicale le caratteristiche. Lo scorso anno l'ho provato in 165 e l'ho trovato poco reattivo e lento nei cambi e per un modello che si propone come SC non mi sembra un difetto da poco; allo stesso modo, se come mi confermi anche tu, il 180 è lento e troppo pastoso e se in più consideri che 180 per un ge/rc dovrebbe essere la misura di riferimento... beh allora forse non sono io che non ci trovo il giusto feeling, ma è un limite di questo modello che va veramente bene solo in un paio di lunghezze. Però, considerando che ha avuto un ottimo successo di vendita, continuo a pensare che il problema non sia lo sci, ma io che non ci ho capito niente...
 
Ciao Renn,
...No. 1 of recensions... :D

Tra questi due modelli, Head Supershape i.speed 177 e Head WC Rebels i.speed 180, quale preferisci e perchè ?

Grazie!
:ciaociao:
 
Ciao Renn,
...No. 1 of recensions... :D

Tra questi due modelli, Head Supershape i.speed 177 e Head WC Rebels i.speed 180, quale preferisci e perchè ?

Grazie!
:ciaociao:

Bruno, stai scherzando? :DDD

dopo tutto quello che ho scritto in merito alle qualità dell'i.speed, mi chiedi quale preferisco? :shock:

battute a parte, sono due sci diversi. Fino alla versione precedente del SS Speed, che era un rc vero, si poteva avere dei dubbi su quale prendere perché in parte di sovrapponevano, ma dall'anno scorso direi proprio che ognuno è andato per la propria strada. Il wc è un gs gara un po' più morbido e con un raggio inferiore rispetto alll'RD da cui deriva, il SS speed è un allround top level, più slalomeggiante e più sfruttabile in tutti i campi, meno impegnativo del fratellone wc, ma anche decisamente meno performante. Poi dipende dal singolo sciatore cosa preferisce. Io l'ho scritto, dell'i.speed sono letteralmente innamorato da sempre. :D
 
gran belle recensioni complimenti...
tra una settimana mi arriva il nuovo xt lo aspetto con ansia...se è veramente lo sci da slalom 10cm più lungo sarebbe lo sci totale
 
....quindi Renn...gli head gsx non hanno il rocker?:evvvvai:....se non ce lo avessero ( se derivano dal wc ispeed noto no rocker....) anche loro... i gsx potrebbero esserne privi...... che peccato.....!!!...........!HIHIHIHIHIHI.....sarebbe lo sci perfetto per tantissimi.... me compreso un ''no rocker convinto'' ..:shock:...
 
Ultima modifica:
Bruno, stai scherzando? :DDD

dopo tutto quello che ho scritto in merito alle qualità dell'i.speed, mi chiedi quale preferisco? :shock:

battute a parte, sono due sci diversi. Fino alla versione precedente del SS Speed, che era un rc vero, si poteva avere dei dubbi su quale prendere perché in parte di sovrapponevano, ma dall'anno scorso direi proprio che ognuno è andato per la propria strada. Il wc è un gs gara un po' più morbido e con un raggio inferiore rispetto alll'RD da cui deriva, il SS speed è un allround top level, più slalomeggiante e più sfruttabile in tutti i campi, meno impegnativo del fratellone wc, ma anche decisamente meno performante. Poi dipende dal singolo sciatore cosa preferisce. Io l'ho scritto, dell'i.speed sono letteralmente innamorato da sempre. :D

:B: ...+ 21 ski test ...:D
 
Come sempre,grazie delle impressioni riportate,e anche per il sacrificio della prova al quale ti sottoponi tutti gli anni! :D
 
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