Stokli sl 2014

crociato

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oggi provati tre modelli di stokli: sl, y72 e sc, tutti versione 2014.
per ora breve e superficiale resoconto delle impressioni dello sl.
premessa: sciatore ex agonista da circa 80 punti in gs tanti anni fa, in forma discreta ma a 47 anni senza più la rapidità e la freschezza di un agonista ventenne che uno slalom invece richiede e con un un ginocchio andato che impone prudenza nell'approccio di un sl. Comunque per quelle due piste che ho fatto l'ho usato (magari con fatica) per come dev'essere usato: sulla lamina.
neve primaverile pur in pieno gennaio. La mattina un sottile strato di crosta più dura che tendeva a cedere. Non certo le condizioni ideali per provare uno slalom che tende ad affondare ed un pò piantarsi al momento della pressione.
lo sci mi è piaciuto abbastanza perchè aumentando il raggio mantiene buona stabilità e, tutto sommato, risulta affidabile sin dalle prime curve, ma penso che ci sia di meglio. L'entrata in curva non è così immediata e fulminea come in altri slalom (nordica ad esempio) e se questo può andar bene per sciarci in campo libero non ritengo sia un pregio trai pali. Certo così è più affrontabile, riesce a starci bene sopra anche un turista come me ma da un sl mi sarei aspettato maggior cattiveria in attacco e non dovrebbe perdonare indecisioni.
si comporta bene anche in neve morbida e su pista anche un pò rovinata e dal fondo cedevole, perdona qualche titubanza in uscita e piccoli arretramenti e anche in questo caso non sò bene se è davvero un pregio per un sl puro. Non ho trovato particolarmente dinamica l'uscita, la coda non spingeva in modo così deciso ma questa mia sensazione credo sia dovuta al pessimo fondo trovato oggi più che da una caratteristica dello sci.
In definitiva uno sl che si adatta anche ad una sciata non particolarmente aggressiva e utilizzabile per brevi periodi anche fuori dei pali.
In ogni caso pur sempre di un sl da 165 cm si tratta per cui per sciarci bene occorre condurlo sempre sulla lamina percui alla fine è faticoso e non particolarmente divertente per un turista (non è un difetto....è uno slalom). Se poi qualcuno pensa di sciarci tutto il giorno su ogni fondo e magari derapando .... va bene ma un sl non si scia così :D
L'sc semplicissimo e l'y72 lo definirei strano ma di questi due scriverò più avanti.
 
Ciao, Crociato. Bella recensione, ma non pensi che hai giudicato lo sci, che se come ho capito si tratta della normale versione "negozio", con un pochino di severità? Questo sci non è fatto per fare pali, se non in modo del tutto occasionale, ma per essere usato in campo libero. E' normale quindi non aspettarsi risposte "cattive" come quelle del FIS, perché ha una destinazione diversa. Naturalmente le stesse considerazioni valgono per tutti gli sci di questa categoria, che necessariamente devono essere un compromesso tra prestazione assoluta e facilità di utilizzo, per renderli fruibili ad un target più ampio di utilizzatori, che non siano solo atleti o agonisti.

Ciao
 
Ciao, Crociato. Bella recensione, ma non pensi che hai giudicato lo sci, che se come ho capito si tratta della normale versione "negozio", con un pochino di severità? Questo sci non è fatto per fare pali, se non in modo del tutto occasionale, ma per essere usato in campo libero. E' normale quindi non aspettarsi risposte "cattive" come quelle del FIS, perché ha una destinazione diversa. Naturalmente le stesse considerazioni valgono per tutti gli sci di questa categoria, che necessariamente devono essere un compromesso tra prestazione assoluta e facilità di utilizzo, per renderli fruibili ad un target più ampio di utilizzatori, che non siano solo atleti o agonisti.

Ciao

Ciao Renn. Grazie anche della tua osservazione.
Cerco di spiegare come la penso in merito allo sci da slalom in generale (è considerazione che riguarda tutte le marche e non rivolta solo a quello testato).
E' uno sci estremamente specialistico che, seppur addolcito, dev'essere sciato per come è costruito e per la sua funzione tipica. Ovvero sempre in conduzione sugli spigoli entro un raggio molto breve. E' perciò uno sci che richiede perfetta tecnica, grande centralità, rapidità nei cambi e freschezza atletica. Uno sci impegnativo tecnicamente e fisicamente per le sue lunghezze e per le geometrie. A mio modo di vedere (che è fallibile, ovviamente) non è uno sci da campo libero o, meglio, non è uno sci con cui fare più di un paio d'ore su piste adeguate (ripide e magari anche dal fonjdo piuttosto duro). Ogni altro uso di un sl - ovviamente lecito :D - lo considero non appropriato.
Io che ho 47 anni un medio bagaglio tecnico, sciata aggressiva per i miei trascorsi, una discreta preparazione atletica alla fine di una rossa non particolarmente lunga ma con un paio di cambi interessanti ero stanco.
La conclusione allora è che un sl deve fare lo sl :D senza renderlo più dolce perchè destinato ad un uso turistico. In definitiva ciò che non condivido è la destinazione "turistica" di uno sci specialistico come un sl.....tra un pò vedremo anche gli sg turistici?
Ipse dixit :D
A mio modo di vedere ci sono dei race carver estremamente performanti che in lunghezze simili a quella dello slalom consentono di fare con maggior semplicità ciò che faresti con un sl addolcito ma con minor dispendio di energia e, perciò, alla lunga con maggior soddisfazione (ad esempiio sempre della stessa marca l'SC in misura corta. io l'ho provato 170 ma mi pare ci sia anche un 163) e allora mi riesce difficile capire perchè rivolgersi ad un sl che, per quanto modificato e reso meno aggressivo, rimane un sl.
In verità ci sono sl che, seppur negozio, mantengono le caratteristiche peculiari di tal tipo di sci soprattutto in entrata curva molto aggressiva e che certo fan pagare a caro prezzo errori di centralità.
Poi a molti questo sci è piaciuto e non è affatto un cattivo sci ma l'appunto che mi sento di fare è che è stato un pò snaturato. Non so, poi se il futuro degli sl sarà questo e forse ha ragione chi studia il mercato a proporre questo sci ma, personalmente, preferisco sciare due ore con un nordica (ad esempio).
Spero di non essere apparso un pò troppo ... talebano :D e, davvero, auguro a tutti di divertirsi con lo sci che meglio crede.
 
Queste sono le discussioni che mi piacciono, almeno fino a che qualche professore in "ingegneria sciistica" non interverrà per chiuderci la bocca con una serie di considerazioni a cui non potremo ribattere... :DDD


Ma torniamo in argomento. Quello che intendevo dire è che lo sci che hai provato non è uno slalom "vero" da pali, ma quello che dovrebbe chiamarsi un "race carve slalom", vale a dire uno sci che con i pali ha ben poco a che fare e che è destinato ad essere utilizzato esclusivamente in campo libero da sciatori più o meno esperti, che se lo possano godere per otto ore al giorno senza avere le gambe di Hirscher o Moelg. E' come nei così detti "GS negozio", che altro non sono che dei "race carve gigante"; entrambi ben distanti per caratteristiche e prestazioni dai "gara" o "FIS" o "Comitato" che dir si voglia, costruiti con altri materiali ed indirizzati ad un target completamente diverso di utilizzatori: gli agonisti. Che ci piaccia o meno, e di solito a quelli come noi che veniamo dagli "sci duri e puri" del passato ci va un po' di traverso, la tendenza è questa: sci sempre più facili, sempre più "confortevoli", sempre più alla portata di un vasto range di utilizzatori.

E, se guardi un po' quello che la gente ha sotto i piedi, vedrai che questo genere di attrezzi, quelli degli SL negozio intendo, sta avendo parecchio successo. Molti sciatori di ottimo livello li scelgono perché con il loro raggio corto, ma con una buona struttura di base, sono adrenalina pura se li fai correre, ma si rivelano sciabilissimi anche quando il traffico in pista diventa un po' troppo congestionato e conviene starsene a bordo pista a disegnare serpentine a raggio ridotto, senza spezzarsi le gambe con un attrezzo da 18 e passa metri di raggio.

Per questo suggerivo di giudicare lo sci per quello che in realtà è: uno sci per buoni-ottimi "sciatori non agonisti" che vogliono godersi un bell'attrezzo in campo libero, e non una "macchina da pali", perché questo sci non lo è, lo è la versione FIS, ma è tutto un altro film. :D
 

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@renn, capisco il tuo punto di vista e conosco la differenza tra attrezzi da gara e da negozio. Condivido quanto dici ovvero che gli sl negozio siano (diventati) in realtà dei race carver in misura corta ma allora perchè snaturare il primo per replicare il secondo?
E tuttavia non tutti gli sl negozio sono così addomesticati e mantengono la personalità di un sl seppur meno scontroso.
in altre parole forse si è andati un pò oltre (in questo caso) sino ad avvicinarsi molto (troppo) ad un race carver in misura corta.
io onestamente non riuscirei a farmi più di un paio d'ore anche con un sl "buono" perchè i raggi sono quelli e vanno sciati sempre sulla lamina, ovvero in conduzione e, comunque, si raggiungono velocità importanti che porterebbero comunque vibrazioni nocive mettendoli di piatto. Diventerebbero piuttosto instabili.
l'sg fis master 180 con raggio 23 (che ogni tanto uso ma non è mio) mi consente, invece di sciare - in determinate condizioni di fondo una intera mattina. L'sg anche nella diversa durezza torsionale del negozio consente comunque ai turisti in possesso di buona tecnica e di allenamento decoroso, divertimento per più ore. È, credo, comunque uno sci più sciavile.
 
Sposo il pensiero di Renn ma dico anche che le sigle GS e SL non hanno più senso per gli sci turistici. Conta il raggio e mi piace l'idea di Salomon con la nuova serie XRace.
 
Mah, io la penso un po' più come Crociato.

In sostanza, il punto è che stiamo assistendo a uno shift dell'intera gamma verso il basso. I GS e gli SL negozio sono dei racecarve, i racecarve ormai sono allround....e se uno vuole uno sci DAVVERO performante deve andare su un FIS. Ok, per carità, tutto è lecito....alla fine, basta avere le informazioni corrette. Però a me sa tanto di mossa commerciale per cui, anche chi non ha una tecnica eccelsa (come il sottoscritto!), può nutrire il suo ego dicendo "ehi, riesco a sciare bene con un GS negozio top di gamma"
 
questo solo se ci si accontenta della dicitura dello sci ;) poi ognuno in cuor proprio (non al bar con gli amici) fa la propria autocritica e prende coscienza di se.
sicuramente le ditte fanno marketing su questi nostri sogni gloria, ma io sono convinto alla fine l'importante sia divertirsi sulla neve e tornare alla propria aout con un bel sorriso stampato sul viso!

@crociato aspetto le tue altre recensioni, mi è molto piaciuto il tuo stile e la discussione che ne è nata!
saluti
Peace&powder
G.
 
questo solo se ci si accontenta della dicitura dello sci ;) poi ognuno in cuor proprio (non al bar con gli amici) fa la propria autocritica e prende coscienza di se.
sicuramente le ditte fanno marketing su questi nostri sogni gloria, ma io sono convinto alla fine l'importante sia divertirsi sulla neve e tornare alla propria aout con un bel sorriso stampato sul viso!

@crociato aspetto le tue altre recensioni, mi è molto piaciuto il tuo stile e la discussione che ne è nata!
saluti
Peace&powder
G.

Certamente, ci mancherebbe! Il punto è chi non è malato di materiali come noi e si compra un GS pensando che sia un VERO sci RACE....e riuscendo magari anche a sciarlo decentemente pensa di essere chissà chi (in perfetta buona fede)
 
capisco il tuo punto di vista come anche quelle delle ditte produttrici che fanno marketing e vogliono vendere.
resto anche convinto che se sciassi con uno sci race superesclusivo mi basterebbe guardarmi intorno mentre scendo per vedere che ho ancora enormi margini di miglioramento e che di quello sci IO riesco a sfruttare, capire, godere ben poco.
nessuno mi vieta ovviamente di sciarci nè di divertirmici, ma penso che il mio buon senso ed la capacità di autocritica siano sufficienti a capire che il solo sciare uno sci di quel livello non mi rende un atleta di livello pari allo sci.
per chi non è in grado di compiere questa semplice intuizione .... pazienza, basta avere qualche minuto di pazienza ascoltando le loro chiacciere da bar all'apres-ski :)

p.s. inoltre io di solito le piste le frequento anche poco, ma stockli e questa tipologia di sci mi hanno sempre incuriosito ;)
G.
 
Mah, io la penso un po' più come Crociato.

In sostanza, il punto è che stiamo assistendo a uno shift dell'intera gamma verso il basso. I GS e gli SL negozio sono dei racecarve, i racecarve ormai sono allround....e se uno vuole uno sci DAVVERO performante deve andare su un FIS. Ok, per carità, tutto è lecito....alla fine, basta avere le informazioni corrette. Però a me sa tanto di mossa commerciale per cui, anche chi non ha una tecnica eccelsa (come il sottoscritto!), può nutrire il suo ego dicendo "ehi, riesco a sciare bene con un GS negozio top di gamma"

Certamente, ci mancherebbe! Il punto è chi non è malato di materiali come noi e si compra un GS pensando che sia un VERO sci RACE....e riuscendo magari anche a sciarlo decentemente pensa di essere chissà chi (in perfetta buona fede)

Se non fosse l'utente a volere la scritta GS e SL sugli sci, le case non la metterebbero.
Se ragioniamo a logica, la dicitura "GS (o SL) negozio" non ha senso si per sé: se è negozio, non ci faccio né GS né SL. Se è negozio, è uno sci negozio, che dovrebbe avere un suo nome, una sua struttura, un suo raggio di curva. Anche la sigla RC cerca di dare un accezione "garosa" a uno strumento che di "garoso" non ha proprio niente. A questo punto meglio Atomic che con le sue sigle LT e ST mi sembra un buon esempio di chiarezza (anche se manca ancora qualcosa per definire struttura e "gamma").
 
mah... la solita diatriba FIS e sci da negozio. Stoeckli é forse l'unica casa che offre dei GS e SL che sono quelli che voi chiamate FIS. Non hanno i numeri nella produzione per ingannare gli utenti come fanno altre marche con materiali mediocri.

Se poi volete parlare di sci fatti per atleti di alto livello allora le cose cambiano radicalmente. Ma non sono quelli che voi chiamate FIS (altro inganno di chi vende gli sci); sono ben distanti da questo tipo di sci (a parte per le misure di lunghezza e sciancratura). Avere dei doppi titanal, rinforzi in fibre composite, legni stagionati per decenni e determinate solette sono privilegi che in pochi si possono permettere non solo per via del costo. Tanto per farvi un esempio chi produce solette organizza delle aste alle quali tutte le marche partecipano per aggiudicarsi i nuclei delle sfere di materiale prodotte, senza la certezza di quanto veloci possano essere uno volta lavorate. Questo accade anche per la costruzione degli sci che vengono selezionati dai vari atleti. Gli atleti di altissimo livello hanno la prima scelta, e poi vengono gli altri (sempre di coppa del mondo o coppa europa), ma si tratta al massimo di una produzione di 50-100 sci. A livello nazionale arrivano al massimo le briciole e gli scarti se non nulla e gli atleti si devono accontentare di sci fatti in produzioni industriali con determinate caratteristiche di rigidità e torsione. Produzione che possono permettersi anche chi ha qualche spicciolo in più da spendere; ovvero i vostri FIS.

Detto questo ho provato Gli stoeckli GS di quest'anno e mi sono piaciuti (a parte per la preparazione). L'ho trovato un buono sci che in pochi si possono permettere di sfruttare davvero a pieno. Sicuramente non uno sciatore che non possiede basi tecniche perlomeno ottime. Anche se c'é chi si accontenta di avere uno sci da mostrare agli amici in baita pur non potendo sfruttare più del 20% delle sue potenzialità. Questione di gusti.
 
mah... la solita diatriba FIS e sci da negozio. Stoeckli é forse l'unica casa che offre dei GS e SL che sono quelli che voi chiamate FIS. Non hanno i numeri nella produzione per ingannare gli utenti come fanno altre marche con materiali mediocri.

Se poi volete parlare di sci fatti per atleti di alto livello allora le cose cambiano radicalmente. Ma non sono quelli che voi chiamate FIS (altro inganno di chi vende gli sci); sono ben distanti da questo tipo di sci (a parte per le misure di lunghezza e sciancratura). Avere dei doppi titanal, rinforzi in fibre composite, legni stagionati per decenni e determinate solette sono privilegi che in pochi si possono permettere non solo per via del costo. Tanto per farvi un esempio chi produce solette organizza delle aste alle quali tutte le marche partecipano per aggiudicarsi i nuclei delle sfere di materiale prodotte, senza la certezza di quanto veloci possano essere uno volta lavorate. Questo accade anche per la costruzione degli sci che vengono selezionati dai vari atleti. Gli atleti di altissimo livello hanno la prima scelta, e poi vengono gli altri (sempre di coppa del mondo o coppa europa), ma si tratta al massimo di una produzione di 50-100 sci. A livello nazionale arrivano al massimo le briciole e gli scarti se non nulla e gli atleti si devono accontentare di sci fatti in produzioni industriali con determinate caratteristiche di rigidità e torsione. Produzione che possono permettersi anche chi ha qualche spicciolo in più da spendere; ovvero i vostri FIS.

Detto questo ho provato Gli stoeckli GS di quest'anno e mi sono piaciuti (a parte per la preparazione). L'ho trovato un buono sci che in pochi si possono permettere di sfruttare davvero a pieno. Sicuramente non uno sciatore che non possiede basi tecniche perlomeno ottime. Anche se c'é chi si accontenta di avere uno sci da mostrare agli amici in baita pur non potendo sfruttare più del 20% delle sue potenzialità. Questione di gusti.

Scusa, ma non è così: Stoeckli, come le altre case, ha a catalogo gli sci FIS e gli sci "negozio", e sono due linee diverse: una è la serie "racing" e l'altra la "racing FIS".

Non capisco per altro quando dici "voi chiamate FIS" " o "i vostri FIS". Sono le case che hanno a catalogo linee ad hoc che rispondono alle regole FIS, basta guardare nei siti delle case per verificarlo, non ce lo siamo inventato certo noi.

Il tutto, naturalmente, a prescindere dal materiale messo a disposizione degli atleti di CDM che è tutto un altro film.
 
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