ste1258
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Essendo la sciata di Capodanno un must a cui non si può dir di no, anche nel 2014 il sottoscritto (in compagnia di un popolare meteoforumista a cui lascio l'onore di svelarsi) ha pensato di iniziare l'anno praticando la nobile arte, questa volta in una stazione tutt'altro che scontata.
Trattasi di una piccola ski area situata qui, nata nel 1960 e raggiungibile in origine direttamente da Teglio (vedi). Smantellata la cabinovia d'arroccamento e costruita la strada, la stazione è stata esercita a singhiozzo fino alla chiusura del 2002. Dopo 10 anni la volontà di riaprire Prato Valentino ha avuto la meglio e dall'anno scorso, fatto qualche piccolo investimento risistemando le piste e abbozzando un microscopico impianto di innevamento, si è riusciti a rimettere in marcia gli impianti.
Purtroppo, nonostante la quota soddisfacente (1700-2500), l'esposizione a sud con tante ore di insolazione anche a dicembre e la parte alta esposta ai 4 venti non garantiscono certo un'apertura stabile, perlomeno fin quando tutte le piste non saranno innevabili artificialmente. Al momento infatti sono presenti 3 miseri cannoni a ventola (usati) che spostano qua e là a seconda della necessità. Il bacino idrico si trova all'intermedia della seggiovia, ed essendo l'impianto a caduta è impossibile innevare le piste alte. Il risultato sono chiazze d'erba e sassi, presenti già di mattina e che con il passare delle ore affiorano in abbondanza.
Il sito ufficiale: Alpe Teglio - La Montagna che ti sorride
Fatti i dovuti preamboli per chi non conosce la località, eccoci alla partenza a quota 1700, dove ci accoglie la sferragliante seggiovia Fontanacce. La sua lunghezza di 1989 m garantirebbe già di suo un viaggio tutt'altro che breve; se ci aggiungiamo i numerosi pedoni e principianti che la utilizzano e la fanno girare al rallentatore per l'80% del tempo, la salita di 20 minuti è garantita. Quando si arriva in cima si è freschi come dopo 8 ore di ufficio.
Dopo l'intermedia a quota 2000, la seggiovia prosegue con la dovuta calma fino a 2150 mslm.
Qui un simpatico gruppo elettrogeno a gasolio, che spande profumo e musica ovunque, fornisce la corrente per la seggiovia e la successiva sciovia Combolina, che dovrebbe condurre ai 2492 mslm del monte Brione.
Dico dovrebbe perchè, vista la mancanza delle reti nel primo tratto di pista (e in questo momento anche della neve, spazzata via per bene dal vento), vige l'obbligo di sgancio a 2340 mslm.
Il panorama spazia dalle cime del Mortirolo e dell'Adamello...
...alle Orobie.
Le piste di Aprica sono lì a un tiro di schioppo, nascoste nell'ombra perenne di inizio gennaio.
Scendendo un po', a ovest fanno capolino il Legnone e i lontanissimi Rosa, Cervino e Mischabel.
La pista è una sola (rossa) fino all'intermedia della seggiovia, dopodichè si apre una discreta varietà di tracciati (2 rosse e 3 blu) che riportano a Prato Valentino. Va da sè che il primo tratto di seggiovia sia la risalita più quotata. Di seguito alcune immagini scattate qua e là per le piste. Tracciati senza fondo piallato, ondulati e mossi quanto basta per divertirsi, anche se in 2 ore si fanno tutti.
Sciando a Teglio si è presi da sentimenti contrastanti.
Da un lato fa piacere vedere che l'impegno dei locali, almeno in alta stagione, viene ripagato: tra sciatori, slittinisti, pedoni, parapendisti, principianti e semplici curiosi, gente ce n'era, le auto parcheggiate erano tantissime, la seggiovia girava piena e il ristorante era preso d'assalto.
Dall'altro lato la cura sommaria delle piste fa pensare che basterebbe davvero poco per rendere la stazione più attraente, anche con i mezzi a disposizione al momento: l'acqua nel bacino c'è, il freddo anche, ma i sassi spuntavano anche in corrispondenza dei cannoni; un giro in più col gatto per racimolare neve dagli avvallamenti e portarla in pista avrebbe fatto solo bene.
Nella Valtellina centrale manca una ski area a misura di famiglia dove si possa fare una discesa col bob o imparare a sciare a basso prezzo e senza code, o dove un residente possa farsi un mattiniero veloce il sabato senza accendere un mutuo. Una Antagnod valtellinese può benissimo esistere anche se a mezz'ora da Teglio c'è Aprica e a tre quarti d'ora Chiesa.
Non so fino a che punto il progetto Alpe Teglio possa essere vincente, o viceversa rivelarsi l'ennesima meteora sciistica. Ma se proprio dovesse andar male, potrò dire "io ci sono stato".
Buon anno :wink:
Trattasi di una piccola ski area situata qui, nata nel 1960 e raggiungibile in origine direttamente da Teglio (vedi). Smantellata la cabinovia d'arroccamento e costruita la strada, la stazione è stata esercita a singhiozzo fino alla chiusura del 2002. Dopo 10 anni la volontà di riaprire Prato Valentino ha avuto la meglio e dall'anno scorso, fatto qualche piccolo investimento risistemando le piste e abbozzando un microscopico impianto di innevamento, si è riusciti a rimettere in marcia gli impianti.
Purtroppo, nonostante la quota soddisfacente (1700-2500), l'esposizione a sud con tante ore di insolazione anche a dicembre e la parte alta esposta ai 4 venti non garantiscono certo un'apertura stabile, perlomeno fin quando tutte le piste non saranno innevabili artificialmente. Al momento infatti sono presenti 3 miseri cannoni a ventola (usati) che spostano qua e là a seconda della necessità. Il bacino idrico si trova all'intermedia della seggiovia, ed essendo l'impianto a caduta è impossibile innevare le piste alte. Il risultato sono chiazze d'erba e sassi, presenti già di mattina e che con il passare delle ore affiorano in abbondanza.
Il sito ufficiale: Alpe Teglio - La Montagna che ti sorride
Fatti i dovuti preamboli per chi non conosce la località, eccoci alla partenza a quota 1700, dove ci accoglie la sferragliante seggiovia Fontanacce. La sua lunghezza di 1989 m garantirebbe già di suo un viaggio tutt'altro che breve; se ci aggiungiamo i numerosi pedoni e principianti che la utilizzano e la fanno girare al rallentatore per l'80% del tempo, la salita di 20 minuti è garantita. Quando si arriva in cima si è freschi come dopo 8 ore di ufficio.
Dopo l'intermedia a quota 2000, la seggiovia prosegue con la dovuta calma fino a 2150 mslm.
Qui un simpatico gruppo elettrogeno a gasolio, che spande profumo e musica ovunque, fornisce la corrente per la seggiovia e la successiva sciovia Combolina, che dovrebbe condurre ai 2492 mslm del monte Brione.
Dico dovrebbe perchè, vista la mancanza delle reti nel primo tratto di pista (e in questo momento anche della neve, spazzata via per bene dal vento), vige l'obbligo di sgancio a 2340 mslm.
Il panorama spazia dalle cime del Mortirolo e dell'Adamello...
...alle Orobie.
Le piste di Aprica sono lì a un tiro di schioppo, nascoste nell'ombra perenne di inizio gennaio.
Scendendo un po', a ovest fanno capolino il Legnone e i lontanissimi Rosa, Cervino e Mischabel.
La pista è una sola (rossa) fino all'intermedia della seggiovia, dopodichè si apre una discreta varietà di tracciati (2 rosse e 3 blu) che riportano a Prato Valentino. Va da sè che il primo tratto di seggiovia sia la risalita più quotata. Di seguito alcune immagini scattate qua e là per le piste. Tracciati senza fondo piallato, ondulati e mossi quanto basta per divertirsi, anche se in 2 ore si fanno tutti.
Sciando a Teglio si è presi da sentimenti contrastanti.
Da un lato fa piacere vedere che l'impegno dei locali, almeno in alta stagione, viene ripagato: tra sciatori, slittinisti, pedoni, parapendisti, principianti e semplici curiosi, gente ce n'era, le auto parcheggiate erano tantissime, la seggiovia girava piena e il ristorante era preso d'assalto.
Dall'altro lato la cura sommaria delle piste fa pensare che basterebbe davvero poco per rendere la stazione più attraente, anche con i mezzi a disposizione al momento: l'acqua nel bacino c'è, il freddo anche, ma i sassi spuntavano anche in corrispondenza dei cannoni; un giro in più col gatto per racimolare neve dagli avvallamenti e portarla in pista avrebbe fatto solo bene.
Nella Valtellina centrale manca una ski area a misura di famiglia dove si possa fare una discesa col bob o imparare a sciare a basso prezzo e senza code, o dove un residente possa farsi un mattiniero veloce il sabato senza accendere un mutuo. Una Antagnod valtellinese può benissimo esistere anche se a mezz'ora da Teglio c'è Aprica e a tre quarti d'ora Chiesa.
Non so fino a che punto il progetto Alpe Teglio possa essere vincente, o viceversa rivelarsi l'ennesima meteora sciistica. Ma se proprio dovesse andar male, potrò dire "io ci sono stato".
Buon anno :wink:
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