extremecarving anche coi softboots e ripresa con l'hard

nakaniko

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Eh, se c'è un sogno che coltivo ormai da un paio d'anni, è quello di imparare a fare le curve sdraiate. Intendiamoci, non per farle sempre, e chiaramente se non c'è fresca, nel qual caso non c'è discussione, via fuoripista...
Ma oggi per caso mi sono imbattuto in un video-tutorial, primo di una serie, dove dei ragazzi russi con estrema semplicità lo fanno con una tavola soft nemmeno pare troppo dedicata. Riuscissi a memorizzare i movimenti e risordarli in una pista mediopendente, morbida ed assolata...

Guardate: https://www.youtube.com/watch?v=OLc6zmiG8wY

Invece sabato al Faloria, con un amico sciatore, visto che la neve e la pista erano perfette per l'alpine, ci ho dato dentro con l'hard dopo un anno lo scorso di solo soft anzi di sola fresca. Dura buttarsi, ma alla fine anche nei pezzi duri la tavola reggeva benissimo e non c'erano le vibrazioni tipiche del ghiacciato col soft. Però sono molto distante dal livello che mi piacerebbe avere nell'alpine, e devo ammettere che gli hardboots non sono sicuramente la risposta immediata al bisogno di novità nello sno'.

Eccomi: https://www.youtube.com/watch?v=55mEswtL3qk&feature=c4-overview&list=UUV0iS9yzGohE0dl3MJVa9Vg
 
Se hai occasione di andare a Pila, contatta Bradipo (da forum extremecarving) che gira rigorosamente in softboots sulla Swoard extremecarver.
I russi sono bravi ed i loro video tutorial sono veramante fatti bene!!!
 
Ciao Pietro!
Eh Pila da Venessia no ze "un ponte e na cale"...
Poi se mi rimetto incontatto conoscevo e conosco il boss (un pazzo) di hardsnowboardingitalia.com che cavolo sa extremecarvare benone e bazzica sulle Dolomiti e in quel di Cortina (cove c'è anche Alberto Fornasier).
E' che lo sno per me ha TROPPE specialità belle! Cioè un attimo son che vado in fresca (il top se c'è), un'attimo che vado col soft in pista, poi l'hard, ah no aspetta che metto gli attacchi alla pureboarding.com sul bx, no c'è quel pendio e via di splitboard...
 
Ho visto 3 hardisti sabato in San Candido, talmente fantastici da vedere che mi sono fermato ad ammirarli. Detto questo, una curiosità: con i softboots e tavola hard sarebbe come dire, faccio un gigante in conduzione con sci FIS e scarponi con 70 di flex?
 
Non credo che sia facilmente comparabile perchè lo scarpone da sci anche se morbido è molto diverso da quello da snowboard....per farti un paragone + calzante è come andare in skate scalzo invece che con le scarpe apposite....non è il migliore dei paragoni anche se comunque rende l'idea....detto ciò comunque bisogna vedere anche che tipo di scarponi si usa, ci sono scarponi soft che sono piuttosto rigidi , magari non come uno scarpone da sci però siamo lì, poi se vuoi puoi anche aggiungere una linguetta di plastica (io lo faccio con i vecchi boots sfondati ma che voglio tirare avanti ancora) per irrigidere il tutto.....
 

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Esco appena fuori topic ma guardando il video dei Russi ho la conferma di un dubbio che gli esperti mi potrebbero risolvere.
Io provengo dall'hard ma sono diversi anni che sono passato al soft. Da circa due anni mi sono imposto di usare la posizione " a papera " o duck stance ma non mi sto trovando molto bene.
Dato che non faccio salti ma vado solo in pista e fuoripista credo che per me sia meglio usare la posizione tutto avanti angolando anche molto gli attacchi.
Sinceramente l'inversione di spigoli con la posizione a papera mi risulta essere più lenta e non riesco a piegare come vorrei.
Che faccio?
 
Sei abituato alla postura hard(fra l'altro su tavole soft i maestri la sconsigliano e non la insegnano, ormai per la tecnica soft si usa solo lo stance a papera) tieni quella, l'impostazione per lo duckstance è molto diversa, è proprio un'altra scuola, te probabilmente cerchi di ruotare il busto(correggimi se sbaglio) per stare frontale come sull'hard, mentre con il duckstance devi stare con le spalle parallele(almeno abbastanza parallele, un minimo di torsione del busto c'è sempre) alla tavola....probabilmente non ti ci trovi per quello, giusto?
 
Ho visto 3 hardisti sabato in San Candido, talmente fantastici da vedere che mi sono fermato ad ammirarli. Detto questo, una curiosità: con i softboots e tavola hard sarebbe come dire, faccio un gigante in conduzione con sci FIS e scarponi con 70 di flex?

mak ti ha già risposto... ma ci sono un altro paio di considerazioni.... le tavole hard, anche le più larghe sono molto più strette delle soft, in più l'accoppiata attacchi e scarponi soft porta via più spazio in larghezza del solo scarpone hard montato su attacco hard, questo fa si che per starci dentro(non ci si sta)... si debbano angolare molto gli attacchi in direzione punta, qui sorge un altro problema, gli hard boot sono fatti per flettersi in un determinato modo e riescono a trasmettere al meglio le forze, invece uno scarpone soft.... essendo più morbido finisce per non fare un buon lavoro con gli angoli eccessivi che si dovrebbero montare, in sostanza sono poco adatti sia per ingombro che per punti di flessione.... non sono fatti per lavorare con angoli(verso la punta) così "estremi"...:PAAU:PAAU
 
Ho visto 3 hardisti sabato in San Candido, talmente fantastici da vedere che mi sono fermato ad ammirarli. Detto questo, una curiosità: con i softboots e tavola hard sarebbe come dire, faccio un gigante in conduzione con sci FIS e scarponi con 70 di flex?

Per la prima parte posso solo dire eeeeh non lo sapessi ma lo saprei! Dello sno' ho sempre ammirato gli estremi, come i backside air stilosissimi di Terje Haakonsen, per me impossibili, e le curve esasperate e inclinate dell'hard, per cui forse ho ancora qualche possibilita'; ricordo anni fa di aver parlato con un gruppetto di alpiners o harders che dichiaratamente usavano l'ostica tavola rigida per avere in pista le stesse inclinazioni che avevano in moto, erano motociclisti. Quindi... PROOOOOOVA!
Per la seconda parte eh no, e' un casino, nell'hard si usano angolazioni superiori ai 40 gradi per le quali un soft non solo non e' concepito, ma e' pure pericoloso! Insomma uno scarpone soft, per quanto sostenuto, non ha una sua reale rigidita' laterale, e gli attacchi soft sono concepiti con lo spoiler solo DIETRO per cui, oltre un certo angolo diventerebbe pericoloso, perche' si introduce una componente parzialente laterale del movimento, non solo front/back
Dimenticavo che , a parte la mia wide con velleita' (velleitarie) extremecarving da quasi 23 al centro, normalmente le tavole hard sono max 20 al centro e quindi uno coi piedi angolati soft proprio non ci sta chesso' +20-10
 
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Esco appena fuori topic ma guardando il video dei Russi ho la conferma di un dubbio che gli esperti mi potrebbero risolvere.
Io provengo dall'hard ma sono diversi anni che sono passato al soft. Da circa due anni mi sono imposto di usare la posizione " a papera " o duck stance ma non mi sto trovando molto bene.
Dato che non faccio salti ma vado solo in pista e fuoripista credo che per me sia meglio usare la posizione tutto avanti angolando anche molto gli attacchi.
Sinceramente l'inversione di spigoli con la posizione a papera mi risulta essere più lenta e non riesco a piegare come vorrei.
Che faccio?

fai quello che ti da le sensazioni migliori... non ti devi imporre una cosa per forza.... il tuo riding guadagna da una posizione più direzionale??.... usala e divertiti... :D pensa che io non uso ne il duck e neppure il direzionale.... sto nel mezzo...... HIHIHIHIHIHIHIHIHI

ps:non so che passo tu ti sia imposto di usare col duck.... ma se hai allargato come è consuetudine, nel ripassaggio al direzionale io stringerei un pelo... :D
 
Per la prima parte posso solo dire eeeeh non lo sapessi ma lo saprei! Dello sno' ho sempre ammirato gli estremi, ome i backside air stilosissimi di Terje Haakonsen, per me impossibili, e le curve esasperate e inclinate dell-hard, per cui forse ho ancora qualche possibilita'; ricordo anni fa di aver parlato con un gruppetto di alpiners o harders che dichiaratamente usavano l-ostica tavola rigida per avere in pista le stesse inclinazioni che avevano in moto, erano motociclisti. Quindi... PROOOOOOVA!
Per la seconda parte eh no, e' un csino, nell-ard si usano angolazioni superiori ai 40 gradi per le quali un soft non solo non e; concepito, ma e' pure pericoloso! Insomma uno sarpone soft, per quanto sostenuto, non ha una sua reale rigidita' laterale, e gli attacchi soft sono concepiti con lo spoiler solo DIETRO pr cui, oltre un certo angolo diventerebbe epricoloso, perche' si introduce una componente parzialente laterale del movimento, non solo front/back
Dimenticavo che , a parte la mia wide con velleita' (velleitarie) extremecarving da quasi 23 al centro, normalmente le tavole hard sono max 20 al centro e quindi uno coi piedi angolati soft proprio non ci sta chesso' +20-10


ti ho anticipato... tiè!!! HIHIHIHIHIHIHIHIHI:TTTT
 
Esco appena fuori topic ma guardando il video dei Russi ho la conferma di un dubbio che gli esperti mi potrebbero risolvere.
Io provengo dall'hard ma sono diversi anni che sono passato al soft. Da circa due anni mi sono imposto di usare la posizione " a papera " o duck stance ma non mi sto trovando molto bene.
Dato che non faccio salti ma vado solo in pista e fuoripista credo che per me sia meglio usare la posizione tutto avanti angolando anche molto gli attacchi.
Sinceramente l'inversione di spigoli con la posizione a papera mi risulta essere più lenta e non riesco a piegare come vorrei.
Che faccio?

be` come ha detto boletus usa quello con cui ti trovi beme, ma aggiungo occhio che pur sempre e' un soft, non mettere come detto sopra 52/45, anteriore max 25-30
alcuni riescono a fare il salto da duck sul soft a direzionale anche spinto sull'hard, io proprio no, 25/10 sul soft e un basso 50/40 circa sull'hard, passo da 52 stringe a 49
sulla considerazione finale eeeeh getti benzina sul fuoco, io l'ho sempre pensato ma le opinioni divergono
 
Grazie dei consigli. Avevo capito vedendo i maestri che con la duck stance il corpo sta parallelo alla tavola. Non lo so, io vado sul Plan per la settimana di Natale e mi sa che prendero' una oretta di maestro e chiedero' a lui ... ma penso di riportare gli angoli avanti. Sara' un controsenso ma mi sembr piu' naturale!
 
Epperchè un controsenso? Assolutamente no, imho, ciascuno si trova meglio col suo stance e n'è il duck n'è il direzionale sono la verità rivelata.
Poi negli anni ne ho viste di mode, che poi spesso passano o quantomeno si ridimensionano. Per esempio fino a ieri tanti a dire eh il passo ci vuole ampio, eeeh con le nuove tavole rockerate blablabla... Adesso apro il sito della nuova Funky Snowboards e scopro che tutti i loro pro giovani hanno 50-52, cioè anche meno di me... E mi dicono che é per fare le rotazioni oltre 900 mi pare (come ho sempre pensato i passi larghi danno stabilità ma tolgono controllo della capacità rotatoria della tavola).
Quindi non escludo che magari domani non riprongano perlomeno un "boletusiano" 15/0, se non dei direzionali puri.
 
Esco appena fuori topic ma guardando il video dei Russi ho la conferma di un dubbio che gli esperti mi potrebbero risolvere.
Io provengo dall'hard ma sono diversi anni che sono passato al soft. Da circa due anni mi sono imposto di usare la posizione " a papera " o duck stance ma non mi sto trovando molto bene.
Dato che non faccio salti ma vado solo in pista e fuoripista credo che per me sia meglio usare la posizione tutto avanti angolando anche molto gli attacchi.
Sinceramente l'inversione di spigoli con la posizione a papera mi risulta essere più lenta e non riesco a piegare come vorrei.
Che faccio?

Se vuoi carvare col soft, in stile extremecarving come i russi del video, dovresti:
- settare gli attacchi in modo direzionale (non meno di 0°-3° al posteriore; la posizione a papera o duck stance limita completamente (anche in termini di equilibrio e sensibilità) la buona esecuzione della curva backside vincolando il movimento di rotazione, fondamentale per la buona riuscita della curva che deve essere portata sino alla completa chiusura per poter effettuare poi il cambio lamina quasi in risalita. Quando giravo col soft, per carvare utilizzavo 6°-9° al posteriore e 27°-30° all'anteriore.
- settare un passo non esageratamente largo (come puo' invece avvenire nel duck stance) ma che consenta senza sforzi un agevole movimento di rotazione di anche e spalle; utile anche da permettere adeguato movimento di piegamento distensione delle gambe (push-pull)
- utilizzare tavole adeguatamente larghe in modo da limitare al massimo che gli scarponi sporgano e tocchino in fase di massima inclinazione (sia back che front); la tavole dovrebbe inoltre, idealmente, avere buon flex longitudinale ma alta rigidità torsionale e raggio non troppo corto (non meno di 9-10 metri)
 
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