Raffaele75
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Lo sci, i fondi che abbondano e gli impianti chiusi
Lo strano caso di Lorica. In teoria sarà investita da un'ondata di denaro pubblico. In pratica potrebbe trovarsi con le piste chiuse e gli sportivi "in bianco"
Gli impianti sciistici di Lorica sembrano essere stati infilati in un vicolo cieco. In teoria ci sono due idee progettuali, e un sacco di fondi pubblici, per rifare la cestovia e le sciovie. In pratica, tutti questi soldi (13 milioni arrivano dai Pisl finanziati dall'Ue e altrettanti dal Cipe) rischiano di diventare inutili. E gli impianti – che sono arrivati al termine della loro “vita” – di restare chiusi già dalla prossima stagione invernale. Il Pisl ha finanziamenti certi ma, per arrivare alla progettazione esecutiva, ha bisogno di trovare un privato realmente interessato. Servono 4 milioni di investimenti aggiuntivi per partire con la progettazione esecutiva. Questo privato, per trovare conveniente l'investimento, dovrebbe per lo meno gestire gli impianti. Che, però, sono di proprietà dell'Arsac. E nessuno ha pensato di coinvolgere l'Arsac nella partnership che darà vita al Pisl. In parallelo si muovono fondi Cipe che, in questa confusione, potrebbero svanire ed essere dirottati altrove. Intanto gli impianti sono “scaduti” e senza un nuovo progetto resteranno chiusi. È “scaduta” la cestovia. Dopo trent'anni di servizio dovrà essere sottoposta a una verifica e, quasi sicuramente, ristrutturata. Va peggio ancora per le sciovie, che di anni ne hanno quaranta e dovranno essere rifatte. Certo, si potrebbe ottenere una proroga di un anno, ma questa potrà essere concessa solo se il progetto di massima diventerà esecutivo. Cioè se il Pisl farà dei passi avanti. Il che rimanda direttamente alla difficoltà di trovare un partner privato. È un cane che si morde la coda. Senza un accordo tra Arsac e partnenariato dei Comuni non si andrà da nessuna parte. E gli sciatori calabresi (e non solo) rischiano di perdere le piste migliori. A Lorica, nelle “buone” stagioni, si scia fino a maggio. La prossima, però, potrebbe non iniziare affatto. Perché in Calabria manca tutto fuorché il denaro. Ma usarlo è tutta un'altra storia. (0020)
IN EDICOLA | Lo sci, i fondi che abbondano e gli impianti chiusi - Corriere della Calabria
Lo strano caso di Lorica. In teoria sarà investita da un'ondata di denaro pubblico. In pratica potrebbe trovarsi con le piste chiuse e gli sportivi "in bianco"
Gli impianti sciistici di Lorica sembrano essere stati infilati in un vicolo cieco. In teoria ci sono due idee progettuali, e un sacco di fondi pubblici, per rifare la cestovia e le sciovie. In pratica, tutti questi soldi (13 milioni arrivano dai Pisl finanziati dall'Ue e altrettanti dal Cipe) rischiano di diventare inutili. E gli impianti – che sono arrivati al termine della loro “vita” – di restare chiusi già dalla prossima stagione invernale. Il Pisl ha finanziamenti certi ma, per arrivare alla progettazione esecutiva, ha bisogno di trovare un privato realmente interessato. Servono 4 milioni di investimenti aggiuntivi per partire con la progettazione esecutiva. Questo privato, per trovare conveniente l'investimento, dovrebbe per lo meno gestire gli impianti. Che, però, sono di proprietà dell'Arsac. E nessuno ha pensato di coinvolgere l'Arsac nella partnership che darà vita al Pisl. In parallelo si muovono fondi Cipe che, in questa confusione, potrebbero svanire ed essere dirottati altrove. Intanto gli impianti sono “scaduti” e senza un nuovo progetto resteranno chiusi. È “scaduta” la cestovia. Dopo trent'anni di servizio dovrà essere sottoposta a una verifica e, quasi sicuramente, ristrutturata. Va peggio ancora per le sciovie, che di anni ne hanno quaranta e dovranno essere rifatte. Certo, si potrebbe ottenere una proroga di un anno, ma questa potrà essere concessa solo se il progetto di massima diventerà esecutivo. Cioè se il Pisl farà dei passi avanti. Il che rimanda direttamente alla difficoltà di trovare un partner privato. È un cane che si morde la coda. Senza un accordo tra Arsac e partnenariato dei Comuni non si andrà da nessuna parte. E gli sciatori calabresi (e non solo) rischiano di perdere le piste migliori. A Lorica, nelle “buone” stagioni, si scia fino a maggio. La prossima, però, potrebbe non iniziare affatto. Perché in Calabria manca tutto fuorché il denaro. Ma usarlo è tutta un'altra storia. (0020)
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