lo sci in calabria, una questione da risolvere

Raffaele75

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Lo sci, i fondi che abbondano e gli impianti chiusi
Lo strano caso di Lorica. In teoria sarà investita da un'ondata di denaro pubblico. In pratica potrebbe trovarsi con le piste chiuse e gli sportivi "in bianco"

Gli impianti sciistici di Lorica sembrano essere stati infilati in un vicolo cieco. In teoria ci sono due idee progettuali, e un sacco di fondi pubblici, per rifare la cestovia e le sciovie. In pratica, tutti questi soldi (13 milioni arrivano dai Pisl finanziati dall'Ue e altrettanti dal Cipe) rischiano di diventare inutili. E gli impianti – che sono arrivati al termine della loro “vita” – di restare chiusi già dalla prossima stagione invernale. Il Pisl ha finanziamenti certi ma, per arrivare alla progettazione esecutiva, ha bisogno di trovare un privato realmente interessato. Servono 4 milioni di investimenti aggiuntivi per partire con la progettazione esecutiva. Questo privato, per trovare conveniente l'investimento, dovrebbe per lo meno gestire gli impianti. Che, però, sono di proprietà dell'Arsac. E nessuno ha pensato di coinvolgere l'Arsac nella partnership che darà vita al Pisl. In parallelo si muovono fondi Cipe che, in questa confusione, potrebbero svanire ed essere dirottati altrove. Intanto gli impianti sono “scaduti” e senza un nuovo progetto resteranno chiusi. È “scaduta” la cestovia. Dopo trent'anni di servizio dovrà essere sottoposta a una verifica e, quasi sicuramente, ristrutturata. Va peggio ancora per le sciovie, che di anni ne hanno quaranta e dovranno essere rifatte. Certo, si potrebbe ottenere una proroga di un anno, ma questa potrà essere concessa solo se il progetto di massima diventerà esecutivo. Cioè se il Pisl farà dei passi avanti. Il che rimanda direttamente alla difficoltà di trovare un partner privato. È un cane che si morde la coda. Senza un accordo tra Arsac e partnenariato dei Comuni non si andrà da nessuna parte. E gli sciatori calabresi (e non solo) rischiano di perdere le piste migliori. A Lorica, nelle “buone” stagioni, si scia fino a maggio. La prossima, però, potrebbe non iniziare affatto. Perché in Calabria manca tutto fuorché il denaro. Ma usarlo è tutta un'altra storia. (0020)

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L'incapacità e l'immobilità degli enti meridionali è al limite dell'incredibile, la scarsa lungimiranza e voglia del "privato" fanno il resto, avevo 8-12 anni quando frequentavo Lorica e Camigliatello per vacanze estive e invernali, fungevano da alternativa all'Etna per i miei genitori che non "masticavano" la neve ma preferivano il mare e già negli anni 80 c'erano diatribe su quando/come/perchè aprire l'impianto per far sciare quei 4 cristi con lo spazzaneve d'attacco tipico del turista finesettimanaliero. Non andava meglio sull'Etna, era un continuo rimandare l'apertura di una misera sciovia o funivia (quella dell'Etna era poi disegnata da Pininfarina, le cabine ovvio) perchè non sapevano gestirla e non volevano farlo.
Sono cresciuto e almeno sul'Etna la situazione non è cambiata, cercano ogni scusa possibile per rimandare l'apertura degli impianti e quella più utilizzata è il vento.
Poichè sono ferrati in materia hanno pensato di costruire una seggiovia 4posto per servire una pista verde/blu, unico caso al mondo dove l'impianto è più lungo della pista che serve (se escludiamo il tratto di sgancio iniziale che descrive un 180° per allinearsi con la pista) ripeto è un caso unico.
Non è finita l'ultimo tratto dell'impianto termina subito dopo un canalone che si osserva dalla destra di chi siede, spesso servito da raffiche intense di vento, bastava terminare l'impianto 80 metri prima di questo punto e si evitava il vento ed il canalone. perchè? perchè?....ma semplice, perchè così riescono a dire che c'è vento (in effetti c'è ma solo in quel punto) ovviamente impianto chiuso!! :TRUZZ: NOTA: quando c'è vento la seduta oscilla pericolosamente tanto da farvi stare a faccia in giù (provato sulla mia pelle)
Per la cronaca sul tratto servito dalla seggiovia c'era uno skilift che faceva egregiamente il suo dovere senza problemi di vento.
Imparato che il subdolo giochino sortisce i suoi benefici effetti (cioè lasciare chiuso e non lavorare) hanno replicato la stronzata anche sul versante Sud. Il primo impianto che serve ben 3 successivi skilift (che sono molto più in alto ovviamente) è una seggiovia (biposto:CICCIO tanto per smaltire la confusione), spesso chiusa per...... vento. Allora chi arriva torna indietro oppure i più insistenti cominciano a risalire a piedi per almeno 50 minuti o più sperando di trovare il successivo impianto (skilift) che probabilmente sarà chiuso.
In tanti ci siamo sempre chiesti come cavolo fanno a vivere senza dover lavorare, da 30 anni è un mistero, c'è vento :CICCIO


Lo sci, i fondi che abbondano e gli impianti chiusi
Lo strano caso di Lorica. In teoria sarà investita da un'ondata di denaro pubblico. In pratica potrebbe trovarsi con le piste chiuse e gli sportivi "in bianco"

Gli impianti sciistici di Lorica sembrano essere stati infilati in un vicolo cieco. In teoria ci sono due idee progettuali, e un sacco di fondi pubblici, per rifare la cestovia e le sciovie. In pratica, tutti questi soldi (13 milioni arrivano dai Pisl finanziati dall'Ue e altrettanti dal Cipe) rischiano di diventare inutili. E gli impianti – che sono arrivati al termine della loro “vita” – di restare chiusi già dalla prossima stagione invernale. Il Pisl ha finanziamenti certi ma, per arrivare alla progettazione esecutiva, ha bisogno di trovare un privato realmente interessato. Servono 4 milioni di investimenti aggiuntivi per partire con la progettazione esecutiva. Questo privato, per trovare conveniente l'investimento, dovrebbe per lo meno gestire gli impianti. Che, però, sono di proprietà dell'Arsac. E nessuno ha pensato di coinvolgere l'Arsac nella partnership che darà vita al Pisl. In parallelo si muovono fondi Cipe che, in questa confusione, potrebbero svanire ed essere dirottati altrove. Intanto gli impianti sono “scaduti” e senza un nuovo progetto resteranno chiusi. È “scaduta” la cestovia. Dopo trent'anni di servizio dovrà essere sottoposta a una verifica e, quasi sicuramente, ristrutturata. Va peggio ancora per le sciovie, che di anni ne hanno quaranta e dovranno essere rifatte. Certo, si potrebbe ottenere una proroga di un anno, ma questa potrà essere concessa solo se il progetto di massima diventerà esecutivo. Cioè se il Pisl farà dei passi avanti. Il che rimanda direttamente alla difficoltà di trovare un partner privato. È un cane che si morde la coda. Senza un accordo tra Arsac e partnenariato dei Comuni non si andrà da nessuna parte. E gli sciatori calabresi (e non solo) rischiano di perdere le piste migliori. A Lorica, nelle “buone” stagioni, si scia fino a maggio. La prossima, però, potrebbe non iniziare affatto. Perché in Calabria manca tutto fuorché il denaro. Ma usarlo è tutta un'altra storia. (0020)

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Abituato alle alpi, ogni tanto scio anche in Sila ed è una delusione che si rinnova.

La Sila, per il meridione, potrebbe essere una miniera d'oro per gli sport invernali, ma la scarsissima lungimiranza che anni di cultura mafiosa, televisiva e provinciale han provocato, fanno sì che la Calabria rimanga una terra arida.

Da Calabrese, mi vien da dire che i miei conterranei se lo meritino tutto ciò; dalla scelta dei loro amministratori, dal menefreghismo culturale e del vuoto pneumatico che li circonda, non meritano altro se non questa (non)vita che scontano quotidianamente.
 
In teoria ci sono due idee progettuali, e un sacco di fondi pubblici, per rifare la cestovia e le sciovie. In pratica, tutti questi soldi (13 milioni arrivano dai Pisl finanziati dall'Ue e altrettanti dal Cipe) rischiano di diventare inutili.
A me basterebbe che questi 26 M€ si trasformassero in un paio di impianti, in bollette elettriche, in cannoni per l'innevamento artificiale, in rifugi, etc... e non andassero a finire in consulenze, piani, progetti ed altri pezzi di carta dati in carico all'amico, al geometra del paese, al parente, al consulente e al prete.

Se non si dimostra di avere un piano che si regge in piedi, serio, non si fa e non si ottengono i finanziamenti... ne a pioggia ne a botte. Se invece ci sono i piani e le idee avanti tutta.
 
A me basterebbe che questi 26 M€ si trasformassero in un paio di impianti, in bollette elettriche, in cannoni per l'innevamento artificiale, in rifugi, etc... e non andassero a finire in consulenze, piani, progetti ed altri pezzi di carta dati in carico all'amico, al geometra del paese, al parente, al consulente e al prete.

Se non si dimostra di avere un piano che si regge in piedi, serio, non si fa e non si ottengono i finanziamenti... ne a pioggia ne a botte. Se invece ci sono i piani e le idee avanti tutta.


...... e ti riusciresti a spiegare, ragionando con un cervello terrestre (cioè come quello che abbiamo tu e io), come cavolo si può decidere di utilizzare dei fondi per costruire una faraonica seggiovia 4 posti con paravento, che serve inutilmente un tratto di pista (che veniva efficacemente servito da uno skilift di modesta portata, piccola velocità e breve percorso, lo chiamavano baby, ci sarà un motivo?!). Giuro che parti e arrivi dopo appena 3 minuti ma solo perchè va piano........questi progettisti o scialacquatori di fondi dove li trovano, con quale cervello ragionano? Vuoi ridere ancora di più? occhio: al centro hai la pista verde/bluette, alla sua destra la inutile seggiovia (spesso chiusa per vento nel canalone) e alla sua sinistra hanno riaperto un vecchio skilift (il numero 3 per chi conosce Etna nord) che ha un'estensione circa doppia della seggiovia inutile, la supera e continua e continua e continua, ma non saprei dirti dove arriva, non l'ho fatto! un tempo quello skilift era il punto d'accesso principale alle piste e serviva la pista di cui parliamo che cominciava molto più in alto (l'eruzione di una decina d'anni fa l'ha distrutta) dove era anche una sufficiente "rossa" n°5 e lo sgancio alla sua sx che andava all'Anfiteatro la pista n°4.
Evidentemente questi individui, che chiamarli cialtroni delle nevi è un complimento, non hanno la minima idea del bilancio costi/utilità/opportunità/gestione e spendono quei pochi fondi a pioggia senza una opportuna progettualità.
Sono ultraconvinto che qualsiasi fondo arrivi in terroniaski può solo essere utilizzato senza nessuna cognizione di causa, le prove sono a vista!
Vuoi ridere ancora di più? immagina l'Etna come un panettone, ci sono 2 poli: impianti a Sud e a Nord che in realtà è un nord-est, un politico dal basso della sua poltrona e senza aver mai visto la neve o uno sci pensava di fare un 3° polo sciistico a Nord -Ovest (è un punto utile SOLO a quelli che provengono da Milazzo, Isole Eolie, rotta della Costa Concordia con il capitano sobrio e dulcis in fundo per i pescatori di Cefalù (gente dedita prevalentemente allo skialp) :CICCIO
 

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Ciao Lukkinenski,perdonami ma non sono daccordo con quello che dici..la seggiovia 4 posti,non sostituisce 1 ma ben 2 skilift che erano posizionati consecutivamente e distrutti dall'eruzione del 2002,la lunghezza della pista è di 1,2 km.Il terzo skilift non ha lunghezza doppia rispetto alla seggiovia ma ha circa 60m in piu' di dislivello.La seggiovia 4 posti nei week-end gira strapiena ed è quasi impossibile da prendere specialmente la domenica quando si creano anche 30 minuti di coda,prova ne è che i posteggi di Piano Provenzana sono sempre stracolmi di macchine,quindi ti lascio immaginare la fila che si creava rispettivamente sugli skilift pouchot e tanaurpi fino a circa 12 anni fa..Il vento è un male per l'Etna,ma la seggiovia 2 posti Di Etna Sud di cui parli tu non è chiusa per vento,ma per una diatriba fra comune(proprietario di 1 seggiovia e 2 skilift,mentre Funivia e skilift Montagnola sono della Funivia Dell'Etna) e ente gestore degli impianti,si dovrebbe accorciare la fune traente di circa 2 m e nessuno dei 2 enti intende prendersi carico delle spese essendo lo stessa tratta servita dalla Agudio/Pininfarina e dagli skilift della Lavagna e Del Piano Dell'Omino.Anzi la suddetta seggiovia era una grossissima risorsa proprio nei giorni di vento,perche' al fermarsi della funivia che veniva investita da raffiche fortissime negli ultimi 3 piloni si ovviava con la seggiovia che era riparata dai Monti Silvestri e dalla Montagnola e scoperta solo ai venti da sud...Ti ricordo che sull'Etna si scia grazie al coraggio di un imprenditore privato che ricostruisce di volta in volta gli impianti a sue spese.La funivia è stata ricostruita a sue spese,anzi fra il 2001 e il 2002 la stazione di partenza della funivia appena completata e a pochi giorni dall'apertura venne ridistrutta....Dobbiamo fare una statua a G.R. e la sua prematura scomparsa lascia gli sciatori etnei con la speranza che il figlio sappia essere cosi appassionato e principalemte in grado di investire risorse non indifferenti..la seggiovia 4 posti è stata costruita a sue spese in cambio della gestione trentennale della stazione sciistica di Etna Nord e per avere l'esclusiva delle escursioni ai crateri sommitali.Quindi di quali sprechi di denaro pubblico parli?Queste tue affermazioni sono prive di fondamenti...Il terzo polo sarebbe stato il posto ideale dove ricostruire gli impianti,dopo le eruzioni del 2001 e 2002 che distrussero entrambi le stazioni scistiche.Il versante Nord-Ovest è tutto su sabbia vulcanica e da secoli non avvengono colate laviche in quel versante,proprio l'opposto del versante sud che dal 1970 ad oggi per ben 4 volte ha avuto distrutto gli impianti.In piu' il versante nord-ovest è quello innevato migliormente prova ne sono i numerosi report di freeride sull'Etna di cui trovi ampia documentazione sulle pagine di skiforum fino a maggio inoltrato e in alcuni dei quali posso darti la mia testimonianza diretta,tutti sul versante nord-ovest...ma il tutto fu ostacolato da noti politici catanesi.
 
Etnoso non essere d'accordo è un tuo diritto ma ciò non fa di quello che ho scritto una panzanata come traspare dal tuo modo di replicare, non so quanti anni abbia tu ma io pratico le malefatte della gestione dell'Etna dal lontano 1991 (anno in cui misi i primi sci) la seggiovia a nord non sostituisce il baby (alias n°1) ed il successivo (alias n° 2) ma è concentrata prevalentemente sul vecchio tracciato del 2 (circa l'80% del suo percorso)
Lo skilift a sx cioè il n°3 che una volta arrivava alla pista 5 e ti permetteva di scendere all'anfiteatro andava ben oltre la cabina dello skiman (tuttora esistente), diciamo per almeno altri 4-5 minuti di trazione e compiva una bella salita subito dopo la cabina dello skiman che molti nun sa firavano a fare e carievano (ti ricordi?) la cabina oggi è alla stessa altezza dell'inizio della pseudopista servita dalla seggiovia, ergo manca un bel pezzo di pista e non solo 60 mt di dislivello!!! quello skilift era lungo almeno il doppio del vero tracciato della seggiovia (considera solo il tratto aereo) mi spieghi perchè fare una seggiovia così inutile?
é piena? certo è l'unico impianto che permette di salire, vogliamo considerare anche chi sale e non scia, ma sale per dire: "l'ho presa" Il Tanaurpi 12 anni fa lo usavo fino alle 16:45, c'era la fila ma si saliva di tanto e si scendeva con comodo in 4-5 minuti di sci divertente, oggi il tracciato (pista) sotto la seggiovia si fa in 57 secondi di sci non divertente (trovi differenza?)
La seggiovia di Etna Sud fin quando avevo la voglia di perdere tempo con loro (3 anni fa) era spesso chiusa per vento e faceva il paio con la funivia, lo skilift che c'era prima (anche lunghetto) mai trovato chiuso per vento! quale senso ha metterci la seggiovia?? per me nessuno!
Il versante Nord-ovest non è agevolmente collegato e non avrebbe un bacino d'utenza tale da produrre ritorno sull'investimento, il versante ovest (più innevato per logica) è potenzialmente soggetto a colate come tutti i punti del vulcano.
Concordo con la statua ma quando vedo che sono più interessati al turista che sale sul loro bus sborsando 50 euro minimo per un giretto sulle pietre piuttosto che al siracusano che dovrebbe godere dei benefici di un polo sciistico contribuendo al suo mantenimento con un salato prezzo per lo skipass nsomma mi girano.
Poi ognuno ha i suoi miti, in pace e carisma

ps: ti chiedo: se il percorso della seggiovia viene tracciato "per sbaglio" passando da una gola percorsa da vento cosa faresti se fossi il progettista:
1) la fai con 2 posti invece di 4
2) la fai con 4 posti ma senza calotta paravento
3) la fai con 4 posti e ci aggiungi anche il paravento

loro sono stati in grado di scegliere la soluzione più scema perchè 4 posti è meno aerodinamica ed il paravento se accidentalmente (che in Sicilia è la prassi) non viene chiuso fa da vela rendendo pericolosa la situation.
Cosa vogliamo pensare, che su quella combinazione di 4 posti+paravento c'era lo sconto o che magari c'è qualcuno che non sa fare acquisti?






Ciao Lukkinenski,perdonami ma non sono daccordo con quello che dici..la seggiovia 4 posti,non sostituisce 1 ma ben 2 skilift che erano posizionati consecutivamente e distrutti dall'eruzione del 2002,la lunghezza della pista è di 1,2 km.Il terzo skilift non ha lunghezza doppia rispetto alla seggiovia ma ha circa 60m in piu' di dislivello.La seggiovia 4 posti nei week-end gira strapiena ed è quasi impossibile da prendere specialmente la domenica quando si creano anche 30 minuti di coda,prova ne è che i posteggi di Piano Provenzana sono sempre stracolmi di macchine,quindi ti lascio immaginare la fila che si creava rispettivamente sugli skilift pouchot e tanaurpi fino a circa 12 anni fa..Il vento è un male per l'Etna,ma la seggiovia 2 posti Di Etna Sud di cui parli tu non è chiusa per vento,ma per una diatriba fra comune(proprietario di 1 seggiovia e 2 skilift,mentre Funivia e skilift Montagnola sono della Funivia Dell'Etna) e ente gestore degli impianti,si dovrebbe accorciare la fune traente di circa 2 m e nessuno dei 2 enti intende prendersi carico delle spese essendo lo stessa tratta servita dalla Agudio/Pininfarina e dagli skilift della Lavagna e Del Piano Dell'Omino.Anzi la suddetta seggiovia era una grossissima risorsa proprio nei giorni di vento,perche' al fermarsi della funivia che veniva investita da raffiche fortissime negli ultimi 3 piloni si ovviava con la seggiovia che era riparata dai Monti Silvestri e dalla Montagnola e scoperta solo ai venti da sud...Ti ricordo che sull'Etna si scia grazie al coraggio di un imprenditore privato che ricostruisce di volta in volta gli impianti a sue spese.La funivia è stata ricostruita a sue spese,anzi fra il 2001 e il 2002 la stazione di partenza della funivia appena completata e a pochi giorni dall'apertura venne ridistrutta....Dobbiamo fare una statua a G.R. e la sua prematura scomparsa lascia gli sciatori etnei con la speranza che il figlio sappia essere cosi appassionato e principalemte in grado di investire risorse non indifferenti..la seggiovia 4 posti è stata costruita a sue spese in cambio della gestione trentennale della stazione sciistica di Etna Nord e per avere l'esclusiva delle escursioni ai crateri sommitali.Quindi di quali sprechi di denaro pubblico parli?Queste tue affermazioni sono prive di fondamenti...Il terzo polo sarebbe stato il posto ideale dove ricostruire gli impianti,dopo le eruzioni del 2001 e 2002 che distrussero entrambi le stazioni scistiche.Il versante Nord-Ovest è tutto su sabbia vulcanica e da secoli non avvengono colate laviche in quel versante,proprio l'opposto del versante sud che dal 1970 ad oggi per ben 4 volte ha avuto distrutto gli impianti.In piu' il versante nord-ovest è quello innevato migliormente prova ne sono i numerosi report di freeride sull'Etna di cui trovi ampia documentazione sulle pagine di skiforum fino a maggio inoltrato e in alcuni dei quali posso darti la mia testimonianza diretta,tutti sul versante nord-ovest...ma il tutto fu ostacolato da noti politici catanesi.
 
Etnoso non essere d'accordo è un tuo diritto ma ciò non fa di quello che ho scritto una panzanata come traspare dal tuo modo di replicare, non so quanti anni abbia tu ma io pratico le malefatte della gestione dell'Etna dal lontano 1991 (anno in cui misi i primi sci) la seggiovia a nord non sostituisce il baby (alias n°1) ed il successivo (alias n° 2) ma è concentrata prevalentemente sul vecchio tracciato del 2 (circa l'80% del suo percorso)
Lo skilift a sx cioè il n°3 che una volta arrivava alla pista 5 e ti permetteva di scendere all'anfiteatro andava ben oltre la cabina dello skiman (tuttora esistente), diciamo per almeno altri 4-5 minuti di trazione e compiva una bella salita subito dopo la cabina dello skiman che molti nun sa firavano a fare e carievano (ti ricordi?) la cabina oggi è alla stessa altezza dell'inizio della pseudopista servita dalla seggiovia, ergo manca un bel pezzo di pista e non solo 60 mt di dislivello!!! quello skilift era lungo almeno il doppio del vero tracciato della seggiovia (considera solo il tratto aereo) mi spieghi perchè fare una seggiovia così inutile?
é piena? certo è l'unico impianto che permette di salire, vogliamo considerare anche chi sale e non scia, ma sale per dire: "l'ho presa" Il Tanaurpi 12 anni fa lo usavo fino alle 16:45, c'era la fila ma si saliva di tanto e si scendeva con comodo in 4-5 minuti di sci divertente, oggi il tracciato (pista) sotto la seggiovia si fa in 57 secondi di sci non divertente (trovi differenza?)
La seggiovia di Etna Sud fin quando avevo la voglia di perdere tempo con loro (3 anni fa) era spesso chiusa per vento e faceva il paio con la funivia, lo skilift che c'era prima (anche lunghetto) mai trovato chiuso per vento! quale senso ha metterci la seggiovia?? per me nessuno!
Il versante Nord-ovest non è agevolmente collegato e non avrebbe un bacino d'utenza tale da produrre ritorno sull'investimento, il versante ovest (più innevato per logica) è potenzialmente soggetto a colate come tutti i punti del vulcano.
Concordo con la statua ma quando vedo che sono più interessati al turista che sale sul loro bus sborsando 50 euro minimo per un giretto sulle pietre piuttosto che al siracusano che dovrebbe godere dei benefici di un polo sciistico contribuendo al suo mantenimento con un salato prezzo per lo skipass nsomma mi girano.
Poi ognuno ha i suoi miti, in pace e carisma

ps: ti chiedo: se il percorso della seggiovia viene tracciato "per sbaglio" passando da una gola percorsa da vento cosa faresti se fossi il progettista:
1) la fai con 2 posti invece di 4
2) la fai con 4 posti ma senza calotta paravento
3) la fai con 4 posti e ci aggiungi anche il paravento

loro sono stati in grado di scegliere la soluzione più scema perchè 4 posti è meno aerodinamica ed il paravento se accidentalmente (che in Sicilia è la prassi) non viene chiuso fa da vela rendendo pericolosa la situation.
Cosa vogliamo pensare, che su quella combinazione di 4 posti+paravento c'era lo sconto o che magari c'è qualcuno che non sa fare acquisti?

Non so dove metterci mano :D

l'affermazione " la seggiovia a nord non sostituisce il baby (alias n°1) ed il successivo (alias n° 2) ma è concentrata prevalentemente sul vecchio tracciato del 2 (circa l'80% del suo percorso)" non riesco a capirla,la seggiovia ricalca per esatto la traccia degli skilift..la concessione per ricostruire l'impianto era sulla medesima tratta,infatti parte ed arriva allo stesso punto.
lo skilift n3 Monte Conca è stato sostituito alla scadenza della vita tecnica,30 anni piu' alcuni di proroga e quindi ricalca la vecchia concessione,ne un metro in piu' ne uno in meno...
il tracciato sotto la seggiovia è la stessa medesima pista da una vita...
la seggiovia 4 posti è automatica..quindi quando il sedile è vuoto la copertura si chiude in automatico.Quando è occupata tocca chiuderla manualmente.
Il senso di mettere la seggiovia a Etna Sud era logico..lo skilift era a 2000m ma con esposizione a sud lo skilift di cui parli è stato distrutto dalla lava.La parte bassa era sempre scoperta e piene di pietre, quindi con quella seggiovia riparata dal vento avrebbero trasportato in alternativa alla funivia che era esposta al vento gli sciatori allo skilift della lavagna a 2200m e di conseguenza all'Omino e alla Montagnola.
Non per essere arrogante ma ti consiglio di sottoporre le tue affermazioni (ma anche le mie)a qualcuno che abbia conoscenza dell'Etna.
 
Non vi sembra di essere off-topic visto che si dovrebbe parlare di sci in Calabria e vi state accanendo su Etna Nord? Un po' di confusione, non trovate?
Anche perche' mi pare che a Gambarie ( due nuove seggiovie, una pista di bob, un palaghiaccio, una strada nuova) e in Sila si stiano facendo dei bei progetti.
 
Ciao hai ragione!!Ti posso dire la mia testimonianza su Lorica di cui ricordo il gran freddo sulla cestovia :D. Anni 80 il comitato siculo era solito organizzare una gara di slalom gigante sulla pista di destra degli skilift di valle dell'inferno,ricordo benissimo la pista molto tecnica e con il fondo molto duro,una delle poche piste ben preparate dove dopo 20 o 30 passaggi si poteva ancora fare il tempo...addirittura una volta con famiglia sciai il 1°maggio!!la pista era piena di cartelli dove si indicava che la neve era preparata con prodotti chimici e si vietava di prenderla in mano!!Mi sa che purtroppo a Lorica Sta succedendo quello che successe qualche anno addietro a Camigliatello dove rimasero fermi la seggiovia e lo skilift in cima per scadenza tecnica.Purtroppo la Sila ha un potenziale straordinario che viene trascurato da fin troppi anni,Negli anni bui dell'Etna quando tutto era fermo non hanno saputo approfittare di una bacino di centinaia di sciatori siciliani.Ora diviene difficile fare nuovi clienti oltrestretto con le 2 stazioni etnee complete.sinceramente verrei volentieri a sciare se le condizioni migliorassero.
 
etnoso non capisco perchè preferisci leggere i miei paragrafi in modo diverso da come li leggo io, dico solo 2 cose e poi chiudo che andiamo ot
1) le seggiovie non hanno nessun senso sono una vergogna sciistica all'occhio di qualsiasi sciatore che abbia visto almeno un normale comprensorio nella sua vita (con ciò non affermo che tu non l'abbia visto ma invece dovresti rivedere i tuoi giudizi e la tua critica verso quei 2 impianti costosi da costruire e mantenere diversamente da un banale skilift) 2) li hanno costruiti in punti dove c'è vento e nessun essere pensante lo farebbe, la seggiovia di nord serve una pista che è stata pesantemente "addolcita" dalla colata lavica, dove se ti fermi devi racchettare per ripartire (io la definisco una verde) la seggiovia di sud insiste su un tracciato che è stato riempito a valle dalla colata innalzando di ben 18 mt la quota valle, la quota monte è rimasta uguale (prima c'era uno skilift che a trigonometria era più inclinato, ora hanno installato una seggio 2 sedili (che secondo banali calcoli copre un dislivello inferiore a quello che c'era prima.....in tutto il pianeta i dislivelli da skilift a seggio sono crescenti e non decrescenti) nsommma potremmo andare avanti fino a gennaio ma sinceramente credo che tu rimanga delle tue idee e a me non interessa cambiarle :MONKEY
ciao e chiudo

Non so dove metterci mano :D

l'affermazione " la seggiovia a nord non sostituisce il baby (alias n°1) ed il successivo (alias n° 2) ma è concentrata prevalentemente sul vecchio tracciato del 2 (circa l'80% del suo percorso)" non riesco a capirla,la seggiovia ricalca per esatto la traccia degli skilift..la concessione per ricostruire l'impianto era sulla medesima tratta,infatti parte ed arriva allo stesso punto.
lo skilift n3 Monte Conca è stato sostituito alla scadenza della vita tecnica,30 anni piu' alcuni di proroga e quindi ricalca la vecchia concessione,ne un metro in piu' ne uno in meno...
il tracciato sotto la seggiovia è la stessa medesima pista da una vita...
la seggiovia 4 posti è automatica..quindi quando il sedile è vuoto la copertura si chiude in automatico.Quando è occupata tocca chiuderla manualmente.
Il senso di mettere la seggiovia a Etna Sud era logico..lo skilift era a 2000m ma con esposizione a sud lo skilift di cui parli è stato distrutto dalla lava.La parte bassa era sempre scoperta e piene di pietre, quindi con quella seggiovia riparata dal vento avrebbero trasportato in alternativa alla funivia che era esposta al vento gli sciatori allo skilift della lavagna a 2200m e di conseguenza all'Omino e alla Montagnola.
Non per essere arrogante ma ti consiglio di sottoporre le tue affermazioni (ma anche le mie)a qualcuno che abbia conoscenza dell'Etna.
 
Ciao hai ragione!!Ti posso dire la mia testimonianza su Lorica di cui ricordo il gran freddo sulla cestovia :D. Anni 80 il comitato siculo era solito organizzare una gara di slalom gigante sulla pista di destra degli skilift di valle dell'inferno,ricordo benissimo la pista molto tecnica e con il fondo molto duro,una delle poche piste ben preparate dove dopo 20 o 30 passaggi si poteva ancora fare il tempo...addirittura una volta con famiglia sciai il 1°maggio!!la pista era piena di cartelli dove si indicava che la neve era preparata con prodotti chimici e si vietava di prenderla in mano!!Mi sa che purtroppo a Lorica Sta succedendo quello che successe qualche anno addietro a Camigliatello dove rimasero fermi la seggiovia e lo skilift in cima per scadenza tecnica.Purtroppo la Sila ha un potenziale straordinario che viene trascurato da fin troppi anni,Negli anni bui dell'Etna quando tutto era fermo non hanno saputo approfittare di una bacino di centinaia di sciatori siciliani.Ora diviene difficile fare nuovi clienti oltrestretto con le 2 stazioni etnee complete.sinceramente verrei volentieri a sciare se le condizioni migliorassero.

Se andasse in porto il collegamento Camigliatello-lorica la Sila diverrebbe una "Roccaraso" dell'estremo sud. L'idea mi sembra buona. Inoltre, se finalmente aprissero la Nino Martino e la Talese di Gambarie, la Calabria , con l'aggiunta del Palumbo Sila, offrirebbe un bel panorama per l'utenza sicula, calabro-lucana e anche campana.......servirebbe da stimolo anche per un rilancio dei due resort etnei che ne dite? più' concorrenza=maggiore stimolo a progredire. Lo sci al sud e' sempre qualcosa di affascinante.....ci sono delle vere e proprie "perle" climatiche e paesaggistiche dal valore unico. secondo me non bisogna guardare solo ai disservizi ma anche all'unicità che il territorio meridionale offre e al coraggio di chi ha scommesso sulla neve e gli sport invernali anche a latitudini così' basse. Vedi Scalise cosa ha realizzato al Palumbo Sila....un gioiellino di stazione sciistica sorta praticamente dal nulla! Avete il mare, il sole feroce, ma anche pinete e faggete sterminate coperte dalla neve per tre mesi l'anno quando va male. Avete altopiani interni e conche dove l'inversione termica e le nebbie vi fanno da frigorifero per il vostro oro bianco e vi permettono di godere di contrasti termici e paesaggistici unici nel loro genere. Viva il sud ..... Nonostante tutto. FORZA!!!!!!
Io sono un sostenitore e un fan dell'Appennino tutto.....dal Colle di Cadibona fino ai Peloritani e all'Etna senza esclusione alcuna! Ogni angolo ha le sue potenzialità' e di certo Calabria e Sicilia non hanno da invidiare alcunché' ad altre regioni in quanto a montagne.
 
La storia di Gambarie è un altro mistero...hanno 2 piste che i locals dicono molto belle e anche difficili,purtroppo la gestione comunale non è cosa.....si accaniscono con aprire le seggiovie che tranne casi di disperazione non mi interessano.La posizione è strategica perche' se la stazione fosse funzionale farebbe da richiamo per tanti sciatori siciliani.il problema di Gambarie è che nonostante l'ottima esposizione la relativa quota fa si che spesso piova sulle piste(a me è capitato)in piu' la vicinanza di ben 2 mari danneggiano di molto la qualita' della neve...senza parlare dello scempio della neve artificiale,impianto mai funzionante.Villaggio Palumbo non la considero..ci ho passato un we di Pasqua qualche anno fa e nonostante si diano un gran da fare è una stazione molto limitata non possono pretendere di creare 20km di piste servite dalle sole seggiovie,o investono o rimangono al palo anche loro a breve.Aparte la neve artificiale non vedo grandi eccellenze,meglio fare un giro a cavallo e col quad :) ..so che per qualche hanno ha funzionato Ciricilla e ora esiste un'altra piccola stazione vicino Cosenza che non so il nome...purtroppo la poca organizzazione fa si che si investa a macchia di leopardo senza una vera programmazione,si dividono le risorse col risultato finale di sprecare soldi,anni e territori.Chiaramente il collegamento Lorica-Camigliatello di cui si parla da decenni sarebbe il toccasana per tutto il meridione.Piuttosto che sperare nei fondi pubblici che alla fine sono un magna magna,la cosa piu' giusta potrebbe essere un mix pubblico/privato.A favore della Sila c'è la gran quantita' d'acqua visto la numerosa presenza di bacini naturali e artificiali e le temperature molto rigide che potrebbero permettere con l'aiuto della neve artificiale una durata di stagione "alpina".. sono passati 30 anni e si sentono sempre se e ma,oramai ni ficimo vecchi,speriamo che i nostri figli vedano qualcosa..un po come la sa-rc e il ponte..
 
Ultima modifica:
...grazie a tutti coloro - calabresi e non - che hanno contribuito nella discussione.
Io, ad oggi ho solo una breve risposta (twittata) da parte dell'on. Giacomo Mancini - Assessore ...a qualcosa :), alla domanda "a che punto siamo", in data 24/09/2013 ha risposto "a breve sarà siglata la convenzione. Poi subito via con la gara d'appalto"

Quanto passerà non è dato sapersi, uno, due, tre anni? Boh chissà, nel frattempo le voci che Lorica sia chiusa nella prossima stagione sono molte.

A chi di voi diceva che questo andazzo sia ciò che meritiamo rispondo soltanto che a parole siam bravi tutti, la realtà, ancor più se amara, non è facile da affrontare quando i "poteri" (laddove per potere si intende anche, per es., l'ignoranza di chi dovrebbe amministrare la cosa pubblica) sono forti, spregiudicati e coesi.

Ad ogni modo vedrò di conservare due lire in più per, chissà, un paio di we dove si scia veramente.

Ciao ragazzi e buon inizio stagione (anche se qui fa ancora tremendamente caldo)
Raf
 
io porto la mia testimonianza. da ragazzo dal 1978 al 1985, dal 20 dicembre all'incirca a fine marzo, ho sciato almeno due volte a settimana (spesso di più), indistintamente o a lorica, o al villaggio palumbo o a camigliatello.

all'epoca l'innevamento artificiale era sconosciuto. le piste erano sempre piene di gente (sicuramente nei w-e si facevano lunghe file). certo non erano le alpi, ma di sicuro si sciava bene.

pensate che dal mare (crotone) dove abitavo io, in 50 min. potevo stare al villaggio palumbo, circa un ora e 10 a lorica o camigliatello: spesso quando la scuola finiva alle 12.30, si correva in auto al villaggio palumbo ed alle 14 si sfruttava l'intero pomeridiano.

sono esterrefatto dal sentire queste notizie: invece di andare verso il futuro si torna indietro verso le tenebre. povera italia

p.s.: quando ero bambino io a lorica la cestovia ancora non esisteva, c'era uno skilift; la cestovia e le piste della valle dell'inferno le hanno aperte (vado a memoria) intorno al 1983/84, e credo fossero di proprietà dell'allora ente sila.
 
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