R.i.p.

Leggevo stamattina. Vicenda tristissima.

Ma mi chiedo: per quanto bravo, come ca**o ti viene in mente di mandarlo da primo (da secondo non credo sarebbe potuto cadere) ? È sempre un bambino di 12 anni.

Non voglio polemizzare, ma se ci sono degli istruttori adulti imvho hanno l'obbligo di verificare la via prima di mandarci un minorenne.
 
mah.. tanta tristezza e dispiacere. Per lui prima di tutto, per la famiglia e anche per il mondo dell'arrampicata che ha perso un talento.


io non vedo nulla di strano nel farlo salire da primo. aveva esperienza e capacità. comunque le polemiche le lascerei stare.

Unica cosa da sottolineare l'appello della mamma del piccolo ad usare il casco anche in falesia... ma qui anch'io predico bene ma razzolo malissimo.




magari, se c'è qualcuno più informato, sarebbe utile sapere cosa sia andato storto. chi dice manovre in catena, chi i rinvii fettuccia+gommino...
 
mah.. tanta tristezza e dispiacere. Per lui prima di tutto, per la famiglia e anche per il mondo dell'arrampicata che ha perso un talento.


io non vedo nulla di strano nel farlo salire da primo. aveva esperienza e capacità. comunque le polemiche le lascerei stare.

Unica cosa da sottolineare l'appello della mamma del piccolo ad usare il casco anche in falesia... ma qui anch'io predico bene ma razzolo malissimo.




magari, se c'è qualcuno più informato, sarebbe utile sapere cosa sia andato storto. chi dice manovre in catena, chi i rinvii fettuccia+gommino...

Infatti, non volevo polemizzare, come avevo specificato. Solo che non possiamo pretendere che un bambino di 12 anno abbia la sensibilità di un adulto.

Ho letti anche io varie versioni.

Sul casco, non credo che avrebbe cambiato molto in una caduta da 20mt su roccia, sinceramente.
 
Infatti, non volevo polemizzare, come avevo specificato. Solo che non possiamo pretendere che un bambino di 12 anno abbia la sensibilità di un adulto.

Ho letti anche io varie versioni.

Sul casco, non credo che avrebbe cambiato molto in una caduta da 20mt su roccia, sinceramente.

no ma infatti.. è che poi la discussione degenera (basta guardare un po' dei commenti truci sui siti dei maggiori quotidiani)

sul casco non so, magari sarebbe andata comunque così, forse no.. boh. sicuro è che in arrampicata sportiva non lo usa nessuno (me compreso) ma se voli il rischio di sbattere c'è. Trovo che la mamma di Tito abbia ragione.. tutto qui.

anyway, R.I.P. Tito
 
no ma infatti.. è che poi la discussione degenera (basta guardare un po' dei commenti truci sui siti dei maggiori quotidiani)

sul casco non so, magari sarebbe andata comunque così, forse no.. boh. sicuro è che in arrampicata sportiva non lo usa nessuno (me compreso) ma se voli il rischio di sbattere c'è. Trovo che la mamma di Tito abbia ragione.. tutto qui.

anyway, R.I.P. Tito

Neanche io lo uso...

Le discussioni sui quotidiani sono veramente ridicole, soprattutto perchè chi parla spesso non ha la minima cognizione di quello che dice
 
Courma non è questione di salire da uno o da due. La disgrazia è accaduta a causa dei rinvii e quindi dell'attrezzatura probabilmente usurata! Io non mi stancherò mai di dire se si hanno dubbi su corde, imbraghi rinvii e moschettoni, via! Buttare i rinvii, tagliare le corde e non di un metro, tagliare l'imbrago ed usarlo magari per fare le trazioni al trave! Perché se una di queste cose usurate o rovinate le accantonate in garage o in un ripostiglio, prima o poi le riuserete! Fidatevi! E non è questione d avere 12 o 30 o 65 anni! Ne il fare 6a o 8c a vista! Due o tre mesi in svizzera è morto una guida a causa di un rinvio in loco su una via strapiombante! Ma quanti di noi arrampicatori controlla lo stato dei rinvii sotto gli strapiombi? Eppure nessuno le monta con i propri rinvii perché:"...tanto stanno li è la via non la fa nessuno etc."! Io stesso per non avere chiamato il paratore e non avere sistemato i crashpad, ho rischiato di perdere un piede mentre facevo boulder esattamente un anno fa! Perciò non è questione di salire da uno o da due, ma se vuole porre fine a queste tragedie bisogna far si che tutto è tutti, arrampicatore, sicura, attrezzatura sia in perfetto stato! Ricontrollare l'otto e il moschettone alla sicura, controllare se corda è legata al saccocorda, non sono segni di viltà, ma procedure obbligatorie quando si arrampica su roccia o parete artificiale, da primo o con la corda dall'alto! Solo così potremo cominciare davvero a chiamare il nostro sport con il nome che, a me personalmente piace di più, ovvero gioco dell'arrampicata. Per Tito non è stato così ed oltre ad aver perso una promessa dell'arrampicata sportiva a livello mondiale, abbiamo perso una bambino di solo 12 anni con un futuro forse da climber o forse no, davanti. Il mio pensiero e le mie preghiere alla mamma Barbara e il papà Giovanni.
 
Courma non è questione di salire da uno o da due. La disgrazia è accaduta a causa dei rinvii e quindi dell'attrezzatura probabilmente usurata! Io non mi stancherò mai di dire se si hanno dubbi su corde, imbraghi rinvii e moschettoni, via! Buttare i rinvii, tagliare le corde e non di un metro, tagliare l'imbrago ed usarlo magari per fare le trazioni al trave! Perché se una di queste cose usurate o rovinate le accantonate in garage o in un ripostiglio, prima o poi le riuserete! Fidatevi! E non è questione d avere 12 o 30 o 65 anni! Ne il fare 6a o 8c a vista! Due o tre mesi in svizzera è morto una guida a causa di un rinvio in loco su una via strapiombante! Ma quanti di noi arrampicatori controlla lo stato dei rinvii sotto gli strapiombi? Eppure nessuno le monta con i propri rinvii perché:"...tanto stanno li è la via non la fa nessuno etc."! Io stesso per non avere chiamato il paratore e non avere sistemato i crashpad, ho rischiato di perdere un piede mentre facevo boulder esattamente un anno fa! Perciò non è questione di salire da uno o da due, ma se vuole porre fine a queste tragedie bisogna far si che tutto è tutti, arrampicatore, sicura, attrezzatura sia in perfetto stato! Ricontrollare l'otto e il moschettone alla sicura, controllare se corda è legata al saccocorda, non sono segni di viltà, ma procedure obbligatorie quando si arrampica su roccia o parete artificiale, da primo o con la corda dall'alto! Solo così potremo cominciare davvero a chiamare il nostro sport con il nome che, a me personalmente piace di più, ovvero gioco dell'arrampicata. Per Tito non è stato così ed oltre ad aver perso una promessa dell'arrampicata sportiva a livello mondiale, abbiamo perso una bambino di solo 12 anni con un futuro forse da climber o forse no, davanti. Il mio pensiero e le mie preghiere alla mamma Barbara e il papà Giovanni.

Hai ragione su tutto e condivido in pieno. Ma proprio per questo dico che se un istruttore (quindi un professionista abilitato) accompagna un 12enne ha certe responsabilità.

Quando vado ad arrampicare con una guida, lui controlla tutto. Anche l'otto infilato, perchè sa che se mi succede qualcosa a causa di attrezzatura usurata o un nodo fatto male, sono ca**i suoi.

Poi, ripeto, non voglio fare polemica e tutto il mio rispetto e cordoglio ai famigliari.

Ma non dimentichiamoci che sono sempre bambini.
 
Courma non è questione di salire da uno o da due. La disgrazia è accaduta a causa dei rinvii e quindi dell'attrezzatura probabilmente usurata! Io non mi stancherò mai di dire se si hanno dubbi su corde, imbraghi rinvii e moschettoni, via! Buttare i rinvii, tagliare le corde e non di un metro, tagliare l'imbrago ed usarlo magari per fare le trazioni al trave! Perché se una di queste cose usurate o rovinate le accantonate in garage o in un ripostiglio, prima o poi le riuserete! Fidatevi! E non è questione d avere 12 o 30 o 65 anni! Ne il fare 6a o 8c a vista! Due o tre mesi in svizzera è morto una guida a causa di un rinvio in loco su una via strapiombante! Ma quanti di noi arrampicatori controlla lo stato dei rinvii sotto gli strapiombi? Eppure nessuno le monta con i propri rinvii perché:"...tanto stanno li è la via non la fa nessuno etc."! Io stesso per non avere chiamato il paratore e non avere sistemato i crashpad, ho rischiato di perdere un piede mentre facevo boulder esattamente un anno fa! Perciò non è questione di salire da uno o da due, ma se vuole porre fine a queste tragedie bisogna far si che tutto è tutti, arrampicatore, sicura, attrezzatura sia in perfetto stato! Ricontrollare l'otto e il moschettone alla sicura, controllare se corda è legata al saccocorda, non sono segni di viltà, ma procedure obbligatorie quando si arrampica su roccia o parete artificiale, da primo o con la corda dall'alto! Solo così potremo cominciare davvero a chiamare il nostro sport con il nome che, a me personalmente piace di più, ovvero gioco dell'arrampicata. Per Tito non è stato così ed oltre ad aver perso una promessa dell'arrampicata sportiva a livello mondiale, abbiamo perso una bambino di solo 12 anni con un futuro forse da climber o forse no, davanti. Il mio pensiero e le mie preghiere alla mamma Barbara e il papà Giovanni.


assolutamente concorde.


Mi resta la curiosità di sapere cosa davvero sia accaduto, non certo per morbosità ma per poter capire, imparare
 
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