"Lieto di conoscerla" disse la slavina

Fonzie

Utente malamente
Sugli altri topic si parla di 30000 metri di dislivello in una stagione... skiss-skiss che affronta i dislivelli "interessanti" della Maiella e del Camicia come se fossero caramelle... inversioni in corsa... canali con cornici... 200km/h a Lizzola...

Vi faccio riscendere sulla terra va :TTTT


Sabato scorso io massidolciotti, Doctor407 ed un ragazzo tavolato (che non so se è su SF) decidiamo di recarci in zona Sibillini per provare un'altra semplice pellatina.

Le nostre attenzioni si posano quindi sul piccolo e aggraziato Monte Lieto nei pressi del paese di Castelluccio di Norcia.

Il percorso classico prevede una salita al mattino, una discesa nella valle opposta, una nuova risalita ed una discesa definitiva verso la piana.

Decidiamo di fare solo l'ultima parte con un dislivello credo di 450 metri verso la cresta ed un tratto finale pianeggiante (e molto appagante per panorama ed ambiente incontaminato) sempre sulla cresta del monte verso la cima.

Prima di precisare il perchè del titolo qualche dato:

- Colloquio presalita tra due guardie forestali e massi, con precisazione sul grado 2 di rischio valanghe, sulla pioggia caduta nei giorni antecedenti fino a discrete altitudini (evidente in basso il segno dei rigagnoli) e ultima osservazione dell'omino vestito di verde "E' ben compattata ma forse un paio di giorni di sereno sarebbe meglio, comunque nessun rischio"

- L'orario di salita non proprio adattissimo ha smollato la neve già in fase di salita nella parte più bassa (sopra molto bella invece da salire) facendo desistere ben presto il nostro amico tavolaro che attendeva un fondo più duro (sfornito di ciaspole).

- In discesa neve assolutamente primaverile con tratti alternati colla/firn.

- Giornata molto calda ed esposizione Est.

- Ingresso alla discesa: un canale con pù neve (30 cm?) invece del fronte piatto del colle con uno strato molto più fine (10 cm?).


Si dia il via alle foto...

Cresta iniziale Monte Lieto: la cima da qui non si vede
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Bella nevina intonsa
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Il sottoscritto in salita (foto di DOC)
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Panoramica su gran parte della catena dei Sibillini e inizio dei Monti della Laga (a voi l'identificazione)
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Massi ormai in cresta piana verso la cima
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Si distingue una LEGGERA gonfia laggiù sotto la cima, nel vallone che NON faremo
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Castelluccio da una prospettiva nuova
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Ecco la cimetta (sorvoliamo sui miei capelli e i miei denti da Roger Rabbit: sono fotoigienico)
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Ordunque: a destra il distacchino (fronte largo 7-8 metri?) di neve lentissima ed acquosa nel canale verso il boschetto*, a sinistra le ns. tracce su bel firn. (foto di DOC)

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* non ho visto partire la slavina perchè sono partito per ultimo, l'unica cosa che posso dire è che poi scendendo a 30 metri dal punto di distacco su cui si trovava massi l'unica cosa che si percepiva era il suono (simile ad un ruscello) e il lento inesorabile movimento. Sebbene fosse uno strato molto basso di neve distaccata devo ammettere che il non sapere cosa fare, ovvero dove spostarmi per evitare altri distacchini con massi esattamente sotto di me, mi metteva difficoltà evidenti nel riflettere: a tal proposito didattico ed utile il richiamo di massi ad un mio tentativo di spostarmi vicino a lui (in zona per così dire "bonificata") che vedeva meglio la situazione da sotto. Dopo diversi minuti di riflessoni (con massi come mentore/tutor/osservatore) è stata presa la più ovvia decisione, ovvero spostarsi verso la zona a destra FUORI dal canale: allungando ad un unica curva leggera (ovvero il gesto che volevo fare prima del richiamo) per primo mi sono spostato sul "letto" della slavina con un leggero peso tra le gambe e il torace, fino a traversare verso la zona con meno neve, conscio che non sarebbe successo nulla ma comunque con una leggera preoccupazione.

Manco TANTO, TANTISSIMO di esperienza e vedere quel fiumiciattolo alto 10-20 cm andarsi lentamente a depositare in fondo al canalino mi ha lasciato un senso di impotenza che solo il terremoto mi ha lasciato in passato (con le dovute proporzioni perchè qui oggettivamente non v'era alcun rischio).

La weiss bevuta a Castelluccio mi ha riportato con la psiche a posto per poter analizzare il tutto e quelli che secondo me erano gli errori compiuti. SECONDO ME, poi lascio la parola agli altri:

1) orario di salita/discesa
2) esposizione sbagliata in relazione all'orario
3) imbocco sbagliato: canale (quindi con più neve) con leggero salto e quindi cambio di pendenza (punto di rottura della coesione dello strato superficiale) invece che "faccia" piatta del monte (con evidenti chiazze di erba)

Fine parentesi didattica.


A freddo posso solo dire: a fronte del microscopico dislivello e della breve discesa mi sono comunque divertito tantissimo, soprattutto in salita, con i panorami fantastici nonostante la neve a macchie e con la scoperta della banana come frutto panacea della stanchezza!! Grazie Massi! :D:D

NO BATTUTE SULLA BANANA DI MASSI EH!!!


PS: i video verranno montati in seguito... se riesco estraggo solo il pezzo dove si vede la slavina scorrere (anche se l'audio ovviamente con la gopro va a farsi benedire).
 
Chiamarla valanga è tanto...
certo che guardando dal basso l'ultima foto quello è l'unico punto dal quale NON scendere.
Per il resto le pendenze sono esigue e la neve poca.
 
stiamo facendo delle uscite a nostra misura nulla di più!

:D:D niente è così scontato!

il 14 se ne sta programmando un'altra...così se c'è neve e umili umili!:PAAU
 
Sulle modalità hai scritto in pratica già tutto tu. Sulla scelta orari/gita/esposizione siete andati contro non l'ABC ma contro la A. Salire sul molle e scendere sul cemento, a quelle quote, in questa stagione e' quantomeno bizzarro.

Per il resto concordo con ami, se questa e' una valanga.... Se tu sciando vai più veloce di lei a scendere, e in questo caso facilmente, probabilmente e' di poco conto e tipicamente primaverile. Poi con questo fronte minuscolo credo che tra un paio d'anni d'esperienza scialpinistica ti farebbe quasi ridere! :)

Begli ambienti comunque, probabilmente giusti per approcciare l'attività senza particolari patemi.

Ps. Vi siete comunque divertiti più di noi ieri, che invece abbiamo sciato su un marmo epico su pendenze importanti, e poi su crosta in basso. Dannato sole che non è voluto uscire... Foto su faccialibro per chi è nel mio ggggiro!
 
stiamo facendo delle uscite a nostra misura nulla di più!

:D:D niente è così scontato!

il 14 se ne sta programmando un'altra...così se c'è neve e umili umili!:PAAU

Beh c'avete delle belle misure allora: in Maiella da quel che so (poco) i dislivelli sono tutti sopra ai 1100... dico cazzate?


Per il resto concordo con ami, se questa e' una valanga.... Se tu sciando vai più veloce di lei a scendere, e in questo caso facilmente, probabilmente e' di poco conto e tipicamente primaverile. Poi con questo fronte minuscolo credo che tra un paio d'anni d'esperienza scialpinistica ti farebbe quasi ridere! :)

Certamente: per adesso non rido perchè non ho visto ALTRO in movimento, se non già staccato. Penso sia normale la mia di reazione per un principiante, bombardato (giustamente) da informazioni sulla sicurezza (sulla carta), nel vedere "finalmente" un distacco, piccolo o grande che sia.
 

.

Molto meglio tu ti preoccupi di quella piuttosto che andare in incoscienza!
Decisamente meglio farsi un'esperienza partendo da una posizione di eccessiva prudenza che il contrario.

:D

Il mio messaggio era "non avete rischiato niente, ma metti nel bagaglio di esperienza che quella (della valanghina) non era la linea da scendere"
 
La preoccupazione non era la slavina scesa, ma che in quella zona staccava tutto, anche da fermo...

L'orario poteva anche andare bene imho solo che ci siamo attardati strada facendo...

La neve invece a me è piaciuta parecchio e non l'ho trovata collosa

Infine l'itinerario era un versante a est, la scelta giusta sarebbe stata l'argentella esposta +/- nord ma con un lungo avvicinamento pianeggiante e salita sul duro/ghiacciato con il doppio di dislivello, come poi confermato da altri che l'hanno fatta... Io forse sbagliando ho pensato che non era il posto dove andare per vari motivi (non tutti avevano i ramponi)


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Beh c'avete delle belle misure allora: in Maiella da quel che so (poco) i dislivelli sono tutti sopra ai 1100... dico cazzate?

per me il problema non è costituito dal dislivello da affrontare ma dal grado di difficoltà, dal meteo, che se avverso rende anche la gita più semplice rischiosa etcc.

con la giornata giusta ne farei anche 1500 mt di dislivello:MONKEY

importante è portarsi acqua, cibo di sussistenza/carburante e buona ed esperta compagnia, e l'attrezzatura giusta!

tutte cose ovvie!
 
La preoccupazione non era la slavina scesa, ma che in quella zona staccava tutto, anche da fermo...

L'orario poteva anche andare bene imho solo che ci siamo attardati strada facendo...

La neve invece a me è piaciuta parecchio e non l'ho trovata collosa

Infine l'itinerario era un versante a est, la scelta giusta sarebbe stata l'argentella esposta +/- nord ma con un lungo avvicinamento pianeggiante e salita sul duro/ghiacciato con il doppio di dislivello, come poi confermato da altri che l'hanno fatta... Io forse sbagliando ho pensato che non era il posto dove andare per vari motivi (non tutti avevano i ramponi)


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Se leggi i vari documenti tecnici dell'aineva scopri che i versanti a nord sono più rischiosi.
causa: scarsa coesione fra i vari strati
 
Si infatti, lo avevo letto... Da noi però non ha fatto neve nuova e a nord la coesione penso ci sia stata oramai grazie a piogge e temperature alte... O sbaglio?
Comunque chi è andato ha confermato il basso livello valanghe e l'ottima neve per salire prima e scendere poi... Noi siamo scesi a mezzogiorno e si stava a maniche corte, la neve era cotta

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Non mi piacciono i pendii d'erba e mi sembra che lì sia tutta erba, un bel piano di scorrimento....
 
Anche a me è piaciuta tanto la neve: non ho mica detto il contrario! :D (se sentissi nel video che ho girato sentiresti tanti miei "YUUUUUUUUUUUUUU" di felicità ad ogni curvone)

Rifarei cento volte la gitarella di Sabato: mi è piaciuta tantissimo! Forse per primo aspetto il fatto che fosse totalmente intonsa :HIP


Confermo sullo staccava tutto in quel punto per quello ho cercato di andare sulle uova e soprattutto a lungo.

Sabato prossimo Argentella? O il tour che avevi pensato te? ;) Pare che ci saranno quelle susseguenti giornate di sereno che dicevano le guardoie forestali per far assestare definitivamente il tutto.

E' ora di allungare i dislivelli.


Ah, finora non l'ho detto ma grazie massi per l'organizzazione della giornata. :D



Non mi piacciono i pendii d'erba e mi sembra che lì sia tutta erba, un bel piano di scorrimento....

Mmm si è al 90% erba... però ripeto, neve davvero poca.

Il fondo d'erba è abbastanza una costante qua in zona.

Per i sassi bisogna scendere in Abruzzo.
 
Comunque "piano di slittamento" e "distacchi da fermo" solo su quel punto da evitare: non credo che nella zona a sinistra nella foto la situazione fosse così "mobile", con una pendenza mooooolto bassa e declivio per così dire "docile".

Noi l'abbiamo beccato poco sotto quel tratto ed era sciabilissimo e tranquillo.

Imparata la lezione, esperienza immagazzinata.

:HIP


PS: doc e massi, vi sto inviando il paccozzo video+foto
 
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