Cosa vi spinge ad andare in fuoripista? Chi non ha mai fatto la prova? E chi sopratutto da discreto o buon sciatore ne é rimasto entusiasta e sopratutto folgorato? E quanti di questi lo hanno fatto nel pieno della consapevolezza dei rischi che si incontrano? Non bastano anni di sciate per capire cosa c'è dietro ad una discesa in fresca, come pure non basta solo scendere più volte per esser bravi in powder perché ormai ci crediamo tali.
Tutti i nuovi assatanati di polvere bianca, come lo son diventato io, non sanno nulla di rischi e molti forse non se ne rendono neanche conto perché per prima cosa hanno in testa la bella discesa che faranno. Ma di domande c'è ne facciamo tante e ci chiediamo cosa si cela dietro al freerider. E qui che io mi sono accorto che avrei voluto conoscere meglio la materia che vado ad affrontare....e così che informandomi ho deciso di frequentare un corso di freeride o meglio sulla sicurezza nell'affrontare le proprie discese.
Così son venuto a conoscenza di un gruppo di amici, che ben affiatati tra loro, appassionati di montagna fanno della loro passione un mezzo di trasmissione e divulgazione della giusta consapevolezza dei propri gesti nell'affrontare le gite lontano dagli impianti. Per cui la curiosità e la voglia di esser più consapevole mi ha portato a partecipare insieme agli amici Massimo ed Eric al Safety Camp con la Mystic Freeride in Val Senales il 2/3 marzo scorso.
Non ero ben consapevole di cosa avremmo fatto durante il corso ma una cosa é sicura, sono tornato a casa con tanti concetti in testa che sino ad quel momento erano lontani dalle mie conoscenze e grazie a questo ora son ben consapevole dei fattori che caratterizzano una fantastica e godibile discesa in un campo intonso di fresca ed anche di cosa la potrebbe rendere la più brutta di quelle già fatte.
Partiti dalle Marche siam arrivati in Val Senales venerdì sera e pernottato in un Maso a Vernago sul Lago, 10 min dagli impianti.
Sabato mattina ore 9 pronti alla base della funivia per le presentazioni e per il briefing della giornata. Arrivati in cima, era già allestito il Camp ed abbiamo potuto scegliere sci ed anche scarponi, per chi voleva, come test durante il corso. Pronti tutti, via giù direttamente in un bel pendio bordo pista già trifolato tale per cui siamo stati messi alla prova per valutare le proprie capacità sciistiche in fuori pista. Da li la decisione che il gruppo ben omogeneo poteva andar avanti tutti insieme. La mattinata è volata giù per pendi lontani dalle piste, ma facilmente raggiungibili anche con brevi salite senza sci e pellatina. Per ogni discesa ci venivano spiegati le modalità di discesa in gruppo, le caratteristiche della neve che si incontrava sulla base dell'orario, dell'esposizione al sole, della presenza del vento e degli eventuali accumuli ad esso correlato. Per non parlare dei concetti base sulla pianificazione della gita sin dal giorno prima valutando meteo che troveremo compreso lo zero termico, ultima nevicata del luogo, vento e sue direzioni, conoscienza del grado del pericolo valanghe in loco fino alla valutazione oggettiva delle singoli dati mentre si arriva sul posto....non potevo immaginare tutte queste cose dietro una singola discesa in fresca. Insomma ora come ora prima di uscire mi farò mille pippe mentali, pippe si rispetto a come affrontavo prima il discorso ma che del resto non sono altro che parte integrante della pianificazione della gita.
Ed ora alcune foto........
L'arrivo al Camp e la scelta dell'attrezzo a noi caro
Veduta panoramica nella vallata
Tutto il gruppo
Tanto bianco......bianco candore
Alcuni di noi
Cresta cresta dall'arrivo della funivia si raggiunge una delle vette per scendere una parete a nord con neve polverosa con non poche difficoltà visto che le rocce eran li a ricordare di far attenzione
Raggiunta la vetta breve pausa prima di scendere
E via giù grazie alle direttive degli istruttori Giulio, Gianandrea, Massimo e la guida Danny........
Dopo le discese ci sono le risalite
Per godere
Passaggi particolari
Altre ed ancora altre foto
La parete discesa a mia insaputa......nel senso che dopo averla fatta guardando la da un punto di vista diverso non credevo di averla discesa.......
Momenti di relax e concentrazione
Ed infine non poteva mancare la prova sul campo artva al fine di provare la nostra attrezzatura di ricerca del giusto modo sia in ricerca singola che di gruppo
Ok credo di avervi rotto abbastanza con tutte queste chiacchiere e foto, scusate se son stato prolisso.....ma vi assicuro che cose da raccontare c'è ne son parecchie.
Ci tengo a precisare che la maggioranza di queste foto sono una raccolta di quelle scattate da tutti corsisti ed istruttori per cui li ringrazio per aver condiviso queste foto per ogni singolo momento passato insieme al fine di rendere sicura il più possibile la nostra passione.
Corso straconsigliato.
Il Doc.
Tutti i nuovi assatanati di polvere bianca, come lo son diventato io, non sanno nulla di rischi e molti forse non se ne rendono neanche conto perché per prima cosa hanno in testa la bella discesa che faranno. Ma di domande c'è ne facciamo tante e ci chiediamo cosa si cela dietro al freerider. E qui che io mi sono accorto che avrei voluto conoscere meglio la materia che vado ad affrontare....e così che informandomi ho deciso di frequentare un corso di freeride o meglio sulla sicurezza nell'affrontare le proprie discese.
Così son venuto a conoscenza di un gruppo di amici, che ben affiatati tra loro, appassionati di montagna fanno della loro passione un mezzo di trasmissione e divulgazione della giusta consapevolezza dei propri gesti nell'affrontare le gite lontano dagli impianti. Per cui la curiosità e la voglia di esser più consapevole mi ha portato a partecipare insieme agli amici Massimo ed Eric al Safety Camp con la Mystic Freeride in Val Senales il 2/3 marzo scorso.
Non ero ben consapevole di cosa avremmo fatto durante il corso ma una cosa é sicura, sono tornato a casa con tanti concetti in testa che sino ad quel momento erano lontani dalle mie conoscenze e grazie a questo ora son ben consapevole dei fattori che caratterizzano una fantastica e godibile discesa in un campo intonso di fresca ed anche di cosa la potrebbe rendere la più brutta di quelle già fatte.
Partiti dalle Marche siam arrivati in Val Senales venerdì sera e pernottato in un Maso a Vernago sul Lago, 10 min dagli impianti.
Sabato mattina ore 9 pronti alla base della funivia per le presentazioni e per il briefing della giornata. Arrivati in cima, era già allestito il Camp ed abbiamo potuto scegliere sci ed anche scarponi, per chi voleva, come test durante il corso. Pronti tutti, via giù direttamente in un bel pendio bordo pista già trifolato tale per cui siamo stati messi alla prova per valutare le proprie capacità sciistiche in fuori pista. Da li la decisione che il gruppo ben omogeneo poteva andar avanti tutti insieme. La mattinata è volata giù per pendi lontani dalle piste, ma facilmente raggiungibili anche con brevi salite senza sci e pellatina. Per ogni discesa ci venivano spiegati le modalità di discesa in gruppo, le caratteristiche della neve che si incontrava sulla base dell'orario, dell'esposizione al sole, della presenza del vento e degli eventuali accumuli ad esso correlato. Per non parlare dei concetti base sulla pianificazione della gita sin dal giorno prima valutando meteo che troveremo compreso lo zero termico, ultima nevicata del luogo, vento e sue direzioni, conoscienza del grado del pericolo valanghe in loco fino alla valutazione oggettiva delle singoli dati mentre si arriva sul posto....non potevo immaginare tutte queste cose dietro una singola discesa in fresca. Insomma ora come ora prima di uscire mi farò mille pippe mentali, pippe si rispetto a come affrontavo prima il discorso ma che del resto non sono altro che parte integrante della pianificazione della gita.
Ed ora alcune foto........
L'arrivo al Camp e la scelta dell'attrezzo a noi caro
Veduta panoramica nella vallata
Tutto il gruppo
Tanto bianco......bianco candore
Alcuni di noi
Cresta cresta dall'arrivo della funivia si raggiunge una delle vette per scendere una parete a nord con neve polverosa con non poche difficoltà visto che le rocce eran li a ricordare di far attenzione
Raggiunta la vetta breve pausa prima di scendere
E via giù grazie alle direttive degli istruttori Giulio, Gianandrea, Massimo e la guida Danny........
Dopo le discese ci sono le risalite
Per godere
Passaggi particolari
Altre ed ancora altre foto
La parete discesa a mia insaputa......nel senso che dopo averla fatta guardando la da un punto di vista diverso non credevo di averla discesa.......
Momenti di relax e concentrazione
Ed infine non poteva mancare la prova sul campo artva al fine di provare la nostra attrezzatura di ricerca del giusto modo sia in ricerca singola che di gruppo
Ok credo di avervi rotto abbastanza con tutte queste chiacchiere e foto, scusate se son stato prolisso.....ma vi assicuro che cose da raccontare c'è ne son parecchie.
Ci tengo a precisare che la maggioranza di queste foto sono una raccolta di quelle scattate da tutti corsisti ed istruttori per cui li ringrazio per aver condiviso queste foto per ogni singolo momento passato insieme al fine di rendere sicura il più possibile la nostra passione.
Corso straconsigliato.
Il Doc.
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