Skitest Ornello sport - Passo Monte Croce 2013

renntiger

Vecchio saggio
Come gli anni scorsi, anche quest’anno nelle giornate del 2 e 3 marzo si è svolto il test organizzato da Ornello sport a Passo Monte Croce, sulle Piste della Croda Rossa, con neve invernale pressoché perfetta. Sempre, come per le altre edizioni, le aziende presenti erano Atomic, Elan, Head, Rossignol, Salomon, Voelkl.

Molti sapranno che per mia moglie e me questa edizione di PMC è stata in tono minore in quanto mia moglie Daniela ha avuto un incidente nel pomeriggio di sabato che ci ha costretto ad abbandonare i test, ma il sabato mattina siamo comunque riusciti a provare qualcuno degli sci che ci ripromettevamo di sciare. Per forza di cose, però anche l’esposizione delle nostre impressioni avrà una forma diversa rispetto alle altre edizioni, ma credo che mi perdonerete. ;)

Onde evitare quanto successo nelle scorse edizioni, quando immancabilmente si è aperta la discussione su temi inerenti la competenze e le capacità di chi ha provato questi sci, chiarisco subito la cosa e poi, almeno questa volta, spero di non dover tornare più sull’argomento. Per chi non ci avesse mai visto sciare, vorrei chiarire che mia moglie ed io siamo due sciatori “della domenica” o “turisti” come definisce noi sciatori normali qualche addetto ai lavori , non siamo maestri, non abbiamo una carriera agonistica alle spalle, non abbiamo video da mostrare (e non ci interessa comunque farlo), non sappiamo come saremmo classificati in base alle famose scale auree ufficiali; siamo semplici appassionati che sciano, credo discretamente da una quarantina d’anni, sciano su qualsiasi pista e su qualunque tipo di neve senza particolari difficoltà. Siamo quindi, ritengo, i clienti tipici potenziali degli sci che abbiamo potuto sciare in questi giorni. Proprio per questo, nelle nostre recensioni non troverete, come non avete mai trovato in passato, termini quali “rigidezza torsionale”, “risposta elastica”, “deformazione della spatola”, ecc. ecc., perché non fanno parte del nostro linguaggio e se li usassimo probabilmente li useremmo a sproposito; troverete solo ed esclusivamente le nostre sensazioni personali e le emozioni che questi sci ci hanno fatto provare e non chiediamo certo a nessuno di prenderle per oro colato. Se siete interessati ad avere informazioni più tecniche, se cercate delle recensioni complete di questo o quel modello, se cercate il parere di professionisti, di maestri ed istruttori federali, quindi, non è questo il post giusto, per cui non perdete tempo a leggerlo.

Scusate questo preambolo, ma spero, almeno in questa occasione, di avere sgombrato il campo a possibili equivoci e non dover ritornare sull’argomento, lasciando magari spazio invece alla discussione ed al confronto sui vari modelli.
Come sempre in questi casi, quando si ha a disposizione tanto ben di Dio, bisogna fare per forza delle scelte su cosa provare. Per quanto ci riguarda abbiamo privilegiato in modo particolare le novità significative, modelli cioè o totalmente nuovi o che sono stati rivisti completamente nelle nuove versioni. Alcuni siamo riuscita a provarli il sabato, altri che ci ripromettevamo di provare il giorno successivo, non siamo riusciti, a causa dell’incidente di mia moglie.
Ma torniamo in tema.
Rocker: questa stagione ancora più che lo scorso anno quando le sole Atomic e Rossignol lo avevano introdotto sulle loro serie top, il rocker è arrivato un po' dappertutto, anche se ognuno lo interpreta a modo suo. Elan lo mette su GS, GSX, SL, SLX dove introduce la tecnologia “amphibio”, Head rivede la serie Supershape, lasciando praticamente invariata la WC rebels, se non per un aggiornamento alla grafica, Salomon rivoluziona la gamma race top, lanciando l’X Race, un unico modello, in sostituzione dei precedenti 2V e 3V. Voelkl invece, tra le casi presenti, ha preferito lasciare sostanzialmente invariati i Racetiger, sia GS sia SL.

Ma veniamo agli sci che abbiamo provato, ed in particolare a quelli che, mi sembra, hanno suscitato maggiori discussioni fino a qui, la nuova serie Supershape.
Come sappiamo tutti, la nuova collezione prevede come in passato quattro modelli: Speed, Magnun, Titan ed il nuovo Rally. I modelli che ci sono stati messi a disposizione per i test avevano l’attacco SP12. Solo per l’Italia è possibile richiedere anche gli stessi modelli dotati di piastra ed attacco FF. Ornello Sport ha scelto di vendere esclusivamente il modello senza piastra, quindi come è stato pensato e sviluppato dalla casa madre, ed è una scelta che francamente condivido, come condivido che i modelli testati fossero senza piastra. Se Head, come a suo tempo fece per il GTO, ha deciso che questi sci possano dare il massimo in una certa configurazione, è corretto provarli e giudicarli in questo modo e non con un accessorio che ne cambierebbe radicalmente il carattere. E anche la scelta di partire da un 12 DIN secondo me è positiva, considerando che il FF11 che veniva montato come primo equipaggiamento sulla serie precedente era un po' sottodimensionato per sciatori piuttosto pesanti.

Prima di iniziare a parlare dei nuovi modelli, permettetemi però un piccolo rimpianto: dalla nuova collezione sparisce il “Supershape rosso”, lo slalom carve dalla sciancratura estrema, il primogenito della famiglia in catalogo da anni con pochissime modifiche. Non so se sia corretti dire che è stato sostituito dal nuovo Rally, che ha misure molto differenti, anche se ne incarna il concetto di “sci tutto divertimento” che contraddistingueva il vecchio supershape. Di sicuro questo sci ha fatto la storia di Head e credo che in molti, che lo hanno sciato o lo sciano tuttora, lo ricorderanno come uno sci fantastico.

Tornando ai nuovi Supershape, devo dire che mio parere nel giudicarli non bisogna fare l’errore di confrontare i nuovi modelli con i predecessori. La differenza non è dovuta solo all’assenza della piastra, ma al fatto che questi sci sono a mio – sindacabilissimo - parere pensati per essere diversi dai precedenti. Il supershape speed ed il supershape “rosso” delle precedenti annate per certi versi andavano a sovrapporsi almeno in parte ai cugini i.speed e i.sl della serie WC – quante volte abbiamo letto dei dubbi di chi era indeciso se prendere un SSS o un wc i.speed? – i nuovi sci si differenziano invece nettamente: i WC sono i racing di famiglia, derivati dai modelli gara, i supeshape sono gli allround top, o chiamiamoli come meglio ci pare, in grado di soddisfare una fascia di utenza che cerca nello sci non tanto e non solo la prestazione assoluta, ma anche la facilità e soprattutto il divertimento. E’ un po’ la stessa filosofia che la casa austriaca aveva applicato nella realizzazione del GTO, uno sci a parte, dove l’aspetto prestazionale era sicuramente tenuto in debita considerazione, ma secondariamente al puro piacere di sciare. E da questo punto di vista, bisogna riconoscere che ha centrato pienamente l’obiettivo. I nuovi modelli esaltano la maneggevolezza e la vivacità, pur non rinunciando a prestazioni di rilievo. In sintesi, a noi sono piaciuti.

Magari i nuovi Head Supershape speed non terranno in velocità come il precedente modello, ma è difficile metterli in crisi. Sia Daniela che io lo abbiamo provato sabato mattina, come primi sci, io in misura 177, Daniela in 163, che sono le misure che più si adattano alle nostre caratteristiche. La sensazione che ci hanno dato è di un’estrema facilità e rapidità nei cambi. Girano solo a pensarlo ed il rocker non è per niente invasivo. Solo a sci piatto, lo senti un po’ “ballerino”, ma proprio non è nato per stare piatto. Da un certo punto di vista sembra assomigliare molto al primissimo supershape speed, che faceva della giocosità il suo punto forte. Diciamo che se l’ultima versione poteva andar bene da argento in su, probabilmente questo sci si adatta ad un pubblico ancora maggiore, tanto è facile da sciare.

Head Supershape Rally, provato in misura 170 io e 163 Daniela, è stata la splendida sorpresa di questo test. E’ facile come il SS Speed, ma con una larghezza maggiore al centro (76 mm contro i 66 del SSS), un raggio molto corto ed una sciancratura più accentuata, ha una presa di spigolo entusiasmante e, almeno a nostro parere, una tenuta maggiore rispetto al fratello più “magro”. Anche se lo fai correre non fa una piega, ma il meglio di se, lo da sicuramente sulle curve a medio raggio, da “fun”. Mi sarebbe piaciuto provarlo in misura 177, ma non era disponibile, e sono convinto che nella misura più lunga possa non far rimpiangere anche qualche RC che va per la maggiore.

Head Supershape Magnum: lo ha provato solo Daniela (io mi ero ripromesso di farlo il giorno dopo), in misura 163. Diciamo che scendendo da SSS e Rally e salendo su questo, ha potuto fare un confronto immediato tra i tre sci. E lo ha giudicato come una via di mezzo tra il SSS ed Il Rally, appunto, facile, piuttosto morbido, buono per tutto, probabilmente, ma meno giocoso del SSS e meno entusiasmante del Rally.

Elan SLX 160. Lo ha provato Daniela. Con questo sci anche nelle passate stagioni non è mai riuscita ad instaurare un gran feeling. Probabilmente una delle cause è che era appena scesa dal trio dei supershape, che come tutti gli Head, hanno la caratteristica di ammortizzare al meglio le asperità del terreno, mentre questi sl ti trasmettono tutto, ma non le sono piaciuti più di tanto.

Salomon Xrace 165: come ho già scritto in un altro post, non ci è piaciuto un granché, tanto che ho chiesto addirittura all'addetto Salomon di controllare se lo sci avesse dei problemi di preparazione, tanto non riuscivo né ad impostare, né a svincolare lo sci. Invece mi ha confermato che era tutto a posto. Personalmente l'ho trovato troppo largo e lento nei cambi, insomma né carne né pesce. E in più, proprio non riuscivo a farlo girare in modo decente. Per me era molto meglio il 3V, che ho sempre ritenuto il miglior sl negozio in citcolazione. Anche Daniela, fan convinta del 3V su questo non ci si é trovata, lo ha trovato pesante e lento nei cambi. Lei scendeva dal nuovo magnum superleggero, magari anche per questo ha sentito moltissimo la differenza.

E chiudo con tre “fuoriserie”, Head W CGS RD 195 R35, Atomic SL FIS Marcel Hirscher e Voelkl Racetiger SL FIS.

Head WC GS RD 195 R35: ovvero, come andare a fare la spesa con la Ferrari di Alonso.

Fatemi però prima di tutto fare una considerazione personale. Sono cinque anni che me la prendo con Head Italia perché non ci metteva a disposizione a PMC qualche FIS da provare, mentre tutte le altre case lo facevano sempre; mai che ci portassero un rd 183 o un 188 nemmeno per sbaglio... E la risposta alle mie lamentele era sempre la stessa: per Head lo sci di punta è il wc i.speed, non ha senso sciare in campo libero uno sci Fis. Su questo argomento ricorderete sicuramente quante discussioni abbiamo fatto anche qui.

E questa volta, cosa fa Stefano Silvestri, Ski Category Manager di Head Italia? Ci porta nientemeno che il 195 r35. Roba da non crederci!

Io ero allo stand Head alle 8,30 ed avevo ai piedi il nuovo sss quando l'ho visto, lì in bella mostra a provocarmi ;) Chiedo a Stefano se è effettivamente lui. Me lo conferma. Diavolo, non darlo via, provo il sss ed è mio! :D

Infatti faccio un paio di piste sul sss e sono lì. Chiedo a Stefano se devo sciarlo come fosse uno sci di una volta, ma lui mi dice di no, di sciarlo come uno sci sciancrato, solo di fare attenzione a non inclinarmi troppo. Con me c'è anche Italo, che mi suggerisce di stare attento soprattutto alle "mille righe" molto marcate sulla pista, perché, mi spiega, che se ci entro diventa difficile poi svincolare lo sci.

Ok, vado.

Scendo inizialmente dalla rossa con un certo timore reverenziale. Cosa succederà adesso? Imposto le prime curve sciando sulle uova, ma lo sci risponde egregiamente, anzi mi sembra più morbido e forse meno nervoso del mio rd 183 ,per fare un paragone in famiglia... La pista è ancora completamente libera, per cui allungo sempre di più il raggio di curva. Diavolo, va come un treno e non fa una piega. Chiariamo una cosa: io non sono Vipergino, l’unico che a quanto sembra ha avuto il coraggio oltre a me di provarlo, non ho la sua potenza e nemmeno la sua tecnica, io di deformarlo non ci penso neanche, io lo faccio girare, e lui gira, e come gira...:D Di sicuro lo credevo più cattivo. E allora vai di nera.

Sono ancora praticamente solo in pista, la neve è dura, perfetta.

Parto con dei bei curvoni alla Ligety (non mettetevi a ridere per favore) fino al muro e poi... Come ci arrivo sopra me la faccio addosso. Una frenatona ed un paio di sane diagonale-curva, diagonale-curva... Il peggio è passato, tiro un attimo il fiato e probabilmente arretro quel tanto che basta per sentirmi disarcionare. Colpo di reni e riprendo il controllo. Tiro un sospiro di sollievo e mi butto giù. La pista ormai è tornata ad essere più umana, per cui sparo tutte le mie cartucce e posso fare il figo in curvoni larghi e stretti. Come lo fai correre prendi una velocità pazzesca, ma non è mai difficile; quando stringi il raggio di curva ti asseconda e puoi farlo girare anche in qualche serpentina bella stretta. Arrivo in fondo con il sorriso stampato in faccia: prima di tutto petché ho sciato con lo sci di Ted Ligety e sono ancora vivo (scusate se è poco) e poi perché sinceramente mi sono divertito un mondo.

E vuoi mettere, mentre aspetto mia moglie che è scesa dalla rossa, tutti lì a chiedermi che sci è, come va, se non è troppo difficile... Diavolo, mi sento una star

Arriva anche Italo Soldini che mi chiede come mi sono trovato e mi dà un'altra dritta. Mi dice di sciare "basso", come fanno in gara. Risalgo,lo faccio e ancora una volta ha ragione lui (mica lo chiamano Magister per niente). È ancora più bello. Solo che ormai la magia è passata, in pista comincia ad esserci gente, troppa per scendere come prima. Ed è in questa situazione che ho pensato che sciare normalmente con questo purosangue è, almeno per me sciatore della domenica, come andare a fare la spesa al supermercato con una formula 1. Ed è proprio in queste condizioni, che non sono certo di pista affollata, ma semplicemente con qualcuno che scia, che ti accorgi della differenza rispetto ai raggio 27, ancora sciabili senza eccessivi problemi. Qui vieni giù e stop, non scii più come meriterebbe questo bello scione. Mi immagino cone potrebbe essere su una stradina di raccordo bella affollata o scendere dal muro di Porta Vescovo alle tre del pomeriggio fra cumuli di neve e persone ferme in mezzo alla pista...

Per concludere, quindi, ho avuto l'occasione di provare questa formula 1, l'ho fatto volentieri e per questo ringrazio Stefano, ma oggettivamente non credo sia uno sci che si possa sciare in condizioni normali.

E parliamo degli altri due FIS che ho provato. Lo sapete, non stravedo per gli SL in generale, ma mi piace ogni tanto farci un giro, soprattutto sui FIS, che ti permettono di tirare anche curvoni da GS senza problemi. Beh, devo dire che probabilmente l’Atomic Redster SL Marcel Hirsher FIS 165 è l'SL che mi è piaciuto di più in assoluto tra quelli che mi è capitato di provare fino a questo momento, perché aggiungono alla consueta rapidità e reattività tipica di questa categoria di sci, anche una entrata curva entusiasmante, una tenuta incredibile ed una spinta che ti lascia senza fiato. Nel compenso, mi è sembrato anche abbastanza facile da sciare e nemmeno troppo stancante, anche se un paio di piste non fanno testo in questo senso. Capisco perfettamente chi dopo averlo provato, se lo è comprato.

Anche il Voelkl Racetiger SL 165 FIS è sicuramente un gran bello sci, ma rispetto all’Atomic mi è sembrato un “pochino meno” in tutto, meno reattivo, meno entusiasmante, meno facile. Probabilmente non fossi appena sceso dall’Atomic, gli avrei dato il massimo dei voti, ma così il paragone è stato inevitabile e, almeno a me, l’MH è piaciuto di più.

Cosa aggiungere d’altro? Grazie a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggermi fino a qui e, come di consueto, rimando alla pagina FB di Ornello Sport per la documentazione fotografica dell’evento ed al suo forum per le impressioni degli altri partecipanti al test su questi e sugli altri sci testati.

 
Grande Renn!
Io in effetti mi sono fermato al 191/r30, ma non per mancanza di coraggio, solo x questione di tempo!
 
Grazie renntiger, le tue recensioni sono sempre molto accurate ed interessanti!
Ho letto sul forum di Ornello i particolari dell'incidente di tua moglie. Mi dispiace! Anche se non vi conosco vi mando gli auguri di prontissima guarigione! :thumbup:
 
Sempre utilissimo il tuo report. Ma sopratutto un grosso, grosso augurio di prontissima guarigione per tua moglie.
 

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I commenti di Renn hanno una funzione "sociale" notevole..
Io stesso, non avendo la possibilità di provare un numero considerevole di sci, per l'acquisto dell'anno prossimo mi affiderò ai tuoi commenti. Grazie ed auguri alla moglie.
 
Beh, devo dire che probabilmente l’Atomic Redster SL Marcel Hirsher FIS 165 è l'SL che mi è piaciuto di più in assoluto tra quelli che mi è capitato di provare fino a questo momento, perché aggiungono alla consueta rapidità e reattività tipica di questa categoria di sci, anche una entrata curva entusiasmante, una tenuta incredibile ed una spinta che ti lascia senza fiato. Nel compenso, mi è sembrato anche abbastanza facile da sciare e nemmeno troppo stancante, anche se un paio di piste non fanno testo in questo senso. Capisco perfettamente chi dopo averlo provato, se lo è comprato.
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Renn volevo sapere se hai provato anche l'atomic FIS SL 165 e cosa ne pensi, questo perchè tra il MH e quello FIS non c'è alcuna differenza a parte la livrea eppure sei già la 4° persona che dice di preferire la versione MH.
 
Renn volevo sapere se hai provato anche l'atomic FIS SL 165 e cosa ne pensi, questo perchè tra il MH e quello FIS non c'è alcuna differenza a parte la livrea eppure sei già la 4° persona che dice di preferire la versione MH.

Ti rispondo io (c'ero): ai test di SL FIS di Atomic c'era solo il MH, non il normale, quindi non lo ha provato in altra versione...
Cmq anche io sapevo che non c'erano differenze rilevanti.
 
Grande Sergio!! È sempre un piacere leggerti.

Aggiungo anche le mie recensioni, sempre nel medesimo Skitest con Renn.

Eccomi qua a dare le mie personalissime impressioni.


Premessa
Altezza: 184 cm
Peso: 108 Kg
Sci usati di solito: Rossignol WC 185 FIS 27m - Rossignol Radical SL FIS 165




Head i.Rally 170 cm.
Provato per ultimo, mi è abbastanza piaciuto (per me è il vecchio Magnum ricolorato, ma tant’è…), facile da condurre, bella progressione in curva, facile inserimento e buona accelerazione della coda. Uno sci da tutto il giorno, confortevole e poco impegnativo, molto tollerante sugli errori di chi ci sta sopra. Buon sci per un vasto pubblico, ma non aspettatevi nulla di troppo emozionante, però se cercate qualcosa di “buono in tutto” può essere un’ottima scelta.


Head i.Speed 175 cm.
E’ sempre lui, senza infamia e senza lode il classico sci per tutti, facile, sostanzioso, costruito bene, portabile da un’ampia categoria di sciatori. Buona tenuta, buona scorrevolezza, spatola un pochino troppo morbida ma senza fastidi……………….però……………la sensazione è quella di uno sci di qualche anno fa, e in effetti lo è. Pregasiportarequalcosadinuovoplease.


Head i.GS RD 195cm. R35
Ero curioso da tempo di provare questo sci, finalmente mi sono tolto lo sfizio. Nella mia gioventu’ era abitudine sciare con attrezzi da 210cm e con raggio di curva da 150mt, quindi senza timore reverenziale e senza nessun problema mi sono buttato. Una pista normale per capirlo, lo pensavo molto più duro invece l’ho trovato non morbido ma molto elastico, molto reattivo in base alla pressione che gli si da e con una risposta elastica molto secca e decisa, come piace a me. In ingresso curva la spatola lavora bene e una volta messo sullo spigolo come si deve si può “binariare” benissimo. Risalito mi sono diretto verso la nera della Croda Rossa, banco di prova attendibile. Pista libera, qui ci sta una simulazione di gigante. Partito convinto di caricarlo molto mi ha entusiasmato nella risposta, due rasoi precisissimi sulla neve molto compatta, una veloce inversione e una coda molto reattiva e perfettamente modulabile nel ritorno. A me piace una reazione molto più cattiva in uscita ma così diventa molto più gestibile. I 35 metri si sentono ma molto meno di quello che credevo, forse l’aver sciato con attrezzi “putrella” in passato mi ha agevolato? Forse. Comunque lo sci offre una sensazione di sicurezza molto elevata e nel contempo non è ostico come pensavo, un paio di grattate ai ganci dello scarpone dx ci sono state e questo a me serve per capire quanta fiducia posso dare ad uno sci. Chiaro che il meglio di sé lo offre sopra i 40Kmh. Molto soddisfacente, anche in cortoraggio. Non ci crederete ma io l’ho trovato uno sci facile da usare, per essere un gara puro è uno sci “facile”. Rispetto ai miei Rossignol 185 FIS 27m mi sono sembrati meno impegnativi come struttura e meno secchi nella risposta. Proprio belli, molto belli.


Head Venturi 180 cm.
Provato più che altro perché aspettavo ne rientrasse un altro. Non è uno sci per me, non è adatto al mio modo di sciare e sarei inaffidabile nel dare un giudizio. Non ha senso quindi esprimere un giudizio, non sarebbe sensato farlo.


Volkl Racetiger RC UVO 175 cm.
Prima premessa, per me non è un Race Carver. È uno sci da Gran Turismo senza particolari caratteristiche, accelerazione in curva pari a zero e spatola che in ingresso curva è abbastanza “anonima”, discreta la chiusura e la velocità d’inversione però in tutto l’arco la sensazione è quella di galleggiamento. Forse si è badato troppo a rinverdire un “must” di parecchi anni fa (ricordo con estremo piacere i miei primi P30RC appena usciti..) più che a creare uno sci con una sua personalità. Non mi è piaciuto per niente.


Volkl Racetiger SL Speedwall 165 cm.
Bello sci l’anno scorso e bello sci quest’anno, forse il modello più riuscito al momento della casa tedesca.
L’ingresso curva è molto rapido e preciso anche se la spatola per i miei gusti personali è troppo leggera. Comunque sia questo aspetto facilita molto l’uso anche ad uno sciatore con qualche difetto tecnico.
Ottima velocità d’inversione e reazione in uscita di curva molto gestibile e progressiva. Sci più leggero della media, ma a mio parere comunque ben costruito. Lo ritengo uno slalom molto facile e senza difficoltà d’utilizzo. Molto bene direi.


Elan Amphibio 14 176 cm.
Per essere uso sci da granturismo offre eccellenti prestazioni, siamo a livello di un Race Carver. Ottimo in ogni situazione, duro, meno duro, sempre un’ottima sensazione di sicurezza, un inserimento in curva facile e preciso e una gestione della curva gestibilissima. Perdona molto errori di posizione, c’è sempre la possibilità di recuperare la situazione e senza troppo sforzo. Non mi pare una cosa da poco.
Testato anche su qualche curva tirata non ha denotato particolari problemi, chiaro che la sua natura è una sciata confortevole e spensierata, e offre quanto di meglio si possa volere in questa situazione.


Elan RaceGSX 176 e 182 cm
Alla presentazione del materiale la sera prima avevo “annusato” che questo sci era interessante e non avevo fatto mistero di volerlo provare subito (vero Renn?). Avevo visto giusto.
Rispetto all’anno scorso è un altro sci, poco impegnativo, con una rapidità di cambio impressionante e con una spatola che entra subito ma in maniera molto progressiva e modulabile. Ottima l’accelerazione in uscita di curva. Quello che più mi è piaciuto è la sensazione di sicurezza che trasmette, lo senti sempre ben aggrappato alla neve ma non ti vincola. La sensazione è quella di sciare con uno sci 10cm più corto tanto è maneggevole. Provato prima il 176 e poi per verificare le sensazioni ho provato il 182. Per la mia stazza il 182 era l’optimum, però che numeri anche col 176. Grafica molto bella, ma del resto gli Sloveni sono anni che azzeccano le serigrafie. Gran bello bello bello sci.


Elan Race SLX 165 cm.
È da molti anni che gli Sloveni fanno un’eccellente sci da slalom, questo si conferma come tale. Ha tutte le buone qualità che si possono cercare. Entrata in curva fulminea e precisa, uscita molto "fiondata". La coda è più rigida rispetto alla spatola e deve essere gestita con attenzione. Rispetto ad altri secondo me è più adatto a sciatori non particolarmente afferrati con la sciata slalomistica (impegnativa tecnicamente e fisicamente), questo sci permette anche qualche derapata sul ripido perfettamente controllabile, per uno sci da slalom non è cosa da poco.


Rossignol GS9 WC 176 cm.
L’ho usato per la garetta. È sempre lo splendido sci che già l’anno scorso mi era molto piaciuto. Credo che Rossignol sia quella che ha meglio interpretato il Rocker, o meglio che lo ha introdotto ottenendone solo effetti positivi. Ottimo sci in tutte le situazioni, un filino più esigente fisicamente rispetto agli altri GS negozio.


Rossignol GS Master 23 174cm.
Sci comunque fisicamente impegnativo, per farlo rendere al meglio bisogna dare del gas, però la prestazione c’è, ed è ottima. Fare una gamma di sci “impegnativi” è stata una bella sfida di Rossignol, direi però che hanno azzeccato. Se si cerca un attrezzo “like race” questo attrezzo è un’ottima scelta. Eccellente in ogni condizione e se messo alla “frusta” ti ritorna con gli interessi delle sensazioni di stabilità e di sicurezza incredibili. Gran sci che non ama essere portato a spasso, deve essere sempre “sciato”.


Salomon XRace 175 cm.
Ero titubante ma dopo qualche curva ho sentito che rispetto all’anno scorso lo sci è nettamente migliorato, del resto era impossibile fare peggio. A me nel complesso è piaciuto, uno sci facile con tante buone qualità, un’ottima soletta, una spatola abbastanza precisa e una coda che perdona qualche arretramento eccessivo. Ho provato la versione negozio (non quella con attacco gara), ma direi che per un uso a tutto campo basta ed avanza. Buona stabilità in generale, è uno sci che non emoziona e che non ti offre quel “plus” che a me piace molto, però è un prodotto molto buono, facile ed onesto. E non mi pare siano dettagli di poco conto.


Atomic Redster SL Marcel Hirscher 165 cm. FIS
Lo sapete, storicamente io con Atomic non ho mai avuto feeling. È la prima volta che trovo un prodotto Atomic che mi entusiasma, non che mi piace ma che mi entusiasma.
A parte la costruzione, ritengo che, a mio parere, la parte più performante di questo sci sia la piastra, forse la migliore mai provata su uno sci da slalom. Offre un eccellente assorbimento ma mantiene un’altissima sensibilità, sotto lo scarpone si “sente” perfettamente la presa di spigolo e si riesce a dosarla alla perfezione. Reattivissimo, più gli si chiede e più riesce a darti senza mollare mai, spatola chirurgica e una coda cattiva ma non troppo, una grande sensazione di sicurezza anche in velocità con una ottima stabilità generale. Chiaro che non ama particolarmente errori di centralità, ma chi si indirizza verso questi attrezzi non dovrebbe soffrire di questo difetto. Avrei voluto provarlo sul ghiaccio vivo ma ahimè non ce n’era. Gran sci, non per tutti, ma gran sci.


Atomic Redster D2 GS 179 cm.
Purtroppo non ci siamo, almeno per me. Dov’è finito lo sci cattivo che conoscevo?
A questo sci il Rocker non giova, anzi. Forse rispetto a quello dello scorso anno un pelo meglio (ma forse anche no), però non basta. Ho provato ad interpretarlo in vari modi ma non ho trovato feeling, avevo sempre una sensazione di spatola imprecisa, anche caricandola eccessivamente per il mio solito. In fase di curva è per carità ben piantato però avevo sempre la sensazione di una discontinuità in conduzione. Lo sci va, però in certi casi bisogna un pochino “fidarsi”. Questo ultimo aspetto non è affine col mio modo di sciare quindi ci sta che non trovo la quadra. E se facessero un GS prendendo spunto dall’SL Hirscher? Allora sì che sarebbe interessante…………….


Molte luci e qualche ombra, però qualcosa di particolarmente interessante c'è stato.
Ciao


Cris
 
Bene, dopo le recensioni di Renn e Vipergino il raggio 35 è ufficialmente sdoganato. Prevedo discussioni interessanti. :DDD
 
Ti rispondo io (c'ero): ai test di SL FIS di Atomic c'era solo il MH, non il normale, quindi non lo ha provato in altra versione...
Cmq anche io sapevo che non c'erano differenze rilevanti.

Da quel che ne so io, il MH negozio non è altro che il D2 negozio riserigrafato, e questo era disponibile, come il MH FIS è l'SL FIS riserigrafato.
 
Salomon XRace 175 cm.
Ero titubante ma dopo qualche curva ho sentito che rispetto all’anno scorso lo sci è nettamente migliorato, del resto era impossibile fare peggio. A me nel complesso è piaciuto, uno sci facile con tante buone qualità, un’ottima soletta, una spatola abbastanza precisa e una coda che perdona qualche arretramento eccessivo. Ho provato la versione negozio (non quella con attacco gara), ma direi che per un uso a tutto campo basta ed avanza. Buona stabilità in generale, è uno sci che non emoziona e che non ti offre quel “plus” che a me piace molto, però è un prodotto molto buono, facile ed onesto. E non mi pare siano dettagli di poco conto.

Cris,
ho letto questa cosa anche sulle riviste, ma non mi é molto chiara. Cosa cambia con un attacco diverso? Non é che in realtà è la diversa piastra dell'attacco gara che fa la differenza? Insomma, gli uomini Salomon come l'hanno spiegata?
Ciao
 
Cris,
ho letto questa cosa anche sulle riviste, ma non mi é molto chiara. Cosa cambia con un attacco diverso? Non é che in realtà è la diversa piastra dell'attacco gara che fa la differenza? Insomma, gli uomini Salomon come l'hanno spiegata?
Ciao

L'attacco ovviamente cambia poco nulla, sicuramente la piastra cambia ed essa può modificare di molto il comportamento e la performances. La spiegano dicendo che la versione gara e' più performante, però solo provando si sarebbe potuto capire se trattasi di marketing o realtà. Purtroppo quella versione era sempre occupata e non ho avuto la possibilità di provarlo. Forse l'attacco gara permette anche piccole variazioni di centralità dello scarpone....boh..per la verità non ho perso troppo tempo, lo sci non c'era mai e quindi non ho potuto nemmeno dargli un'occhiata.
 
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